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Autore: dream_more_sleep_less    11/03/2010    6 recensioni
Il bel trio ha litigato ad una festa, non si sa bene perché, Hermione viene derisa e insultata dai suoi migliori amici. Scappa per le vie babbane di Londra e nella disperazione più assoluta si lascia trasformare in vampiro. Lo fa perché vuole vendetta, vendetta da tutti coloro che non l' hanno mai ritenuta all' altezza della vita...
Genere: Dark, Azione, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Blaise Zabini, Harry Potter, Luna Lovegood, Nuovo personaggio | Coppie: Draco/Hermione
Note: OOC, Lemon, What if? | Avvertimenti: nessuno
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Che strana sensazione. Cosa sono questi rumori? Da quanto tempo sto dormendo? Non ho più sonno, devo svegliarmi!

 

Ma Hermione non riusciva né ad aprire gli occhi né a muoversi, sentiva qualcosa intorno ai polsi e alle caviglie.

 

Possibile che io sia legata con delle catene? Ma cosa sta succedendo? E questo dannato rumore mi rimbomba nelle orecchie, non lo sopporto più è una cosa atroce, che diavolo è?

 

Ora iniziava ad avere anche mal di testa e nausea, sentiva che avrebbe potuto vomitare da lì a qualche secondo, ma stranamente non succedeva nulla.

 

Strano.

 

Lei era sempre stata debole di stomaco, infatti non poteva guardare i film di sbudellamenti o robe varie; perché se no avrebbe fatto il bagno a tutti, non che le facessero paura ma il suo stomaco non reggeva certe scene.

Si rigirò di scatto su un fianco, per colpa del suo nervosismo, sopra quello che doveva essere un enorme letto matrimoniale; per di più anche comodissimo.

Hermione grazie, se così si può dire, a quella constatazione avrebbe dovuto iniziare a sentire le sue budella contorcersi nello stomaco, come quando avvertiva nell' aria che qualcosa non andava, per questo tipo di cose aveva sempre avuto intuito. I suo nervi, però, rimanevano freddi e distaccati da quella situazione troppo ambigua per i suoi gusti, e l' ansia non arrivava. La cosa era molto strana. Si. Aveva sempre avuto sangue freddo ma una nota di paura c' era sempre stata lì a ricordarle che era umana.

Riprovò ad aprire gli occhi però più lentamente e uno alla volta iniziando dal sinistro. Provò a sollevare la palpebra ma l' occhio iniziava a bruciarle, e vedeva tutto sfuocato. Non fece in tempo nemmeno a capire dove si trovava che una forza che non le apparteneva l' obbligò nuovamente a chiudere gli occhi e a risprofondare nell'oblio di un sonno senza sogni.

Riuscì a farfugliare qualcosa prima di addormentarsi ma nulla di senso compiuto.

 

La persona oltre a lei, che era in quella cripta nel cimitero di Londra, le aveva appena fatto un' incantesimo per farla dormire. Non poteva permettere che la ragazza si svegliasse così presto; altrimenti avrebbe avuto subito sete, e lui doveva ancora trovare il sangue giusto per farla dissetare e placare quella prima e improvvisa sete di sangue.

Sapeva di aver fatto una vera e propria cazzata nel lasciare che lei bevesse il suo sangue, ma una cosa del genere non gli era mai successa. I maghi ritenevano Vampiri e Demoni vari solo gentaglia di classe B, o meglio dei selvaggi con manie omicide. Infatti né agli uni né agli altri era permesso frequentare scuole di Magia e Stregoneria, perché ritenuti un pericolo.

In più quella ragazza era una strega, se ne era accorto.

 

Merda.

 

Il ministero vietava ai Vampiri di trasformare Maghi o Streghe in Vampiri pena

un soggiorno di cinquecento anni ad Azkaban. Anche se con loro i Dissennatori non potevano fare nulla, ci pensavano direttamente gli uomini. Negli anni gli Auror erano riusciti a sviluppare un incantesimo che poteva danneggiare pscicologicamante un Vampiro, la cosa fu molto ardua perché i Vampiri sono immuni alla magia ma non a cose come: crocefissi, acqua santa e luce del sole.

Infatti si erano basati su questi principi per creare l' incantesimo.

Ma lui non si curava di queste cose, con più di 1500 anni di esperienza non aveva mai combinato un casino come quello. Era stato debole, e a lui non piaceva esserlo. Era tutta colpa del Consiglio se lui era in astinenza da ben tre settimane e mezzo, e la cosa migliore qual' era? Che aveva appena trasformato una ragazzina no una strega in un Vampiro.

