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Autore: Fleur Isabelle Delacour    18/03/2011    0 recensioni
Tutto è perfetto nella vita di Victoire Weasley.
Tutto sarebbe perfetto nella vita di Victoire Weasley se, il giorno prima, non avesse ricevuto una lettera dal padre, che la informava che quello sarebbe stato il suo ultimo anno alla scuola francese.
Come può farle questo? Sradicarla dalla Francia, la sua casa? In Francia Victoire ha tutto: gli amici, la scuola, lo scettro. Sì, lo scettro. Come avrebbe fatto ad Hogwarts? Lei, abituata ad avere sempre tutto. Lei, nata per comandare. Lei, che sin dal suo primo giorno a Beauxbatons aveva dettato legge senza farsi mettere i piedi in testa da nessuno.
Victoire non riesce ancora a crederci e ora, pochi minuti prima di partire per il suo quarto e ultimo anno a Beauxbatons, è pervasa da una profonda tristezza.
Come può andare a vivere in Inghilterra? Lei odia il clima inglese, con tutto quel grigio e quella pioggia incessante.
Si stà così bene in Francia: è la cosiddetta "It Girl" della scuola provenzale, è circondata da un gran numero di amici, ha i nonni e le cugine che ama.
Lasciare quell'invidiabile ruolo è da pazzi!
Genere: Commedia, Generale, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Victorie Weasley
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nuova generazione
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Odile e Victoire rimasero all'Accademia per Natale, e trascorsero una piacevole settimana di vacanza alla fine della quale, però, non furono dispiaciute di tornare alla quotidianità scolastica. Adoravano il palazzo e non vedevano l'ora di ritrovare Julie, François e gli altri amici, tornati a casa per le vacanze.

Le lezioni ripresero tranquille e serene, e il tempo passò così veloce che Victoire non si rese conto che erano a fine febbraio solo dopo aver scritto sul suo diario la data del prossimo compito di Incanti.

Arrivò così anche il giorno della seconda prova, che si sarebbe tenuta nella foresta di Beauxbatons. I tre Campioni dovevano recuperare tre scatoline nascoste, contenenti i loro più grandi desideri, che sarebbero andati perduti se non fossero riusciti a trovarli in tempo.

Victoire, Odile e Julie presero posto sulle gradinate poste al limitar del bosco. Il vento era fresco, ma non gelido e umido come quello londinese, pensò la bionda.

D'un tratto, Julie spalancò la bocca, sbalordita -Vi... Victoire... i tuoi capelli...- mormorò.

Victoire si irrigidì.

Cosa? Cos'era successo ai suoi bellissimi, stupendissimi capelli?

Li tastò per verificarne la presenza e si portò una ciocca davanti agli occhi. Ci macò poco che svenisse! Erano rossi! Rosso Weasley!

Sentì delle risate venire da dietro di lei e portò subito la bacchetta alla mano, pronta a farla pagare a chi aveva osato tanto.

Inutile dire di chi si trattasse: Theodore Remus Lupin e la sua banda stavano sghignazzando con le lacrime agli occhi.

-Hei, Weasley stai molto bene così: sembri zia Molly- la provocò Ted.

Zia Molly? Zia Molly?! Nonna Molly?!

Oh, lei avrebbe ucciso ed Lupin.

-Lupin, ti conviene cominciare a correre perchè non ho intenzione di fartela passare liscia- sibilò lei puntandogli la bacchetta sul petto.

-Oh, e cosa mi farai, Weasley? Mi schianterai?- la prese in giro lui, mentre Alcor Burke si rotolava a terra dalle risate.

-Affatto, Lupin: che ne dici di una piccola dimostrazione pratica?- suggerì lei, con un ghigno minaccioso stampato in volto -Petrificus Totalus! Levicorpus! Languelingua! Stupeficium!- esclamò tutto d'un fiato.

Teddy cadde a terra, svenuto.

-Hei, tu, Weasley! Chi ti ha dato il permesso di schiantare il mio amico?- chiese Alcor con voce distaccata ma minacciosa, arrabbiata.

