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Autore: Rucci    02/11/2010    6 recensioni
Ed ora veglio
sono Tuo e Mio
la notte mi annunziasti come vita
mi hai fatto uomo.

Ci sono centootto stelle che in verità sono demoni.
Centootto diversi demoni. "Inno alla notte" è per uno di loro.
{spectre-centric, original character}
Genere: Dark, Sovrannaturale, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Nuovo Personaggio, Sorpresa
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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I

XII.


Come infantile e povera
mi sembra ora la luce -
come grato e benedetto
l'addio del giorno.




Di notte il mare era una lunga trapunta nera, che sciabordava lenta e forte sulla spiaggia. Ne vedeva ogni riflesso, la schiuma blu che tratteneva nella risacca sabbia, involucri di plastica, conchiglie, legni e lattine vuote. Stevan ci affondava le scarpe di vernice, le mani in tasca, guardando davanti verso il niente, la città alle spalle.
Era strano il pensiero di piangere, di poter piangere, adesso che nel suo corpo scorreva un potere da guerriero antico. Sapeva che presto avrebbe rivestito un’armatura con cui confondersi nella notte, che la sua ombra si sarebbe allargata, e che se il Signor Hades gliel’avesse concesso avrebbe falciato tutte le vite che ora brulicavano alle sue spalle, sino a lasciare la città vuota e spenta come un teatro abbandonato. Per questo era strano, il pensiero di piangere, che pungeva insistente mentre voltava pagine su pagine, tanto piccole da poter rimanere ingabbiate nelle mani, che il vento non le strappasse.

Ella splendida incede, come notte
Di limpido immenso e cieli di stelle,
E tutto il meglio di oscuro e di luce
Negli occhi e nell'aspetto suo rifulge:
Dolce in quel tenero chiarore
Che il cielo nega allo sfarzo del giorno.


Il libro di Gheorghe – una raccolta vecchia e consunta di poesie di quasi due secoli prima – era passato mesi prima alle sue mani senza una spiegazione, dita di marmo che si chiudevano attorno alle sue e uno sguardo impenetrabile da morto di cui non avrebbe mai compreso l’espressione né il significato. Il sangue sui bordi delle pagine era secco.
Avrebbe potuto buttarlo in mare almeno cento volte, ma non lo fece mai. E alla fine non pianse nemmeno.

“Non è strano, se ci pensi” scandì poche ore dopo scrocchiando pigramente le dita, e distolse un attimo lo sguardo dagli occhi della ragazza seduta di fronte a lui nella penombra. Lo rialzò immediatamente e ritrovò il suo, fisso e brillante. “Non dovevo diventare immortale. Non dovevo diventare niente di più di ciò che sono.”
Sorrise, placido, rilassandosi contro lo schienale della sedia. Distanziò e riavvicinò il bicchiere di martini con due dita, pensieroso. Inarcò le sopracciglia, comprensivo, al battito di ciglia di lei.
“Te l’assicuro, sono umano quanto te. Mangio, dormo. Provo desiderio. Ho voglia di piangere. Pensi che gli umani non possano dispensare la morte in nome di Hades?”
Tese il collo, gli occhi fissi nei suoi, scattando lento in avanti. Poté avvertire il respiro di lei fermarsi, impercettibilmente, e poi riprendere a sfiatare dalle labbra socchiuse. Le regalò un altro sorriso, come a ringraziarla, e riprese a parlare:
“Non è contraddittorio. Al contrario, è quanto più di naturale possa essere. Il Signor Hades fa tutto questo per gli uomini: non è giusto che siano gli uomini a servirlo?”
Per la prima volta lei si riscosse, appena. Sillabò qualcosa, sbattendo le palpebre, e riavviandosi distrattamente i capelli dietro le orecchie: “Ah, io…”
Attese.
“Io…”
“Non importa.”
Le sorrise, caldo, e si alzò, interrompendo bruscamente il contatto visivo.
Lei si risvegliò, confusa, e senza ricordo di quel che avevano appena detto.
“Scusami…” farfugliò confusa.
“Non fa niente. Passa una buona serata.”
Sulla soglia del locale, il Maestro lo attendeva. Sorrideva come il diavolo.





E il Master di Studi Vampirici continua...

beat: È che il povero Aiacos appare tanto poco nella serie canonica che poi la gente si sente in diritto di fargli più o meno tutto quel che gli pare... in effetti è difficile, però speriamo di fare un buon lavoro. E sì: anche Stevan è un fanboy di Aiacos. Ferventissimo. Non vedo l'ora di avere per le mani il fatidico incontro, infatti! XDAnche se Stevino tende a fare il fanboy discreto, per me è una soddisfazioneh. u_u
Ruri: Ti ringrazio, tesoro, parole bellissime. Alla faccia di non sapere cosa dire, mi rincuori davvero e non so che dire io. Facciamo che ti mando un bacione grande e ti prometto di più e sempre di più. Giuro.
Kiki May: Io i cannoli li accetterei volentieri. Per il resto facciamo che arrossisco, faccio la brava e pubblico ancora per sentire altri complimenti perché a me i complimenti piacciono tanto. Per il resto, per questa raccolta ci sto mettendo della cura e ogni volta che scrivo sono il più attenta possibile, perciò sono molto contenta che piaccia. Grazie di tutto.


  
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