Storie originali > Fantasy
Segui la storia  |       
Autore: TheOnlyRealBoss92    15/09/2009    17 recensioni
Personaggi fantasy inseriti in un contesto moderno e reale.
Demenzialità e comicità sono le padrone.
Dal secondo capitolo:
"Hai capito la principessa" fa una guardia all'altra con sorriso ebete. "Ha solo quindici anni e già corre la cavallina"
"Oh, scemo, quello è suo cugino!" gli risponde l'altra.
La prima sembra pensarci un po' quindi esclama: "Incesto!"
Genere: Generale, Avventura, Comico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: AU, What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
   >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Driiin

Chapter One

Prologue: A Crazy Banquet

 

Driiin!

La sveglia impicciona suona la sua melodia.

I sogni son desideri di felicitààà…

Un silenzioso sbadiglio.

La principessa apre gli occhi.

Si mette a sedere sul letto. Scuote il suo pigiamino rosa con le immagini della Bella Addormentata e infila i piedini nelle pantofole in cui vi è il ritratto di Biancaneve.

Si stiracchia e solleva il suo regal deretano dal letto. Si avvicina alla finestra e si affaccia con un gran sorrisone.

“Buongiorno mondo! Ma ciao, begli uccellini! Ma ciao, begli scoiattolini! Ma ciao, bei leprottini! Ma ciao, bell’Uniporco mio!” e con un bacio saluta il suo animale preferito, una fiera tonda e rosea con un bel corno arcobaleno sull’ampia fronte.

Qualcuno bussa alla porta.

“Avanti!” dice la principessa diciassettenne canticchiando tra sé.

La lussuosa porta di mogano si spalanca e mostra la figura di una ragazza dagli occhi verdi e i boccoli d’oro.

“Hellen!” esclama quest’ultima.

“Michelle!” risponde la principessa pigrona, già spalmata nuovamente sul letto.

Le due si abbracciano, si guardano, ridono ed iniziano a spettegolare.

 

***

 

“Allora, vogliamo darci una mossa?”

Tre creature magiche sbuffano all’unisono.

“È inutile che sbuffiate, care. Siamo in ritardo con i preparativi, i ragazzi saranno qui a momenti!”

“Emy ti vuoi dare una calmata?” chiede una delle creature, tutta ansimante e rossa in volto. Ha dei bei boccoli biondi e occhi blu mare. Regola la velocità del suo armonioso tapis roulant, fatto con foglie, legnetti e rampicanti.

“Tiara, cara, preferirei che tu la piantassi di correre e sudare e venissi qua a dare una mano. E datti anche una lavata, visto che ci sei!”

La ninfa geme di rabbia, interrompe la sua corsa e lancia uno sguardo torvo alla creatura che la ha rimproverata.

“Non ti serve mordere il collo della gente per uccidere, Emerald, ci riesci benissimo anche verbalmente!”

E stizzita si getta nel piccolo laghetto lì vicino con un deciso tuffo di testa.

“Bah, non le ho detto altro che la verità!” esclama la vampira dagli occhi verdi, risentita.

“La verità! La verità!” la più piccola delle figure comincia a saltellare divertita.

Le altre ridono, mentre Emerald scuote il capo con disapprovazione.

“Christine, invece di gingillarti, porta questi piatti a tavola!”

La piccola creatura con il cappello verde e le piccole alette trasparenti procede a balzelloni fino alla vampira, le prende i piatti dalle mani, e mantenendo lo stesso passo raggiunge l’enorme tavolo al centro dell’ampia radura.

“Ma, Emy, per quanti hai apparecchiato?”

La creatura dai riccioli castani e con le orecchie da elfo comincia a contare tutti i posti apparecchiati.

“Dieci? Chi c’è oltre a noi e ai tre ragazzi?”

“Indovina? Finalmente Edward la sta piantando di fare l’asociale. Passa tutto il tempo per i fatti suoi, in mezzo al bosco. Non viene neanche a scuola. Certe volte non mangia per giorni interi. Ma dico io, un po’ di amor proprio!”

L’elfa, sbattendo i suoi occhi color ametista, pensa tra sé che sarebbe stato meglio non porre quella domanda.

“Ma con lui siamo sempre otto” continua il folletto ancora saltellante “chi sono gli altri due?”

“La principessa e la sorella di Paul. Ah, a proposito, arrivano!”

“Chi? Hellen e Mich…?”

“Ssh!”

In quel momento si sentono schiamazzi e larghe risate virili.

“Come sto, come sto?” chiede Emerald tutta agitata.

L’elfa Casey ride di gusto.

“Stai benissimo, scema!”

“Scema, scema!” Christine non la pianta di ballonzolare.

All’improvviso tra due alberi dell’immenso bosco dietro la radura spuntano tre figure maschili.

Ognuna di esse ha un arma in una mano e una carcassa nell’altra.

“Christine, accendi il pentolone ed il forno a microonde, presto!”

Il folletto sbatte le alucce dalla contentezza ed esegue i comandi.

“Forno, pentolone, forno!”

