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Autore: 8Kanemi8    03/10/2009    16 recensioni
se credete nelle fiabe o nelle storie d'amore... Questa è una storia adatta al vostro cuore.
Genere: Romantico, Triste, Avventura | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Inuyasha, Kagome
Note: Alternate Universe (AU) | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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fine

The War Of The Dragons

Capitolo ultimo

 

La prima fine!

 

 

La battaglia iniziò con l’ordine urlato da Inuyasha di attaccare in contemporanea al nemico che, come previsto da Elen, era schierato tutto di fronte a loro. L’adrenalina circolava nel sangue come saette nel cielo, la paura era invece evaporata e la voglia di uccidere assillava la mente dei Draghi. La prima difficoltà apparve quando  l’abilità di Sango non fu utile e l’unico mezzo per capire come era schierato l’esercito nemico e da quanti soldati era formato fu la comunicazione tra Arel e Inuyasha.

-Già abbiamo affrontato un esercito superiore a noi e abbiamo vinto anche senza l’aiuto degli Elfi- aveva detto Kagome prima che attaccassero.

Adesso lei era lì al centro della battaglia insieme ai suoi compagni che infilzavano con le loro lame i corpi del nemico, sporcandole completamente di un rosso acceso. La battaglia era iniziata anche con un forte temporale scatenato da Viderius, che trasformò il terreno in fango che appesantendo e rallentando tutti gli uomini, un punto in favore per Sougar. Kagome mentre combatteva cercava con lo sguardo la mezza-elfo, voleva combattere con lei e  nel frattempo storcergli le informazioni dalla bocca, ma non la vedeva. I draghi nel frattempo erano impegnati a combattere contro quegli uccelli che ogni volta comparivano dal nulla. Nelle retrovie amiche, i maghi lottavano contro magie invisibili che avrebbero potuto uccidere chiunque mentre altri combattevano al suo fianco. Puns e Brutre utilizzavano le loro lame ma spesso anche la magia.

La battaglia andava già avanti da un po’ eppure Kagome non si sentiva stanca come invece lo era  quando si preparavano per la battaglia e questo la confondeva. Senza rendersene conto si ritrovò attaccata da cinque soldati ma non fu un problema, bastò solo organizzare per bene le cose. Attaccò il primo colpendolo con entrambe le lame all’armatura che proteggeva il petto e che trapassarono il suo corpo, poi attaccò il secondo colpendolo alla gola e il terzo alla schiena dopo essergli saltata alle spalle. Il quarto e il quinto invece esitarono poi tentarono di attaccare… invano. Infatti Kagome impiantò le due lame nel terreno fangoso e poi puntò le mani contro i due uomini e sussurrata la parola proibita i loro petti si squartarono sporcando la sua armatura e il suo volto di sangue. Fu tentata di leccarsi le labbra e quando lo fece un brivido di ribrezzo, ma allo stesso tempo di piacere, le percorse la schiena. Rise sentendosi vittoriosa e sentendo anche la ferita bruciarle come lava. Guardò i suoi compagni che se la cavavano bene e continuò ad attaccare decapitando, uccidendo o mozzando nemici e provando sempre una gran gioia.

 

-Dov’è Kagome?-urlò Inuyasha a Sesshomaru che dopo aver parato un colpo con lo scudo uccise il nemico colpendolo alla gola.

-Non lo so diamine!- imprecò- era davanti a me fino a un attimo fa, credo che stia per perdere il controllo!-

-Hai visto cos’ha fatto a quei due?- Sesshomaru annuì –Vado a cercarla-

-Attieniti al piano Inuyasha!-gli urlò dietro.

-Sicuro- si buttò nella mischia superando elfi e demoni che utilizzavano ogni mezzo per uccidere. Quando trovò Kagome stava lottando contro a un omone diverso dagli altri soldati e si preoccupo. Poi improvvisamente lui la disarmò e Inuyasha fece per raggiungerla ma si bloccò quando dalle mani di Kagome uscì una luce. Lei si accovacciò con una mossa veloce e premette le mani nel terreno e sotto all’omone delle radici gli bloccarono le gambe, poi le braccia e infine il collo che con un scricchiolio sinistro si spezzò.-Stai bene?- le chiese quando la raggiunse.

-Si, tu?- era la Kagome di sempre nonostante il suo volto fosse sporco di sangue e a fango, eppure quello che aveva fatto era uguale ai poteri di un mostro.

-Bene- la fissò ancora un po’ –Sei ferita!- le disse indicandole la mano.

-Non è niente- lo rassicurò –Quando vedrete la luce …- si interruppe per colpire un soldato -… utilizzate le spade e la magia!-

-Ce la faremo- disse puntandole il pugno contro, lei annuì e si immerse di nuovo nella mischia.

“Kagome ricordati chi sei!” si ripeteva calma “Il piano, ricordalo!” aveva combattuto contro quell’omone e aveva capito che non era l’unico, ma improvvisamente qualcosa sfrecciò accanto a loro due. Troppo veloce per essere umani. Si guardò intorno ma il soldato che aveva davanti a lei non la mollava un attimo così decise di farla finita. Con Fardentur lo disarmò e con Murestan lo colpì uccidendolo. “Sono quegli esseri” disse quando fu attaccata da quelle persone troppo veloci e dagli occhi bianchi “È il momento”.

-Inuyasha!- urlò, lo vide essere colpito in pieno petto da uno degli esseri ma l’armatura resistette e Inuyasha per eliminarlo utilizzò la magia, guardandosi dopo la mano sporca di sangue con orrore. Andava tutto secondo i piani. i nemici erano forti sì, ma loro avevano a disposizione armi segrete come le catapulte o la magia degli elfi e poi c’erano demoni e mezzo-demoni.

