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Autore: Giulia K Monroe    29/08/2010    9 recensioni
E se Harry Potter avesse avuto una sorella minore?
E se Sirius Black non fosse stato catturato e portato ad Azkaban?
Cosa sarebbe successo alla storia più amata di tutti i tempi? Scopritelo leggendo!
***
All'improvviso lo sguardo opaco, grigio metallo sporco, si accese. Luminoso e carico di rabbioso odio, si riversò su quello della ragazza, che trasalì spaventata.
Alexis fece per indietreggiare, ma lui non glielo permise: lasciata scivolare la mano da sotto le sue, le aveva artigliato le spalle con una presa tanto violenta da farla gemere per il dolore; l'aveva quindi trascinata contro l'armadio e l'aveva sbattuta furibondo contro lo specchio, facendole mancare il respiro.
«Perché non ti sei fidata di me?!» ruggì Draco e alzò il braccio con una mossa così repentina che lei, per un attimo, temette che stesse per colpirla; lui invece scaraventò il pugno al di sopra della sua spalla e il suo viso venne sfiorato solo dall'aria smossa: le nocche pallide avevano cozzato con lo specchio al quale era poggiata, incrinandolo.

[IN FASE DI REVISIONE]
Genere: Angst, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Draco Malfoy, Famiglia Malfoy, Harry Potter, Nuovo personaggio, Sirius Black | Coppie: Harry/Ginny, Lucius/Narcissa, Ron/Hermione
Note: Movieverse, What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Primi anni ad Hogwarts/Libri 1-4
Capitoli:
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Ecco il nuovo capitolo!
Già vi annuncio che, probabilmente, il prossimo arriverà in ritardo, perché ancora non l’ho iniziato >___<
Ma, per il momento, sono abbastanza presa dal mio racconto originale che, fino a cambio idea, non posterò più qui su EFP, per evitare, in futuro, malintesi con qualche casa editrice a cui vorrei proporlo!
Per il resto, spero vivamente che questo capitolo vi piaccia *_*
Io mi sono divertita molto a scriverlo!
E ieri, mi ci sono messa davvero d’impegno per finirlo e postarvelo!

Come al solito, fatemi sapere che ne pensate, che per me è sempre importantissimo! *O*

 

Vorrei inoltre dare un grazie davvero speciale alla mia gemy, che mi ha fatto qualche altro disegnuccio dei personaggi della storia!
Vi posto i link dove potrete vederli, spero vi piacciano anche questi *_*

 

Chibi Pansy Parkinson -Capitolo della festa di Halloween:  http://adawong.forumfree.it/?t=41893648 
Coolen Careye –si legge Colèn, tra l’altro x3:  http://adawong.forumfree.it/?t=49659761

 

 

 

 

 

~Un Particolare In Più~

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Capitolo XVI: Voli, punizioni e…

 

 

 

 

 

 

 