Emerald e Casey, invece, vanno incontro al trio.

“Vedo che è andata bene la caccia” esclama la vampira sorridente abbracciando il biondo più alto del trio e strappandogli dalle mani il pesante arco.

“Oh sì” esclama l’altro biondo, il più basso, lasciandosi aiutare dall’elfa nel trasportare la spada affilata. “Oltre a questi tre cerbiatti abbiamo ucciso anche un paio di uccelli, ma lo sapete che Tiara ne è allergica”

“Tranquilli, io sto bene!” commenta Xander sarcastico, l’unico moro del trio, che fa grande fatica a trascinare la grande balestra in una mano e il cadavere dell’animale nell’altra.

Gli altri ridono, e quando giungono al tavolo, si accasciano sulle sedie. Le ragazze si affaccendano intorno ai loro futuri pasti, mentre i ragazzi raccontano le loro eroiche imprese, aggiungendo sempre fantasiosi particolari.

“Ragazze, ho sentito delle voci, tutto b… AAAHHHH!”

Tutti si voltano appena in tempo per vedere la ninfa Tiara con un asciugamano attorno alla vita e le due braccia attorno al seno.

“Brutti porci, giratevi!”

Tutti ridono. Xander si costringe a girare lo sguardo.

“Mi potevate avvertire che erano arrivati!”

“Oh, Ary, tanto ti vediamo sempre in costume a mare!” sdrammatizza Xander.

“Taci, avvoltoio pervertito!”

“Spero vivamente che quelle due si muovano ad arrivare. Muoio di fame. E poi devono comprare le spezie!” esclama Emerald preoccupata, affaccendandosi attorno al pentolone.

“Ah, a proposito!” esordisce Paul con un sorriso. “Vi dobbiamo narrare di chi abbiamo incontrato nel bosco!”

Lo sguardo di Xander si fa omicida.

“Non osereste!”

“Christine!” urla la vampira. “Il forno a microonde andava a 200 gradi!”

“Forno, gradi, duecento, forno!” è l’unica risposta che ottiene.

“Oh, sì” Leonard continua il racconto.

“Abbiamo incontrato il nostro parassita preferito!”

Tutti, eccetto Xander, palesemente infastidito, esclamano il nome della suddetta creatura: “Georjane!”

Paul si mette in ginocchio davanti a Leonard.

“Xander, Xander, perché sei tu Xander? Sei così forte e virile!”

Leonard sta al gioco.

“Oh, ehm, Georjane, che ci fai qui? Pensavo ti avessi spinto, ehm, che fossi scivolata nel burrone l’anno scorso”

Tutte le ragazze adesso ridono, persino Emerald mentre tenta di regolare il microonde.

“Oh, no, mio eroe, un angelo mi ha salvata, perché era destino che io e te vivessimo per sempre insieme”

Leonard si alza in piedi e corre in modo scomposto urlando, mentre Paul lo insegue con sguardo volutamente voglioso.

Tutti ridono, immaginandosi l’improbabile scena tra l’amico e il parassita.

“Adesso basta! Umpf!” esclama Xander con sguardo furente. “Mi basta già quella sanguisuga, non posso sopportare anche voi!”

“Come è bello farsi la cerettaaa!” la canterina Tiara si avvicina al tavolo dove si trovano tutti i suoi amici. Ha addosso un accappatoio verde acqua e sta cercando di farsi la coda.

Xander prende Leonard per la collottola e lo avvicina a sé.

“Scommettiamo che tra tre secondi Emy urla contro Tiara?” gli sussurra nell’orecchio.

E difatti…

“Ma Tiara! È mai possibile che uno si fa in quattro per far filare tutto liscio e poi arrivi tu e mi bagni tutto il tavolo?”

Xander e Leonard sghignazzano.

In quel momento un rumore di zoccoli spegne le loro risate. Tutti si voltano verso la fonte del rumore.

Un maialino con in testa un corno color arcobaleno si avvicina a loro con ampie falcate. Sulla sua sella sono sedute due ragazze che ridono e schiamazzano allegramente.

“Bonjouuur!” esclama la più pomposa delle due. L’enorme vestito rosa fluttua mentre scende dall’Uniporco.

Tutti rispondono allegramente al suo saluto, eccetto Emerald, che si avvicina a lei e la fissa con sguardo torvo.

“Dove sono le spezie?”

Il sorriso sparisce dal viso della principessa.

“Avrei dovuto?” dice con tono contrito.

“Ecco! Lo sapevo!” esplode la vampira.

“Ma in compenso ho comprato un paio di riviste!”

“Vatti a fidare di chi ha il sangue blu” brontola Emerald mentre si allontana dal gruppo, che ancora ride per l’esclamazione di Hellen.

 

Xander si mette le cuffie alle orecchie ed accende il suo mp3 ecologico, regalatogli da Hellen e fatto solo con materiali riciclabili.

Sorride alla fissa della cugina e si concentra sulla canzone che gli bombarda le orecchie.

Sinceritààà, adesso è tutto così semplice…

È la canzone adatta a smaltire la sua tensione. La missione che gli spetta non è affatto semplice.