Kagome combatté utilizzando ancora formule proibite ma quando il nuovo schieramento nemico si fece avanti fu costretta a utilizzare quegli incantesimi. I soldati veloci e quelli grossi, che nonostante la loro stazza si muovevano bene, erano troppo pericolosi. Guardò le sue due lame e le fece scontrare colpendo il terreno e i nemici che crollavano al suolo come mosche. Inuyasha se la cavava alla grande e questo la tranquillizzava, eppure era ancora tesa. Poi decise. Rimise le spade dietro la schiena e si concentrò.

Aprì le mani puntandole verso il terreno e dentro di se iniziò a fluire la magia, il potere della terra. Quando  l’incantesimo nella sua mente apparve e fu urlato dalla sua coscienza il terreno iniziò a tremare e enormi radici sbucarono imprigionando e schiacciando il nemico, subito dopo altre radici simili apparvero e quando Kagome guardò alla sua destra vide Montragoret concentrato.

-Kagome attenta!- riuscì a bloccare il colpo con il bracciale dell’armatura e ad estrarre Fardentur a una velocità impressionante e colpendo il nemico all’addome.

-Mai sfidarmi- sussurrò al soldato prima che cadesse a terra. La voglia di vedere il suo volto fu forte così Kagome gli sfilò l’elmo e quando vide il volto d’angelo di un ragazzo dagli occhi bianchi ne rimase sconvolta e cercò una faccia conosciuta che la rassicurasse. Inuyasha la raggiunse in breve e quando seguì il suo sguardo capì la sua reazione.

-Kagome non c’è tempo per farti prendere dal nervosismo dobbiamo combattere! I nemici ci stanno massacrando e noi abbiamo bisogno dei tuoi poteri!- la scrollo per le spalle ma lei non diede segni di risposta. Fu costretto a proteggerla e quando si liberò dei nemici la baciò riportandola così alla realtà. –Adesso muoviti a salvarci capito!- lei annuì ancora spaesata l’aveva baciata… ancora, eppure c’era qualcosa di vecchio in quel bacio. Inspirò e si rimise in sesto,  prese l’altra spada e tornò a combattere. Richiamò tutti gli incantesimi che aveva imparato con i Guardiani e ogni volta loro le apparivano accanto per aiutarla. Le forze andavano via velocemente, avrebbe voluto avere lì con lei un po’ di quella mela che le faceva tornare le forze. Si ritrovò a combattere affianco degli altri Cavalieri che feriti e sporchi continuavano a lottare richiamando tutte le forze possibili.

-Ricordati di richiamare la forza dalla natura!- rammentò a Sango che era quasi allo stremo.

-Non ho il tempo!- esclamò lei facendo cadere un nemico e perforandogli l’armatura.

-Vai dalle Ninfe e poi ritorna!-

-Io non vi abbandono- Kagome le si fece più vicino aiutandola a uccidere un soldato di quelli troppo veloci.

-Se non te ne vai ci abbandonerai morendo!- Sango la guardò allungo poi annuì. Richiamò Karaius con la mente e salendogli in groppa tornò al castello dalle ninfe.

Kagome guardò le mura e vide che i nemici, che si erano avvicinati molto, stavano retrocedendo troppo lentamente. Così  alzò la mano verso cielo e una luce uscì da essa… era il segnale. Improvvisamente il terreno sotto i piedi dei nemici iniziò a tremare, a spaccarsi e molti vi caddero dentro. I maghi che erano rimasti vicino alle mura invocarono contemporaneamente un incantesimo per proteggere i soldati amici che improvvisamente si erano fermati, per permettere ai Guardiani di utilizzare la loro magia. Come il suo incantesimo utilizzato precedentemente Montragoret  fece spuntare enormi radici e insieme a lui c’era Emero che imitò il suo incantesimo. Nel frattempo i primi a scattare, secondo il piano, furono i Demoni e i mezzo-demoni che si scontrarono eliminando tutti quelli che erano sopravvissuti alle radici, che ancora continuavano a spuntare schiacciando o stritolando il nemico. Dopo questo primo attacco,che aveva eliminato le prime tre file nemiche, i demoni e i mezzo demoni si ritirarono per andare a curare le ferite e recuperare un po’ le energie.  Dopo un attimo di esitazione i generali nemici gridarono alle altre tre file di andare all’attacco, in contemporanea i maghi che avevano richiamato  la barriera furono sostituiti da altri maghi con più energie e tra essi, questa volta, c’erano anche le ninfe che richiamarono giusto in tempo una barriera bloccando le frecce avversarie. In risposta Viderius richiamò dalla barriera l’acqua delle ninfe formando una sfera e Sevelon utilizzando l’aria la modellò a forma di tentacoli che investirono il nemico in corsa. Come prima,anche se al posto dei mezzo demoni e dei demoni c’erano gli elfi e gli umani, lo schieramento alleato partì aiutati anche dal vento, richiamato da Emero,  che li aiutò spingendoli contro il nemico sopravvissuto che invece veniva rallentato. Nessuno fu risparmiato neanche quelli che scappavano dalla paura. Purtroppo i vecchi Guardiani non poterono utilizzare altre magie, in quanto erano limitati dal fatto di essere anziani e gli ultimi incantesimi li avevano stancati molti. L’unico elemento poco utile fu quello di Milon in quanto il fuoco non servì a molto. Mentre i Cavalieri utilizzavano il potere delle loro spade e la magia insegnatagli.