 

 

Che stupido. Ora però devo andare a procurarmi quel dannato sangue o questa quando si sveglia potremmo assalirmi.

Stupida Anima.

 

Si alzò dal divano nero in pelle, che si trovava contro la parete opposta al letto, e si diresse verso l' uscita della cripta.

Erano le 3.45 del mattino.

Erano quattro giorni di fila, che Hermione continuava a dormire senza svegliarsi, grazie agli incantesimi del Vampiro che la stava ospitando.

Naturalmente lei aveva dimenticato ciò che era successo, ma il fatto era solo momentaneo, dopo di che si sarebbe ripresa e avrebbe ricordato.

Sicuramente non si sarebbe mai aspettata una cosa del genere, nemmeno nei suoi sogni più reconditi.

 

 

Poco a poco la forza estrane che l' aveva tenuta prigioniera in quella dimensione

iniziò a perdere forza come un nodo che inizia a sciogliersi lentamente.

Tra qualche attimo avrebbe riacquistato le forze, ma qualcosa, altre alla consapevolezza oramai appurata di essere prigioniera di qualche sconosciuto, iniziò ad infastidirla. In più aveva anche sete quindi il fastidio era doppio.

Anche se quelle piccolezze non erano di certo paragonabili con la sete che aveva. Sapeva che in quei casi era più che normale avere sete, ma percepiva distintamente ogni fibra del suo essere urlare e contorcersi disperata da quell' immane dolore come se fosse in astinenza da qualche sostanza di stupefacenti.

Lei, però non aveva mai usato simili cose.

 

In quel momento, udì degli scricchiolii provenire da quello che sarebbe dovuto essere il giardino della struttura in cui si trovava.

 

Ma come faccio a dire che c'è un giardino là fuori?

 

Poi un cigolio, e la porta di ferro arrugginito si spalancò facendo entrare una fresca brezza notturna, che le invase le narici, portando con se anche l' odore di umidità e molti altri odori che la investirono tutti in una volta; lasciandola stordita per un' attimo.

Appena aveva sentito i primi passi di quella persona a lei sconosciuta nella stanza, con uno scatto fulmineo aveva aperto gli occhi, ora non le facevano più male, e tirandosi su dal letto, senza nemmeno accorgersene, ruppe le catene che la tenevano legata, e gli si parò d' innanzi più minacciosa che mai.

Continuava a non distinguere i lineamenti di Lui, sempre che fosse un Lui, essendo questo coperto dalle tenebre, ma qualcosa le diceva che non si sbagliava.

Sempre quel qualcosa a lei ignoto le suggeriva che egli era pericoloso.

<< Vedo che ci siamo svegliati. >> Dal suo tono piatto non capiva se fosse un nemico o un' amico.

 

C'era qualcosa di strano.

Non sentiva il classico “tu tum” del pompare del suo cuore accelerato; anzi non lo sentiva affatto, era come scomparso.

 

Infine lo vide.

Uscì dall' ombra e si posizionò sotto la luce dei raggi della luna.

La sua bellezza era disarmante.

Qualunque donna al suo posto si sarebbe prostrata ai piedi di cotanta bellezza, ma Hermione non ne fu ammaliata; anzi la trovò quasi “normale”, come se si trattasse di qualcosa di “banale” quasi “scontato”.

Iniziava seriamente a preoccuparsi, pensava di stare perdendo le sue facoltà mentali.

Quell' uomo avrà avuto si e no un età compresa tra i 25 e i 28 anni.

Il suo volto era praticamente perfetto se non si contava un' orribile cicatrice che gli attraversava verticalmente la guancia destra. Partiva da sotto l' occhio, proseguiva per tutta la lunghezza del collo scomparendo sotto la maglietta nera.

Delle ciocche castane gli coprivano gli occhi.

Gli occhi.

I suoi erano rossi.

Rosso.

Quella parola le diede da pensare e un mucchio di pensieri le affollarono la testa contemporaneamente. Subito dopo, rivide tutto ciò che era accaduto.

Si portò le mani alla testa e cadde sulle ginocchia proprio come quella sera a Londra. Ricordò di Harry e Ron che la insultavano e di Ginni che la derideva, la rabbia le salì alla testa, se li avesse avuti tra le mani li avrebbe strangolati molto volentieri. Begli amici. Si diede della stupida da sola. Quegli occhi erano l' ultima cosa che aveva visto prima di sprofondare nelle tenebre, e sapeva che simili occhi poteva possederli solo un Vampiro.

