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Autore: Chanel483    09/05/2011    13 recensioni
Per Harry, Ron ed Hermione, siamo al sesto anno.
Ron è fidanzato con Lavanda ed Hermione, per far ingelosire il ragazzo, inizia ad uscire con McLaggen. E questo è ciò che sappiamo dai libri della cara Rowling.
Ma se qualcosa andasse storto? Se un personaggio inaspettato, mescolasse le carte in tavola?
"Un viaggio presto comincerà,
il premio si riflette negli occhi di un altro,
quando quello che vedi ti mancherà,
indietro l'amore disinteressato ti porterà".
(Liberamente ispirata al film "Quel pazzo venerdì")
Genere: Comico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti | Coppie: Ron/Hermione
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: II guerra magica/Libri 5-7
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La testa gli pulsava e sentiva che il sangue faceva fatica a circolare per il braccio destro. Vedeva solo buio e sentiva un peso sullo stomaco.

Spalancò gli occhi e una luce troppo forte gli rese impossibile vedere per diversi secondi. Quando gli occhi si furono abbituati, si rese conto di trovarsi in una stanza bianca. Completamente bianca. Il soffitto sopra di lui era bianco, esattamente come i muri ed il lenzuolo in cui era avvolto.

Poi qualcosa richiamò la sua attenzione. Uno schizzo di colore in quel mare di bianco, di vuoto. Abassò lo sguardo, anche per scoprire cos'era il peso che si sentiva sullo stomaco. Un ammasso di capelli ricci e castani era riverso sulla sua pancia. Osservò quel groviglio di ricci e si sentì strano. Quelli erano i suoi capelli, lo erano stati per giorni...

Alzò – non con poco sforzo – le mani. Osservò le dita lunghe ed il palmo ampio, le unghie un po' mangiate e qualche callo, causato dai guantoni da portiere; facevano una bella differenza, rispetto alle sue mani esili e curate di prima; rispetto alle mani di Hermione, che erano tornate alla sua legittima proprietaria, che ora, appoggiata alla sua pancia, respirava profondamente, persa nel sonno.

Osservò ancora una volta i suoi capelli – l'unica cosa di lei che riuscisse a vedere – no, quelli non gli sarebbero mancati. Allungò il braccio sinistro – quello che non era fasciato – per sfiorarli; risultarono molto più morbidi, rispetto a quando era lui ad “averli”; probabilmente Hermione sapeva come trattarli.

<< Sono sveglia! >>, strillò la riccia tornando seduta e guardandosi intorno con aria colpevole, probabilmente svegliata da quel tocco, finchè non incontrò lo sguardo di Ron e si immobilizzò, dischiudendo leggermente le labbra:<< Oh, ti sei svegliato >>, bisbigliò senza fiato.

Il rosso le sorrise:<< A quanto pare... >>, rispose grattandosi la nuca:<< Allora è... tornato tutto a posto... >>, constatò il ragazzo.

<< Già >>, rispose Hermione iniziando a fissare il pavimento.

Seguì un momento di silenzio imbarazzante.

<< E quanto... quanto ho dormito? >>, domandò Ron, un po' a disagio, non sapeva nemmeno lui perchè.

La ragazza gli rivolse un sorriso un po' tirato:<< Non molto, una giornata e mezza. La partita è stata ieri mattina ed ora sono più o meno le cinque del pomeriggio >>, spiegò addocchiando l'orologio a pendolo appeso al muro.

<< Oh giusto! La partita! >>, disse il rosso, dandosi una sberla sulla fronte e pentendosene subito dopo, a causa di una fitta al braccio:<< E chi... ha vinto? >>, chiese.

Li riccia portò una ciocca di capelli dietro l'orecchio:<< Noi. Ma di poco, veramente poco. Harry ha preso il boccino, ma alla fine eravamo duecentodieci a duecentotrenta >>, spiegò senza incrociare il suo sguardo:<< In ogni caso siamo secondi in classifica, dietro di pochi punti a serpeverde >>.

Ron sorrise, di un sorriso fresco, che si allargò fino agli occhi:<< Stiamo diventando esperte di quidditch, Hermione? >>, ironizzò ammiccando.

Le guance della grifondoro si tinsero di rosa:<< Beh... infondo quando sei tu a volare, diventa tutto molto più bello >>, ammise imbarazzata.

Il rosso scoppiò a ridere, non poteva credere che quelle parole fossere uscite dalle labbra della mora:<< Mmmm... la cosa potrebbe diventare interessante... >>, commentò senza smettere di ridere:<< … potresti diventare la nuova stella nascente del quidditch >>.

Hermione nascose il viso accaldato dietro i ricci castani:<< Deficente >>, gli disse a mezza voce:<< Sono stata un disastro >>, commentò aspra, il volto ancora nascosto:<< Se non fosse stato per me, a quest'ora saremmo primi in classifica ed Harry non si sarebbe preso un colpo... >>.

Ron la interruppe:<< Harry? >>, domandò.

Lei annuì con foga:<< Si! Quando io... cioè, tu, sei caduto dalla scopa Harry voleva interrompere la partita, ma il capitano di Tassorosso ha insistito, così Madama Bumb l'ha fatta riprendere. Per fortuna che ti ho preso in tempo, se no ti saresti spezzato l'osso del collo... >>.

Il rosso inclinò leggermente la testa:<< Cosa vuol dire che mi ha preso in tempo? >>, domandò incuriosito.