Kagome sorrise vittoriosa e quando un nemico l’attaccò, si dimostrò essere più agile e forte di quel che sembrava  tanto da farla sudare e costringerla a utilizzare incantesimi di protezione. Le due spade del nemico erano diverse, più corte e larghe e avevano l’aria di far molto male. Quando il soldato riuscì a colpirla riuscì anche a perforarle l’armatura e a graffiarle l’anca. Kagome guardò l’armatura e poi il nemico, la rabbia iniziò a ribollire i muscoli della gola tornavano a tendersi e improvvisamente quelle parole uscirono senza che lei lo volesse, il soldato prima la guardò poi iniziò a ridere credendo che avesse fatto cilecca. Ma quando iniziò a sentire il suo corpo bruciare urlò dal dolore cercando di sfilarsi l’armatura ma invano. Bruciò dall’interno e la puzza di carne bruciata raggiunse le narici dei demoni che si caricarono di nuova forza impiantando con più forza le lame nei corpi. Alcuni di quei demoni che erano tornati a combattere e che si trasformarono in grossi cani bianchi che azzannavano il nemico, altri venivano colpiti e uccisi senza pietà, proprio come avevano fatto loro. Kagome non si lasciò incantare da quelle visioni e continuò ma le forze iniziavano a mancare anche a lei, quando vide che Sango stava per ritornare, richiamò il Gigante ma improvvisamente un ruggito sconosciuto squarciò l’aria. Kagome guardò il cielo e vide i draghi ritornare giù feriti mentre guardavano qualcosa in lontananza, guardò nella loro stessa direzione e gli mancò il respiro.  Corse dove gli altri si erano radunati e li vide preoccupati.

-Ecco la loro arma segreta- Sesshomaru guardò Kagome che cercava di riprendere fiato.

-Cosa facciamo adesso? Karaius è ferito,h a una zampa non può combattere contro un… drago!-

-Credo che non abbiamo altra scelta! Stanno arrivando!- urlò Inuyasha montando sulla schiena di Arel che spiccò il volo. Kagome lo segui subito dopo, non sapeva cosa fare, la mente si era svuotata completamente.

Il finto Blakert si scontrò contro uno dei draghi grigi e l’urto per poco non fece cadere Kagome che prese la sua spada prima che il Cavaliere la colpisse.

-Chi siete?- chiese respingendo il suo attacco.

-Il tuo incubo!- Kagome si accigliò e lo colpì con più forza sperando almeno di disarmarlo. Il nemico rispose allo stesso modo sfilandole via Fardentur che cadde giù. Kagome richiamò un incantesimo per non farla spaccare o rovinare e ciò le costò molte energie. La bestia dentro di lei ne richiedeva altra e per questo prendeva il sopravvento mangiando e acquistando le forze dalla sua coscienza.  –Problemi?- Kagome lo fissò cercando di capire chi ci fosse dietro quell’elmo ma non ci riuscì. Prese la Nera e tornò ad attaccare. –Perché ti ostini tanto? Perche fai tutto questo? Potevi risparmiare tanti uomini costituendoti a noi facilmente-

-Non avreste evitato lo stesso la guerra anzi mi avreste usato per combattere contro di loro!- la voce di Kagome era acuta e parve spaventare il suo avversario che tacque qualche secondo. 

-Sei perspicace!-

-Mi avevi preso per una stupida ti ricordo che sono la sorella del tuo amato traditore… di colui che chiamate signore!-

-Non osare chiamare il mio Signore traditore…- il Cavaliere perse il controllo e attaccò ripetutamente Kagome che riuscì a gestire la situazione e quasi a disarmalo se i draghi non si fossero separati. Il finto Blakert si era ferito alla gola dopo che il drago grigio lo aveva bloccato con un morso, ma anche lui era stato ferito al fianco dagli artigli del Gigante trasformato.

-E invece lo è!- insistette Kagome.

-Tu sei una traditrice, dovevi appoggiare prima il fratello di tua nonna e poi tuo fratello se non fosse per lui adesso noi non saremmo vivi… io non sarei viva!- si tolse l’elmo e Kagome sorrise nel vedere che la sua avversaria era la ragazza dei sogni, ma subito dopo il significato delle sue parole la assalirono… aveva fatto altri esperimenti.

-Non sei l’unica?- il sorriso beffardo della ragazza diede fondo ai sospetti di Kagome che rabbrividì. –Non potrò mai perdonarlo!-

-Non abbiamo anche noi il diritto di vivere?- quella domanda la colse impreparata. –Perché gli altri possono vivere e noi dobbiamo morire per disgrazia dei nostri genitori che hanno fatto di tutto per salvarci?- Kagome la guardò –Cos’è Principessa non hai risposte? Non ti senti tu un mostro adesso nel rinnegarci la vita? Non sei tu il mostro che neghi la vita a qualcuno nelle cui vene scorre il sangue della tua razza? Si sei tu il mostro, solo tu… e nessun’altro!- aveva sputato quelle parole con tutta la cattiveria che aveva nell’animo, sempre se una creatura che per sopravvivere uccide altre persone ne possiede.

-Menti, non sono un mostro!-

-Si che lo sei non lo senti anche tu? Il potere che mangia la tua coscienza, la voglia di uccidere? E non sei tu quella che ha provato gioia nell’assaggiare sangue umano?- Kagome urlò e ordinò al suo drago di attaccarla, questa volta era lei che aveva perso il controllo e non perché non voleva credere a quelle cosa, ma perché in fondo sapeva che erano vere. La rabbia la colpì e una parte della bestia prevalse tanto che riuscì a ferire la mezzo-elfo a un braccio e al fianco.

