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Autore: schwarzlight    13/12/2010    2 recensioni
*Settima classificata al Contest "Once upon a Bloody December" di storyteller lover*
- Non è l’anima che perdiamo… ma l’umanità: la capacità di comprendere e convivere con chi è diverso da noi.
Silke afferrò la manica di Ludwig, e lo guardò seria con quei suoi occhi uno celeste e l’altro color dell’ambra, come poche volte aveva fatto.
- Allora io voglio essere come te.

Un incontro e una vendetta. La disperazione e la salvezza. Dal capodanno tedesco del 1369 al carnevale di Venezia del 1770, la storia di un lupo e di una bambina.
Genere: Dark, Drammatico, Sovrannaturale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'La Bambina e il Lupo'
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la bambina e il lupo - capitolo 6 Capitolo 6





– Un lupo?



Richard guardò perplesso la giovane donna alzarsi e avvicinarsi alla scrivania. Lei cambiò argomento, come lui stesso aveva fatto poco prima.


– Ditemi, vi ricordate di aver assaltato una carovana di mercanti di schiavi? Era il capodanno del 1369.


– Mi ricordo. Zacharias e altri due erano su quella carovana, e li presi con me quando l’assaltammo. Ma questo cosa…


– Anch’io ero su quella carovana.


Il signore del clan Wassenberg osservò stupito Silke. Il tutto aveva assunto una nuova luce ai suoi occhi, la coincidenza era grande, ma… era uno scherzo del destino o…


– Credo di dovervi ringraziare… – continuò lei – è grazie al vostro “intervento” che ho potuto incontrare il Lupo. E in un certo senso è sempre grazie a voi che lui ha trovato me.


Ora stava cominciando a capire. Il Lupo. Il Lupo.
La zona che stava attraversando quella carovana era la stessa che una volta era controllata dai Rosenberg; anche il periodo era lo stesso: era sempre in dicembre che avevano attaccato e distrutto il clan rivale. E quel lupo. Il lupo era da sempre l’animale preferito dai Rosenberg, in particolare dal successore del casato: Ludwig Von Rosenberg.
Era stato così frettoloso e noncurante da lasciarsene sfuggire uno, il più pericoloso.


E ora l’aveva raggiunto.


– Tu! Tu sei..! – non poté finire la frase che il freddo metallo infilzò il suo cuore.


Non è che sono venuta disarmata.


Conficcò più a fondo lo stiletto d’argento nel petto dell’uomo, facendolo gemere dal dolore.


Non è che sono così stupida.


Estrasse la lama, piccola ma letale, e lui si accasciò al suolo, tentando di rialzarsi mentre guardava con odio la Dama Bianca.


– Sei stato tu lo stupido.


L’ultima cosa che Richard Von Wassenberg vide, fu lo scintillio del cristallo che adornava il collo di Silke. L’ultima luce prima del buio.






Zacharias irruppe nello studio.

Non si scompose più di tanto a constatare la morte del suo signore, tantomeno di vedere chi l’aveva causata.


– Non mi sembri poi così scosso.


– Me l’aspettavo. Più o meno da quando sei apparsa nel nulla, signorina Cappuccetto Rosso.


Silke piegò le labbra. L’aveva detto già in precedenza: quel ragazzo era una volpe, si era stupita di esser riuscita ad avvicinare Richard Von Wassenberg così facilmente.


– Non mi attacchi? – continuò lui.


– No. Il nostro obbiettivo erano solo il nucleo più antico del vostro clan… e ormai non dovrebbe essercene più nessuno. Hai campo libero, puoi prendere il comando ora.


– …mh. Vedo che vi siete dati da fare tu e i tuoi compagni se sapete anche questo.


– Uno. È solo uno il mio compagno.


Detto questo aprì la finestra, e come era comparsa, così si dileguò nella notte stellata, lasciando uno Zacharias sbigottito che ancora non riusciva a cancellare dalla mente quell’ultimo, vago sorriso che gli aveva mostrato.
Un vampiro che affascinava gli altri vampiri.






– Non ti permetterò di affrontarlo!


– Ma io devo affrontarlo! È per questo che ho vissuto finora!

– Hai vissuto per questo e morirai per questo! Credi davvero che saresti in grado di mantenere il controllo di fronte a lui?... Sarò io a ucciderlo.






Silke percorreva le strade quasi correndo. Mancava poco al Canal Grande, poco.

Ancora poco e l’avrebbe ritrovato, e finalmente se ne sarebbero andati insieme: sarebbero tornati a casa.
Arrivò al ponte di Rialto, e nel punto più alto, fra la folla riuscì a scorgere la figura ammantata di nero con la maschera da lupo. Corse fino a lui, per fermarvisi proprio di fronte, col fiatone.
Lei ricambiò il suo sorriso stanco con uno di gioia, e si gettò fra le sue braccia.


Ludwig la avvolse nel suo mantello, e in un battito di ciglia scomparvero.


Torniamo a casa, Silke… nella nostra foresta.












....e così...è finita D:
L'unica cosa che veramente mi soddisfa del capitolo finale è l'ultima parte con Silke che ritrova Ludwig...il resto si salva anche, ma può essere un po' troppo frettoloso?O_o
....eh. Me ne rendo conto XD
Posso dire a mia discolpa che ho scritto gli ultimi 3 o 4 capitoli l'ultimo giorno, finendo proprio sul filo del rasoio (per la consegna al contest...XD)
...è stato allucinante @_@
E ora che ho finito anche di pubblicarla...bè, mi mancherà doverla aggiornare, ecco °°
(e mi dispiace sinceramente, ma non ho null'altro da dire, nonostante sia l'ultima volta - forse - che ci sentiamo °°)

Ma anche se questo "viaggio" è concluso, i personaggi di "La Bambina e il Lupo" non sono ancora arrivati alla meta...quindi se vi è piaciuta questa storia e vorrete saperne di più, tenete d'occhio la mia pagina autore o la sezione vampiri, perchè presto (già entro venerdì o sabato) pubblicherò il primo degli spin-off che si son presentati alla mia mente ;)
Spero di ritrovarvi lì, o in altre mie storie!XD

Di nuovo vi ringrazio per avermi seguita, preferita, ricordata, commentata o anche solo letta fino alla fine!^^

   
 
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