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Autore: Severa Crouch    14/12/2021    4 recensioni
Questa raccolta vuole essere un insieme di flashfic/one-shot natalizie ambientate a Hogwarts. Tutte le generazioni si sono trovate, almeno una volta nella vita, a dover trascorrere un Natale a Hogwarts.
1. Tea Party - Walburga, Alphard, Cygnus & Tom Riddle
2. Christmas plans - I Malandrini
Genere: Commedia | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Slash | Personaggi: Famiglia Black, I Malandrini
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Più contesti
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Tea party

Walburga, Alphard, Cygnus Black & Tom Riddle

 

A dirkfelpy89 che, come me, ama i Black.

Buon Natale!

 

Hogwarts, 15 dicembre 1942

 

Quando Hesper, la civetta che portava il nome della nonna Gamp, planò sul tavolo della colazione, Walburga alzò le sopracciglia sorpresa. La lettera, su finissima pergamena, recava il timbro ufficiale dei Black in ceralacca nera. Walburga esaminò la busta attentamente, la grafia elegante di sua madre indicava chiaramente: “Signorina Walburga Black, Sala Grande, Scuola di Magia e Stregoneria di Hogwarts”.

Era indirizzata esclusivamente a lei.

“Hai ricevuto posta?” Alphard prese posto davanti a lei con la sua aria rilassata e un gran sorriso. Walburga mostrò la lettera al fratello che scrollò le spalle e le disse, come se fosse la cosa più ovvia del mondo, “Aprila, no?”

Poco dopo, un Cygnus ancora assonnato e con la cravatta legata male, prese posto accanto a lei, si versò una tazza di tè e domandò sbadigliando: “Che vogliono da casa?”

“Non lo so, devo ancora aprire la lettera.” Di fronte l’insistenza dei fratelli, Walburga si fece coraggio e ruppe il sigillo. Le sue dita tremarono leggermente quando estrasse la lettera.

“Cara Walburga, tuo padre ha ricevuto un invito da parte del Ministro della Magia ceco per trascorrere il periodo delle feste a Praga. Purtroppo, l’invito non è esteso ai figli. Scrivo a te perché rimaniate a Hogwarts per questo Natale.

Tua,

Irma Crabbe.

PS: tieni d’occhio Cygnus, il professor Lumacorno ha scritto a casa ben tre volte da quando ha iniziato il terzo anno.”

Walburga guardò il fratello minore e gli domandò: “Che cosa hai combinato perché Lumacorno scrivesse tre volte a casa?”

“Mi sono addormentato in classe e una volta ho fatto rotolare il calderone sul libro di Lestrange e gli ho bruciato tutti i compiti. Voleva uccidermi.”

“Non fatico a crederti e conoscendo Roland mi sorprende che non l’abbia fatto!”

“Beh, ma io so farmi perdonare, gli ho fatto i compiti per una settimana! Ma cosa voleva la mamma?”

Walburga guardò i fratelli e sorrise: “Pare che andranno in vacanza a Praga e ci chiedono di rimanere qui a Hogwarts per le vacanze.”

Il volto di Alphard si illuminò di gioia: “Ma quindi non dovrò subire l’interrogatorio di zia Callidora sulle fidanzate?”

“Esatto!” annuì Walburga.

“E non sarò costretto a sopportare le chiacchiere di Orion?” aggiunse Cygnus con lo sguardo che si illuminava.

“Proprio così!”

Alphard e Cygnus esclamarono all’unisono: “Ma è fantastico! Il miglior Natale della nostra vita!”

Walburga li rimproverò con lo sguardo: “Per favore, non mettetemi in imbarazzo! Abbassate la voce, ci guardano male, poi andranno a dire che noi Black non sappiamo stare in società.”

Cygnus e Alphard alzarono gli occhi al cielo e strapparono un sorriso a Walburga. Si scambiò uno sguardo sconsolato con Darlene che ridacchiava dal tavolo di Corvonero.

 

 

 

“Mi dispiace che trascorrerete il Natale da soli, sicura che non volete venire da noi?” Darlene l’abbracciò mentre era pronta per andare a prendere il treno e tornare a casa per le vacanze di Natale. 

“Non mi libero di un Natale dai Black per poi finire dai Rowle! Staremo benissimo!”

Le due amiche si strinsero in un lungo abbraccio e poi Darlene dovette andare verso le carrozze. Walburga tornò verso la scuola con già la mente rivolta ai programmi che aveva organizzato. Da quando sua madre le aveva scritto, aveva iniziato a immaginare delle attività per ogni giorno di vacanza, era assolutamente intenzionata a godersi quel periodo con i suoi fratelli. A casa era impossibile, infatti, riuscire a trascorrere del tempo insieme. Ciascuno di loro veniva assorbito dalle incombenze che loro madre assegnava e poi finivano per essere monopolizzati dai parenti con tutte quelle domande invadenti, così non riuscivano a stare insieme se non per pochi minuti al giorno.