-Non sono un mostro!- urlò ancora continuando a colpire ma la mezzo-elfo fece una cosa inaspettata mise la lama di piatto e il volto di Kagome si rispecchiò in esso. Vide il suo volto deforme, i denti più lunghi e gli occhi completamente bianchi. Sussultò e fece allontanare il suo drago che ormai era allo stremo. Sentì il fiatò mancarle, la paura la assalì e poi il buio.

 

Dall’altra parte Inuyasha combatteva contro il suo nemico usufruendo anche  dell’incapacità del drago nemico di utilizzare il fuoco, cosa completamente strana. Ma nonostante ciò era veloce e riusciva a schivare le lingue di fuoco azzurro di Arel e questo portò a Inuyasha a pensare che il drago non era protetto come le armature dei soldati. .

“Continua a salire” le ordinò. Nonostante Arel fosse stata ferita a un’ala da un morso di drago e da una freccia arrivata da qualche parte, continuava a sforzare i suoi muscoli. Salì molto in alto fino a superare le nuvole di pioggia e a superare il nemico.

“Non lo vedo!” Con quella pioggia non era possibile vedere a un palmo da loro.

“Zitta!” la incitò “Dietro di noi!” Inuyasha si girò in tempo per vedere la bocca del drago nemico mordere la coda di Arel che ruggì dal dolore. Lei per difendersi sputò del fuoco ustionando una parte del capo del drago che si allontano, anche lui, ruggendo dal dolore e scuotendo il capo. Arel era riuscita a colpire anche un occhi e questo giocava a loro favore.

-Non credere di averci sconfitto!- urlò il nemico saltando dal suo drago a  Arel e attaccando Inuyasha.

“Arel scendi in picchiata”

“Ma cadrai!”

“Fallo e basta!” lei esaudì il comando. Inuyasha era seduto e quindi in grado di reggersi mentre il nemico dopo aver tentato di colpirlo, invano, fu costretto a tornare sul suo drago che si era gettato in picchiata accanto a Arel oltrepassando di nuovo le nuvole. “Come gli è venuta in mente una cosa del genere?”

-Sei astuto!- si complimentò il nemico e Inuyasha lo vide in faccia dopo tanto tempo, aveva perso l’elmo durante la fuga.

-Come fate ad avere dei draghi?- la pioggia lo aveva bagnato completamente, il freddo lo bloccava e non aveva più molte forze.

-Il mio Signore è potente- Inuyasha lo guardò con rabbia e se avesse avuto più forze avrebbe usato delle parole di morte per ucciderlo.

-Il tuo signore uccide per essere forte!-

-Cosa ne sai tu del mio signore?- il sorriso era scomparso  improvvisamente sostituito da uno sguardo di puro odio. I suoi occhi viola erano veleno puro e i suoi capelli lunghi e blu scuro erano una notte senza luna.

-So che per tenere in vita uno di voi ha fatto esperimenti sugli elfi!-

-Seppure fosse? Gli elfi ci ripudiano perché Mezzo-sangue e tu dovresti capirci no… mezzo-demone?- Inuyasha si accigliò di più –Siamo feccia proprio come la tua razza anche se devo ammetterlo sapete cavarvela bene in battaglia-

-Non siamo come voi!-

-Si che lo siete… entrambi, io e te siamo uno scarto della natura… non odi i demoni perché hanno ripudiato tua madre? Non li odi perché ti hanno bandito dal loro regno? Non odi gli umani perché se tua madre non avesse conosciuto tuo padre adesso non saresti feccia? Lo leggo dai tuoi occhi che è così- Inuyasha era impressionato, ma non lo diede a vedere. Quelle parole lo avevano colpito. Cosa pensava lui di quelle domande? Improvvisamente un ruggito e un lampo attirarono la loro attenzione. Il mezzo-elfo sembrò preoccupato e lo stesso Inuyasha che capì che il drago che precipitava al suolo esanime era…

“Inuyasha è Blakert!”

 

-Dove credi andare?- Sango si parò davanti al nemico bloccando la sua fuga.

-Se vuoi morire adesso giù c’è una guerra in corso, adesso io ho da fare e poi… non sei il mio obbiettivo avevo solo l’ordine di distrarti fino al momento giusto che guarda caso è questo. È un peccato che il tuo grazioso faccino non è per me… ci vediamo presto piccola- improvvisamente lo vide precipitare insieme al suo drago e poi scomparire sotto le nuvole. Lo inseguì e quando oltrepassò le nuvole capì di cosa parlava.

 

Kagome aveva perso il controllo nello stesso istante in qui il drago grigio aveva attaccato un’ultima volta il suo drago uccidendolo. Lei si era catapultata contro il suo nemico e facendole perdere l’equilibrio caddero entrambe dal drago. Kagome era ormai una furia e tentava in tutti i modi di eliminare il nemico che cercava di divincolarsi dalla sua stretta. Quando vi riuscì,a una trentina di metri prima di toccare il suolo, il suo drago l’afferrò con le zampe salvandola da morte certa. Kagome invece continuò la sua caduta da sola e per un motivo ignoto riuscì a riconquistare la sua lucidità a utilizzare l’incantesimo di lievitazione che Puns e Sevelon le avevano insegnato. Ma le forze erano poche e l’incantesimo riuscì solo a rallentare la caduta e l’impatto con il suolo fu brusco. Infatti cadde su un lato rompendo la spalla e il polso. Riuscì a restare sveglia e vide la mezzo-elfo avvicinarsi a lei e alzò la sua testa stringendole forte i capelli.

