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Autore: Signorina Granger    24/12/2023    3 recensioni
🎄❄️☃️🧣
1. Advent Calendar
2. Gloves
3. Snowman
4. Christmas shopping
5. Hot chocolate
6. Blanket
7. Ice skating
8. Decorations
9. Christmas tree
10. Letters to Santa
11. Mistletoe
12. Gifts
13. Snow globe
14. Reindeer
15. Cinnamon rolls
16. Snow
17. Socks
18. Gingerbread
19. Fireplace
20. Movie night
21. Candy cane
22. Candles
23. Sweater
24. Christmas Eve
Genere: Fluff, Romantico, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Maghi fanfiction interattive
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Più contesti
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XXIV. Christmas Eve
 

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Aurora sistema l’ultima candela agli agrumi nel bel mezzo del lungo tavolo rettangolare della sala da pranzo, accanto a fili di luci e centrotavola composti da pungitopo e bacche rosse. La accende accostando la punta della sua bacchetta allo stoppino e un istante un'altra fiammella è pronta a rallegrare la sala addobbata e a scaldare l’atmosfera mentre, dalla sala attigua, un allegro vociare e un tintinnio di calici pieni di champagne – sidro di mele analcolico per gli ospiti più giovani – le fa sapere che i presenti si stanno divertendo e godendo la serata. Raddrizzata la candela Aurora ripone la bacchetta appoggiandola sul tavolo, accanto ad un piatto di porcellana bordato d’oro sul quale è stato piegato un tovagliolo verde pino, legato da un nastrino in tinta col bordo del piatto insieme ad un rametto di agrifoglio, e raddrizza con cura il nastro di velluto rosso scuro che lei stessa ha legato alla base dello stelo di ogni calice prima dell’arrivo dei suoi ospiti.
“Ti serve una mano?”
Charlotte si è unita a lei raggiungendola nella sala da pranzo, e Aurora alza lo sguardo per consentire ai suoi occhi di accarezzare la figura familiare della sua vecchia amica, in piedi sulla soglia con un calice semivuoto in mano e un vestito di velluto verde addosso che mette piacevolmente in risalto il colore delle sue iridi. Un sorriso solca ben presto le labbra di Aurora mentre la padrona di casa raddrizza la schiena, scuotendo debolmente il capo mentre le sue mani cercano lo schienale di legno della sedia che ha davanti:
“Direi che è tutto pronto.”
“Avverto gli altri, se vuoi.”
L’Auror accenna con un lieve movimento del capo in direzione della stanza attigua, dove il fuoco scoppietta in un imponente camino di mattoni e tutti chiacchierano e ridono, chi seduto, chi in piedi, chi, come i loro due figli maggiori insieme ai migliori amici, se ne sta seduto davanti al fuoco speculando sui regali che riceveranno per le feste. Aurora assente con un cenno e la ringrazia con un sorriso, tornando ad osservare soddisfatta il tavolo apparecchiato e addobbato per la cena più attesa dell’anno – i suoi ospiti sono talmente tanti da aver dovuto unire ben due tavoli e aver fatto apparire altre sedie con la magia –: il giorno seguente l’attendono i festeggiamenti con la sua famiglia, che ormai vivendo stabilmente negli Stati Uniti incontra quasi esclusivamente in occasione delle feste o altre ricorrenze speciali, ma quella sera è tutta per le vecchie conoscenze che ogni anno l’attendono quando ritorna nel vecchio continente.
Se c’è qualcuno in grado di farsi ascoltare quella è Charlotte Selwyn, e Aurora non prova il benchè minimo stupore nel vederla riapparire poco dopo, Adela a braccetto e Hector e William subito dietro. Un caloroso sorriso allarga le labbra sottili di Aurora mentre osserva i suoi ospiti sfilare uno dietro l’altro affluendo nell’interno della sala, quasi tutti chiacchierando: Stephanie, Evangeline ed Elena lamentano l’ossessione dei mariti per il campionato di Quidditch anche sotto le feste, mentre Jack cerca maldestramente di difendere se stesso e i suoi amici; Regan e Gabriel, dietro di loro, discutono a proposito di qualcosa che intendono fare il