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Autore: ValeAlcazar    20/03/2024    0 recensioni
Io e la mia socia Manu Roja abbiamo voluto scrivere una storia particolare...cosa sarebbe accaduto se Ana non avesse accettato di tornare con Christian? Abbiamo preso come punto di riferimento la fine di GREY ( 50 sfumature di grigio raccontate da Christian) e DARKER ( 50 sfumature di nero raccontate da Christian)
Buona lettura
Genere: Drammatico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: What if? | Avvertimenti: Bondage, Tematiche delicate
Capitoli:
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LA MIA VITA SENZA DI TE Capitolo 6 Finalmente la SIP è mia. Darò un'occhiata a tutti i dipendenti, voglio scoprire chi cazzo è questo George Maxwell che sta con la mia Anastasia. Taylor mi ha detto che lavora lì da poco più di un anno e che ha già avuto due fidanzate che lavorano lì. Non mi piace, non voglio che la mia Anastasia venga presa in giro da un dongiovanni da strapazzo. Lei merita una persona che la ami incondizionatamente, e non uno che vuole solo scoparsela per il suo piacimento. Ora ho poteri decisionali che nessuno può contestare. Non ho più avuto modo di vederla dal giorno in cui la intravidi fuori dal suo ufficio, il giorno degli accordi finanziari. Quanto mi manchi Anastasia, non puoi nemmeno immaginarlo. Sono trascorsi quasi 2 mesi da quando te ne sei andata e ogni giorno è stato infernale. Vibra il telefono...che sia lei? No, non credo visto che sta con un altro, perché dovrebbe cercarmi. Merda, ancora Elena. Le ho detto chiaramente di lasciarmi stare, ma non la smette di mandarmi messaggi che io puntualmente ignoro, come non rispondo alle sue chiamate. Bussano alla porta dell'ufficio...è Andrea. "Signor Grey, c'è sua madre in linea" "Grazie Andrea, passamela" "Sì, subito signore." "Ciao mamma, come stai?" "Ciao tesoro, bene, tu come stai?" "Abbastanza bene" "Ti ho chiamato per dirti che Elliot è rientrato dal suo viaggio di lavoro, dopo essere stato alle Barbados con Kate. È tanto che non stiamo un po' tutti insieme, che ne dici se domani sera venissi qui a cena da noi, mi farebbe un immenso piacere." "Mamma no, non ho voglia di vedere gente soprattutto l'amica di Anastasia. Mi tempesterebbe di domande su di noi e non ho voglia di parlarne...lo capisci vero?" "Sì tesoro, lo capisco. Mi dispiace che ci stai ancora male. Non c'è nessun'altra possibilità per voi? Anche Elena è preoccupata per te. Ci siamo visti per un tè qualche pomeriggio fa e mi ha detto che non rispondi né ai suoi messaggi né alle sue chiamate." "Sono stato parecchio occupato e mi è passato di mente. Mamma scusami ma ho una riunione tra 5 minuti." "Sì, perdonami tesoro. Però promettimi che passerai a trovarci. Ho voglia di vederti anche solo per un saluto." "Sì Grace lo farò, te lo prometto. Ciao" "Bene, ciao tesoro mio. Ti voglio bene." "Ti voglio bene anch'io." Cazzo! Elena non impara mai. Prendo il telefono e la chiamo "Christian, final..." "Perché cazzo non ti fai gli affari tuoi Elena, smettila di parlare di me con mia madre CAPITO! Stai mettendo a dura prova la mia pazienza. Non voglio che parli di me con nessuno, come devo dirtelo." "Calmati Christian, ero solo preoccupata per te. Non rispondi ai miei messaggi e neanche alle mie chiamate, volevo solo sapere come stavi. Da quando quella ragazza ti ha lasciato, non sei più tu. Torna ad essere il PADRONE DEL TUO UNIVERSO. Non mi hai detto neanche il perché hai mandato via Abby. C'entra lei in tutto questo? Ci pensi ancora?" "Lascia fuori Anastasia da tutta questa storia. Non sono affari tuoi ti ho detto." "Va bene, va bene. Ascolta potrei avere un'altra ragazza sottomano." "Non sono interessato al momento. Mi farò vivo io, e smettila di tartassarmi di messaggi e chiamate INTESI?" Le chiudo bruscamente la chiamata senza darle la possibilità di replicare. È esasperante, non ne posso più della sua invadenza. "ANDREA" urlo da dentro il mio ufficio, non volevo essere brusco "Sì signor Grey" "Scusa se ho urlato, non volevo." "Non si preoccupi, signore" "Puoi