Anime & Manga > Yu-gi-oh serie > Yu-Gi-Oh! VRAINS
Segui la storia  |       
Autore: M a k o    21/05/2023    21 recensioni
• Datastormshipping (Ryoken/Yusaku)
• Raccolta di dodici (meno una) One Shot AU
• January: La malinconia delle primule
• February: I will follow my heart back to you
• March: Just look into my eyes (you will cry)
• April: Shizukesa (静けさ)
• May: L'altra mia metà
• June: Io ti aspetterò
• July: Stelle sporche e impolverate
• August: I'm free (you are my saviour)
• September: You are able to save me and I am able to save you
• October: Pioggia d'autunno
• LA STORIA DEL MESE DI NOVEMBRE NON È PRESENTE IN QUANTO SI TRATTA DI UNA MINI LONG PUBBLICATA A PARTE
• December: Un bouquet di rose bianche — (Eccola, meravigliosamente indescrivibile, la risata che aveva giurato di proteggere per il resto della vita).
• L'intera Raccolta partecipa all'evento Year of the OTP indetto su Tumblr
• Ogni One Shot partecipa alle diverse Challenge indette dal forum Siate Curiosi Sempre
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai, Yaoi | Personaggi: Ryoken Kogami/Revolver, Yusaku Fujiki/Playmaker
Note: AU, Raccolta | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
February

Sono sinceramente felice di essere riuscita a recuperare anche il mese di febbraio in così poco tempo, spero di mantenere il ritmo, anche se con alcuni prompt sono ancora in alto mare…
A ogni modo, parliamo un attimo di questa seconda OS: mi sono squagliata mentre la scrivevo, forse perché la tematica affrontata mi sta molto a cuore e vederla vissuta da Ryoken e Yusaku ha avuto un effetto amplificato su di me.

Anche in questo caso preferisco aggiungere delle N.d.A. a fine storia, quindi tra poco vi lascio lo specchietto e vi aspetto più giù.
Per ora vi dico solo che il titolo è ripreso da una frase di Home, canzone degli Our Last Night — sì, sono sempre loro, ve l'ho detto che secondo me shippano la Datastorm in gran segreto. Poi troverete anche il ritornello a fine storia.
Vi auguro buona lettura!


February: Long distance
Prompt forum: “Gli abbracci sono un posto perfetto in cui abitare” (Anonimo) (Everybody Needs A Hug Challenge)
Rating: Giallo
Generi: Introspettivo, Romantico, Sentimentale
Note: Modern!AU, POV Yusaku



