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Autore: schwarzlight    27/04/2011    1 recensioni
[Facente parte della serie "La Bambina e il Lupo"; non è necessario aver letto prima la storia principale, ma è consigliato, in quanto contiene diversi spoiler]
In quel momento era come se l'esistenza di tutti gli altri fosse svanita. Non c'era più nessuno oltre a loro due.
Solo i loro occhi, azzurro e grigio che si fondevano in un solo sguardo.
Solo le loro voci, lui che le chiedeva di ballare e lei che con vergogna ammetteva di non saper danzare.
Solo le loro mani, quando lui prese la sua e la portò sulla grande terrazza.
Solo i loro passi, quando la musica riprese e con ritmo cadenziato accompagnava i loro volteggi, dapprima incerti, poi sempre più eleganti e leggeri.
Solo uno sguardo, solo un bacio.
Solo loro.
E le danze si fermarono.

Uno scontro tra clan fa da sfondo alla storia d'amore tra i due vampiri Ludwig, erede del clan dei Rosenberg, e Christel, giovane girovaga senza famiglia.
Il passato del Lupo, l'inizio di tutto.
Genere: Drammatico, Romantico, Triste | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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- Questa storia fa parte della serie 'La Bambina e il Lupo'
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e le fiamme divorarono la luna - cap.2
E il silenzio inondò la foresta







Quanto tempo era passato?
Qualche ora, qualche mese. Ogni giorno era uguale ma diverso dal precedente, monotono ma eccitante, normale ma stupefaciente.
Era come galleggiare in un sogno, una dimensione ovattata in cui tutto era perfetto e bello e gioioso.
E lei ci sguazzava in questo sogno, in questo luogo ormai familiare in cui era piombata all'improvviso.
Per caso, per disgrazia.

Perchè la memoria dell'inizio della sua nuova esistenza si manteneva ancora vivida.
E a volte, quand'era sola, il ricordo di quegli occhi neri come la pece, imperscrutabili, che la fissavano, sempre più vicini, sempre più minacciosi e gelidi, la incatenava dal terrore. Il dolore provato quella notte le pungeva ancora i sensi, come se fosse appena accaduto.
E poi si guardava attorno, guardava Ludwig, e si tranquillizzava.
Nessuno avrebbe potuto nuocerle ora, nemmeno un'ombra del passato.
Lei ora era forte, era protetta, era amata.
Sì, lei era amata. E amava.

Nei suoi sogni di primogenita di una famiglia di contadini non avrebbe mai potuto immaginare di esser corteggiata dall'erede di un casato nobiliare. Specie se i componenti del casato in questione erano quelle misteriose creature denominate "vampiri".
Eppure questa era la realtà. E lei ricambiava, oh, se ricambiava!
Come stregata da un incantesimo, si ritrovava a cercarne costantemente lo sguardo, a bramare il contatto fisico, le sue mani, i suoi baci, i suoi capelli di seta e gli occhi di quel grigio così freddo ma così caldo.
E la dolcezza con cui lui la trattava, la sua voce così carezzevole quando si rivolgeva a lei... si sentiva bruciare, ardere al suo cospetto.
Nemmeno il sangue le era così necessario.
Ludwig le aveva insegnato tutto: come muoversi nel territorio, come combattere, come nutrirsi e quando; le aveva insegnato a modificare la materia - perchè lei vampira non lo era nata, non poteva usare gli elementi - e, ironicamente, quello stesso argento che secondo gli umani doveva avere degli effetti negativi su di loro.
E le aveva insegnato nuovamente a vivere. Ad alzare la testa e procedere fieramente su quel suo nuovo cammino.

- Christel!

La ragazza si guardò attorno, cercando chi l'aveva chiamata, e sobbalzò dalla sorpresa quando un'enorme aquila planò ai suoi piedi, prendendo subito dopo le sembianze di un uomo.

- Ulrich! Mi hai spaventata!

- Ahah, scusa, non era certo mia intenzione!

Ulrich era sempre così. Sempre pronto a scherzare, a stupirla.
C'erano giorni in cui non faceva altro che poltrire pigramente in un angolo del parco, solitamente sulle sponde del fiume dove si erano incontrati per la prima volta, oppure sotto una grande quercia presso l'ala ovest del castello.
Seguiva solitamente un periodo di intensa attività frenetica, durante i quali era capace di sparire per giorni interi in perlustrazione dei confini e di cui l'apice era costituito dai violenti scontri con Ludwig, che mettevano in mostra la feroce indole combattiva della loro razza. E nonostante queste battaglie a due non fossero altro che allenamenti, lei si sentiva ribollire il sangue nelle vene ogni qualvolta un attacco di Ulrich raggiungeva l'amico.
Era in quelle occasioni che sentiva davvero il bisogno di nutrirsi, di ottenere la forza per proteggere colui che ormai era diventato il suo compagno, a tutti i costi. Era solo un attimo, un attimo che la spaventava, ma sul quale bastava esercitare un po' di autocontrollo per esser soppresso. E tornava a fare da spettatrice, come se nulla l'avesse turbata.
Poi c'erano delle volte in cui il carattere gioviale di Ulrich veniva sostituito da un atteggiamento distaccato, uno sguardo lontano che si fermava a riflettere su questioni sconosciute, che solo lui poteva vedere e comprendere. In quei momenti era inavvicinabile, perfino per lei, perfino per Ludwig.

- Pensavo che tutti nel clan dei Rosenberg si trasformassero in lupi...

- Mh, vedi... - esitò nella risposta - perlustrare la foresta dall'alto è molto più semplice che non a piedi. Tu piuttosto cosa fai ancora qui? Ci sono due ragazze della servitù che ti stanno cercando disperatamente da qualche ora ormai...

