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Autore: elizadaemon    09/01/2010    1 recensioni
La storia vede come coprotagoniste due ragazze liceali. Entrambe, però, sono tutt'altro che semplici studentesse. Sjara, vampira centenaria, e Violet, neo-vampira. Due vite, un'unico segreto che lega allo stesso destino.
Genere: Demenziale, Sovrannaturale, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Shoujo-ai
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Violet_Gyivas_and_Sjara_Bailey_by_mad_kitten - Copia.jpg
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piscina

Violet sentì qualcosa pungerle la gamba, come un piccolo ago.
Abbassò lo sguardo ma tutto quello che vide fu nero.

Aprì gli occhi. Quanto tempo aveva passato incosciente?
La stanza in cui si trovava era un enorme spazio pitturato di bianco.
Al centro della stanza si trovava un'enorme piscina quadrata che la riempiva quasi tutta.
Sì alzò dal pavimento a fatica, e per poco non scivolò dentro l'acqua.
“Accidenti!”, affannò Violet.
“Tutto okei?”, chiese qualcuno.
Dove aveva già sentito quella voce?
Si guardò intorno, ma solo quando si voltò indietro si accorse che un vampiro bellissimo e biondo la stava osservando accucciato per terra.
“Dust?”, sospirò lei.
Dust sentì il suo sussurro e le rispose: “sì, Violet. Sono io”.
Le sorrise dolcemente.
“Che ci faccio qui? Mi hai portato tu?”, iniziò a chiedere un po' spaventata.
Dust accennò un gesto di negazione col capo, prima di avvicinarsi a lei pericolosamente.
Uno spazio di quasi tre centimetri separava i loro visi di porcellana.
Lei sgranò gli occhi, incapace di fare qualsiasi cosa.
“Non fare più domande, ora”, le sussurrò.

In quel momento lei si sentì al sicuro, protetta.
L'ordine che l’era stato imposto con il potere persuasivo di Dust non creava alcun istinto di scappare o di ribellarsi.
Il "non fare domande", lei l'aveva assimilato come "sei al sicuro con me, non c'è nulla di cui preoccuparsi", e lei lo sentiva dentro il suo cuore, la sua mente e la sua anima.
L'effetto che le aveva procurato Dust, le fece credere perfino di amarlo.

Violet lo guardò con uno sguardo felice, molto felice, quasi euforico.
Il vampiro biondo le si avvicinò ancora, accogliendola in un abbraccio.
"Quand'è che è cresciuto così sproporzionatamente dalla vicenda del tetto?", le venne in mente di chiedere, ma un impulso del suo cervello le cancellò subito la domanda dalla testa, lasciando solo un'emozione di gioia e tranquillità.

Quell'abbraccio, però, non era per nulla un gesto d'affetto.
Quell'abbraccio aveva il suo scopo.
Infatti, Dust appoggiò le sue labbra schiuse sul collo di Violet e la morse.
Violet, incapace di provare alcuna emozione di pericolo, continuò a tenerlo stretto tra le sue braccia.
Un altro morso. E un altro ancora.
La stava dissanguando.
“Non puoi essere una vampira...!”, disse Dust, rimanendo esterefatto dopo aver soddisfatto il desiderio di sangue.
Riprese maggiore lucidità dopo essersi pulito quella goccia rossa e solitaria che gli usciva dalle labbra pallide.
“Oh dio, Violet. Scusami”, disse a quel corpo privo di vita steso a terra.
"Devo averla dissanguata", pensò toccandosi i morbidi capelli biondi. "Accidenti ai miei incontrollati istinti di bere. E poi lei è una vampira, come è potuto accadere?".

Dopo pochi istanti, Violet si alzò da terra un po' intontita.
“Che-che è successo?”, disse stranita Violet.
“Oh, lascia stare”, le disse Dust restando sul vago.
“Dove siamo?”, chiese la vampira guardandosi intorno curiosa.                                  

Dust continuò a ignorare le sue domande.

“Tu sei mezza umana e mezza vampira, vero?”.
"Non c'è altra spiegazione!", si rispose mentalmente.
“Io? Ehm? Cosa?”, balbettò lei.
"Come non detto... Non sa nulla", pensò lui contrariato.
“Non saprei. Ecco.. io non credo”. Violet fece un respiro profondo.

“Una vampira mi ha morso mentre ero agonizzante, quindi credo di essere una vampira anch'io!”, raccontò, evitando i particolari dell’evento per non ricordare.
“Il mio cuore non batte più, ma io vivo ancora. Questa non è la prova che io sia una vampira a tutti gli effetti?”, disse cercando di chiudere l’argomento, ma Dust sembrava interessato.
“Impossibile!”, affermò Dust. “E’ vero che hai tutte le caratteristiche di un vampiro: il cuore non batte, la pelle è dura come il diamante e bianca come la porcellana, ti nutri di sangue e i gli occhi sono rosso brillante...”.
"E non muori se sei dissanguata", aggiunse ancora, mentalmente.
“... ma.. tu svieni, dormi, provi emozioni, hai il sangue e il profumo simile ad una dolce fanciulla umana”, aggiunse Dust.
“Cos'ho io?!? E tu come lo sai?!?!?”, gli chiese Violet, urlandogli in faccia.
“Non l'avrai mica assaggiato?! Depravato! Come ti salta in mente di succhiare sangue a una ragazza della tua specie???”.
“Appunto”, affermò cercando di calmarla. “Tu non sei una ragazza della mia specie”.
Violet sgranò gli occhi.

 

 

 

 

E anche questo capitolo è concluso. JJ

Qual è la vera natura di Violet? Chi è veramente Dust? E Currant?

Perché Violet tenta in tutti i modi di non ricordare il giorno della trasformazione?

Tutto nei prossimi chappy =^u^=

 

Le recensioni sono sempre gradite  u_ù

   
 
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