Già i Vampiri...

Lei era stata morsa...

Portò istintivamente una mano sul punto del collo in cui comparisca quella sottile cicatrice a forma di mezza luna. Passandoci sopra i polpastrelli la sentì chiaramente mentre ne disegnava i contorni.

Alzò la testa e portò i suoi occhi d' dorati in quelli rubino del Vampiro e comprese finalmente cosa ci faceva lì.

Lo aveva morso a sua volta e, quindi, anche lei era diventata un Vampiro.

 

<< Calmati calmati! Non ti agitare. Ora devi bere altrimenti potresti dare di matto e fare del male a qualcuno. >>

Il suo tono questa volta era più dolce, questa volta le ispirava fiducia.

Si rialzò e gli si avvicinò titubante come un cagnolino randagio che ha timore a prendere quel pezzetto di cibo dalle mani di un bambino che glielo sta offrendo.

 

<< Chi sei? >> sussurrò la sua bocca senza nemmeno accorgersene.

Per questo la gola le riarse ancora e risentì l' urlo di disperazione del suo corpo che bramava sangue.

 

<< Aspetta. Ora siediti sulla poltrona, devi scegliere una cosa. >>

Il suo sguardo era enigmatico e sfuggente.

Fece come gli aveva detto e si sedette sul divano stringendosi poi le gambe al petto. Solo in quel momento si accorse di non stare indossando i suoi vestiti ma una camicia da uomo nera e dei pantaloncini neri.

 

Questo qui mi ha spogliata?

 

Che avessero?...

No, non era possibile!

Le possibilità che con quel Vampiro avesse fatto qualcosa erano bassissime.

Si guardò sconcertata gli abiti che indossava.

Lui aveva compreso il filo dei suoi pensieri infatti le disse subito: << Non ti preoccupare non ti ho fatto nulla. >>

Se sarebbe stata ancora umana sarebbe arrossita sino alle punte dei capelli, quindi si limitò ad annuire in silenzio incerta sul da farsi.

Non era sicura che fosse sincero, ma ora il suo sesto senso da Vampiro, le diceva che poteva fidarsi.

 

E certo, mi ritroverò come Spider-man a salvare civili innocenti, basandomi solo sul mio istinto da Vampiro come fa lui su quello da ragno. Che idiozia!

 

La verità è che quello non era uno stupido fumetto.

Anche quando aveva scoperto di essere una strega aveva pensato la stessa cosa.

Come minimo poi avrebbe scoperto che sua madre era una strega o un Vampiro.

 

La cosa potrebbe anche starci. La nonna diceva sempre che molte cose successe negli anni; ai membri della nostra famiglia, a volte si potevano ripetere sui loro discendenti. Mah.

 

A volte quella donna la spaventava per i discorsi che riusciva a fare.

 

<< Ora. >> la richiamò a prestargli attenzione.

<< Dimmi, basandoti sull' odore, quale tra questi due preferisci. >>

Le si era seduto accanto e le stava porgendo due piccole boccette di vetro stappate, dall' odore che ne fuoriusciva poteva benissimo dedurre che fosse sangue quello.

Si sentì solleticare piacevolmente le narici e il palato e la sete la colse di sorpresa.

<< S-scusa? >> Non connetteva più, quell' odore la invitava a farsi prendere.

<< Devi scegliere, come ti ho già detto, in base all' odore, quale reputi più gradevole fra questi due. >>

Continuava a non capire, e il sangue continuava a chiamarla.

D' istinto prese quella che si trovava nella mano sinistra e la ingoiò tutta in una volta senza perderne nemmeno una goccia.

 

Com' è buono, è così caldo.

 

 

Quando l' ebbe finito si leccò le labbra e sentì la sete placarsi.

Almeno per quel momento, sapeva che poi sarebbe tornata più prepotente che mai, glielo diceva l' istinto.

 

<< Vedo che preferisci il sangue dei babbani. >> sentenziò lui.

<< Sangue babbano? >> quell' affermazione l' aveva sconcertata.

<< T-tu ha-ai uc-c-iiso u-un... >>

<< No. Non faccio cose del genere. >> O almeno lui quelle cose non le faceva più in quella epoca, sia chiaro.

Lo fissava di sottecchio incerta.