I will follow
my heart
back to you




1

Quando alzi lo sguardo per osservare l'orario, ti sorprendi nel constatare che l'orologio appeso alla parete segni già le undici. Hai trascorso le ultime tre ore a pulire da cima a fondo il piccolo monolocale nel quale abiti e sei felice dell'effetto distensivo che tutto l'impegno che hai adoperato ha avuto su di te: ti senti stanco, sì, ma anche leggero, liberato da un peso che gravava su ogni cellula del tuo corpo da un po' di tempo a questa parte.
La sera addietro hai dato una forma a questo peso, modellandolo in poche parole dall'impatto micidiale. E forse è proprio per questo che, da quando ti sei svegliato, non hai ancora controllato le notifiche sul telefono: perché, nonostante siano dei semplici rettangoli posizionati l'uno sopra l'altro, rappresentano comunque qualcosa di concreto. E in tutta quella concretezza, sei certo di trovare anche un messaggio da parte sua.
Sei consapevole che non potrai ignorarlo per sempre, che prima o poi dovrai armarti di coraggio e affrontare la situazione a cuore aperto, ma… ora non ci riesci. Provi uno strano senso di imbarazzo che ti serra la bocca dello stomaco e non ne comprendi il motivo, visto e considerato che la sera addietro Ryoken pareva pensarla come te… ma forse lui non la intendeva allo stesso tuo modo, ed è proprio questo cruccio a impensierirti tanto: perché mentre tu gli dicevi quelle parole eri veramente disperato, ed è inutile girarci intorno, ti sei dichiarato a lui e prima te ne farai una ragione, meglio sarà.
Ti siedi sul piccolo divano con le mani tra i capelli, i gomiti poggiati sulle cosce e gli occhi chiusi. Avverti le palpitazioni farsi più concitate e questo non va bene, quantomeno non in questo momento nel quale ti senti tanto fragile e spaesato.
Respiri a fondo una, due, tre volte, poi apri gli occhi e quasi ti ritrovi a fissare il tuo riflesso nel pavimento che forse non ha mai brillato così tanto da quando abiti lì
    (cosa si fa pur di evadere dalla pesantezza e dagli spigoli appuntiti della realtà).
Scendi a patti con la tua coscienza e decidi di controllare le notifiche sul telefono solo dopo aver fatto la spesa — e questo implica che prima ti farai la doccia, che trascorrerai minuti interminabili sotto il getto dell'acqua calda a rimuginare senza sosta e che impiegherai altrettanto tempo per asciugarti a dovere. Poi andrai a fare la spesa e sicuramente questa volta presterai molta più attenzione a ogni singolo prodotto che sei solito acquistare a occhi chiusi e ti perderai a lambiccarti nella lettura dei prezzi, delle scadenze e dei valori nutrizionali, nonostante tu li conosca ormai a memoria.
Farai in modo e maniera di dilatare il tempo il più possibile perché, come tanti ragazzi della tua età, sei caduto in una trappola in cui non avresti mai pensato di precipitare: il fatto che l'umore di un'intera giornata dipenda da un unico, semplice messaggio da parte di una persona divenuta ormai troppo importante per te.
In realtà, e te ne rendi conto solo ora, è già da un po' che Ryoken ha questo effetto su di te: da quando un suo messaggio in cui ti augura il buongiorno ti porta a incurvare le labbra nella rappresentazione perfetta della felicità, da quando la sua voce calda e misurata ti fa provare una pace interiore senza eguali e desideri solo poterla ascoltare ininterrottamente per notti intere, quando la serata si tinge di sfumature incantevoli perché sai che nel giro di qualche minuto partirà la videochiamata… Ryoken fa ormai così tanto parte di te e della tua quotidianità che ti è impossibile staccarti da lui — tranne oggi, ma si tratta di una situazione particolare.
Respiri a fondo un'altra volta ancora e ti alzi dal divano, conscio che non potrai rimanere all'interno delle tue quattro mura per sempre, che prima o poi dovrai uscire dal guscio ed esporti.
In tutti i sensi.