-No, dai! Lasciami andare! Mettimi giù! Ci stanno guardando tutti! -
I corridoi gremiti di studenti si aprivano in due ali, al loro passaggio, fatte di sguardi attoniti, risolini frivoli e mani indicanti. Molti stringevano Vanity Witch tra le dita, segno che non era rimasto quasi nessuno all’oscuro della loro già evidente relazione. Qualcuno fischiava, al loro passaggio, e altri battevano le mani. I più arditi si azzardavano addirittura a fare qualche commentino provocante, che sembrava imbarazzare tanto Alexis, quanto scivolare senza alcuna consequenza su Draco. Si limitava ad avanzare, stringendo le braccia in una presa ferrea attorno alle gambe della ragazza, che continuava ad agitarsi, furiosa.
-Cosa c’è: ti vergogni del nostro rapporto, Black?-
La scimmiottò, con tono serio, senza dare alcun segno di cedimento o sforzo, nel trasportarla sulla spalla, mentre si muoveva come un’ossessa.
-Ma stiamo dando spettacolo! Non eri tu quello arrabbiato perché siamo sulla bocca di tutti?!?-
Uscirono dai sotterranei, per ritrovarsi nell’ingresso principale, dove i vari studenti si fermarono ad osservare la scena, divertiti. C’erano persino le Untouchable Ravens, sedute sui gradini della scalinata principale, tutte intente a godersi lo spettacolo da loro originato.
-Infatti sono arrabbiato.-
Rispose con tono incolore, voltandosi verso il gruppetto di Corvonero e lanciando loro un’occhiata penetrante. Coolen gli sorrise impertinente, facendogli addirittura un cenno con la mano.
-Siete davvero perfetti insieme!-
Squittì eccitata, battendo le mani.
-Lo sapete che non ve la lascio passare questa, vero Coolen?-
Esordì e l’intera hall si ammutolì, per seguire quello che si prospettava uno scontro epico: Draco Lucius Malfoy, erede di una delle più potenti e antiche casate del mondo magico, Principe di Serpeverde e decisamente cattivo ragazzo di nomina, contro le cinque ragazze con più potere all’interno della scuola, capaci di piegare chiunque con poche righe di un articolo.
-A buon rendere, Malfoy.-
Si limitò a rispondere Coolen, ammiccando lievemente, arrogante.
-Contaci.-
Draco si esibì in un sorrisino e scosse appena la testa, voltandosi verso l’uscita di Hogwarts. Adesso che lui dava loro le spalle, Alexis –che si era momentaneamente calmata- poteva vedere le famose giornaliste, che ricambiarono l’occhiata divertite. Coolen le fece addirittura un’occhiolino, come a dirle ‘Bella scelta, tesoro’.
Quando il ragazzo aprì le enormi ante dell’entrata, riprese ad agitarsi, tempestandogli la schiena di deboli pugni.
-Ehi! Draco, fermo! Dove stiamo andando?-
La presa attorno alle sue gambe si fece più ferrea, mentre il Principe superava l’uscio e scendeva i pochi gradini in marmo.
-Stai cominciando ad annoiarmi, Black: sta zitta o ci penso io a farti chiudere quella bella boccuccia.-
La avvertì, con aria minacciosa. Alexis balbettò qualcosa e poi gonfiò le guance, offesa, fermandosi e lasciandosi trasportare, mentre incrociava le braccia sulla spalla del biondo.
-Silenzio, finalmente.-
Sospirò quello, avanzando per il giardino.
L’aria fredda del mattino invernale li accolse, colpendoli con carezze tutt’altro che piacevoli.
-Sai che, quando ti ci metti, sai essere davvero petulante?-
La riprese Draco. Lei non rispose, voltando il viso dall’altra parte rispetto a lui, che si lasciò andare ad una risata divertita.
Alla fine, arrivarono nei pressi del campo di Quidditch, dove Draco si introdusse. Solo quando furono al centro dell’arena, la lasciò andare.
-Eccoci qui.-
Alexis non rispose, incrociando le braccia al petto e assumendo un’aria offesa, accentuata dalle labbra corrucciate e dall’occhiata severa che gli stava lanciando da sotto le folte ciglia scure.
-Lo sai che quando sei arrabbiata diventi ancora più carina, Black?-
Sogghignò, allungando una mano per sfiorarle il viso; ma lei sbuffò e si scostò brusca, facendo qualche passo all’indietro. L’occhiata che Draco le lanciò, arrabbiata e infastidita da quel gesto, la fece tremare appena.
-Si puo’ sapere che diavolo ti è saltato in mente?!? – sbottò poi lei, scuotendo la testa per riprendersi – Mi hai fatto passare per una stupida davanti a tutta la scuola!-
Draco alzò entrambe le sopracciglia, scrutandola impassibile.
-Per quello non avevi bisogno del mio aiuto.-
Se ne uscì, con tono ironico. Alexis sbuffò di nuovo, rumorosamente.
-Oh, ma vai al diavolo, Malfoy!-
Lo salutò, con tono irritato, facendo per superarlo, arrabbiata.
Lui, ovviamente, non glielo permise.
Il suo braccio scattò di lato, bloccandola sul posto; a lei sembrava di essere andata contro una sbarra di ferro.
-Dove credi di andare?-
Aveva usato una voce strana per proferire quella domanda: era un misto di rabbia e insofferenza, condita con un pizzico di gelido ordine.
-Lontano da te.-
Si limitò a rispondere lei e fece per superarlo di nuovo. Ma la presa del suo braccio le si strinse attorno alla vita e la costrinse a finire intrappolata contro il suo petto muscoloso.
-Oh, io non credo proprio, Black. Tu resti qui.-
Ordinò, con dolcezza, mentre le metteva una guancia sulla tempia, stringendola forte a sé.
Alexis cercò di fare la sostenuta, ma alla fine, seppur ancora infastidita dal suo comportamento, si arrese e si lasciò cullare da quelle braccia forti e accoglienti.
-Perché siamo qui?-
Sospirò, cercando di alzare un braccio per potergli posare la mano sul petto. Lui allentò appena la presa, permettendoglielo. Chinò il capo per poterla osservare bene in viso e le sfiorò una guancia con la punta gelida delle dita. Lo sguardo argenteo era strano, un misto di emozioni indecifrabili, che combattevano tra loro.
-Sono arrabbiato.-
Le rispose, abbassandosi quel tanto che gli bastava per poter far aderire le loro fronti.

Rabbia.
-Ho notato.-
-No, sono davvero arrabbiato.-
Contrasse la mascella e il guizzo di un muscolo gli attraverò una guancia tesa.