Quell’anno, invece, sarebbero stati solo loro tre e Walburga avrebbe pensato a tutto: alle sfide a palle di neve, alle passeggiate lungo il Lago Nero, al tradizionale tè della Vigilia di Natale di Walburga Black, che era l’unica cosa che sua madre le lasciava organizzare in casa. Era riuscita ad avere il permesso del professor Lumacorno, il Direttore di Serpeverde, affinché potesse organizzare nella sala comune un tradizionale e impeccabile tè.

 

 

Il pomeriggio della Vigilia di Natale, pertanto, Walburga indossò una veste da strega tradizionale color verde scuro, inserì dei rametti di vischio nei capelli che acconciò con una treccia raccolta intorno alla nuca.

“Felice Yule, Cygnus.” 

Sorrise nel vedere il fratello arrivare dal dormitorio dei ragazzi con indosso un completo da mago. I capelli chiari che aveva ereditato dai Crabbe illuminavano gli occhi grigi tipici dei Black. Aveva la magrezza e l’aria seria di loro padre, anche se ultimamente sembrava vivere sulle nuvole.

Alphard li raggiunse poco dopo. La sua aria allegra, i tratti morbidi dei Crabbe e gli occhi azzurri di mamma Irma gli davano un aspetto simpatico e accessibile, al contrario di lei. Suo fratello viveva circondato da amici e Walburga invidiava il modo in cui riusciva a parlare con tutti senza far trapelare ciò che pensava. Lei, invece, mostrava fin troppo spesso il disprezzo, la noia o l’insofferenza verso gli altri ed era felice perché in Serpeverde erano partiti praticamente tutti e il tè della Vigilia poteva dirsi come una cosa di famiglia.

“Riddle, unisciti a noi!” esclamò Alphard mentre prendeva posto sul divano. Walburga alzò un sopracciglio, scrutò l’amico che suo fratello aveva inopinatamente invitato e si sorprese per l’aria distinta che questi avesse. Era elegantemente seduto su un divano di pelle, intento a leggere un libro antico preso in prestito dalla biblioteca della scuola.

“Riddle?” domandò cautamente ad Alphard.

“È un mio compagno di dormitorio, Wal, rimane sempre qui per le vacanze. Credo che gli farà piacere avere un po’ di compagnia,” esclamò allegro. Walburga annuì. Dopotutto, aveva promesso al professor Lumacorno di estendere l’invito anche agli altri studenti di Serpeverde e quindi sorrise composta, sperando solo che si rivelasse una compagnia tollerabile.

Riddle alzò lo sguardo dalle pagine e sorrise ad Alphard. Walburga sentì il respiro mozzarsi in gola non appena i suoi occhi incrociarono quelli del loro ospite. Due occhi scuri, magnetici e vivaci la fissavano e un sorriso, incorniciato da labbra sottili, le sorrise educatamente.

“È un onore conoscerla, signorina Black,” le disse con un baciamano galante. “Suo fratello le è molto affezionato.” I ricci scuri gli cadevano ordinati sulla fronte in onde morbide e il suo incarnato era semplicemente perfetto.

“È un piacere ospitare gli amici di Alphard,” rispose, “specie quando sono stati approvati da Salazar stesso!”

“Beh, sarebbe stato imbarazzante se il mio avo non mi avesse approvato,” le rispose prendendo posto su una poltrona in velluto verde.

“Discende da Salazar Serpeverde?”

“È quello che ho detto. Mia madre era una Gaunt.”

“Oh.” Walburga non sapeva cosa rispondere. “Beh, allora, benvenuto signor Riddle, al tradizionale tè della Vigilia di Walburga Black. Ogni anno, da quando ho compiuto nove anni, il giorno della Vigilia organizzo un tè in cui mia madre può verificare i progressi nello studio dell’etichetta.” Agitò la bacchetta e il servizio da tè per quattro persone comparve sul tavolino intorno al quale erano disposti il divano su cui era seduta Walburga con Cygnus e le due poltrone su cui erano alloggiati Tom e Alphard.

“L’ha impegnata molto?” domandò Riddle curioso.

Walburga sorrise, da quella domanda comprese che le voci sui Gaunt erano vere. Erano caduti in miseria e questo spiegava i vestiti di seconda mano che indossava. “Non quest’anno. Purtroppo, temo che dovremo accontentarci del servizio da tè della scuola. A casa nostra madre mi lascia libera di scegliere il servizio da tè più adatto, organizzare il menù del ricevimento, scegliere il tono dell’incontro, spedire gli inviti e organizzare le decorazioni. Come vede, qui è tutto già fatto.”