2

Prima di conoscere Ryoken, hai conosciuto Revolver. Uno dei tuoi passatempi preferiti sono i videogiochi online ed è proprio lì che vi siete trovati per la prima volta, in un mondo immaginario chiamato VRAINS mentre cercavate di eliminarvi a vicenda nel corso di una missione — poi gli scettici hanno pure il coraggio di dire che il romanticismo sia sull'orlo dell'estinzione!
Revolver è stato il tuo rivale per eccellenza per settimane intere, prima di lasciare il posto a Ryoken. Già prima di scoprire la sua vera identità, quando interagivi con lui tramite l'avatar di Playmaker, ti eri convinto di aver trovato qualcuno di estremamente interessante e che spiccava con una certa facilità tra la massa — solo non avresti mai pensato che si sarebbe rivelato così tanto interessante.
È successo tutto in maniera abbastanza celere ma, al contempo, graduale: dalla chat di VRAINS vi siete spostati su un social — e lì hai potuto vedere Ryoken per la prima volta —, poi vi siete scambiati i numeri di telefono e l'applicazione di messaggistica è diventata il vostro nuovo mezzo di comunicazione — lì hai ascoltato per la prima volta la sua voce, quando Ryoken ha preferito rispondere ai tuoi messaggi con un audio anziché scrivere un testo lungo, in un giorno come tanti che si è tinto di sfumature vermiglie e incantevoli —, per poi aggiungere, infine, le videochiamate che sono ormai diventate parte integrante delle vostre serate prima, dopo o durante la cena. Lì entrambi avete modo di vedervi e interagire come se fosse quasi la realtà — sicuramente è il metodo che più si avvicina a essa, ma ormai non ti basta più.
E dopo quanto accaduto ieri sera, è diventato tutto maledettamente incerto, sospeso su un filo sottilissimo che rischia di spezzarsi in qualsiasi momento.
Con lo scorrere dei giorni, delle settimane e poi dei mesi, tu e Ryoken avete avuto modo di conoscervi ed esporvi poco per volta; così ora sai che lui ama la cucina thailandese, che è estroverso e intraprendente a differenza tua che tendi più a chiuderti nel tuo guscio e a rimuginare per ore intere su tante cose. Che casa sua dista non molto lontano dalla Facoltà di Ingegneria Informatica — la stessa che frequenti tu, solo in un'altra città e a centinaia di chilometri di distanza —, che è bravissimo a dare ripetizioni di Matematica e Fisica e che lo ascolteresti per ore intere senza stancarti mai.
Ryoken si è guadagnato la tua fiducia al punto tale che gli hai rivelato il tuo segreto prima di allora inconfessabile: il tuo amore sconfinato, a tratti spasmodico per i conigli, così come il desiderio che ti porti dentro fin da bambino di volerne adottare uno che però non hai mai realizzato per timore di non essere all'altezza.
Sentivi che a Ryoken una rivelazione del genere potevi farla senza rischiare di essere giudicato, e così infatti è stato.
Per mesi interi non avete fatto altro che parlarvi con la consapevolezza di trovare dall'altra parte dello schermo qualcuno in grado di accogliere e custodire ogni più piccolo sussurro senza sminuirlo, un conforto benigno e rassicurante. E più vi avvicinavate nell'anima, più ti sentivi legato a lui. Avevi trovato un vero amico, qualcuno su cui poter sempre fare affidamento… però poi hai realizzato che non si trattava più solo di questo, che Ryoken si era fatto spazio nei tuoi sentimenti per accomodarsi in un punto particolare, proprio al centro del cuore.
E la sera addietro non sei più riuscito a trattenerti e gli hai detto qualcosa che riflette i pensieri che vorticano incessanti nella tua testa da un po' di tempo a questa parte. Poche parole che, nella loro semplicità, esprimono il mondo intero: vorrei che tu fossi qui.
Glielo hai confessato con gli occhi lucidi e la voce che tremava in maniera quasi incontrollata. Glielo hai confessato con il cuore a brandelli, perché non saresti voluto arrivare a questo punto in una situazione tanto delicata: già è difficile avere a che fare tutti i giorni con l'amara consapevolezza che le centinaia e centinaia di chilometri che vi separano rappresentano un vero e proprio ostacolo per qualsiasi vostro progetto, figurarsi ora che ti sei dichiarato
    (perché sì, ormai l'hai capito e devi accettarlo: ti sei dichiarato alla persona che ami e hai dato una forma ai sentimenti che fino a quel momento hanno vissuto solo dentro di te).
Ryoken ti ha risposto con “Lo vorrei anch'io” e non hai nemmeno paura che si sia trattato di un sogno, perché quelle parole sei assolutamente certo di averle udite; ciò che più ti terrorizza è il fatto che non sai come interpretarle e questo ti ha portato a rifuggire momentaneamente il dialogo.
Forse Ryoken voleva solo essere gentile nei tuoi confronti, senza voler intendere chissà cos'altro. Questo ancora non lo sai, anche perché la sera addietro la videochiamata è durata poco, visto quanto accaduto.
Ed ecco, dunque, ciò che è capitato: hai aperto il tuo cuore a Ryoken come mai hai fatto da quando vi siete conosciuti. E ora è completamente esposto, in balìa del gelo di febbraio.
    (E ancora non sai se le mani di Ryoken lo raccoglieranno da terra e lo proteggeranno con il loro calore oppure lo getteranno via, in un sentiero dimenticato da tutti).



