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Autore: LaReginaDiCuori    12/11/2023    1 recensioni
Era stufa, di fare quello che gli dicevano gli altri.
Era stufa di fare la brava ragazzina.
Era stufa di seguire alla perfezione, le regole che gli venivano date.
Era stufa di questa situazione che non riusciva a togliersela di dosso ed era per questo che le lacrime, cercavano di uscire fuori furiose perché sì, dentro di lei cera semplicemente una enorme rabbia che doveva uscire fuori.
Genere: Angst, Generale, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Kohaku, Rin, Sesshoumaru | Coppie: Rin/Sesshoumaru
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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L’anziana era molto preoccupata per la scomparsa della giovane Rin, non sapeva dove era andata, non sapeva se stava bene, non sapeva assolutamente nulla di lei e questo la innervosiva particolarmente; la innervosiva perché aveva paura che gli poteva essere capitato chissà cosa e ormai quella giovane ragazza, la trattava come se fosse una figlia che non aveva mai avuto l’opportunità, di avere.

Si stava preoccupando come se fosse una madre; anche se non lo era.

La casa inoltre senza di lei sembrava vuota, spenta, grigia, ed era qualcosa che la somma Kaede non apprezzava.

Non amava quel silenzio che sembrava far rumore, non amava più nulla in quella casa quando Rin non era insieme a lei.

E sembrava che anche la casa stesse in qualche modo soffrendo, per la sua assenza.

L’anziana durante quelle ore non era riuscita a fare nulla, doveva fare un sacco di cose per il villaggio, ma tutti i pensieri erano rivolti alla giovane fanciulla e ogni volta che pensava a lei, il suo cuore sembrava battere più del solito.

Lo sentiva battere forte contro il suo petto, perché era agitata, era preoccupata e ansiosa.

Se gli fosse capitato qualcosa, non se lo sarebbe mai perdonato.

Da quando il giovane Kohaku era partito per cercarla, l’unica cosa che faceva era quello di rimanere ad osservare fuori dalla finestra oppure, faceva avanti e indietro per la stanza senza mai fermarsi un attimo e infondo, come poteva farlo?

Nemmeno i suoi stessi pensieri, gli davano tregua.

Ad un tratto aveva anche provato a fare qualcosa per distrarsi, ma stava facendo un danno dopo l’altro e quindi aveva deciso di fermarsi perché aveva capito che oggi per lei, non era proprio la giornata giusta.

Quando era preoccupata e aveva troppi pensieri per la mente, era sempre così, non riusciva a concentrarsi per bene e finiva col fare solo ed esclusivamente, pasticci.

E poi in quel momento i pensieri dell’anziana erano rivolti tutti alla dolce Rin e in cuor suo, sperava che il giovane Kohaku l’avesse trovata e che l’avrebbe riportata a casa, che l’avrebbe portata al sicuro.

La donna continuò ad andare avanti e indietro per la stanza con fare agitato e ansioso, non riusciva più a stare all’interno della casa, voleva uscire e andare a cercare lei stessa la ragazza.

Ma allo stesso tempo sapeva che non lo poteva fare, come poteva fare una cosa del genere e lasciare il villaggio?

Purtroppo non poteva e quindi se ne stava lì a girarsi i pollici, perché proprio non riusciva a fare nulla, perché era tormentata da pensieri e preoccupazioni.

Kaede continuava a guardare fuori dalla finestra, con la speranza di intravedere il giovane Kohaku insieme a Rin e aspettò, aspettò ed aspettò forse anche fin troppo per i suoi gusti, ma quando alla fine vide in lontananza avvicinarsi proprio le persone che desiderava vedere, l’ansia, l’agitazione e la preoccupazione svanirono in un battito di ciglia lasciando posto alla felicità.

Non poteva crederci, Kohaku ce l’aveva fatta.

Kohaku era riuscito a trovare la sua piccola e dolce Rin, la felicità era così tanta che l’anziana uscì fuori di casa e raggiunse immediatamente, il ragazzo.

<< Oh Kohaku, fortuna che sei tornato insieme a Rin. Come sta? >>

Domandò immediatamente la donna e quando si avvicinò a loro, posò la mano sulla guancia della ragazza e la trovò, fredda.

<< È fredda … >>

Mormorò qualche secondo dopo.

<< Dove l’hai trovata? >>

<< Sì somma Kaede è vero è ancora fredda, purtroppo non sono riuscito a riscaldarla più di tanto. L’ho trovata nel bosco … >>

<< Nel bosco? >>

Domandò la signora e nel mentre osservò il giovane che per tutta risposta, annuì.

<< Cosa ci faceva nel bosco? >>

Era una domanda più rivolta a sé stessa che al giovane, ma lui rispose ugualmente.

<< Non ne ho proprio idea, però le posso dire che mentre dormiva, ha fatto il nome del Signor Sesshomaru. >>

Appena il ragazzo pronunciò quel nome la donna capì immediatamente del perché la ragazza quel giorno, non era più tornata.

Era sicuramente con il Signor Sesshomaru … Quel demone non faceva altro che far soffrire la giovane Rin e lei ogni volta, non sapeva che cosa fare per tirarle su il morale.

Ogni volta che Rin si vedeva con lui, diventava più taciturna, triste, non era più la Rin che aveva imparato a conoscere.

Dalle labbra dell’anziana uscì un piccolo sospiro e poi, posò lo sguardo sul ragazzo.

<< Ti ringrazio per esser riuscito a trovare Rin e un’ultima cosa, potresti portarla nella sua stanza? >>

<< Certo Somma Kaede, lo faccio con piacere. >>

<< Ti ringrazio Kohaku, sei proprio un bravo ragazzo. >>

Il ragazzo sorrise alla donna ed alla fine entrò dentro casa mentre l’anziana, rimase un attimo fuori, abbassò un attimo lo sguardo e strinse per un attimo il lembo, del suo vestito.

Devo trovare una soluzione a tutto questo, non posso vedere ancora una volta Rin soffrire per colpa sua … Devo fare in modo che Rin, si tolga dalla mente quel demone o continuerà sempre a soffrire.

Sì, questa è la decisione giusta da prendere.

E mentre pensò a questo, entrò finalmente dentro casa e iniziò a prendersi cura, della giovane ragazza.

   
 
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