Senza un motivo apparente le guance di Hermione si infiammarono nuovamente:<< Beh... ero appena tornata nel mio corpo e mi sono accorta che, probabilmente per la sorpresa, avevi lasciato la presa sulla scopa, così ho cercato di... atutire la caduta. Mi ha preso di sorpresa, perciò l'incantesimo di levitazione non è venuto un granchè; però ha rallentato la caduta. Non ti sei fatto troppo male, hai solo un braccio rotto e qualche bernoccolo in testa >>, spiegò la ragazza, sorridendo timida.

Ron rimase in silenzio, la bocca dischiusa:<< Mi hai... salvato? >>, chiese dopo diversi secondi. Hermione annuì piano, osservando ostinatamente un piega del copriletto:<< Non ci posso credere. Ormai ti dovrò la vita un centinaio di volte! >>, esclamò il rosso, leggermente contrariato.

La riccia scosse la testa, lasciando che i ricci saltellassero liberamente:<< Sei uno stupido >>, bisbigliò, però sorrideva:<< La paura che mi hai fatto prendere... Penso che non te la perdonerò mai! >>, aggiunse fingendo un'aria severa.

<< E mi devo anche far perdonare un centinaio di volte >>, disse Ron allegro, smorzando del tutto la tensione e l'imbarazzo che si era creato.

E vedendolo sorridere così, con le iridi blu nascoste dalle ciglia, Hermione non resistette, scattò in piedi e lo abbracciò con irruenza. Ron rispose con altrettanta energia, cercando di sopprimere un gemito di dolore:<< Scusa >>, bisbigliò la ragazza staccandosi da lui, dopo aver sentito il lamento.

Ron si massaggiò un attimo il braccio, per poi sorriderle di nuovo:<< A cosa devo tutto questo... affetto? >>, domandò divertito.

Hermione arrossì per l'ennesima volta:<< Te l'ho detto... ho avuto... ho avuto paura >>, rispose senza incrociare il suo sguardo. Rimasero qualche secondo in silenzio:<< Comunque, oggi ho parlato con Lavanda. Le ho spiegato che era colpa mia se le avevi detto quelle cose, che non le pensavi davvero... >>.

Il rosso inclinò il capo:<< E perchè lo avresti fatto? >>, le domandò confuso.

Lei si sistemò un boccolo dietro ad un orecchio, rigida:<< Beh perchè... perchè ho fatto un disastro e mi sembrava giusto riparare. Penso che però voglia parlare con te prima di... >>.

<< Ma tu mi hai fatto un favore! >>, esclamò il ragazzo, un po' terrorizzato all'idea di dover affrontare quella sanguisuga di Lavanda:<< Ora invece mi toccherà chiarire con lei... >>.

Hermione incrociò le braccia al petto, assottigliando lo sguardo:<< Beh, scusami Ronald! >>, esclamò decisamente infastidita:<< Scusami se ho cercato di risolverti un problema! La prossima volta vedrò di evitarlo! >>.

Il grifondoro sorrise, osservando divertito il cipiglio irritato dell'amica:<< Sai, sei molto dolce quando fai così la scocciata >>, commentò di punto in bianco.

La ragazza arrossì:<< Ma che dici! >>, esclamò con voce più acuta del solito.

L'altro non la ascoltò. Prese a guardarla negli occhi, cercando di intercettare il suo sguardo che ora era fisso sulle sue mani intrecciate:<< Non sono intenzionato a rimettermi con Lavanda perchè... >>, tentò di spiegarle decisamente agitato:<< perchè se ci sei tu non mi interessa nulla di nessun'altra >>, ammise, cercando ancora di farsi guardare negli occhi.

E quasi avesse sentito le sue mute preghiere, Hermione alzò lo sguardo, per perdersi nelle iridi blu dell'amico:<< D-davvero? >>, domandò per lo più terrorizzata all'idea di credere ad una possibile illusione.

Lui annuì:<< Si. Davvero >>, rispose piano, stupendosi quasi delle parole che lui stesso aveva pronunciato.

Rimasero qualche istante in silenzio, ogniuno perso nei propri pensieri.

<< Quindi ora... >>, iniziò Hermione, senza il coraggio di continuare.

Ron si sporse verso di lei:<< Miseriaccia! >>, bisbigliò contrastato, prendendo in mano la situazione, un istante prima di far combaciare le sue labbra con quelle della riccia. Ed in quel momento parve che tutto avesse un senso. Ogni singola domanda o dubbio fu risolto. Era tutto perfetto, come se le loro labbra fossere fatte per combaciare.

<< Un giorno o l'altro dovremmo raccontare tutta questa storia ad Harry >>, commentò la riccia, quando si staccò dal ragazzo, un paio di minuti dopo.

Il rosso parve pensarci su qualche istante:<< Hem... no >>, le disse scherzando, prima di tornare a concentrarsi sulle sue labbra.

Hermione si staccò di nuovo, osservandolo un po' dubbiosa:<< Ah, Ron, volevo chiederti una cosa... perchè quando sono tornata nel mio corpo non indossavo il reggiseno? >>, chiese.

Ron preferì non ammettere di non essere mai stato in grado di allanciare quei maledettissimi gancetti, e con una scrollata di spalle, baciò nuovamente Hermione.
 

Fine.
 

Eccoci!
Allora, inizierei dicendo che questo capitolo non mi convince, ma non potevo aspettare oltre x postarlo, o sarebbe potuta essere la volta buona che qualcuno di voi mi ammazzasse.
In ogni caso, siamo proprio alla fine. Devo ringraziare tantissimo tutti coloro che mi hanno seguita e sostenuta, vorrei ringraziarvi uno per uno, ma siete davvero tantissimi.

Ancora un grazie infinite, vi adoro, davvero. Un grande bacio, 

Franci aliias Chanell483

  
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