La
Famiglia Imperiale
Palazzo imperiale Kyoto
incombono i preparativi per l’accoglienza per il primo ministro con
l’imperatore per il matrimonio tra sua figlia e il quartogenito della dinastia Uchiha, la famiglia imperiale nella leggenda popolare racconta
le gesta dei loro antenati; “Izanami insieme al
fratello Izanagi” invidiosi l’uno dell’altro
litigarono tra loro per il potere del trono così si rivolsero al Dio dei mari e
delle tempeste (Susanoo) che invidioso esso stesso
del forte potere che l’aurea della famiglia imperiale emanava decise di
accontentare la loro richiesta ma, siccome il trono ne era uno ne approfittò
per porre fine alla dinastia Uchiha; una notte disse
ad Izanami di uccidere il fratello ed in seguito fece
lo stesso con Izanagi solamente in questo modo
avrebbero raggiunto il potere che tanto bramavano in quanto il sacrificio viene
visto come una benedizione verso il futuro imperatore, mentendo spudoratamente
ad entrambi i due fratelli così si uccisero a vicenda e solamente dopo capirono
che quello che avrebbero dovuto fare non era essere rivali ma un tutt’uno e
compresero l’enorme errore perché fu allora che la famiglia imperiale cadde
nella più temuta delle guerre quella “dei duemila anni” dove Dei, demoni ed
umani si scontrarono portando ognuna delle specie alla quasi totale distruzione
fino a quando Amaterasu “sorella del Dio Susanoo” ebbe pietà per chiunque avesse partecipato a
quella carneficina e decise di infondere il proprio spirito all’interno dei
fratelli imperiali Izanami
ed Izanagi lasciando che fossero loro a chiudere
quell’inutile guerra distruggendo il forte potere di del Dio delle tempeste e
delle acque e lasciando che gli Dei,
demoni ed umani si dividessero e vivessero in pace, fu così che Izanagi ed Izanami unirono le
forze come già avrebbero dovuto fare e lanciando un incantesimo di separazione
dei mondi e contenimento cacciarono via Susanoo
rinchiudendolo in una roccia di giada e lasciando che Dei, demoni ed umani
giungessero nuovamente alle loro vite unendo il pensiero di un'unica religione
quella shintoista dove il cosmo è al centro di tutto e nel rispetto di tutti
gli esseri viventi e non, da allora il loro regno mantenne la pace per mille
anni orsono lasciando la credenza popolare che gli stessi Izanami
ed Izanagi fossero diventati degli Dei. Sono anni che
questa credenza viene tramandata da generazioni così ogni inizio primavera
cominciano i festeggiamenti “dell’era della religione” sì perché rivivendo le
gesta dei due antenati s’intende che la religione ed il pensiero della città
della capitale è stato tramandato tramite le loro gesta che hanno portato alla
conclusione di una guerra durata per duemila anni da allora la discendenza
della famiglia imperiale viene vista come una benedizione ed ogni nascita di un
nuovo erede o di un nuovo matrimonio che porterà prosperità a tale dinastia,
tutto il popolo o quasi crede che siano degli immortali avendo ereditato il
sangue dei loro antenati Dei.
I muri del palazzo imperiale
nella struttura di massimo splendore architettonico di quell’epoca evocava potenza
e sovranità tutto il palazzo al suo interno era adornato da pareti dipinte con
la stessa storia della leggenda tramandata nei secoli, gli Uchiha
del loro status ne erano molto orgogliosi il loro potere d’altronde derivava
dall’amore e rispetto che il loro popolo provasse nei confronti della loro
famiglia, l’intero palazzo era pieno di arazzi e colonne dorate dove in alcuni
punti spiccava un verde giada imperiale da rimanerne attratti, solo in quei
periodi primaverili appena il primo bocciolo dei fiori di ciliegio dell’albero millenario
posto all’interno del palazzo si aprisse e solamente per un mese le porte del
palazzo si aprivano per ricevere i nobili e famiglie benestanti o ai samurai di
tutte le famiglie che avevano servito con onore l’impero, lasciando ai
cittadini di potere ammirare il palazzo al suo interno ma non di parteciparne
ai vari banchetti.
