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Autore: ame_vuiller003    09/01/2022    0 recensioni
Quando, il 31 luglio, Lily Evans mise al mondo due gemelli, Harry ed Éméline, non avrebbe mai pensato che quei due piccoli fagottini avrebbero cambiato il corso della storia del Mondo Magico. Eppure, da dopo il compimento del suo sacrificio per la vita dei suoi figli quella notte di fine ottobre, i due piccoli Potter hanno dovuto affrontare un guaio dopo l'altro. Tra donne che diventano gatti, giganti che sfondano porte, goblin che gestiscono banche e una corsa contro il tempo per prendere un treno, i gemelli arrivano ad Hogwarts. Da subito si sentono a casa, ma ben presto apprendono la verità su di loro e i pericoli iniziano a perseguitarli. Cosa succederà una volta appresa la vera ragione dell'immortalità di Lord Voldemort? Come faranno, da soli con i loro migliori amici, a portare a compimento una missione più grande di loro?
[FANFICTION]
A partire dal terzo capitolo la storia si svolgerà dall'inizio del sesto anno in poi.
Genere: Fantasy | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harry Potter, Hermione Granger, Ron Weasley
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: II guerra magica/Libri 5-7, Dopo la II guerra magica/Pace
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Quell'anno l'estate era finita in anticipo lasciando spazio, nonostante il caldo afoso tipico di agosto, ai romantici colori autunnali.
Una bambina con un vestitino blu stava correndo nella stazione ferroviaria di King's Cross. Erano le 10:30 del primo settembre e, come di norma, tutti gli studenti di Hogwarts si stavano dirigendo verso il binario. La piccola Lily corse indietro e passò in mezzo alle due sorelle, che spingevano i loro carrelli, fino ad arrivare dai genitori. Gli occhi bruni guardarono quelli verde smeraldo della madre.
-Ci voglio andare anche io!- disse saltellando. Éméline rise e Fred le strinse di più la mano.
-Non temere Lily, manca poco e poi ci andrai anche tu.- disse sua sorella Emma. Era la più grande delle tre sorelle e aveva due anni in più di Aeline. Somigliava molto alla sorella più piccola, con i capelli rosso scuro della madre e gli occhi bruni del padre.
-Due anni, Emma, due! È tantissimo!- disse un po' piagnucolante. La sorella maggiore ridacchiò mentre passava in mezzo ad alcune vecchie signore ignorando l'"Attenta!" sussuratole dalla madre.
Arrivati davanti alla barriera che separava i binari babbani da quello magico, Fred si avvicinò a Lily e le prese la mano, poi Emma corse e sparì nella barriera magica. Éméline si avvicinò ad Aeline, rigida come una statua. Quando posò le mani vicino a quelle della figlia, due occhi verde smeraldo la guardarono.
-Insieme?-
-Insieme.-
Corsero verso il binario e poi sparirono. Quando uscirono dal muro, di fronte a loro vi era la locomotiva dell'Espresso per Hogwarts.
Dietro di loro comparvero anche Lily e Fred.
Emma stava aspettando poco più in là.
-Mamma, siete arrivati!- disse un ragazzo correndo verso di loro. Non appena Lily riconobbe la voce abbandonò la mano del padre e si gettò tra le braccia del fratello maggiore. Lo aveva sempre adorato.
-Teddy, dove sono gli altri?- chiese Éméline sorridendo amorevolmente davanti a quella scena.
-Sono tutti in fondo al treno, James e Albus litigano di nuovo.-
-Sai che novità.- commentò sarcastico Fred facendo ridere la moglie.
-Sappiamo di chi sono figli.- gli disse di rimando Éméline.
Si avviarono verso il fondo del treno, ma Aeline non si mosse.
-Aeli, tesoro, andiamo.- la chiamò il padre.
-Sì, io... io arrivo, vi raggiungo, voi andate pure.- rispose la bambina giocherellando con della vernice che si stava staccando dal carrello.
Fred e Éméline si guardarono.
-Va' avanti con gli altri, noi ti raggiungiamo.- gli sussurrò Éméline.