- Oh, non pensavo avrei creato dei problemi! Grazie per avermi avvertito!

Si alzò in un fruscìo di vesti dalle radici dell'abete sotto al quale aveva passato il pomeriggio, raccogliendo il libro che si era portata dietro, ma prima che potesse affrettarsi a tornare al castello, una domanda la trattenne sul posto.

- Sei nervosa per stasera?

- ...a dire il vero sì. Ho un po' paura.

- Non vuoi farlo?

Christel sorrise radiosa, come solo lei sapeva fare.

- Sarei una bugiarda se lo ammettessi. E' solo che... tutta quella gente mi mette ansia.

- Oh, non preoccuparti per quello, concentrati su di lui e non avrai problemi. E nel caso in cui cambiassi idea... ci sono sempre qua io!

Risero entrambi, dopodiché si separarono. Quella che si sarebbe svolta al calare del sole era una cerimonia importante, di cui la ragazza era la protagonista assoluta.
Una semplice cerimonia, sì... che gliel'avrebbe portata via per sempre.




Christel, Christel, Christel.
La dolce Christel, la bella Christel.
Avrebbe voluto averla solo per sé, tenerla con sé. L'avrebbe tenuta al sicuro, dove gli altri non l'avrebbero ferita, dove gli altri non l'avrebbero spaventata. Quei suoi occhi irrequieti che ogni tanto adombravano il suo volto erano dolorosi, solitari. Avrebbe distrutto il mondo per quegli occhi, avrebbe distrutto chiunque per lei.
L'elegante Christel, la leggiadra Christel.
Ma non era sua.

Eccola che scendeva la scalinata, con l'abito rosa antico che ondeggiava seguendo le sue movenze delicate.
E ad aspettarla, alla base, c'era lui. Ludwig.
Come avrebbe voluto essere al suo posto, essere lui a prenderle la mano e ad accompagnarla al centro della sala, dove il loro legame eterno sarebbe stato stabilito.
Avrebbe voluto andare lì e strapparla dalle mani dell'amico. Rubargliela, come lui l'aveva rubata a lui, con un solo ballo, senza alcuna parola. Avrebbe voluto averla, baciarla, prenderla, anche con la forza se necessario. Spezzare la bella, fragile Christel.
Pensieri osceni come quello erano insopportabili, lo disgustavano di sé stesso.

E intanto lei era lì, di fronte agli anziani, insieme all'altro, che le mordeva leggermente il polso per bere il suo sangue, per stabilire il loro appartenersi reciproco.
Quando lei fu in procinto di ripetere il gesto, Ulrich non riuscì più a sopportare la vista del suo sogno che gli veniva irrimediabilmente e definitivamente recluso, negato, e uscì nel freddo della notte, verso la foresta.
Ma ciò che gli faceva più male, era che ormai non avrebbe più potuto salvarla.
Loro erano già condannati... e lei con loro.




Era notte inoltrata, la festa per l'erede del casato e la sua compagna andava avanti imperterrita, ma senza i suoi due protagonisti.
Passi leggeri risuonavano nel gazebo al limitare del parco del castello. Passi di una danza in cui Christel era ormai esperta, una danza lenta e cadenziata, elegante e armoniosa. Nel silenzio di quel luogo c'erano solo loro, il rumore della loro musica, il suono delle loro risate lievi.
Ludwig strinse la sua sposa a sé.
Due semplici parole prima di baciarla con passione, circondandole la vita, carezzando le sue morbide curve.
Christel si aggrappò a lui, carica di passione, stringendo le sue spalle forti.
Le mani che scorrevano sulla pelle, i respiri affannosi, gli abiti di troppo.
La condusse verso i loro appartamenti.

E il silenzio inondò la foresta.




Più lontano, più a ovest, un messaggero stava tornando.
Le notizie che portava non erano buone. Erano notizie di attacchi feroci e di uccisioni.
Il nome dei Wassenberg li aveva raggiunti.

Il Cacciatore si stava recando alla tana del Lupo.

Ma il messaggero era stanco, aveva viaggiato per giorni e giorni senza fermarsi.
Fortuna volle che incontrò un compagno in perlustrazione, a cui chiese di portare a termine l'incarico mentre lui si riprendeva.
Certo che l'avrebbe fatto, poteva stare tranquillo e riposare in pace.
L'ignaro corriere si distrasse un momento, e una scarica elettrica lo colpì a morte.

Ulrich 
Wiegrefstein raccolse il rotolo di pergamena dal cadavere.
Di fronte a lui un'aquila reale lo osservava indagatoria.
Un cenno d'intesa e un fruscio d'ali.
Due aquile lasciarono la scena.

E il silenzio inondò la foresta.







...coff.
Ebbene sì, non sono morta, ma operativa come non mai.
Se volete potete picchiarmi, vi presto io le mazze.

In compenso ho già cominciato il terzo e ultimo capitolo, che conto di postare lunedì o martedì, quindi...risparmiatemi almeno le mani 8°D

Uhm, per il resto...Ludwig è...alquanto in disparte .-.
Ma c'è un motivo °_°/
Il primo era il capitolo di Christel (aah, sono stufa di scrivere questo nome D<), questo il capitolo di Ulrich...il prossimo sarà il capitolo di Ludwig, e chi ha già letto La Bambina e il Lupo credo possa immaginare il perchè ._.

Bene, fine delle ciance.

Grazie alle persone che mi seguono ;_;
E che hanno commentato lo scorso capitolo <3

Alla prossima settimana!
   
 
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