Palazzo della principessa
consorte e matrona imperiale l’interno degli appartamenti della principessa
imperiale figlia dal ramo della casata Akishino erano
di un rosso vivo ed un bianco “fuoco e vento” le sue camere erano adornate da
tele lavorate manualmente dalla principessa imperiale stessa.
…: Mia signora se siete
pronta sua altezza vi cerca
Mikoto Ukio Akishino Uchiha
principessa consorte del futuro imperatore è una donna portata dalla nascita
verso la nobile famiglia imperiale non si scompone mai dai suoi doveri tanto è
vero che subito dopo il matrimonio tra lei ed il futuro imperatore diede al
mondo il terzo dei principi della stirpe Uchiha con il
titolo di principe ereditario in quanto discendente diretto del primogenito del
figlio dell’imperatore Fugaku Uchiha
infatti, lei sapeva bene quanto il proprio status avesse una rilevanza non
indifferente. Si alzò dalla vasca con i suoi capelli lunghi e setosi indossando
la veste che morbida l’avrebbe asciugata il corpo mentre le sue dame si
prendevano cura dei suoi capelli ed il suo incarnato già perfetto di suo, una
delle ancelle più vicina a lei le si avvicinò dicendole mentre ancora le
pettinava i capelli…
…: Vostra maestà a quanto
pare è stato notato che il principe ereditario non ha con sé l’anello di giada
affidatogli dallo stesso imperatore al compimento del suo sedicesimo anno di
età
Mikoto non
si scompose
Mikoto:
L’imperatore ne è a conoscenza?
…: Sembra di no …
Mikoto:
Bene! Non deve saperlo per nessuna ragione da quando l’anello non si vede più
…: Da ormai sei mesi ma, a
palazzo dicono che l’anello sembra essere sparito da molto più tempo la servitù
non fa che spettegolare al riguardo vostra maestà
Mikoto: Non
pensarlo neanche, mio figlio conosce i propri doveri qualunque sia il motivo
certamente le cose non cambieranno
Così chiuse quella al quanto
scomoda conversazione, non sapeva neanche lei che fine avesse fatto l’anello ma
già sapeva che mancava seriamente da ormai due anni ma non voleva sapere il
come o il perché, mai come in quel momento le carte erano in tavola e i
matrimoni dei suoi figli erano ormai decisi, poteva solamente sperare o pregare
che nessuno notasse un tale disonore e pettegolezzo che infangasse l’intero
palazzo e nome della famiglia imperiale
Le sue ancelle dopo averla
preparata e vestita in perfetto ordine la lasciarono in camera da sola, una
figura fece il suo ingresso misteriosamente e di soppiatto proprio come un
ninja
Mikoto:
Dimmi
…: (congiungendo le mani e
abbassando la testa in segno di rispetto) l’uomo gli rispose che l’anello si
trovava al dito di una ragazza appartenente alla famiglia di mercanti
discendenti dal ramo samurai dell’est a quanto pare il padre della ragazza
aveva rifiutato tale titolo per seguire e sposare una contadina disonorando il
proprio casato
Mikoto: La
famiglia Uzumaki
…: Proprio così a quanto pare
la secondogenita dopo la morte della madre ha deciso di chiedere aiuto al Daimio della loro città..
Mikoto:
Posso immaginare il seguito, mio figlio era missione lì
…: Sì
Mikoto: Sasori, qull’ anello
Sasori: E’
già ritornato a palazzo il generale Namikaze sembra
fosse il contatto tra il principe ereditario e la ragazza è rientrato stamane
ed ha riconsegnato l’anello
Mikoto: Ti
ringrazio ora puoi andare
Sasori
riprese la postura saltando al di fuori della stanza.
Mikoto
cercò di tirare un sospiro di sollievo ma le cose non erano apposto l’anello
per più di un’anno non era stato visto al dito del
principe il perché anche se sconosciuto non importava quello che importava
erano le dicerie che fuoriuscivano dal palazzo e se questa fantomatica ragazza
avesse mostrato o parlato con qualcuno dell’accaduto? Doveva porre rimedio a
questo affare che non doveva arrivare alle orecchie dell’imperatore o peggio
alla futura principessa. Già sapeva che Sasori era in
viaggio per scoprire se qualcun altro sapesse, così uscì dalle sue stanze per
raggiungere la dimora del palazzo del principe imperiale reggente suo consorte
come faceva ogni mattina.