-Me lo sono data da sola. E vai a cercare sul Codice dell'Accademia: è legittima difesa- rispose Victoire, che non si faceva certo intimidire.

Alcor Burke rimase un attimo colpito dalla risposta pronta della ragazza, ma si riprese subito -Difesa o meno, rossa, resta il fatto che l'hai quasi ucciso-

-Ma dai! Quasi ucciso! L'ho solo schiantato, e se si comporta con tutti come fa con me allora deve essere abituato a questo tipo di trattamenti- fece lei con aria altezzosa. Non l'avrebbe mai ammesso ma si stava proprio divertendo: sfogarsi su Ted era stato liberatorio e quel Burke era un degno avversario.

Evidentemente, Alcor la pensava allo stesso modo, perchè scoccò uno sguardo d'ammirazione alla ragazza francese: era acuta, la bionda... no scusate, la rossa...

-Te la farò pagare, rossa- le disse, ghignando e allontanandosi con Harry Canon, cercando di rianimare Ted.

-Non penserai certo che me ne starò con le mani in mano, vero Burke?- chiese Victoire con aria di sufficienza.

Lui alzò le spalle e se ne andò.

-Prova con una Soluzione Scolorante, comunque- la informò Michael Abercrombie seguendo gli amici.

Victoire si sedette, ora di nuovo furiosa, sulle scalinate, mentre Odile guardava con orrore i suoi capelli pel di carota.

-Ragazze, avete visto Victoire?- chiese la voce di François, arrivando da dietro di loro.

Le venne da piangere. Si voltò verso il ragazzo, sul cui volto si dipinse un'espressione di sorpresa -Vi... Victoire?-

-Sì- disse lei, cercando di trattenersi in un nuovo impeto di rabbia.

I suoi capelli, i suoi splendidi biondissimi capelli...

Per tutta la durata della prova, che terminò con la vittoria di Aurelia Lestrange, Victoire tentò di calmarsi. Forse per voi può sembrare superfluo e superficiale ridursi in quello stato per dei semplici capelli, ma come avrete di sicuro capito, Victoire Gabrielle Weasley adorava la sua chioma biondo argentea fin da quando era bambina. Certo, questa sua smodata passione non era certo abbattuta dalla benevolenza di sua madre: anche Fleur Isabelle Delacour venerava la cascata d'argento della sua bambina, così uguale alla sua.

Comunque, tornando a noi, finita la seconda prova Victoire si fiondò in camera, afferrò le sue scarpette da punta e la tutina azzurra e bianca, e si diresse nell'ala ovest del palazzo, verso la sua amata sala da danza.

Cambiatasi, prese a spazzolarsi i capelli rossi e a farsi uno stretto chignon senza nemmeno mettersi davanti allo specchio: non voleva osservare quella schifezza che aveva in testa. Passava la spazzola con violenza, furore, così che molte ciocche caddero a terra.

Quando entrò nella sala, si sentì già meglio: vi reganava un'aria così... bella, stupenda, magicamente perfetta.

Incantò violino, arpa e pianoforte che si trovavano in un angolo e cominciò a ballare.

Era una musica dura, quella che fuoriusciva dagli strumenti, violenta, forte, piena di rabbia repressa.

Il caso volle che Ted Lupin passasse di lì, perdutosi dopo essere uscito dall'Infermeria del palazzo. Stando ben attento a non farsi vedere, si nascose sotto il mantello dell'invisibilità datogli da zio Harry, e restò a guardare la ragazza, senza capire chi fosse. Doveva essere di Beauxbatons, perchè indossava la tutina della scuola, ma non ricordava di aver mai visto una con dei capelli di quel rosso fuoco.

La ballerina era di schiena, e vederla danzare era uno spettacolo stupendo: era rabbiosa, furiosa, ma allo stesso tempo, con la capigliatura da cui non sfuggiva neanche una ciocca e la tutina candida e color fiordaliso, emanava un'aura di purezza e perfezione... ma chi poteva essere?