vedere se Bastille ha un momento per me? E, ah! Senti se posso anticipare il mio appuntamento con il dottor Flynn per favore, grazie. E scusami ancora" "Certo, subito signore" Elena è capace di mandarmi fuori dai gangheri. Andrea è preziosa. Dopo un po', mi dice che Bastille può vedermi tra mezz'ora, Flynn invece che venerdì può vedermi già domani sera. La ringrazio immensamente per quello che fa, devo aumentarle lo stipendio. L'allenamento è stato intensivo ne avevo proprio bisogno per scaricare la rabbia. La riunione con il mio staff tecnico è stata proficua e soddisfacente. Mi piace come lavoriamo in sintonia troviamo sempre una soluzione ai problemi, le idee non ci mancano. Esco dall'ufficio e Taylor mi accompagna da Flynn "Ciao John" "Ciao Christian, accomodati pure. Dunque...intanto dimmi come stai? Non hai una bella cera, sicuro di star bene? "Non lo so John, non riesco a dimenticarla. Mi è entrata nell'anima, era la Luce che teneva a bada la mia Tenebra, mi sento perso, la mia vita non ha più senso senza di lei." "Hai provato a ricontattarla, a parlarci?" "Sta frequentando un'altra persona, questo mi manda in bestia. Saperla tra le braccia di un altro mi fa stare sul baratro. Che devo fare! Ci si mette anche Elena ad assillarmi con le chiamate e i messaggi, affinché conosca un'altra possibile sottomessa, ma io non voglio nessuno che non sia la mia Anastasia...voglio solo lei John." "Ascolta Christian. Mi hai appena detto che sta con un altro, credo che a questo punto non ci siano speranze per voi. Dovresti seguire il consiglio di Elena e andare avanti con la tua vita. Non è semplice lo so, ma devi farlo. Pensa a quello che hai costruito, pensa al tuo lavoro, fai un viaggio, allontanati per un po' da Seattle, non potrà che farti bene." "Mi sento annientato. La mia vita si è fermata dal momento in cui lei ne è uscita definitivamente, vivo solo del suo ricordo, i miei demoni si sono impadroniti delle mie notti senza lasciarmi tregua. Tutte le mie certezze sono andate via con lei." "Non puoi andare avanti così Christian, te ne rendi conto? Ti stai autodistruggendo." "Sì, lo so. Non voglio dare un dolore così grande a Grace principalmente, non dopo tutto quello che ha fatto per me, per avermi salvato. Cosa ne sarebbe di tutti quelli che contano su di me. Devi aiutarmi, non so come, ma fallo ti prego...aiutami." "Non preoccuparti troveremo una soluzione...c'è sempre una soluzione, ricordalo. Ci dobbiamo vedere più spesso. Non voglio perderti d'occhio. Sei più fragile di quando ti ho conosciuto." "Va bene John. Grazie." "Bentornato signor Grey" "Grazie Gail, buonasera." La cena sarà servita tra 20 minuti, va bene?" "Non ho molta fame, ma sì, grazie." "Signore mi perdoni, deve nutrirsi, non sta bene. Cosa posso fare per farla stare meglio." "Non c'è niente che lei possa fare. Chi potrebbe farlo non è più con me. Vado a fare una doccia. Grazie." "Mio Dio Jason, è tremendo vederlo in quello stato. Non puoi in qualche modo contattare la signorina Steele e dirle come sta! Io credo che se lo sapesse correrebbe qui da lui." "Non posso farlo Gail. La signorina Steele sta con un'altra persona e poi, il signor Grey si arrabbierebbe moltissimo se sapesse che l'ho contattata per dirglielo. Non credo voglia la sua pietà." "Allora cosa possiamo fare?" "Nulla temo, dobbiamo solo aspettare che il tempo faccia il suo lavoro." Oggi il mio capo mi ha fatto i complimenti per il lavoro svolto. Sono contenta, spero mi rinnovino il contratto dopo quello da stagista. Ho visto parecchio fermento tra gli impiegati chissà che succede. Sono stanca ho bisogno di riposare. Per fortuna Kate è tornata, ha fatto qualche colloquio e in questi giorni ha da fare, ma verrà a trovarmi e starà un po' con me, non sa ancora che io e Christian abbiamo rotto. Devo prendere una decisione per quanto riguarda George, ci ho provato ma non ce la faccio, l'unica persona con cui voglio stare è Christian ma non posso tornare da lui. Invece che assopirsi, dopo tutto questo tempo, sembra che il mio sentimento per lui cresca sempre di