Fastidio.
-E allora? Questo non spiega perché mi hai trascinata fin qui con la forza.-
Gli fece notare, seria.
Lui sorrise appena, socchiudendo gli occhi, e ripercorse tutto il profilo del suo viso, con gesti lenti e premurosi, quasi avesse paura di farle del male con una carezza appena più decisa.

Gentilezza.
-Quante cose che non sai di me, bella Black.-
Mormorò, le labbra premute tra i capelli morbidi. Alexis strinse le mani sulla camicia, abbassando lo sguardo, e fece per rispondere: quante cose che lui non sapeva. Ma il ragazzo la precedette.
-Quando sono arrabbiato, ci sono solo due cose che riescono a farmi calmare.-
Le spiegò, sussurrando ogni parola con tono lento e strascicato. Avvicinò il viso a quello di lei, che potè vedere chiara la nota di rabbia che gli offuscava lo sguardo. Le sfiorò il naso con le labbra, e poi scese a depositarle su quelle morbide della ragazza.
-Una di queste due cose, sei tu.-
Le mormorò sulla bocca, prima di rapirla con un bacio all’inizio dolce e delicato, poi violento e possessivo, che la sorprese, lasciandola letteralmente senza fiato. Era come se, con quell’intreccio di lingue e modellarsi di labbra, volesse farle comprendere l’intensità e la verità delle parole che aveva appena pronunciato. Le leccò, avido, come se ne avesse una necessità incontrollabile, per tenere a bada la rabbia che ancora verteva a livelli esorbitanti, a causa di quelle impiccione Corvonero.
Fu lei a distanziarsi, alla fine, oltremodo affannata e con le labbra appena gonfie e livide.
-Ok, credo di aver capito cosa intendi. – sussurrò, senza più fiato –Sei decisamente arrabbiato.-
Lui sorrise appena, divertito, e fece aderire ancora le loro fronti, sfiorandole il profilo del collo con la punta delle dita, gli occhi ora chiusi, come se stesse assaporando ogni minima sensazione data dalla loro vicinanza.
Alexis si prese del tempo per tornare a respirare normalmente, le mani che ancora si stringevano appena sul tessuto pregiato della camicia bianca di Draco.
-E poi… – continuò lui, con un sussurro appena – l’altra cosa che mi aiuta a scaricare i nervi è volare.-
La informò, riaprendo gli occhi, che ora scintillavano di una nota eccitata, senza tuttavia riuscire a scacciare l’ombra che ancora li oscurava. Quando la comprensione sorse finalmente, Alexis spalancò appena gli occhi.
-Ecco perché mi hai portata qui!-
Esclamò, dandosi della sciocca per non esserci arrivata da sola. Lui ghignò appena, fissandola da vicino con un’occhiata impenetrabile.
-Quindi, dal momento che sei molto arrabbiato, vuoi che io ti osservi volare! – aggiunse, illuminandosi in un sorriso allegro – Potevi dirmelo: non c’era bisogno che mi trascinassi con la forza!-
Il ghigno di Draco si allargò appena, mentre le sfiorava i capelli con le labbra.
-No, quello era solo per punirti della tua lingua lunga.-
Le rispose divertito. Lei mise il broncio e lui le lambì la bocca per un nuovo bacio.
-In ogni caso, non ti ho portata qui per guardarmi volare.-
Precisò, distanziandosi appena, senza tuttavia sciogliere l’abbraccio. Il suo sguardo si sollevò verso il cielo plumbeo, indifferente. Alexis aggrottò la fronte.
-Credo di non capire, allora.-
Confessò e Draco tornò a guardarla, con un sorriso.
-Rifletti, mia bella Alexandra: hai capito che sono molto arrabbiato, giusto?-
Lei annuì.
-E io ti ho spiegato che ci sono solo due cose che riescono a calmarmi e, forse, a convincermi dal non fargliela pagare a quelle pennute ficcanaso.-
-Sì: io e…– sbarrò gli occhi, capendo all’improvviso – No! Assolutamente no!-
Spinse le mani sul petto e lo allontanò e lui glielo lasciò fare, districando l’abbraccio e guardandola dall’alto con un sorrisino per niente rassicurante.
-Non ti stavo mica chiedendo il permesso: te lo stavo comunicando.-
Rispose lui, con tono asciutto, avanzando di un passo e tendendo una mano per sfiorarla. Alexis scosse la testa e indietreggiò, allontanandosi.
-No! No! E ancora NO! Malfoy, sul serio io…-
Andò a sbattere contro il muro degli spalti e lui, silenzioso e sinuoso come una vera serpe, la raggiunse e la imprigionò.
-Malfoy? – sibilò, avvicinandosi al suo viso – Oggi mi hai chiamato troppe volte in questo modo e la cosa mi da oltremodo fastidio.-