-Adesso mi metterai nei guai lo sai?-il sorriso di vittoria era ampio e terrificante. –Hai ferito anche il mio drago e questo me la pagherai-

-Toglimi le tue luride mani da dosso- raccolse le pochissime forze che aveva e allontano la sua mano.

-Hai ancora energia sono sorpresa- sorrise ancora poi si girò e sospirò. –Rinforzi in arrivo eh?- Kagome girò la testa e vide i due elfi, Puns e Brutre,  e i tre anziani Grukex,Rotgar e Gegrid con le lame puntate verso di lei.

-Kagome stai bene?- la voce di Brutre risultò lontana, quasi fosse un sogno. –Cosa le hai fatto?-

-Brutre!- la ragazza non riuscì a rispondere che l’elfo fu chiamato da Sango che scendeva da Karaius mentre alle spalle di Kagome due draghi atterravano e due figure scendevano da essi.

-Sango- Kagome riaprì gli occhi alla voce di Inuyasha come se quella fosse energia pura.

-Safea potevi ucciderla!- protestò uno delle due figure che si avvicinò a Kagome.

-Sta bene no?-

-Toglile le mani di dosso!- Protestò Inuyasha facendo per attaccare ma venendo bloccato da Puns.

-È lei che vogliono e viva, quindi non le faranno del male- sussurrò.

-Non è un buon motivo per toccarla!- urlò ancora attirando l’attenzione del mezzo-elfo che stava combattendo con Sango.

-Calma Capitano- rispose sorridendo e  ascoltando le pulsazioni di Kagome –Dobbiamo portarla via-

-Non la portate da nessuna parte voi!- Inuyasha questa volta non si fermò e corse verso l’elfo accovacciato avanti a Kagome, ma la sua corsa fu bloccata dal mezzo-elfo che prima stava combattendo con lui.

-Arrenditi sei senza forze- gli sussurrò.

-Neanche se avessi un coltello infilato nello stomaco- lo attaccò prendendo uno stiletto che aveva nascosto e costringendolo ad allontanarsi.

-Con quello non graffierai neanche la mia armatura!-

-Allora  perché ti sei allontanato- ammiccò Inuyasha sorridendo e guardando poi alle spalle del mezzo elfo. Quest’ultimo si girò e vide Rotgan attaccarlo, ma lui fu più veloce e con una mossa fulminea riuscì a colpire un punto dell’armatura già indebolito e a trapassarla uccidendolo sul colpo. Inuyasha si blocco quando vide l’anziano cadere in ginocchio e poi toccare il suolo senza  vita. Il mondo si fermò in quell’istante e gli altri che avevano attaccato e gli altri due Cavalieri si fermarono.

-Ecco che fine fanno quelli che tentano di attaccarmi- Inuyasha riprese le forze attaccò il nemico.

Anche gli altri Cavalieri erano arrivati e Miroku si fermò a guardare Kagome stesa a terra, con il respiro debole e un taglio sulla testa. Poi guardò i nemici e infine il corpo di Rotgan. Sesshomaru invece era tornato a combattere con il suo nemico mentre i draghi cercavano di ostacolarsi a vicenda per non intervenire. Inuyasha fu ferito a  una guancia mentre a sua volta aveva ferito il nemico a una gamba e avergli slogato una spalla.

-Kagome mi senti?- Miroku si era avvicinato a lei di nascosto e controllava che respirasse ancora poggiandole una mano sul collo. –Dai occhi di giaccio rispondimi- un piccolo lamento bastò come risposta –Adesso ti porto via- le prese il braccio sano e lo avvolse intorno al suo collo. Kagome aprì gli occhi e dopo aver messo a fuoco che chi la stava aiutando era un suo amico, si alzò sulle sue gambe. –Brava Kagome- sorrise ma lei guardò la piccola battaglia che si stava svolgendo a pochi metri da lei. Vide Sango combattere aiutata da Grukex, Brutre combattere contro la sua nemica, Puns contro un altro elfo, Sesshomaru lo stesso e Inuyasha contro un altro. Anche se con grande difficoltà sentì l’odore del suo sangue e dopo aver messo meglio a fuoco vide il taglio, poi come un lampo la colpi un corpo morto a terra… bastarono pochi secondi a riconoscerlo e il suo corpo si irrigidì. –Dai Kagome andiamo!- ma lei non si mosse e Miroku allora seguì il suo sguardo e capì. –Ci pensiamo dopo-

-È Rotgar- la sua voce era flebile e poi fu attratta da Gegrid che era rimasto in disparte a guardare il suo amico morto. Improvvisamente il corpo di Kagome fu scosso da brividi e perse definitivamente il controllo. Miroku si allontanò da lei velocemente guardandola spaventato. Tutti si girarono a guardarla e i volti dei mezzo-elfi erano davvero preoccupati.

-Non ci voleva dannazione!- Kagome si girò verso l’elfo dagli occhi viola che aveva parlato come se non vedesse niente ma sentisse soltanto e lui era adesso la sua preda. Gli corse incontro come una furia e lo afferrò per il collo con il braccio sano, quando lo raggiunse. – Laurent fa qualcosa!-  L’elfo nominato cercò nella sacca attaccata alla sua cinta.

-Kagome!- lei si girò di scatto verso Inuyasha che l’aveva richiamata ma questa volta lei non aveva sentito la voce di un suo compagno, ma di una preda dall’odore succulento. Si leccò le labbra e lanciò via il mezzo-elfo e si fiondò su Inuyasha, facendo cadere entrambi al suolo. Inuyasha la guardava studiandola. Non poteva essere Kagome, lei non era quel mostro… solo allora capì che era quel sigillo, anche se aveva precedentemente avuto una piccola dimostrazione. Lei si avvicinò al suo collo e dopo averlo annusato fece per morderlo.