3

Quando esci dal konbini, il cielo ha assunto delle tonalità cupe, ma per fortuna non tanto minacciose. Forse nel tardo pomeriggio pioverà per ore intere e questo ti porta a pensare che, indipendentemente dai motivi che ti hanno spinto a non andare a lezione quel giorno, hai fatto proprio bene a rimanere a casa a dedicarti alle pulizie. Quantomeno non hai sprecato l'intera mattinata steso sul letto a fissare il soffitto latteo.
Ora che hai fatto anche la spesa, puoi tornare a casa con un peso in meno sul cuore… in un certo senso.
Mentre fingevi di confrontare prezzi, scadenze e valori nutrizionali solo per far scorrere il più possibile il tempo — alla fine hai anche acquistato più snack del consueto, paradossalmente —, hai inviato un messaggio ai tuoi compagni di corso per informarli che quel giorno non avresti presenziato neanche alle lezioni pomeridiane e rassicurarli sul fatto che stessi bene; poi, inesorabilmente, il tuo sguardo è inciampato su quella notifica in particolare e dall'anteprima hai potuto leggere solo due parole: Buongiorno, Yusaku.
Ryoken ti ha inviato un messaggio questa mattina verso le otto, come di consueto, e se da una parte ti sei sentito sollevato, dall'altra il senso di colpa per non avergli ancora risposto dopo tutte quelle ore ha iniziato a divorarti lentamente dall'interno.
Anche se in estremo ritardo, gli hai finalmente dato il buongiorno una volta tornato a casa, e ora sei qui intento a sistemare la spesa in frigo e negli appositi scaffali quando ricevi il suo secondo messaggio: Come stai?
E non ci pensi due volte: con lui, a differenza dei tuoi compagni di corso, decidi di essere onesto 
Potrebbe andare meglio, tu?
La sua risposta non si fa attendere per molto: Questa mattina la pensavo come te, ma ora va molto meglio.
E per un attimo ti illudi come uno sciocco che si riferisca al fatto che finalmente gli hai risposto e che quindi sia felice per questo, ma la parte pessimista di te cancella subito ogni barlume di speranza dal tuo cuore. Forse ha ricevuto una bella notizia in Facoltà, dopotutto in questo periodo Ryoken sta lavorando a diversi progetti accademici e magari ne dovrà esporre uno davanti a degli esperti, chissà.
Perché non chiederglielo? In fondo gli hai ormai risposto, non puoi far scorrere altre ore tra un messaggio e l'altro a causa della paura. Non più.
È successo qualcosa di bello?
E quando, dopo neanche un minuto, ricevi la sua risposta, in un primo momento non capisci e la parte pessimista che alberga nella tua coscienza ti porta a pensare che forse ha sbagliato destinatario.
C'è però un frammento di te, molto piccolo ma forte, nascosto chissà dove, che invece ha già capito tutto e si sta trattenendo a fatica dall'esplodere in un concerto di supernovae caldissime e accecanti.
Sono qui. Poche parole dall'effetto micidiale, lo stesso che hanno avuto le tue la sera precedente.
    (Vorrei che tu fossi qui).
    (Sono qui).
Accade tutto in un attimo: smetti di sistemare la spesa, recuperi il cappotto e apri la porta per uscire ancora una volta dalle tue quattro mura.
La stazione non dista molto da casa tua e ancor prima di iniziare a correre per arrivare a destinazione il più velocemente possibile, senti il cuore fare i salti mortali nella cassa toracica. Ma non è niente in confronto a ciò che provi quando ricevi un altro messaggio da parte di Ryoken: Sono appena sceso al binario 3.
Ed eccola, la concretezza che andavi tanto cercando, la realtà che ha sempre popolato i tuoi sogni: Ryoken è qui e tu ora devi solo raggiungerlo.
Gli invii un messaggio veloce e poi inizi subito a correre più forte che puoi.
    (Sto arrivando).


