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Autore: hopeneverdies    29/03/2023    0 recensioni
Lei non era come le altre.
Lei era una ragazza che sognava, che ci credeva nei suoi sogni.
Si sentiva spesso diversa, come se questo mondo non le appartenesse, come se fosse nata nel luogo e nel tempo sbagliato.
Diceva spesso che ce l'avrebbe fatta a crescere, a migliorarsi, a migliorare... Ma la realtą era troppo dura per lei.
Lei che amava, che rideva nonostante tutto, che ci sperava davvero in un domani migliore.
Ogni volta che rimaneva delusa ripeteva tra sč che tutto passa, che tutto si aggiusta.
Diceva agli altri di star bene, quando in realtą i suoi occhi erano stanchi ed afflitti.
Lei era cosģ.
Non voleva apparire fragile, ma lo era.
Oh, lo era davvero.
Aveva tanti sogni nel cuore, di quelli grandi, di quelli belli.
Li teneva sempre per sč, come se fossero stati solo dei segreti, come se nessuno li avrebbe dovuti condividere con lei.
Non sapeva che la vita poteva apparire diversamente, se solo l'avesse guardata con occhi diversi.
Se solo si fosse aperta al mondo.
Ma lei era cosģ.
Impacciata, timida, lunatica, insicura, ma anche bella, e lei non lo sapeva.
Lei, che non aveva mai smesso di essere mathilde.
Genere: Introspettivo, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Crack Pairing
Note: Otherverse | Avvertimenti: nessuno
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E in un attimo tutta la paura, quella che le faceva tremare le gambe ed anche un po' il cuore, fece spazio ad una nuova consapevolezza: 'non ho bisogno di qualcuno che mi ami se non sono io ad amarmi per prima'.
Si rese conto, nel corso di quei giorni, dove passņ molto tempo da sola, che l'amore del fratello per quanto grande e potente potesse essere, non la faceva sentire abbastanza perchč lei non si sentiva bella, amata, compresa... si sentiva sempre un pesce fuor d'acqua, quella a cui 'tanto le cose belle capitano agli altri' o 'ho avuto fortuna per questo ce l'ho fatta' ogni qualvolta che riusciva in qualcosa.
Dopo la partenza di Simon per una vacanza di alcuni giorni con Sara, in montagna, Mathilde aveva preso finalmente una decisione: voleva partire anche lei, visitare quel posto che tanto aveva sognato di vedere e che non aveva mai avuto l'occasione di esplorare.
Si fece coraggio e, quella sera, lo disse ai suoi genitori; non era facile per lei aprirsi e cercare di convincerli che, quello, sarebbe stato un buon inizio per fare qualcosa per sč stessa, per pensare a lei, a ciņ che le faceva bene e che non aveva mai preso in considerazione prima... babbo e mamma perņ, si sa, non sempre hanno idee simili, e per questo si accese un lungo dibattito che si protrasse fino ai giorni a seguire.
Non era abbastanza grande per fare qualcosa da sola, e forse, pensņ Mathilde, non lo sarebbe mai stata.

"Simon ho bisogno di te"  inviato

L'indomani, quando si svegliņ invasa dai raggi del sole che le tapparelle di camera sua facevano entrare, guardņ il cellulare e non vide alcun messaggio da parte del fratello.
Forse non prende bene la linea, pensņ, o forse semplicemente ha troppo da fare per rispondermi.
Il suo essere constantemente in dubbio per qualsiasi cosa, quel giorno di primavera, dove il sole splendeva e il clima era quello di una perfetta giornata al mare, la fece di nuovo affogare tra i suoi pensieri, in balia delle onde e di quella tempesta che, ogni tanto, si scatenava dentro di lei. 

Decise allora di prendere il suo nuovo libro 'cambiare l'acqua ai fiori' e di portarlo con sč sul mare. Il rumore delle onde le faceva bene.  


"come un gabbiano in cielo, che vola senza paura al di lą delle nuvole..."
  
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