<< L' ho preso da uno “spacciatore” se così si può dire. >> Nel dirlo aveva portato un dito alle labbra pensieroso.

<< Ok. Ma... posso sapere cosa intendi allora? >>

<< Semplicissimo! >>

Le stava rivolgendo un sorriso a trentadue denti. Doveva ammetterlo quel sorriso era stupendo, scaldava il cuore.

Ma lei non lo aveva più.

<< Ti ho fatto scegliere il tuo tipo di sangue. Ogni Vampiro appena nato deve decidere il tipo di sangue con il quale si nutrirà da qui all' eternità. Questo non te lo raccontano sui libri di scuola, non è vero? >>

Ma com' era possibile una cosa del genere?

Lei ad Hogwarts era la prima in tutto, com' era possibile che sapesse solo ora di una cosa del genere?

Aveva studiato e letto ogni tipo di libro sulle “Creature della Notte”, anche quelli della Sezione Proibita a scuola, ma nessuno di questi trattava simili cose.

 

 

Che mi stia prendendo in giro?

 

Non era possibile.

Il Vampiro rispose subito ai suoi dubbi.

<< Diciamo che questo è un segreto che accomuna tutti noi. Perché se qualcuno lo sapesse saprebbe uno modo molto più efficace per ucciderci. >>

Hermione alzò un sopracciglio.

<< Non è che potrebbe farlo un Vampiro ad un' altro Vampiro? >> chiese facendo capire che non si fidava, ma lui bellamente la ignorò e le rispose sempre sorridendo.

<< Impossibile, se un Vampiro facesse una cosa del genere verrebbe condannato alla stessa fine. Questa è la prima legge della nostra società, ed è inviolabile. >>

Quella discussione la stava incuriosendo, così mentre giocherellava con la boccetta ormai vuota chiese spiegazioni.

<< Per esempio tu hai bevuto sangue babbano, giusto? >>

Lei annui.

<< Ad un mago o una strega per ucciderti basterebbe farti bere del sangue di mago o strega pura. Chiaro ora? >>

<< Ma io sono una mezzo-sangue! >> disse tristemente, quasi come ad accusarsi. Era cresciuta e maturata con l' età ma non concepiva ancora quella sua debolezza, il non accettare le sue origini. L' avevano sempre presa in giro per quello stupido motivo.

 

Dannazione

 

<< Infatti me ne ero accorto. Su di te, almeno teoricamente, non ci dovrebbe essere differenza sul tipo di sangue che bevi. Ma, ti sconsiglierei vivamente dal bere quello di streghe o maghi puri, ciò potrebbero causare dei ehm... come potrei dire... Disagi. Si dei disagi, a te e ad altre persone, quindi non lo bere mai. Ok? >>

 

Quel discorso l' aveva lasciata spiazzata.

 

<< Va bene. Ma ora potrei sapere, di grazia chi sei? E qual' è il tuo nome? >>

La infastidiva averlo davanti e non avere un nome con cui chiamarlo.

 

Il Vampiro le sorrise ancora mostrando volontariamente i canini questa volta.

 

<< Mi chiamo Dimitri. E tu sei? >>

Questo qui riusciva spiazzarla, non tanto per il nome ma diciamo per i suoi strani modi di fare. Era troppo solare per i suoi gusti.

 

<< Io mi chiamo Hermione Jane Granger. >>

Non sapeva nemmeno del perché gli aveva detto il suo secondo nome, mah...

 

<< E' un piacere conoscerti Hermione. Ora devi sapere che la classe di Vampiri a cui noi apparteniamo si chiama: “Anima”. Quindi tu ora sei un Vampiro. >>

Il suo tono cambiò bruscamente diventando grave.

<< Per ora non mi interessa sapere il motivo per il quale mentre mi nutrivo mi hai morso, me lo dirai quando sarai pronta, ma me lo dovrai dire. Chiaro? >>

Non si aspettava che potesse assumere un tale tono di voce.

Annuì.

Dopo che aveva parlato si era venuto a creare silenzio che fu interrotto subito dopo sempre da lui che, ripreso il sorriso, le disse: << Domani dovrai venire con me in un posto. >> ora si stava grattando l' orecchio imbarazzato << sai quello che ieri notte era un tantino illegale. >>

A Hermione venne un colpo, per poco non fece cadere la boccetta con cui giocava, interra rischiando di mandarla in frantumi.

 

 

Illegale? Che cazzo ho combinato?