4

Quando giungi in stazione, i tuoi polmoni reclamano ossigeno in maniera così disperata che sei costretto a fermarti per qualche attimo. Da un punto di vista esterno appari all'immensa folla come il classico ritardatario che se non si affretta a raggiungere il proprio binario rischia di perdere il treno, ma non è così. Qui non è questione di perdere qualcosa, ma di rendere reale un sogno che non avresti mai pensato si potesse realizzare, quantomeno non così in fretta.
La folla nella quale ti inoltri pare quasi un ammasso di marosi con il solo scopo di sbatacchiarti da una parte all'altra, e tu devi stare attento a non lasciarti travolgere. Dopo quelli che sembrano lunghi minuti di apnea estenuante raggiungi il binario e lo trovi lì che ti aspetta, con il trolley tenuto per il manico in una mano e un grazioso sacchetto nell'altra. Non sai cosa si trovi all'interno, ma in quel momento è l'ultimo dei tuoi pensieri perché Ryoken è proprio lì, a pochi metri da te che fino a quella mattina erano centinaia e centinaia di chilometri insormontabili.
Lui è lì, è proprio lì, ed è ancora più bello dell'immagine che sei solito vedere proiettata sullo schermo del telefono o del computer. Ha l'aria un po' stanca, ma in fondo chi non l'avrebbe dopo tutte quelle ore di viaggio?
Con le gambe tremebonde, il respiro spezzato e il cuore agitato, ti avvicini a lui. E più ti avvicini, più la realtà si materializza davanti ai tuoi occhi.
Ryoken sorride e tu sorridi con lui. In questo momento vorresti solo piangere dalla gioia e gettarti tra le sue braccia, affondare il volto contro il suo ampio petto coperto da un cappotto grigio chiaro e dirgli che questo momento l'hai atteso per mesi interi, che il non averlo accanto ti stava distruggendo lentamente giorno dopo giorno e che sei così felice di poterlo abbracciare, di parlargli di persona e non più tramite uno schermo artificiale, di poter udire la sua voce e respirare il suo profumo… ma c'è troppa gente intorno a voi e tu non sei mai stato un tipo tanto espansivo, anche se in questo momento vorresti davvero abbracciarlo più forte che puoi e ringraziarlo per essere qui.
E Ryoken, che dal modo in cui ti guarda pare pensarla proprio come te, decide di rompere il ghiaccio porgendoti il sacchetto che tiene in mano. Lo afferri e, osservandone il contenuto, noti subito due lunghe orecchie bianche e un musino adorabile e paffuto, come il resto del corpicino candido come la neve. È un coniglietto in peluche ed è la cosa più carina che qualcuno ti abbia mai regalato — o forse lo è perché si tratta del primo regalo da parte di Ryoken.
Il tuo sorriso si allarga ancora di più e, mentre lo ringrazi, realizzi che questa è la prima parola che gli hai detto dal vivo: «Grazie».
    «Non vedevo l'ora di regalartelo» ammette Ryoken, e mentre la sua voce ti carezza i timpani, sovrastando senza urlare tutti gli anonimi rumori che vi circondano, non puoi fare a meno di notare le sue gote tingersi di un lieve rossore.
    (Cielo, è adorabile).
    «Da quanto l'avevi con te?» domandi incuriosito.
    «Da quando mi hai raccontato del tuo amore per i conigli. Avevo pensato di spedirtelo per farti una sorpresa, ma poi ho pensato che mi sarebbe piaciuto donartelo di persona e… vederti sorridere proprio come hai fatto poco fa».
Ora è il tuo turno di arrossire e dal modo in cui avverti il calore lambirti le gote, devono essere ridotte a un ammasso di carne bruciata.
    (Cielo, è davvero tanto, troppo adorabile).
Ryoken pare essere intenerito dalla tua reazione — la quale vale sicuramente più di mille parole —, difatti si lascia andare a un piccolo sbuffo divertito.
Poi si ricompone e, per la prima volta da quando lo conosci, sembra trovarsi in difficoltà: «Quando tempo fa mi hai detto che a Den City è impossibile prenotare una camera d'albergo a meno che non lo si faccia con mesi di anticipo, credevo scherzassi…»
Ora appare visibilmente a disagio e in un attimo capisci dove vuole arrivare.
    «Non vedo dove sia il problema: vieni da me» rispondi, e quasi ti sorprendi di tutta questa intraprendenza che, ne sei certo, non hai mai posseduto fino a questo momento.
Ryoken pare essere sollevato dalla tua risposta ma, al contempo, ancora un po' in imbarazzo: «Sicuro che per te vada bene? Dopotutto sono piombato qui all'improvviso e—»
Non gli lasci il tempo di finire la frase: guidato da un coraggio sconosciuto e che speri non ti abbandoni mai più, gli afferri la mano libera e inizi subito a camminare, direzione casa.
    «Non dirlo neanche per scherzo. È la cosa più bella che qualcuno abbia mai fatto nei miei confronti. Ospitarti mi sembra il minimo, non trovi?»
Ryoken non risponde, si limita a stringerti più forte la mano. E questo per te vale molto più di ogni singola parola.