-Kagome fermati!- la voce di Sesshomaru la assalì. –Kagome non ci riconosci siamo noi!- lei si guardò in giro. -Kagome non sei tu il mostro ma loro che hanno impiantato in te questa voglia assassina! Combatti come hai fatto l’atra volta… ti ricordi?- Inuyasha guardò Kagome che tornò a guardarlo ma in modo diverso come se non stesse pensando a ucciderlo. –E poi cosa avevi detto? Che avresti fatto di tutto per non far prevalere la bestia no?-

-Kagome lotta contro essa, tu sei forte… ricorda che stiamo studiando un metodo per salvarti-

-Kagome- Inuyasha la chiamò sussurrando e bastò, si staccò da lui alla velocità della luce. Sentiva ancora il desiderio del suo sangue e di ucciderlo, ma non poteva… non lui. Lo guardò impaurita e poi tutti gli altri. Il braccio destro era a penzoloni e il dolore era forte.

-Kagome- lei guardò il mezzo-elfo dagli occhi viola che erano cattiveria allo stato puro. –Noi abbiamo la tua soluzione, ti prometto che non avrai più questi problemi, ma devi venire con noi- Kagome lo guardò preoccupata. Probabilmente fu la debolezza mentale, la stanchezza, la paura  e il resto.

-Davvero?- lui annuì serio e lei accettò la sua mano.

-Kagome non puoi-

-Inuyasha io non posso restare qui… io ti ho quasi ucciso… loro hanno la soluzione- Inuyasha la guardava non credendo a quello che diceva ma aveva dimenticato tutto ?

In effetti era così prima di perdere completamente il controllo aveva cancellato il resto dei ricordi… aveva capito che era finito che ormai non aveva più altra scelta che andare con loro.

-Io devo andare non inseguitemi vi prego- sussurrò guardando tutti stringendo un attimo dopo il braccio e poi crollò sulle sue gambe e venne immediatamente sorretta dal mezzo-demone che vittorioso sorrise. In quell’istante squilli di trombe suonarono la ritirata del nemico e urla di gioia riempirono il campo di battaglia.

-Avete vinto questa guerra come volevate, ma in realtà siamo noi ad aver vinto… addio signori ci vediamo- il giovane teneva Kagome stretta a se. Salì sul suo drago che spiccò il volo.

-Non possiamo lasciare che la portino via Inuyasha!- urlò Sango correndo verso Karaius e lo stesso fece Inuyasha ma entrambi vennero trattenuti da Sesshomaru e Miroku.

-Credo che Puns e Brutre hanno qualcosa da dirci- disse Miroku e Sango li guardò aspettando che parlassero.

-Ha ragione Kagome solo loro hanno la cura… quindi lasciamo che la curino poi l’andremo a prendere noi!-

-Come puoi dire una cosa del genere? La tortureranno prima di somministrargli la soluzione!-

-Può darsi Sango, ma comunque gli e la daranno, non possiamo fare altro che attendere infondo era questo il suo piano…- alzò una mano fermando la domanda di Inuyasha –Vi spiegherò dopo tutto adesso c’è altro a cui pensare- guardò Grukex accovacciato accanto a Rotgan. Inuyasha non disse niente ma tornò a guardare quei puntini ormai lontani.

“Lo giuro Kagome ti riporterò qui” strinse forte il medaglione che lei gli aveva dato.

 

Epilogo!

 

-Se stai leggendo questa lettera significa che non sono con te. So a cosa stai pensando che sono pazza, ma era l’unica cosa Inuyasha. Ho progettato tutto perché sapevo che era l’unica soluzione, che solo loro conoscono il vero antidoto. Se ti chiedi il perché di questa guerra è semplice gli elfi, le ninfe e i folletti avranno già raccolto informazioni che saranno utili in caso di un’altra battaglia. Adesso voglio dirti delle cose.

Il medaglione che ti ho dato non è un qualsiasi medaglione. Al suo interno sono conservati i miei ricordi su tutto compreso anche l’organizzazione della battaglia. L’ho fatto perché so che cancelleranno tutti i ricordi e potrebbero utilizzare quelli su di te distorcendoli così ho deciso che, prima di salire sulla schiena di Blakert, avrei cancellato tutto su noi due. Quindi se ti sono sembrata una stupida... Questo è il motivo. Quindi custodiscilo come se fosse un tuo secondo cuore. Un’altra cosa importante questo medaglione servirà se nel caso io dovessi tornare, basterà che io lo tocchi e tutto entrerà nella mia mente, potrei anche respingere questa verità ma mi devi obbligare ad accettarla, pure a costo di farmi torturare. La terza cosa e che durante la battaglia io non cavalcavo Blakert o è meglio dire che non era il vero Blakert. Ti ricordi quando ti dissi che Puns non c’era e che poi il giorno successivo era tornato? Bene era per questo motivo. Poco lontano dal castello c’è un bosco e al centro c’è una radura, raggiungibile solo per cielo, lì giaceva un antico Gigante che ha accettato di essere trasformato in Blakert. Adesso al suo posto c’è la mia carbonella se vuoi puoi risvegliarlo tu, ma potrebbe essere pericoloso. Voglio che credano che lo hanno abbattuto realmente… era uno dei loro obbiettivi. Quindi aspetta che io ritorni. Felix, prenditi cura di lui… e Puns prenderà il mio posto organizza tutto con lui, lui sa tutto di questa storia. Non prendertela con lui l’ho costretto io. Ormai la parola “necessario” fa parte della mia esistenza. Non ho altro da dire se non ho paura… ho paura che la seconda parte del mio piano non funzioni . Inuyasha un’ultima cosa grazie per non avermi seguito e per aver capito, se quando mi vedrai vorrai schiaffeggiarmi sei autorizzato. Forse dimentico qualcosa ma Puns potrà dirti altro adesso ho poco tempo visto che l’incantesimo di protezione non durerà  per molto ancora.