Restò lì impalato per un po', fino a che la ragazza, mentre girava, si voltò verso il punto in cui era nascosto. Santo Godric! Era Victoire! Vic! Oh, già: le aveva tinto i capelli di rosso... ma era ben lontano dal sentirsi in colpa, decisamente, lui non sapeva nemmeno cosa significasse il senso di colpa, come non aveva mai conosciuto imbarazzo e vergogna, pieno di sè com'era. Però era proprio bella, anche con i capelli rosso Weasley...

Victoire continuò a ballare, con furia e ardore, mentre Teddy si affrettava a sgattaiolare fuori dalla sala.

Theodore Remus Lupin non sapeva che da quel momento tutte le sue certezze sarebbero andate in fumo.

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Victoire le provò tutte: Soluzione Scolorante, come le aveva suggerito quell'aAbercrombie, un centinaio di lavaggi con lo shampoo magico, un infuso consigliatole da Madame Lefevre, una delle infermiere dell'Accademia, ma l'unica cosa che ottenne fu un unico ciuffo biondo argenteo in mezzo ad una cascata di fuoco.

Una mattina decise di scrivere a sua madre, disperata. Non riusciva proprio ad accettare quel rosso.

Maman,

ho bisogno d'aiuto:

vieni domani al prossimo incontro genitori-alunni,

Victoire Gabrielle Weasley

 

Sì, Beauxbatons organizzava degli incontri genitori-alunni, così che i ragazzi potessero incontrare i parenti una volta al mese. Zia Gabrielle partecipava sempre per vedere la nipote e la figlia, ma non si sarebbe certo arrabbiata se il suo posto fosse preso dalla sorella.

La sera, la risposta di sua madre era già arrivata.

Victoire, cherie,

stai tranquilla, domani mi spiegherai tutto,

maman

 

Grazie al cielo! Beh, non sapeva quanto potesse esserle d'aiuto sua madre, ma almeno avrebbe avuto un po' di conforto: Fleur Delacour ringraziava il cielo ogni giorno perchè la sua bella Victoire non aveva i capelli rossi come tutti i Weasley!

François, dopo un iniziale sorpresa nel vedersi davanti la sua ragazza solitamente bionda con dei colori leggermente differenti, si era adattato all'idea e, per farla infuriare, la chiamava Flamme, ossia fiamma.

Odile e Julie cercavano di confortare l'amica in tutti i modi possibili: dopo tutto anche Julie aveva i capelli rossi e non ne faceva certo una tragedia! Anzi, le piacevano i suoi ricci rosso scuro. 'Rosso scuro, appunto! Non rosso pel di carota!' si lamentava la Weasley.

Ma, se con gli amici dimostrava tutta la sua disperazione per quegli orrendi capelli, in presenza di Ted e dei Malandrini, li ringraziava per averle donato un 'così bel colore'. Come forse avrete capito, Victoire Gabrielle Weasley odiava mostrarsi debole, e non aveva la minima intenzione di darla vinta a Teddy Lupin!

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La mattina dopo, al termine delle lezioni, gli studenti dell'Accademia furono radunati in Sala da Pranzo, dove li attendevano genitori e parenti.

Victoire si diresse subito verso sua madre e sua zia, affiancata dalla cugina Marianne, che frequentava il terzo anno.

Fleur, alla vista della chioma della figlia, quasi svenne -Victoire! Cos'è successo ai tuoi capelli?!- esclamò.

-Ted- ringhiò l'ex bionda -me li ha tinti Ted-

Fleur la prese a braccetto e insieme uscirono nei giardini del palazzo.

-Ma come ha potuto?! Teddì è sempre stato così buono con te- si stupì Fleur ancora sconvolta.

-Maman, non ti ho già detto che abbiamo litigato? Ecco, questo è il risultato- spiegò Victoire con amarezza.

-Sì, sì, ma non credevo che potesse arrivare a tal punto... dimmi che non gli hai fatto del male, cherie- la pregò sua madre, che la conosceva troppo bene per non sapere che chi osava anche solo sfiorare i capelli della sua bambina, non restava a lungo impunito da quest'ultima.