5

Quando uscite dalla stazione, noti che il cielo si è incupito ancora di più, ma al momento nessun accenno alla pioggia. Speri solo che non inizi a piovere proprio ora, dato che hai dimenticato l'ombrello a casa, rifletti, mentre attraversi le strisce pedonali con Ryoken. Vi tenete ancora per mano ed è come se foste nati per quello.
    «Ryoken» lo chiami diversi minuti dopo, quando intravedi la tua abitazione. «Non interpretare male le mie parole, ti prego. Perché sei qui?»
Dato che ormai manca poco a casa tua, credi sia giusto chiarire definitivamente quanto accaduto la sera addietro. Proprio in quel momento, avverti la prima goccia di pioggia adagiarsi sulla tua fronte.
    «Perché ieri sera hai detto che avresti voluto che fossi qui» ti risponde Ryoken senza neanche un filo di incertezza nel tono di voce. «Questa mattina mi sono svegliato, sono andato a lezione e mi è sembrato tutto così sbagliato che sono tornato a casa, ho fatto la valigia e per puro miracolo sono riuscito a trovare un biglietto del treno per Den City. Forse non te ne sei mai reso conto, Yusaku, ma la cosa che più odio al mondo è sapere che sei triste. E ieri sera mi si è spezzato il cuore nel vederti in quello stato. Comprendo come mai oggi tu non abbia risposto subito al mio messaggio del buongiorno… durante tutto il viaggio ho atteso la tua risposta e non nego di essermi anche preoccupato, ma in fondo questo è un viaggio che prima o poi avrei comunque fatto. E l'avrei fatto sempre per te».
Piove un po' di più quando Ryoken finisce di parlare. Vi affrettate a raggiungere la destinazione e a malincuore devi sciogliere la stretta delle vostre mani per recuperare le chiavi. Frattanto, le parole di Ryoken vorticano incessanti nella tua testa, dolci come il miele e calde come un tramonto estivo.
E quando entrate in casa, il trolley e il sacchetto contenente il peluche sono momentaneamente messi da parte per dare sfogo ai vostri veri sentimenti. Ti dispiace per il coniglietto bianco che ora giace a terra, ma non puoi fare a meno di pensare a quanto sia superfluo ora che Ryoken ti sta abbracciando e a quanto questo rappresenti l'idillio perfetto nel quale hai sempre voluto vivere.
Non vi siete nemmeno tolti i cappotti, eppure il contatto fisico che vi unisce è unico e speciale nel suo genere. Ora che siete soli, lontani da occhi indiscreti, senti che con lui puoi lasciarti andare senza più alcun freno.
Un sospiro di sollievo evade dalle tue labbra e ti aggrappi a lui più forte che puoi. Vi lasciate cullare per minuti interi dalla bellezza di quel gesto e dalla meraviglia del sentimento che vi unisce.
Ti senti al sicuro tra le braccia di Ryoken, protetto da tutto il male del mondo.
    (Senti che quello è il posto giusto per te. Quello che ti spetta di diritto. E finalmente ti senti in pace con te stesso).
Quando sciogliete l'abbraccio, la distanza tra i vostri corpi non dura che pochi secondi. Pochi secondi nei quali, tra il silenzio di quelle quattro mura, i vostri occhi si dicono tutto in un solo istante.
E quando Ryoken poggia le labbra sulle tue, ogni pensiero smette di vorticare e la tua mente si zittisce, il tuo corpo si rilassa e il tuo cuore trabocca di amore. Avverti un fremito percorrerti la spina dorsale nel momento in cui il bacio si fa più audace e il tuo unico desiderio ora è quello di diventare una cosa sola con lui… oltre a mangiare qualcosa perché, non appena vi staccate per riprendere fiato, ti rendi conto di non aver ancora pranzato e ti scopri decisamente affamato.
Arrossisci e distogli lo sguardo, mentre Ryoken ridacchia divertito.
    «Se ti può consolare, sono affamato anch'io» confessa mentre si toglie il cappotto. «Non mangio da questa mattina».
    «Allora vado subito a preparare qualcosa» dici mentre anche tu ti sfili il cappotto di dosso.
Li lasciate entrambi sull'appendiabiti, recuperi il sacchetto con il peluche dal pavimento e vi dirigete verso l'angolo cottura. C'è ancora parte della spesa da sistemare, ma forse alcuni ingredienti serviranno per il pranzo, quindi non è un problema.
E mentre decidete che cosa cucinare, non puoi fare a meno di pensare a quanto tutto questo sia meravigliosamente giusto.
Perché tu e Ryoken ora siete a casa.
Insieme.