La avvertì con tono di sottile minaccia.
-Per cui: non ti conviene farmi incazzare ancora di più. Tu, ora, ti farai un bel giretto con me.-
Alexis strinse gli occhi e scosse la testa.
-No…per favore, qualsiasi cosa ma il volo no! Io…odio volare! Non ne sono capace!-
Dichiarò, leggermente isterica per la tensione.
-Sì, lo so. Ho visto la tua prima lezione di volo: sei peggio di quella Mezzosangue della Granger.-
Sputò con una luce cattiva nello sguardo. Poi sorrise, dolce come il veleno di acromantula.
-Ma non mi interessa.-
Asserì asciutto, sfiorandole le labbra con un bacio al quale lei avrebbe voluto sottrarsi, infastidita.
-Ora, tu mi aspetti qui. Vado a prendere la mia Nimbus 2001 e arrivo.-
Si allontanò da lei, con un sorrisetto sulle labbra fine.
-E non provare a scappare, saprei sempre dove trovarti.-
La minacciò, scendendo negli spogliatoi.
Lei lo guardò scomparire dietro le scalette, con le mani strette in due pugni, abbandonate lungo i fianchi, e il viso rosso per la rabbia.
-Ma neanche per sogno!-
Sputò indignata e si voltò, dirigendosi a passo svelto verso l’uscita del campo. Si sarebbe messa a correre volentieri, ma non lo fece.
Non avrebbe mai volato su di una dannata scopa, neanche con Draco: lei aveva davvero una paura terribile delle altezze! Lui poteva essere arrabbiato quanto gli pareva, ma non l’avrebbe portata in cielo!
Era ormai in prossimità dell’uscita ma, ovviamente, non l’avrebbe mai raggiunta.
La sua voce, infatti, carica di delusione e astio, la costrinse a fermarsi.
-Dovresti imparare ad essere più obbediente, Alexandra Black.-
Si voltò appena in tempo, per vederlo partire a tutta velocità, calvalcioni della sua scopa, la schiena piegata in avanti e lo sguardo sicuro e luminoso. Sbarrò gli occhi e fece per scappare, ma lui fu, ovviamente, più veloce e, raggiuntala, la afferrò per la vita con un braccio e la costrinse a sedersi davanti a lui, prima di partire a tutta velocità verso l’alto.
Un urlo disumano e spaventato squarciò il silenzio di quella tranquilla domenica di fine Novembre.
Quando Draco fermò la scopa a mezz’aria, a parecchi metri dal suolo, Alexis stava ancora gridando, agitandosi impaurita. Le mise una mano sulla bocca e lei mugugnò terrorizzata, muovendosi ancora di più e minacciando pericolosamente la stabilità della scopa. Il ragazzo la strinse di più a sé.
-Se ti agiti così, non fai che peggiorare la situazione e cadremmo entrambi.-
Le sussurrò in un orecchio e lei sbarrò gli occhi.
-E tu non vuoi che accada, vero?-
Aggiunse, con tono cupo, e lei scosse lentamente la testa, deglutendo e fermandosi.
-Bene, così va molto meglio. Ora ti levo la mano dalla bocca, ma tu prometti di non sbraitarmi contro.-
Alexis lo guardò, con un misto di preoccupazione e serio terrore nello sguardo di smeraldo. Ma, appena le dita eleganti del Serpeverde scivolarono via dal suo viso, lei prese ad urlargli in faccia.
- SI PUO’ SAPERE CHE DIAVOLO TI E’ PRESO, MALFOY?!? FAMMI SCENDERE DA QUI, SUBITO!-
Strillò, in preda al panico, ricominciando ad agitarsi di nuovo e tempestandogli le spalle con deboli pugni.
-E menomale che ti avevo detto di non sbraitare…-
Sospirò, prendendogli i polsi con una sola mano, per fermarla, mentre l’altro braccio ancora la teneva stretta per la vita.
-Vuoi stare ferma, per tutti i dannati mezzosangue?!?-
La rimproverò infine, lanciandole un’occhiataccia. Lei lo osservò in tralice, in un misto di paura, rabbia e disperazione. Draco le si avvicinò al viso, sfiorandola con una carezza affettuosa della guancia.
-Potresti cercare di smetterla di agitarti e fidarti di me?-
Le sussurrò in un orecchio, con dolcezza, strofinandole il naso su tutto il profilo del viso.
Ma lei si scostò brusca –rischiando, tra l’altro, di sbilanciarsi troppo e di cadere, se lui non l’avesse trattenuta con un braccio- e scosse la testa.
Non è che non si fidasse di lui: ma non riusciva a ragionare molto con tutta la paura che aveva, in quel momento. E il vento del primo inverno, che sferzava feroce nel cielo e che faceva tremare la scopa, non era di certo rassicurante.
-Lasciami andare, Malfoy…Non voglio stare qui.-
Lo supplicò quasi, nascondendo il viso contro il suo petto.