-Gliel'ho fatta pagare- si difese lei.

-Victoire!- esclamò Fleur, con aria di rimprovero mista a comprensione.

-Ma maman, non potevo lasciarlo ridere! L'ho solo pietrificato e poi schiantato, non è nulla di che, dopo tutto- disse Victoire, pronta a combattere per difendere la sua idea.

Fleur sospirò, poi disse -Me lo immaginavo. Comunque stai tranquilla, Victoire: domani ti farò avere la soluzione-

-Davvero?!- non ci sperava più, ormai!

-Certo, sai, una volta tua zia Ginny mi tinse i capelli proprio di quel colore, dopo uno scambio d'opinioni piuttosto acceso- raccontò la donna, sedendosi sotto uno dei gazebi in ferro battuto che stavano nel giardino.

-Zia Ginny?!- chiese Victoire, stupita.

-Sì, sai non andavamo molto d'accordo prima che io sposassi tuo padre...- ricordò Fleur con un sorriso.

-Oh... beh, grazie, maman- fece la rossa lasciandosi abbracciare, gesto assai raro per gli abittuali di sua madre.

-Di niente, cherie, ma ora, credi che io possa parlare con Teddì?- chiese.

-Cosa?! E perchè?!- esclamò Victoire.

-Andromeda mi ha dato un pacco per lui- si giustificò Fleur.

A malincuore, Victoire accompagnò sua madre fino agli alloggi degli inglesi, una grande tenda posizionata in uno spiazzo nella foresta.

Lì fuori, trovò Alcor Burke -Burke, chiamami Lupin- ordinò con la sua solita aria altezzosa (che vi assicuro, non era volontaria).

Alcor non era una persona che si faceva sottomettere, anzi, ma gettato uno sguardo alla donna che accompagnava la Weasley, entrò nella tenda.

Pochi minuti dopo, ne uscì un Ted Lupin dai capelli turchesi e la cravatta rosso oro allentata -Zia Fleur! Cosa ci fai qui?- chiese, stupito.

-Sono venuta a trovare Victoire, Teddì, e a te porter un pacco di tua nonna Andromeda- gli sorrise Fleur, tralascaindo la faccenda dei capelli della figlia e porgendogli un pacchetto: dovevano vedersela da soli.

-Ah, oh... grazie zia Fleur- fece lui, mentre Victoire guardava con aria altezzosa da un'altra parte.

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Il mattino seguente, una fiala di vetro contenente un liquido argento vivo venne recapitata a Victoire dalla civetta delle nevi di nome Athenaïs regalatale da zio Harry. Allegato, c'era anche un biglietto.

Victoire,

metti sei gocce del siero in un bicchiere d'acqua e bevilo.

I tuoi capelli ritorneranno biondi in un minuto,

con amore,

maman

 

Finalmente! Victoire afferrò un bicchiere, ci versò un po' d'acqua e sei gocce del siero argentato, poi lo ingerì e sentì un blocco freddo all'altezza della fronte.

Sotto lo sguardo stupito di Odile e Julie, i suoi capelli, da rosso fuoco che erano, cominciarono a mutare lentamente. Erano sempre più chiari, sempre più chiari. Quando tornarono al consueto biondo argenteo, ci mancò poco che Victoire non si mettesse a piangere di felicità. Scrisse un biglietto di ringraziamento a sua madre e prese lo specchietto che aveva in borsa. Fu così bello rivedersi normale!

-Ma non avevi detto che ti piacevano i capelli rossi, rossa?- le chiese Alcor Burke, dal tavolo in fianco.

-Stà zitto, Burke!- lo zittì lei, in preda alla felicità.

Stranamente, Teddy non aveva ancora fiatato.



NdA:
Salve gente! Mi scuso per il ritardo nell'aggiornare ma ho pochissimo tempo... beh, passiamo al capitolo: che ne pensate? So che non è il massimo ma fatemi sapere.
Al prossimo capitolo,
Alice

  
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