Ti amo Inuyasha , non sai quanto. Perdonami per non averti detto niente, è stata una scelta dolorosa. Mi dispiace. Agli altri ho scritto alcune cose simili a te ma ho omesso qualcosa. Adesso ti ho spiegato perché con quale facilità ho accettato la loro proposta… non posso rischiare di farti del male, non me lo perdonerei mai.

A presto Inuyasha Ti Amo-

Inuyasha era seduto su quel precipizio sull’oceano, era in riposo su ordine del re per tutto il tempo che voleva, a rileggere ancora una volta la lettera che Kagome aveva rimasto per spiegargli la sua decisione. Strinse di più Fardentur, l’aveva trovata al centro del campo di battaglia due mesi prima, mentre i soldati portavano via i feriti e i morti. Come aveva previsto Kagome gli elfi, le ninfe e i folletti avevano preso informazioni su ogni cosa e questo era un’ottima notizia. Avevano anche scoperto che l’ombra scura che Sesshomaru aveva visto non era altro che l’ombra di un drago. Avevano scoperto chi aveva tradito i Demoni e non avevano perso tempo ad eliminarlo… era uno dei demoni che aveva combattuto anche durante l’ultima guerra pentitosi del suo tradimento… ma il perdono non era tra le regole dei Demoni. Nel frattempo da quella battaglia erano passati due mesi e lui era lì a riposare. Ricordava il dopo di quella guerra come se fosse il giorno prima. Ricordava i maghi che erano sotto le mura a difenderli dalle magie, eppure ne erano  morti tanti. I loro corpi erano martoriati come se tante spade li avessero colpiti, altri avevano qualche parte del corpo bruciata, ma non erano gli unici. Infatti quando non riuscivano a proteggere tutti la magia nemica colpiva anche gli alleati sul campo, ma non solo per quel motivo. Ricordava il volto di un soldato con cui aveva parlato il giorno prima, straziato dal dolore e negli occhi era ancora presente la sofferenza. Ricordava Rotgar steso a terra, ricordava i corpi che alzava aiutando gli altri, ricordava quelle macchie più scure nel terreno e quando gli dissero che erano le ninfe che erano state uccise,il suo cuore saltò un battito. Per il resto le catapulte che avevano fatto costruire erano state inutili, abbattute in niente. Specialmente ricordava i due soldati uccisi da Kagome con quella magia,i loro corpi erano scoppiati, il loro petto era aperto e si poteva vedere il costato e quel che rimaneva dei brandelli di intestino.Ricordava Puns che aveva una ferita mortale, ma grazie alla benedizione degli dei si era salvato, altri erano messi molto male come Sango e Sesshomaru, senza contare lui che aveva una cicatrice che partiva dalla tempia, percorreva tutta la guancia per finire sotto la mascella. Quando due settimane dopo il castello fu riaperto e tutti tornarono, ricevettero le lettere di Kagome e Puns spiegò qualcosa. Sango si era chiusa in camera sua per due giorni interi, mentre Sesshomaru e Miroku non spicciarono più parola. Guardavano Inuyasha da lontano visto che ormai restava sempre da solo. Arel e gli altri draghi se l’erano cavata con qualche squama in meno che sarebbe ricresciuta a distanza di mesi. Mentre l’ala di Arel non aveva cicatrici grazie alle cure dei vecchi Guardiani.

La guardò volteggiare sulle acque dell’oceano al tramonto e sorrise. Guardò di nuovo la pergamena poi baciò la spada.

“Forse non è lo stesso ma io ti sono vicino… manterrò la mia promessa amore mio… ti riporterò a casa!“

 

___________________________ 

 

-Mi sei mancata sorella- un urlo straziante squarciò la cella buia che si illuminò di una luce verde. Per il resto non c’erano più ricordi. Solo immagini di amici che tradivano, un sigillo inflitto solo per eliminarla ed erano stati i suoi amici, il suo popolo e i suoi consiglieri. –Ecco chi è stato a farti questo, ma non temere ci sono io adesso- l’abbracciò forte, riscaldandola in quell’abbraccio. Era bastato un attimo a cambiare la visione della realtà un momento e lei era cambiata… forse per sempre.

 

 

Due mesi dopo.

-Lady Dark- lei sorrise al giovane che l’abbracciò stringendola per i fianchi. –E da tanto che non vi vedo-

-Come è andata la missione?- chiese lei travolgendolo con i suoi occhi di ghiaccio.

-Molto bene non si sono neanche accorti che non sono un elfo- lei sorrise. –Kagome che ne dici se restiamo un po’ da soli?-

-Mi piace quando mi guardi con i tuoi occhi viola in questo modo- lui rise –sai che mio fratello non va a genio questa nostra relazione-

-Greston capirà, quando si tratta di te capisce sempre- fece per baciarla ma lei si ritrasse.

-Ho una riunione con lui… ci vediamo tra due ore al mio alloggio- lui sorrise e la baciò.

-A dopo Kagome-

-Sai che non mi devi chiamare in quel modo-

-Scusatemi Ginevra- lei sorrise e se ne andò muovendosi sinuosamente nella sua divisa di pelle nera che metteva in risalto le sue forme e la scollatura del corpetto lasciava poco spazio all’immaginazione. Sorrise vittoriosa portando una ciocca del ciuffo dietro l’orecchio e continuò a camminare accompagnata dall’eco dei suoi passi.