E quelle semplici parole, per Draco, furono peggio di una pugnalata al cuore.
Non si fidava di lui?
Alexis chiuse gli occhi, tremando.

Non.
E le sue mani si aggrapparono disperate alla sua camicia ormai stropicciata.
Si.
Lo sguardo argenteo si perse nel vuoto, lontano, disconnesso.
Fidava.
Si allontanò da lei, la mascella tanto contratta da creare il guizzo di un muscolo sulla guancia.
Di.
La stretta intorno alla vita della ragazza si fece all’improvviso debole, come se avesse deciso di non tenerla più, rischiando di farla cadere.
Lui.
Alexis sbarrò gli occhi, quando sentì il suo braccio abbandonarla.
-Draco!-
Strillò, nel panico, stringendo le dita sottili sulla camicia e nascondendo il viso contro il suo petto. Lui sembrò risvegliarsi e il suo sguardo scese, lento, ad osservare la ragazza ora serrata a lui. Un sorriso amaro gli colorò le belle labbra.
-Ah: ora è Draco, Black?-
Soffiò, con un pizzico di cattiveria, senza accennare a riafferrarla. Anzi, si chinò appena in avanti, costringendola a fare lo stesso e sbilanciandosi appena, facendole cacciare un urlo terrorizzato.
-Che fai…? Per favore, portami giù…-
Draco sospirò amareggiato, scuotendo il capo.
-Tu non ti fidi di me, Black.-
Mormorò deluso, sfiorandole appena i capelli con le labbra. Non era una domanda, ma una vera e propria constatazione, che la colpì con la forza di uno Stupeficium sparato in mezzo al petto, a pochi centimetri di distanza, lasciandola senza fiato. Per un momento, di fronte all’insoddisfazione della sua voce, dimenticò persino di trovarsi a parecchi metri da terra, sospesa nella sua peggiore paura.
-Come puoi stare insieme a me?-
Aggiunse Draco, con tono strascicato e lontano.
Alexis alzò il viso di scatto, come colpita da uno schiaffo, e lo guardò con gli occhi sbarrati. Lo sguardo d’argento non la ricambiava, fisso su un orizzonte lontano e immaginario, fermo e gelido come fiamme ghiacciate.
-Che cosa?-
Sussurrò lei, senza fiato. Poi scosse violentemente la testa, rischiando di cadere, ma non se ne preoccupò.
-Non è come dici tu, Draco…Io mi fido di te.-
Il ragazzo chinò il capo, per osservarla, e la guardò con espressione impenetrabile, priva di emozione.
-Dimostramelo.-
Le ordinò, il tono duro e ferito.
-Aggrappati a me con tutte le tue forze e permettimi di volare con te.-
Alexis lo guardò indecisa, poi chiuse gli occhi e annuì. Gli passò le braccia intorno al collo, stringendolo forte a sé. Gli posò il viso nell’incavo tra il collo e la spalla, sfiorandone il profilo con il naso.
-Io mi fido di te.-
Gli ripetè con un sussurro sincero.
Lui sorrise appena, mentre le circondava di nuovo la vita con un braccio e la stringeva a sé, con una presa ferrea.
Si chinò quel tanto che gli bastava per raggiungere il suo orecchio.
-Lo so. Ma farti credere il contrario era il modo più facile per farti stare buona.-
Le soffiò con voce derisoria.
Poi, si chinò in avanti e partì a tutta velocità, lasciando che una sequela di insulti da parte della mora, si perdessero in un grido.