-D'accordo, a tra poco.-
Fred si allontanò con un leggero sorriso sulle labbra mentre Éméline si avvicinava alla figlia. Aeline, tutta rigida, si osservava i piedi. I capelli rossi chiaro come quelli di suo padre erano stati legati dalla madre in due trecce cucite che le ricadevano morbide sulla schiena. Éméline si abbassò quel tanto che bastava per avere il viso della bambina appena sopra al suo.
-Che succede, tesoro?- chiese dolcemente.
-E se non mi mettono in Grifondoro? E se poi non finisco con Emma?- chiese piano. Éméline sorrise. Le sue figlie, grazie al cielo, avevano ereditato tutte e tre il carattere materno. Ovviamente un po' di spirito malandrino ereditato dal padre e dal nonno era presente, ma la natura calma e riflessiva della madre e della nonna materna era predominante. Sin da bambine avevano sempre avuto un meraviglioso rapporto. Soprattutto Emma e Aeline erano sempre state inseparabili. Lily preferiva Ted, che con tutte le sue storie su Hogwarts e sulla magia l'aveva affascinata sin da bambina.
Ora che mancava così poco alla sua partenza però Aeline era irrequieta. Cosa sarebbe avvenuto una volta là, lontano dalla sua famiglia?
-A noi non importa in che casa verrai smistata, Aeli. Io ad esempio sono stata smistata in Grifondoro e in Corvonero, e in entrambe ho trovato una famiglia pronta ad accogliermi. Per quanto riguarda Emma, lei ci sarà sempre, anche se tu non dovessi essere in Grifondoro. Sei sua sorella, e questo non ha pari, credimi.-
Una veloce immagine di Harry balenò nella mente di Éméline, che non riuscì a reprime un piccolo sorriso. Quello che aveva detto alla figlia era vero: Emma ci sarebbe sempre stata per lei, come era stato negli ultimi undici anni.
-E se non finisco in Grifondoro?- chiese di nuovo Aeline guardando la madre.
-Ascoltami molto bene, Aeline.- disse dolcemente la madre accarezzandole il volto -Ogni casa ha i suoi pregi e i suoi difetti. I Grifondoro sono coraggiosi e leali, ma hanno un ego da paura e più di una volta ho rischiato di fare a pezzi tuo padre per questo. I Corvonero sono bravissimi, imparano tutto alla velocità della luce, ma a volte tendono ad essere un po' saccenti. I Tassorosso sono laboriosi e disponibili, ma talvolta troppo sinceri. I Serpeverde sono determinati e ambiziosi, anche se finiscono spesso per tirarsela un po'. Non c'è una casa migliore o una peggiore. A undici anni mi hanno assegnata a Grifondoro, ma quando ne aveva diciassette e ho rifatto lo smistamento sono finita in Corvonero. Se finissi in Tassorosso che problemi pensi ci sarebbero? Tuo fratello sarebbe lì, e sono certa che Teddy si prenderebbe cura di te.-
Per un attimo, nessuno disse nulla.
-E se finissi in Serpeverde?- chiese poi Aeline in un sussurro.
Éméline le sorrise e si chiese se fosse il caso di raccontarle nuovamente la storia... decise di sì.
-Tanto tempo fa, c'era un uomo, un Serpeverde, che ebbe più coraggio di tutti i Grifondoro che conosco messi insieme. Tua nonna gli aveva chiesto di diventare il mio padrino. Lui l'aveva amata sin dalla loro più tenera età, ma un giorno commise un errore che li separò per sempre.-
-Si unì a Voldemort?- chiese, trattenendo il fiato, Aeline. Per anni, la storia di Severus Piton era stato l'ultimo saluto prima di andare a letto, ma Éméline aveva sempre omesso dettagli fondamentali, troppo crudo per essere raccontati a delle bambine.