 

<< Non ti preoccupare dobbiamo solo andare a sentire il parere del consiglio dei Vampiri che attualmente è riunito qui a Londra. Naturalmente è solo per far sapere loro che c' un nuovo vampiro Anima. >>

Dimitri si alzò dal divano, prese dalle mani di Hermione la boccetta e la rimise, con l'altra ancora piena, dentro un piccolo cofanetto d' argento che era sopra una

mensola della stanza.

Poi, Hermione lo vide andare verso la porta.

<< Hermione. Miraccomando non uscire fino al mio ritorno, e tira le tende su tutte le finestre, sei ancora debole alle luci del sole, e tra poco sorgerà. >>

Era appena uscito quando lo sentì tornare indietro e riaprire la porta per dirle <<

Fai la brava. >> e le strizzò l' occhio.

Hermione in risposta gli sorrise timidamente.

 

Ok. Questo qui è matto!

 

 

Note dell' autrice

 

Eccovi il secondo capitolo.

Non ci credo sono riuscita a scriverlooooooo

[Si ricompone]

Non è venuto un granché ma spero di rifarmi col prossimo.

Vi dico solo che questo capitolo lo scritto sul cellulare a scuola, durante le ore di Italiano e Matematica. Si mi stavo annoiando, così non sapendo cosa fare mi sono detta: << Dai fai qualcosa di veramente produttivo. Continua la Fanfic. >> e così è stato. Ed ora eccomi qua.

Non mi aspettavo tutto questo successo con solo il primo capitolo, e nemmeno che l' idea di un Hermione Vampiro o di un “voltafaccia” ( come ha detto CuLlEn_AdDoTtIvA. ND) da parte degli altri due vi avesse potuto interessare. Wow, me ringrazia tutte voi per i vostri commenti e per avere aggiunto questa fanfic alle preferite e alle seguite e chi ha solo letto.

Thanks <3

 

 

chiacchia21:

Sono molto contenta che ti sia piaciuta, e molto presto Hermione a quei due gliela farà pagare. Muhahahah

Grazie dei complimenti anche se non mi reputo così brava. =D.

Spero che ti sia piaciuto anche questo capitolo.

Baci.

 

fandracofiction:

Ecco, lo continuata contenta? Io spero di si. Mi ci è voluto tanto a scriverlo anche perché ero senza ispirazione. Spero solo di poter aggiornare il prossimo capitolo più velocemente possibile. =D

baci.

 

Artemislover:

Grazie per aver commentato l' altro capitolo.

Devo dirti che il rapporto tra Hermione e Draco potrebbe venire fuori un po' complicato, perché aggiungerò cose alla mia storia che non ci sono nei libri della saga. Spero solo di riuscire a fare bene ciò che ho intesta e che piaccia anche a voi.

Baci

 

aeris1993:

Non esagerare con i complimenti, non credo che sia un capolavoro.

Comunque spero di aver saziato la tua curiosità, almeno per ora, rivelando almeno l' aspetto e il nome del Vampiro che ha trasformato Hermione.

Baci.

 

Cassidy14:

Spero che il capitolo ti sia piaciuto anche se Hermione non è ancora molto “attiva”, ma prometto che al prossimo capitolo inizierà a comportarsi da Vampiro, se così si può dire. Hehe.

Baci.

 

Ikuto_shin:

Ciao. Mi dispiace ma dovrai aspettare ancora un paio di capitoli prima che lei torni a scuola e compia la sua vendetta. Ma non ti preoccupare, perché cercherò di aggiornare il più presto possibile così che la storia inizi veramente.

Baci.

 

CuLlEn_AdDoTtIvA:

Ti ringrazio di reputare la mia idea originale. Sinceramente non mi è mai piaciuto vedere loro tre sempre insieme, e il fatto che fosse sempre tutto rose e fiori, così ho pensato e ho avuto questa idea. Spero che ti interessi ancora.

Baci.

 

devil09:

Visto? Sono riuscita a mettere un nuovo capitolo. Spero che ti sia piaciuto anche questo. Grazie di aver commentato. XD

 

HeL_ChaN:

Questo è il frutto delle ore di italiano e matematica passate a non far niente.

Il dolce far niente....

Dopo che mi hai letteralmente “scassato l' anima” con << Aggiorna presto >>

e robe simili alla fine posso dirti di esserci riuscita.

Tadaaaaaaaan.

Lo so non è un capolavoro ma è sempre qualcosa.

Baci.

 

Alla prossima.

Baci.

   
 
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