Appena i suoi piedi toccarono di nuovo terra, si precipitò a scendere dalla scopa. Tremava tutta e le gambe minacciavano di abbandonarla da un momento all’altro. Draco, al suo fianco e ancora cavalcioni della sua Nimbus2001, sorrideva sereno.
Quando fu sicura di riuscire a controllare le reazioni del suo corpo, Alexis si voltò verso di lui, gli occhi lampeggianti.
-Sei uno stupido!-
Gli gridò contro, infuriata, per poi voltarsi e allontanarsi. Draco la osservò divertito, seguendola con la scopa e volandole accanto.
-E dai Alexandra: non dirmi che non ti sei divertita almeno un po’.-
La schernì e lei si girò a fronteggiarlo, gli occhi sbarrati.
-Di-divertita?!? Hai corso come un matto! Credevo che ci saremmo andati a schiantare!-
-La fiducia che riponi in me è davvero commovente.-
La osservò, alzando un fine sopracciglio. Lei sbuffò, scuotendo la testa, ancora spaventata.
-Qui non c’entra niente la fiducia, Draco! – sbottò, stringendo i pugni tanto forte da farsi male – Volare è una cosa che mi terrorizza e tu non mi hai voluto ascoltare!-
Si girò e si rincamminò per il campo, verso l’uscita. Il biondino continuò a seguirla sopra la scopa.
-Guarda il lato positivo: io mi sono sfogato e ora sono di ottimo umore.-
-Sono contenta per te, Malfoy, perché il mio umore è pessimo invece, adesso, grazie a te!-
Lui sbuffò e la superò, mettendolesi davanti a sbarrandole la strada. Allungò una mano ad afferrare la sua, mentre scendeva finalmente dalla scopa.
-E’ stato davvero così terribile, volare con me?-
Le domandò, avvicinandolesi e accarezzandole una guancia con le nocche. Lei cercò di opporre resistenza a quel contatto, ma alla fine, sotto quello sguardo incupito, cedette e sospirò.
-No, non così terribile.-
Draco sorrise appena, soddisfatto, e le circondò la vita con le braccia, stringendola delicatamente a sé.
-Ma non mi piace volare…E tu corri troppo!-
Si lamentò, cingendolo a sua volta e posando una guancia sul petto. Draco ridacchiò appena, divertito: però, doveva ammettere che sentiva il cuore davvero leggero a vederlo così sereno.
-Scusami. – mormorò, poggiandole le labbra sulla fronte – La prossima volta cercherò di andare più piano, d’accordo?-
Alexis alzò il viso di scatto, premendogli le mani sul petto e distanziandolo.
-Quale prossima volta?!-
Domandò retoricamente, con un urletto isterico, gli occhi sbarrati. Draco non riuscì a trattenere una risata, che si diffuse leggera per il campo.
-Andiamo, devo darti una cosa.-
La prese per mano e, ancora ridacchiando, la riportò all’interno del castello. 

Quando rientrarono nella Sala Comune di Serpeverde, nessuno fece alcun commento.
Una cosa abbastanza positiva di quella casa, era che non si amavano poi molto i pettegolezzi, specialmente quelli riguardanti i propri compagni.
Non c’era molta gente: un gruppetto di ragazzine stava discutendo dell’oroscopo di Vanity Witch, sedute ad un tavolino, e furono le uniche a lanciare loro occhiate sognanti, come se avessero voluto trovarsi nella stessa situazione; il resto era raccolto attorno ad un divano vicino al camino: c’era Diamond, accoccolata in braccio a Nott –avevano addirittura raggiunto il felice mese insieme!-; alcune ragazzine che circondavano Blaise Zabini; Marcus Flint e Chandler Warrington occupavano un’altra poltrona; e al centro, in piedi, c’erano Tiger e Goyle, intenti a raccontare una barzelletta.
-Il capo-ufficio del ‘Dipartimento delle Catastrofi e degli Incidenti Magici’ manda tutti i giorni due suoi impiegati a comperare il quotidiano. I due però, privati delle loro scope, sono costretti a percorrere un lungo sentiero in salita tutte le mattine presto per procurargli il giornale… -
Draco fece per trascinarla in camera, dopo essersi scambiato un’occhiata d’intesa con Flint e Warrington, ma Alexis lo fermò.
-Rimaniamo un po’ qui con loro: quanto tempo è che non stai un po’ tra amici? Io, sinceramente, troppo.-
Propose, con un sorriso. Draco la fissò alzando un fine sopracciglio, ma quando lei lo osservò dal basso con la migliore espressione convincente che potesse assumere, lui sbuffò e socchiuse gli occhi, annuendo e lasciandosi trascinari vicino al gruppo. Alexis prese posto vicino a Diamond, che si era staccata da Nott e le aveva indicato un posto accanto al suo, mentre Draco si era accomodato vicino a Zabini, tra il suo piccolo fan club.
-Uno propone all’altro: “Ho un’idea! Senti, lunedì andiamo in edicola, poi compriamo sette giornali diversi, La Gazzetta del Profeta, Trasfigurazione oggi, Il Cavillo, Il Settimanale delle Streghe, Il Cercatore, L’urlo della Banshee e Occhi d’Oracolo, e poi gliene diamo uno per ogni giorno della settimana.” “Ma dai, se poi se ne accorge?” “Io dico di no, e poi cosa ci costa? Proviamo!”-
Continuò Goyle, gesticolando per dare enfasi al discorso.
-Allora, come è stato essere al centro dell’attenzione dell’intera scuola?-
Le chiese Diamond con un sussurro, mentre Theo la salutava con un cenno della mano.
Alexis si strinse nelle spalle.
-Un po’ imbarazzante, ma spero che tutti se ne dimentichino presto.-
-Lunedì i due vanno in edicola, acquistano sette giornali diversi e iniziano a dare al capo-ufficio ogni giorno una rivista diversa, ma tutte datate lunedì. Il lunedì va tutto liscio. Il martedì va tutto liscio. Il mercoledì va tutto liscio. “Che cosa ti avevo detto?” dice il primo all’altro “Lo vedi che non si accorge di niente?” Il giovedì, ormai sicuri di sé, gli ripropongono un altro giornale di lunedì. Il venerdì va tutto liscio. Il sabato va tutto liscio…-
Blaise si voltò verso Draco, sogghignando appena.
-Allora, Dra?-
-Che?-
Mormorò il biondino di risposta, accendendosi una sigaretta e passandone una anche all’amico.
-Come intendi fargliela pagare alle Untouchable Ravens?-
Il biondino scrollò le spalle.
-Non lo so: puo’ darsi che decida di lasciarle perdere, per stavolta. Alla fine, l’articolo non dice nulla che tutti non sapessero già e poi non mi importa: se ad Alexandra sta bene, va bene anche per me.-
Asserì, buttando una nuvola di fumo lontano dalle testoline del fan club di Blaise, che lo guardò ammirato. Gli posò una mano sulla spalla, con un gesto di compiaciuta ammirazione.
-Questo sì che è amore, amico mio!-
Scosse la testa con fare teatrale, portandosi una mano al cuore, meritandosi una gomitata nello stomaco.
-La domenica…sentono un urlo. “Acc, hai visto che se ne è accorto!” borbotta il più fifone dei due. I due entrano a testa china, pronti alla terribile lavata di capo. Il capo-ufficio ha i giornali aperti alla pagina della cronaca, appoggiati l’uno a fianco dell’altro.-
Alexis spostò lo sguardo su Draco e Blaise, e ridacchiò quando vide il primo affibiare una gomitata al secondo. Poi, i loro sguardi si incontrarono, bruciando l’uno nell’altro per qualche secondo intenso; lei sorrise con dolcezza, stringendosi in una spalla, prima di tornare a fissare Goyle, che stava finendo la sua barzelletta. Draco la fissò per qualche altro secondo e poi, anche lui, si rinconcentrò sull’amico.
-Lui indica i giornali sul suo tavolo e sbotta: “E poi dicono dei Babbani! Guardate qui: un tipo è andato a sbattere con la sua scopa contro lo stesso lampione sia lunedì, che martedì, che mercoledì, che giovedì, che venerdì, che sabato: dico io, sempre contro lo stesso lampione!”- 