Si guarda attorno. Emerald e Casey svolazzano attorno al pentolone e al forno a microonde, Tiara e Hellen parlano di vestiti e di shopping, Christine e l’Uniporco fanno a gara a chi saltella più in alto. Xander sorride alla scena.

Alla sua destra, Michelle tenta di convincere suo fratello maggiore a partecipare alle battute di caccia e Leonard le dà man forte, ma Paul è irremovibile.

Xander può chiaramente leggere il suo labiale.

“Sei troppo piccola! È pericoloso!”

La canzone nelle orecchie è cambiata. Wannabe delle Spice Girls.

Benché il livello della musica sia sempre più basso, Xander non riesce a tranquillizzarsi.

Ha bisogno di fare due passi. Si alza e, attento a non farsi notare da nessuno, si rifugia nel bosco. Percorre il sentiero a passo lento. Respira l’odore dei fiori. Il ritmo del cuore comincia a decelerare.

Xander chiude gli occhi e continua a muoversi alla cieca. Nelle sue orecchie un’altra canzone socialmente inutile. Touch My Body di Mariah Carey.

Il giovane si lascia trasportare dal suo olfatto. Quando riapre gli occhi il sole è sparito.

No, è ancora lassù, ma è ricoperto da un fitto strato di chiome di alberi. Neanche un raggio passa tra le foglie.

Il buio fa aumentare l’inquietudine di Xander. Guarda per terra. Non vede più il sentiero. Si guarda attorno. Solo alberi e buio.

Il giovane spegne l’mp3 e lo mette in tasca. Nessun rumore inquietante in giro. Una brezza leggera gli scompiglia i capelli. Un suono indistinto dietro un cespuglio.

Ed ecco una voce lamentosa, quasi ultraterrena, venir fuori da quella siepe.

Xander arretra di qualche passo. Sente invocare il suo nome.

Si volta, spaesato, ma non c’è anima viva.

“Papà…” sussurra il giovane impaurito.

Qualcosa gli tappa gli occhi.

Xander tira un urlo penetrante. Tira calci e pugni al vuoto, il cuore batte a mille.

“Ma sei scemo? Sono solo io!”

La figura lo libera. Il giovane si volta.

Un ragazzo con un improbabile vestito nero ricco di stelle e lune grigie ed un cappello a forma di cono lo fissa stupito.

“Scusa Edward! Pensavo di…”

“Di?” chiede il mago curioso.

“No, niente” sorride “torniamo alla radura”

“Sono tanto in ritardo?” chiede Edward.

“Oh, sì! Vedrai Emerald che accoglienza che ti darà!”

Le risate dei due alleggeriscono l’aria. Xander lancia un’ultima occhiata nervosa dietro di sé. Nulla. Ma quel senso di inquietudine non accenna a sparire.

 

“Non ti fai mai vivo! Non vieni neanche a scuola! Con quale faccia ti presenti qua da noi?” gli occhi di Emerald da verdi sono diventati rossi.

“Ma nonostante tutto ciò, siamo contenti di vederti” esclama Casey. “Vero, ragazze?”

“Edino!” esclamano ad una voce Hellen e Michelle.

“Ed Chan!” commenta Tiara sedendosi accanto a lui.

Una figura in verde si avvicina allegra.

“Pranzo! Pronto! È ora di mangiare! Mangiamo! Gnam, gnam!”

Alla vista di Edward, Christine si arresta e corre incontro a lui saltellando.

“Ed! Quanto tempo! Una vita! Sei arrivato! Che bello! Ho fame! Mangiamo!”

Nel giro di cinque minuti tutti i piatti sono a tavola e dopo un rapido buon appetito dieci paia di posate vengono afferrate e usate per tagliare la tenera carne di cerbiatto.

Ben pochi commenti vengono scambiati durante il pasto, tanta è la fame di tutti.

È Emerald a rompere il silenzio.

“Ho sete!” esclama.

Casey e Michelle, sedute vicino a lei, fanno un salto e si allontanano.

“Giù i canini dal mio sangue!” esclamano le due spaventate.

Tutti ridono.

“Ma piantatela, voglio solo un po’ di coca cola! Paul, me la passeresti cortesemente?”

Paul si volta ad ammirare gli occhi verdi della ragazza, quindi esaudisce la sua richiesta.

“Non si sono ancora messi insieme?” sussurra Edward all’orecchio di Leonard.

“Ci stanno lavorando” risponde l’altro.

Le prime porzioni di carne sono trangugiate rapidamente e tutti richiedono il bis, ad eccezione di Hellen.

“Chissà quanta acqua è stata consumata per cucinare questo povero Bambi in quel brutto e cattivo pentolone!” è il commento irato della principessa.

Ma tutti, in uno sprazzo d’egoismo, preferiscono accontentare i loro stomaci che i poveri bambini africani, addentando affamati anche la seconda porzione di Bambi.

  
Leggi le 17 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
   >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Fantasy / Vai alla pagina dell'autore: TheOnlyRealBoss92