più. Kate, ho bisogno di parlare con te. NO, ANASTASIA NOOOOO! Mi sveglio nel cuore della notte in preda agli incubi, stavolta non c'era la prostituta drogata stesa su quel tappeto appiccicoso ma c'era la mia Anastasia, fredda come il marmo, ho fatto di tutto per svegliarla ma non sono riuscito a farlo, intorno loschi individui ridevano. La mia bellissima Anastasia cosa ti è successo?! Chiamo Taylor risponde al secondo squillo "Tutto bene signore?" "Perdonami Taylor, domani potresti accertarti se la signorina Steele sta bene?" "Certo signore, non ne dubiti." "Grazie Taylor buonanotte, e scusa se ti ho svegliato." "Non si preoccupi signore, sono qui se ha bisogno. Buonanotte." Devo sapere se sta bene...Anastasia, la mia Anastasia. Sono seduto al bancone della cucina, mentre la signora Jones mi sta preparando la colazione, non sa piu cosa mettermi nel piatto. "Signor Grey, mi permetta di prepararle qualcosa per pranzo da portare in ufficio. Deve pur mangiare qualcosa" "La ringrazio Gail, non è necessario" Mentre finisco di malavoglia un toast, il mio BlackBerry si mette a vibrare. Lo prendo dalla tasca della mia giacca, è mio fratello Elliot "Ciao Elliot" "Ciao Fenomeno come butta? Mamma mi ha accennato che tu e Anastasia avete rotto, se vuoi parlarne oggi sarei libero a pranzo." "Elliot, non sono in vena di vedere nessuno...magari un'altra volta" "Christian...se hai bisogno di qualunque cosa, puoi contare su di me." "Grazie Elliot...credimi, non sarei una compagnia giusta in questo momento" "Va bene fratello. A presto allora." "Sì Elliot, grazie e a presto." Riaggancio, non mi va che Elliot mi veda in questo stato, soprattutto perché non sa tenere la bocca chiusa con quella "simpaticona" della sua fidanzata, la giornalista in erba Kate Kavanagh...cosa mai ci avrà trovato in lei? Continuo a chiedermi come può essere amica della mia Anastasia. Il pensiero che quel cazzone di George Maxwell, mette le mani addosso ad Ana, mi fa scoppiare il cervello. Sapere che può godere del suo corpo, ascoltare i suoi gemiti di piacere, mi fa perdere il lume della ragione. Grey, accetta la realtà non è più tua! "Taylor possiamo andare" dico mentre mi dirigo nell'atrio, rivolgo un cenno di saluto alla signora Jones, che contraccambia con un sorriso. Sono in macchina, mentre ci avviamo alla GEH, mi chiama Ros, con tono euforico mi annuncia che uno degli affari a cui lavoriamo da un po', sull'acquisizione di nuovi cantieri di Taiwan, sta prendendo il verso giusto...gli asiatici hanno accettato le nostre proposte. Ma io non sono dell'umore giusto per partecipare all'entusiasmo "Christian? Mi stai ascoltando.?" chiede "Sì Ros, ho sentito...mi aggiornerai dei dettagli quando arrivo in ufficio" dico secco e riaggancio. Dopo la lunga giornata di lavoro, tra le riunioni con Ros e lo staff tecnico, mi dirigo fuori dall'edificio dove Taylor mi sta già aspettando per portarmi a casa. Salgo in macchina e dopo aver preso il suo posto al volante, Taylor mi guarda dallo specchietto retrovisore. "Ho quell'informazione che mi ha chiesto stanotte signore." Drizzo le orecchie. "Mi sono appostato all'ora di pranzo, nei pressi dell'ufficio della signorina Steele, accertandomi di non essere visto e sperando di avere fortuna...l'ho vista signore." "Dimmi tutto Taylor, come l'hai vista! Come sta?" "Se devo essere sincero signore, l'ho trovata dimagrita, il viso triste, ma tutto sommato bene." Cazzo, sei dimagrita Anastasia, non mangi mai abbastanza. Il viso triste? Perché? Se sei innamorata dovresti essere solare come una giornata d'estate. Cosa succede tra te e quel George. Non ti rende felice Anastasia? Non voglio pensare che sia ancora io la causa di tutto il tuo malessere. Non puoi pensare ancora a me." "Taylor..." "Sì signore" "Sai per caso se sta ancora con quel Maxwell?" "Sì, signore mi dispiace." "Ok! Grazie Taylor" "Dovere signore" Se vengo a sapere che soffri per colpa sua gliela farò pagare...lo spedirò dall'altra parte del mondo, quanto è vero che mi chiamo Christian Grey.
   
 
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