giorno seguente, e ad Aurora non serve ascoltare più di qualche parola per capire, sorridere e sentirsi stringere un pochino il cuore. Per ultimi entrano in una massa rumorosa tutti i loro figli, Sean, John, Silvy, Virginia, Graham e Rose per primi e Camille, Edith e Karlos subito dietro, seguiti dal resto della numerosa nidiata dei Grayfall, con India, Dalie e Queen che deridono Richard per qualcosa, dei Greengrass, mentre Gale cerca invano di sfuggire alle grinfie delle sue sorelle, Eleanor intenta a tentare di raddrizzargli il nodo della cravatta ed Eloise a dargli una sistemata ai capelli rossi, e gli altri due figli di Regan e Stephanie, Andrew e Krystal, e di Jack ed Evangeline, Berenice e Claude.
“Ci sono i segnaposti, così non potrete litigare neanche volendo. I ragazzi tutti da quella parte.”, informa Aurora con tono pacato e paziente, ma velato da una vaga nota imperante mentre indica il secondo tavolo che hanno accostato al primo scatenando la felicità di tutti i suoi più giovani ospiti, che si accalcano immediatamente attorno alle sedie per trovare il proprio posto. I restanti presenti non ci mettono molto a rendersi conto che Aurora ha praticamente diviso uomini e donne circondandosi dalle sue amiche, e Regan non tarda a sollevare il legittimo dubbio che forse le signore presenti intendono sedersi vicine per sparlare di loro. Charlotte si rivolge prontamente all’amico con una stretta di spalle, scoccando un bacio sulla guancia di William prima di assicurargli che è precisamente quello il loro intento prima di prendere posto, sedendosi tra il posto assegnato ad Adela e quello alla destra della sedia a capotavola, dove sederà Aurora.
Aurora che invece, prima di sedersi, viene raggiunta da Evangeline, alla quale ha assegnato il posto alla sua sinistra. L’amica le sorride e le deposita un bacio su una guancia, facendo scivolare brevemente il suo braccio sotto quello della donna con cui un tempo condivideva la camera da letto. I biondissimi capelli di Evangeline scintillano sotto le luci delle candele che fluttuano sopra al tavolo, riportando forse tutti gli adulti ai giorni lontani in cui cenavano nella Sala Grande di Hogwarts, mentre come Aurora la donna scruta la sala, la lunghissima tavolata e le persone felici che siedono davanti a loro.
“Bellissima serata, ma da te non ci si può aspettare niente di diverso.”
“Detto da te Evie è un grande complimento.”
Si scambiano un sorriso, sentendo che nonostante ormai da anni si vedano di rado le cose non sono cambiate poi così tanto: quando si incontrano c’è sempre una piccola parte di loro che torna ad Hogwarts. Quando rivede quelle persone Aurora si rivede consumare i pasti della Sala Grande, salire i gradini del Salone d’Ingresso per andare a lezione, dormire nel suo letto a baldacchino nella Torre di Corvonero dopo aver chiacchierato con Evangeline fino a tarda ora. A volte rivede anche il suo primo amore e i suoi occhi verdi, e forse è esattamente per questo che anni prima salire su una nave diretta verso l’America e attraversare l’Oceano è stato più semplice di restare a circondarsi delle persone che sempre la legheranno ad Hogwarts.
Aurora sorride mentre il braccio di Evie scivola via dal suo e il ricordo degli occhi verdi di Sean sfuma dalla sua mente, sedendo a sua volta e facendo cenno ai suoi ospiti di prepararsi per le numerose portate che gli Elfi Domestici stanno per servire.
“Bene. Ceniamo.”




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Angolo Autrice
🎄❄️☃️🧣

 
Eccoci alla fine di questo Calendario dell’Avvento, scriverlo è stato parecchio impegnativo ma sono felicissima di aver portato a termine questo progetto delizioso. Rinnovo i ringraziamenti alle persone che mi hanno inviato richieste in merito ai personaggi di cui scrivere e ringrazio coloro che hanno speso del tempo per commentare le varie OS e anche solo per leggerle.
Buon Natale!
Signorina Granger

 
   
 
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