-Sì, e ascoltò una parte di una profezia che profetizzava l'avvento di un bambino maschio nato alla fine di Luglio che avrebbe avuto il potere di sconfiggere il Signore Oscuro.-
-Lo zio Harry?!-
-Esatto. Lui riferì tutto al suo signore ed egli pensò che si trattasse di tuo zio. Quando Severus Piton capì che Voldemort avrebbe dato la caccia ai tuoi nonni, implorò Silente di salvarli. Come sai, fecero il possibile ma non fu abbastanza. Dopo la morte di tua nonna Lily, Piton andò da Silente e incominciò a proteggere me e tuo zio a costo della sua stessa vita. Per anni fece il doppio gioco per l'Ordine della Fenice, fino a quando Voldemort non lo uccise, assetato di potere. E anche in punto di morte, ha cercato di dare a me e allo zio tutto il possibile per poter andare avanti e sconfiggerlo. E tutto questo, per amore di nostra madre. Se lui non avesse deciso di proteggere mio fratello e si fosse risparmiato a proteggere me come gli aveva chiesto tua nonna, ora non saremmo qui. Nessuno di noi sarebbe qui. Quindi, se dovessi finire in Serpeverde, ricordati di lui che, sebbene la sua casa non avesse una buona fama, è stato l'uomo più coraggioso che io abbia mai conosciuto.-
Éméline guardò la figlia. Aveva gli occhi verdi spalancati mentre ascoltava rapita la storia.
-È stato molto coraggioso.- disse alla madre. Lei le sorrise annuendo, cercando di ricacciare indietro la malinconia che improvvisamente le aveva accolto il cuore come un velo. Aeline fece un respiro profondo.
-Lascerò che il Cappello decida dove è meglio che io stia in base alle mie qualità. È giusto che sia così.-
-È una scelta molto saggia.- disse Éméline alzandosi e prendendo il suo carrello. Insieme, raggiunsero i cugini e il resto della famiglia. Harry stava parlando con Ron e Fred e quando la vide andò a salutarla. Ginny e Hermione stavano parlando con Albus e Rose per fare loro le ultime raccomandazioni prima della partenza. Lily Luna, la figlia di Ginny e Harry, stava animatamente discutendo con i cugini coetanei Lily e Hugo, il fratello minore di Rose. James e Emma stavano parlando con Teddy.
-Eccovi, dove eravate?- chiese Ginny.
-Oh, noi stavamo parlando un attimo di cose molto interessanti, vero tesoro?-
Aeline annuì sorridendo.
-Che cose interessanti?- chiese Ron, beccandosi una gomitata nello stomaco dalla moglie per il poco tatto mostrato verso la nipote. Scoppiarono tutti a ridere. Il treno fischiò. Éméline abbracciò Emma.
-Buon anno, scrivimi sta sera okay?- le disse.
-Sì, mamma. Ti voglio bene.-
-Anche io ti voglio bene.-
Poi Emma andò a salutare il padre. Éméline si sentì stringere forte e ricambiò l'abbraccio di Aeline.
-Grazie, mamma. Sei la mamma migliore del mondo.- disse stringendola forte mentre la madre le baciava i capelli.
-Ci vediamo a Natale, tesoro.-
Poi corse a salutare il padre e gli zii.
Éméline andò dall'ultimo dei suoi figli.
-Pronto per l'ultimo anno?-
-No. Mi mancherà un sacco.- le rispose Ted abbraciandola e dandole un bacio sulla guancia.
-Già, manca a tutti. Fa attenzione a Aeline, è preoccupatissima.-
-Tranquilla ma', durante il viaggio le faccio passare la preoccupazione.-
Éméline gli sorrise. Quel ragazzo era uguale a suo padre Remus. Tolta l'abilità di Metamorfomagus ereditata dalla madre ovviamente.
Tutti i ragazzi salirono sul treno e si affacciarono allo scompartimento. Lily era in punta di piedi e il padre la prese in braccio avvicinandola alle sorelle.
-Mi mancherete.-
-Ci mancherai anche tu Lils. Mi raccomando, non fare arrabbiare la mamma.- le disse Aeline ridendo.
-Senti chi parla! Mi scrivere? E mi manderete della foto??- chiese mentre il treno cominciava lentamente a muoversi.
-Sì! Vi vogliamo bene!- urlò Emma mentre il treno prendeva velocità.
Éméline si avvicinò al fratello che si era allontanato seguendo il treno. Il braccialetto di sua madre le risplendeva al polso.
Il braccio di Harry con l'orologio del padre era ancora alzato in segno di saluto.
-Staranno bene.- disse Éméline.
-Ne sono sicuro.- rispose il fratello.
Si guardarono sorridendo. Avevano mantenuto la promessa fatta a Godric's Hollow. Andava tutto bene.
   
 
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