“Tom, che ne dici se ci diamo tutti del tu?” propose Alphard che aggiunse: “Dovete sapere che Tom è un grande mago, eccezionale. È il miglior studente della scuola e sono certo che farà carriera una volta usciti da qui. Potrebbe persino diventare Ministro della Magia.”

“Tu mi lusinghi, Alphard!” esclamò con un leggero rossore sulle guance. “Il Ministero non apprezza le persone troppo intelligenti.”

Walburga sorrise per la battuta. “In effetti, fanno carriera i peggiori.”

“Ma tu piaci alle persone, Tom!” Alphard esclamò entusiasta, ma Walburga non capiva cosa pensasse effettivamente Tom, gli sembrava sfuggente ed enigmatico. “Non insistere, Alphard, magari ha altri progetti! Lo sai che non è educato e nemmeno opportuno lanciarsi in simili commenti.”

“Grazie, Walburga.” Tom le rivolse un sorriso obliquo, “in effetti ho altri progetti per dopo Hogwarts. Non credo di essere portato per un lavoro d’ufficio.”

“Cosa ti piacerebbe fare?”

“Insegnare.”

“È un’aspirazione molto nobile, Tom, ho visto come aiuti gli studenti più giovani, tra i Prefetti il tuo nome compare di frequente e non è detto che il prossimo anno tu non riceva la mia stessa spilla.”

“Ne sarei onorato. Metteresti una buona parola?”

“Non credo che tu ne abbia bisogno, il professor Lumacorno ha un debole per te, ma se dovessero chiedere il nostro parere, metterò una buona parola, credo che sarai un ottimo Prefetto.”

Tom le sorrise: “Detto da te, Walburga, vuol dire molto…” Walburga aveva la sensazione che lui potesse leggerle dentro come se fosse un libro aperto, sosteneva lo sguardo ed era sicuro di sé, mai oltre il limite del consentito. Ogni gesto che compiva e ogni parola che pronunciava era perfettamente misurata.

“Il professor Lumacorno ha lasciato il grammofono!” esclamò Cygnus. Guardò tra i dischi di vinile in una scatola accanto al tavolino e ne estrasse uno. Il gracchiare del grammofono annunciò una musica allegra, simile al jazz che piaceva tanto a zia Lycoris. Tom le porse una mano per invitarla a ballare e Walburga si scambiò uno sguardo con Alphard.

“Perché no? In fondo, è Natale!” esclamò afferrando la mano del suo cavaliere. Alphard spostò il tavolino con un movimento della bacchetta. Gli avanzi del tè scomparvero magicamente mentre Walburga volteggiava tra le braccia sapienti di Tom. Alphard e Cygnus si unirono alle danze e lei danzò con ben tre cavalieri. Tom, dalle movenze sicure e coordinate, Alphard che improvvisava e la faceva scoppiare a ridere, e Cygnus che ridacchiava e le arrivava con la testa a metà del busto, ma sapeva farla girare come negli spettacoli a cui li avevano portati i loro genitori.

Quando il disco finì si ritrovarono tutti e quattro stanchi e con il viso arrossato dalle risate. Si ricomposero e andarono a cena in una Sala Grande in cui vi erano solo i professori e qualche altro studente di altre Case. 

Il Preside Dippet aveva allestito un grande tavolo a cui sedevano tutti insieme. I professori parlottavano tra di loro, la professoressa Gaiamens parlava con il professor Silente, mentre il professor Lumacorno si sincerava che il loro tè fosse andato bene. 

Annuirono in sincrono, per tutti loro era stato il miglior Natale della loro vita e anche se erano lontani da casa, si erano sentiti ugualmente in famiglia.








 

Note: 

Non lo so se questa storia ha un senso, ma ho provato a immaginare un Natale in cui i tre fratelli Black sono usciti fuori dal clima asfissiante di Grimmauld Place e visto che sono coetanei di Tom Riddle, ho provato a inserire anche lui.

Nel mio headcanon, Walburga è nata il 2 novembre del 1925 (sì, il giorno del mio compleanno, questo vi dà una vaga idea di quanto mi sia affezionata a questo personaggio), quindi è andata a Hogwarts nel 1937. Nella storia frequenta il sesto anno, mentre Alphard il quarto insieme a Tom Riddle. Secondo l’albero dei Black, Cygnus sembrerebbe nato nel 1938, ma questo significherebbe che ha avuto Bellatrix a 13 anni, il che mi pare eccessivo, e quindi ho deciso che c’è stato un typo e che in realtà è nato nel 1928 e quindi nella storia è al terzo anno. :3 

Questa storia partecipa all’iniziativa “Regali d’inchiostro tra i tavoli del pub” indetto dal gruppo Facebook “L’angolo di Madama Rosmerta” ed è un regalo per dirkfelpy89 che come me ama tanto i Black. Spero che ti piaccia!

Un abbraccio natalizio,

Sev

 
   
 
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