La mattinata era passata abbastanza in fretta e il pomeriggio tanto atteso era presto giunto: la partita di Quidditch Serpeverde contro Grifondoro avrebbe avuto inizio dopo un’ora. Appena Goyle aveva finito di raccontare la sua barzelletta e il silenzio aveva avvolto la Sala Comune per qualche freddo minuto, Draco si era alzato e aveva afferrato Alexis, portandola in camera sua. Gli aveva detto di volerla alla partita –glielo aveva ordinato, veramente, cosa che le aveva fatto sorgere spontanea la domanda che chiedeva se Malfoy fosse in grado di chiederle una cosa con gentilezza, senza imporgliela. Poi, le aveva tolto, con delicatezza, la cravatta della divisa e l’aveva sostituita con una delle sue, che adesso la ragazza portava al collo, fiera e felice.
Così, una parte di me ti starà sempre accanto.
Le aveva detto e lei, adesso, annusando il dolce profumo di pioggia di quella morbida stoffa liscia, non poteva che sorridere contenta, crogiolandosi nel batticuore che le prendeva, ogni volta che pensava a Draco.
Con la testa fra le nuvole e il passo baldanzoso, diretta allo stadio di Quidditch, non si rese conto della figura che veniva dal senso opposto e, irrimediabilmente, le finì addosso. Fu come andare a sbattere contro un’elegante colonna, che la sbalzò all’indietro, prima di farla finire con il fondoschiena sul pavimento gelido.
Massaggiandosi la schiena, strinse gli occhi.
-Mi scusi…-
Mormorò a disagio, ma quando alzò lo sguardo verso l’alto, si ritrovò di fronte l’ultima persona che si sarebbe aspettata di vedere. Le porse la mano, per aiutarla a rialzarsi.
-Si è fatta male?-
Le domandò lui, gli occhi d’argento che scendevano ad osservarla; il viso affilato incorniciato dai lisci capelli biondi.

Lucius Malfoy.