No matter how far we find ourselves
Our love will keep us close
I want you to know, you will never be alone
I’m coming home, I’m coming home
I want you to know, I’m coming home



N.d.A.

Qui giusto per dire che sono solo alla seconda OS e sono già devastata, questi due sottoni saranno la mia rovina, me lo sento.
Yusaku follemente in love con i coniglietti è un mio personalissimo Headcanon, Ryoken che asseconda questo suo amore lo è altrettanto.
Anche la passione di Ryoken per la cucina thailandese è un Headcanon, questo più a livello fandomico.
Poi inutile dire che per come ho sempre immaginato il loro rapporto dal punto di vista romantico, Ryoken sarebbe disposto a tutto pur di rendere felice Yusaku, lui è quel tipo di persona che sopporterebbe un viaggio improvvisato di ore intere pur di vederlo e niente, mi squaglio.

Ebbene sì, io purtroppo sono ipersensibile alle relazioni a distanza, sia dal punto di vista romantico che non, quindi scrivere questa storia è stata una bella sfida che spero di aver superato.
Ogni volta che scrivo di Ryoken e Yusaku lontani per qualsiasi motivo mi si spezza il cuore,  quindi inutile dire che la parte che più ho amato scrivere è stata l'ultima, quando finalmente si incontrano e poi si abbracciano… e avrei pure alzato il rating della storia se solo entrambi non fossero stati affamati, lol
Ora taccio, grazie per essere arrivati fino a qui.
Abbiate pazienza, un giorno imparerò a non scrivere N.d.A. tanto prolisse.

M a k o
   
 
Leggi le 21 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Yu-gi-oh serie > Yu-Gi-Oh! VRAINS / Vai alla pagina dell'autore: M a k o