 

 

Questa storia non è terminata

Ma solo rimandata.

Il continuo ci sarà

Ve lo prometto… non mancherà.

Basta aspettare e nel frattempo ricordare

Che la storia non è una bugia

Ma è magia.

Presto tornerò

E il proseguo vi narrerò ,

Nuove avventure ci saranno

E gli eroi torneranno.

Adesso io vi lascio con una domanda che vi tormenterà…

Chi è che si sacrificherà?

 

Il vostro umile servitore

Il Narratore.

 

 

Questo è tutto cari lettori, per il momento vi lascio con un puntino in sospeso. Ho già iniziato a scrivere il continuo, ma credo che  inizierò a postarlo solamente quando l’avrò completamente finito. E come avevo detto prima ho un’altra storia che sto scrivendo e se tutto va come previsto credo che la pubblicherò. Sono emozionata al pensiero di dire quella parolina che metterà fine a questo capitolo(L’ho dettaT^T). Però prima volevo precisare una cosa: il capitolo l’ho fatto iniziare direttamente con la battaglia per un fatto di forma,poiché avevo già descritto lo stato d’animo dei personaggi nel precedente capitolo mi sembrava inutile ripeterlo in questo. Bene, detto questo non ho altre scuse per non concludere.

Ringrazio tanto i tantissimi lettori che mi hanno dato la spinta a continuare fino ad arrivare qui…vi ringrazio con il cuore.

E ringrazio anche chi ha sempre postato:

Makiolina: mi dispiace deluderti ma già ho il continuo pronto e poi mi piace l’idea di fare un sequel. Comunque come vedi nel finale il piano di Kagome è stato spiegato e non ho lasciato molto in sospeso, cioè si è capito che Kagome ora fa parte del nemico… come si era capito già in precedenza, che lo sarebbe diventata, dalle sue teorie e dai suoi sogni. Beh comunque grazie per il tuo consiglio e spero di non averti offeso nel non accettarlo, se l’ho fatto ti chiedo perdono. Spero comunque che tu legga  anche il continuo…  Un kizzullo a presto =^^=-

Lucia_lair: eccomi qua… Dai il continuo ci sarà l’ho promesso no? e poi l’ha fatto anche il narratore(e come se avessi detto due volte la stessa cosa - -‘…XD) ebbene spero che anche questo capitolo ti piaccia come quello, anzi che sia il più bello! Comunque ci tenevo a ringraziarti per i tuoi commenti che mi hai sempre lasciato… sono contenta un mondo… grazie ancora ci vediamo alla prossima storia ciao!

Fmi89: eccomi qui… beh la curiosità per il momento finisce no? XD va beh c’è anche il continuo e quindi spero che la continuerai ad avere in modo che quando, finalmente, uscirà correrai a leggera XD… pretendo troppo adesso lo so… ma davvero lo spero. Grazie anche a te per aver commentato e fatto sapere che la storia era di tuo gradimento. Un Kizzullo forte ciao!

pulce852004: Non fai niente che hai recensito solo ora anzi va bene così:D…mi dispiace di non aver postato prima, ma ho avuto tante cose da fare… Grazie mille per la tua recensione e per i complimenti,ne sono entusiasta. Alla prossima ciao!

Le_montagnine: il fatto che vi abbia lasciate per ultime non  significa che eravate l’ultime della lista… anzi ci tengo a precisare che volevo lasciare qualcosa in più delle solite cose ^^. Prima di tutto grazie mille per la tua recensione continua… sapere che ti piaceva mi ha dato la spinta a scrivere e ha mettere qualche dettaglio in  più e spero che quest’ultimo capitolo sia abbastanza ricco di effetti per “ele” ^^… poi volevo ringraziarti per avermi fatto divertire ogni qual volta  leggevo le recensioni… grazie mille. E ancora Grazie di tutto… un attimo che adesso mi commuovo XD… un kizzullo enorme alla prossima storia! Spero che ci siate XD ciao!!

 

E infine ringrazio tutti quelli che mi hanno aggiunto tra gli autori preferiti:

1 - achaori 
2 -
aquizziana
3 -
fmi89
4 -
inukag4ever
5 -
jessy101
6 -
lucia lair
7 -
sonny

E quelli che hanno messo la mia storia tra i preferiti:

- abbie
 -
achaori
 -
angelik16
 -
animalcrossing94
 -
Anthy
 -
aquizziana
 -
ayra79
 -
BebyChan
 -
bribry85
 -
callistas
 -
ceres88
 -
Chiby
 -
CuddleAddict
 -
Fantasy_Mary88
 -
fmi89
 -
genesis
 -
GioRock
 -
Giuly_chan
 -
Hope35
 -
inukag4ever
 -
Jiada95
 -
kaggy95
 -
kamura86
 -
laretta
 -
le_montagnine
 -
lola2
 -
Lorimhar
 -
lucia lair
 -
martachan
 -
marychan89
 -
Mary_loveloveManga
 -
midnightx5
 -
morkia90
 -
Nancy95
 -
nefertade
 -
nitibotu
 -
Pazze_Sempai e Kohai
 -
petalodiluna
 -
piccolakate
 -
pulce852004
 -
sackiko_chan
 -
salf
 -
sonny
 -
Toru85
 -
velia1
 -
zac
 -
_Dana_

Ok è giunto il momento di dire quella cosa… prima però un kizzullo a tutti, grazie ancora e alla prossima!

 

Fine!!!!

  
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