 

 


*

 

 

 

 

LaJoChAn: Grazie mille per i tuoi complimenti *_* Sapere che c’è sempre qualcuno di nuovo a cui piace la mia storia è un vero onore! Spero dunque che anche questo capitolo ti sia piaciuto e che tu abbia voglia di farmi sapere ancora che ne pensi J
Un bacione!

 
terryborri: Ecco cosa aveva in mente Draco! E’ tornato un po’ Malfoy, che dici? ù___ù Beh, come al solito, sono davvero contentissima che il capitolo ti sia piaciuto e spero che anche questo non sia da meno! E, sono curiosa di vedere i tuoi disegni, non appena li avrai fatti *_*
Per quanto riguarda la tua domanda: è esattamente come in ‘Harry Potter e La Camera dei Segreti’! Per il momento è poco più che spirito e tornerà solo attraverso il Diario ^_^
Ti mando anche io tanti bacini e spero che, come sempre, vorrai farmi sapere che ne pensi *_*

 
PiKkOlA_mAnGiAmOrTe: AhuahauhauahXD A chi lo dici: anche qui da me solo water…Magari abitiamo nella stessa zona XD Anch’io vorrei conoscere qualcuno come Draco ç___ç Invece mi tocca solo immaginarmelo e scrivere di lui in questa ff per far sognare tante sperate lettrici x3
Spero che anche questo nuovo capitolo ti sia piaciuto! Fammi sapere, mi raccomando ;)
Un bacione
:)

 
elita: Mia carissima elita, che mi hai persino raggiunta sul forum *fa una statua per questo*, certo che avrai una copia di Vanity Witch e con l’omaggio, ovviamente ù___ù Informerò Coleen di mandarti una versione speciale solo per te *annuisce convinta*
Spero che anche questo nuovo capitolo ti sia piaciuto! Fammi sapere, mi raccomando
J
Ti mando un bacione enorme!

 
Lione94: Carissima, che bello rivederti tra le recensioni *_* Sono contenta che lo scorso capitolo ti sia piaciuto! Muovere Lucius e Narcissa mi è sempre piaciuto, tanto che ho provato la BDT per la loro coppia, ma seguendo troppe cose contemporaneamente, al momento è ferma >.< Per quanto riguarda Dobby, hai indovinato! Stava seguendo le mosse di Harry per cacciarlo da Hogwarts!
L’idea del tuffo nel lago nero non era male, tanto che avevo pensato di inserirla, ad un certo punto!*_* Ma, alla fine, ho preferito fare così, spero di non averti delusa >___< In ogni caso, la conserverò per il futuro, sicuramente *_*
Beh, spero che anche questo nuovo capitolo ti sia piaciuto! Fammi sapere che ne pensi, mi raccomando
:)
Per quanto riguarda la tua ff, appena avrò tempo prometto di leggerla e di lasciarti una mega-recensione *_*
Un bacione! 


Misery13:
Mia carissima e dolcissima Missy, che mi hai raggiunta non solo sul mio forum personale, ma anche su quello del GDR, come posso io ringraziarti?*_* Il massimo è postare un nuovo capitolo di Un Particolare In Più, dunque eccotelo! ^_^ Per quanto riguarda Queens Park, come hai visto, forse non lo aggiornerò più qui su EFP, nonostante sia arrivata al nono capitolo…ma ho già spiegato tutto nell’intro! Spero non me ne vorrai, tutt’al più, per te, potrei fare un’eccezione e mandartelo via posta, se vorrai leggere il seguito in anteprima!
Comunque è ovvio che, scrivendomi queste recensioni fantastiche, tu mi faccia piacere e mi renda davvero felice *_*
Per il momento, Draco e Alexis sono ancora salvi, vedremo nel prossimo capitolo…La nostra sfortunata protagonista ha appena incontrato Lucius e…uh uh uh, niente anticipazioni ù___ù *in realtà non lo sa neanche lei*
Spero, dunque, che anche questo nuovo capitolo ti sia piaciuto!
Mi prendo gli auguri per la patente *ho l’esame domani ç__ç* e ti lascio un bacione enorme!
:)
 

Juliett_Cullen: Oh cara, grazie mille per la tua recensione *_* Leggerla mi ha fatto tornare il buon umore! Addirittura due statue? Così mi vizi però è___é…XD
Spero che anche questo capitolo ti sia piaciuto, proprio come i precedenti!
Fammi sapere che ne pensi, mi raccomando
:)
Un bacio!!

 
e_montagnine: *fa un profondo inchino ed erige una statua alla Ele per essersi iscritta al suo modesto forum* Grazie milleeee *_* E’ grazie a quella piccola presentazione sul mio forum, che adesso c’è questo aggiornamento! Spero che basti, come ringraziamento da parte mia *_*
Come al solito, le vostre recensioni combinate sono fortissime e mi fanno sbellicare dalle risate XD
Per quanto riguarda la verità e Lucius, non ci crederete, ma avevo pensato a qualcosa del genere inizialmente °_° Un po’ banale, forse, ma il modo in cui Draco dovrebbe venire a scoprire la verità l’ho programmato un po’ diverso *sogghigna sadica*
In ogni caso, questo ff si scrive un po’ da sola, quindi vedremo che succede!
Spero che anche questo nuovo capitolo vi sia piaciuto e aspetto, come sempre, i vostri bellissimi commenti!*_*
Mi prendi gli auguri per l’esame –lo do domani ç___ç- e vi lascio un bacione enorme!
:)

   
 
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