Anime & Manga > Yu degli spettri
Segui la storia  |       
Autore: Dicembre    12/03/2006    1 recensioni
Da diverso tempo ormai i Reikai Tentei conducono vite normali. Kurama, rimasto nel mondo degli umani, però, non sa trovare un giusto equilibrio fra la sua anima demoniaca e quella umana. Hiei invece, rimasto nel mondo dei demoni, cerca di sfuggire a tutto ciò che il suo amico rappresenta per lui, ancora una volta, allontanandosi da ciò che ama...In realtà, però, a riportarli l'uno vicino all'altro, è la persona che meno ci si aspetterebbe: Yukina. La piccola dama dei ghiacci, infatti, dopo aver riflettuto molto sulle parole che Hiei le aveva detto prima che quest'ultimo partisse per il Makai, s'è decisa a tornare nella sua terra d'origine per affrontare, a suo modo, il passato. Kurama decide di accompagnarla, convinto che l'unico modo per ritrovare un'armonia interiore sia quella di cercarla insieme allo Youko. Ci sono dei cacciatori di volpi, però, sulle tracce dei nostri amici, e il pelo d'argento è quello più pregiato. Hiei quindi, più d'istinto che ragionando, decide di tornare nella sua terra con Kurama e la sorella, pur vivendo nel disperato tentativo di cancellare dalla sua testa l'unico nome che per lui rappresenta tutto. [KuramaxHiei]
Genere: Avventura, Introspettivo, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Yaoi
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

 

Poppy: Grazie per la recensione ^_^ Sono felice che il modo di ritrarre Kurama ti sia piaciuto... Purtroppo sì, sarà molto turbato, in questa storia (ma il tutto ha un suo perchè XD)
e grazie anche a kiba91 per la sua recensione ^^

 

***

 

Ho tentato di fare di tutto per rapirli, ma Hiei e Kurama non sono purtroppo miei...

 

Per ultimo (piccola nota, per gli interessati), sono piuttosto avanti con la stesura di questa fiction. La posto poco alla volta per riuscire ad essere regolare nella pubblicazione.

 

buona lettura ^_^

 

 

***

 

-Hiruseki-

Capitolo Terzo

 

 

 

Ripensando al passato, Yuusuke si sentì un po’ nostalgico: pensare che fossero passati sei anni dal suo scontro con Toguro aveva un sapore strano. Una parte di sé lo ricordava come un avvenimento remoto, quasi come se fosse accaduto in un’altra vita, un’altra parte di sé sentiva ancora i pugni ricevuti sulla pelle.

 

Il pensiero, poi, di Genkai morta fra le sue braccia a volte ancora lo svegliava e spesso faceva fatica a resistere all’impulso di andare a controllare se effettivamente la vecchia fosse davvero ancora viva.

 

Quel pomeriggio primaverile, coi ciliegi in fiore e il loro profumo che permeava l’aria, Yuusuke era felice di essere lì coi suoi amici di sempre. Kuwabara stava facendo di tutto per fare una buona impressione su Yuukina, che educatamente sorrideva, stupita dello strano comportamento del ragazzo, Kurama era seduto all’entrata del tempio e parlava con Genkai, Keiko lo stava rincorrendo nel tentativo di fargli pagare un innocuo commento sul suo fondoschiena. Shizuro fumava una sigaretta e rideva di lui.

 

Inseguito e deriso, si ritrovò presto al tappeto fra le risa sue e dei suoi amici.

 

“Se anche Botan e Koenma fossero qui, oltre ovviamente al gamberetto che non manca a nessuno, saremmo davvero al completo” costatò Kuwabara mentre apparecchiava la tavola dove tutti insieme avrebbero cenato

 

“E’ da anni che Hiei-san non ci viene a trovare…”disse con la sua vocina, la dama dei ghiacci.

 

“Come? Ancora pensi a quel tappetto? Hai me qui, il grande Kuwabara Kazuma…”

 

“Prima di rivedere Hiei qui, ne passerà di tempo, ora poi, che è tutto preso a fare il buttafuori!”.
 

Né Yuusuke né gli altri riuscirono subito credere di avere sentito correttamente “Koenma!”
Sempre col suo ciuccio, ma di diverse spanne più alto del suo solito aspetto infantile, Koenma apparve dal nulla “Vi sono mancato eh?”
 

”Certo” lo canzonò Yuusuke “come un calcio nei gioielli!”
Il piccolo dio non fece in tempo a rispondere dato che Keiko s’era già abbattuta su Urameshi che aveva abbassato la guardia “Ti sembra il modo di rivolgerti al Signor Piccolo Enma?”
 

Nonostante le parole e i gesti, il ragazzo si sentì avvolgere da una nostalgia molto dolce: lì, tutti o quasi, insieme a non fare nulla… si stava così bene che tutto il resto del mondo sembrava svanire. Non c’erano problemi, il passato, per quanto oscuro, non gravava sulle spalle di nessuno. Lì c’erano le persone che per lui avevano un qualche significato e tanto gli bastava.

 

La stessa pace veniva percepita da Kurama, sebbene il suo stato interiore fosse molto più in subbuglio di quanto volesse lasciare trasparire. Abituato da sempre a calcolare, a sapere cosa fare come prossima mossa, l’improvvisa – e spaventosa – consapevolezza di non riuscire bene a distinguere chi fosse non gli dava pace. E  la coscienza di essersi nascosto dietro ad uno spettro, illudendo persino se stesso, lo imbarazzava ai suoi stessi occhi.

 

I pensieri di tutti e l’atmosfera scherzosa vennero però interrotti dall’ultima persona di cui ci si sarebbe aspettati sentire la voce:

“Volevo parlarvi di una decisione che ho preso” disse con tono stranamente risoluto Yuukina “mi spiace alterare il clima di festa di questo pomeriggio, ma penso che se non ve ne parlassi ora, potrei cambiare idea e non voglio”

La voce era pacata come sempre, ma ebbe l’attenzione di tutti in un attimo. Solo Genkai annuì, compiaciuta.

 

“Ho deciso di tornare nel Makai…”tentò di proseguire, ma Kuwabara la interruppe subito “Lasciandomi qui? Come potrò vivere col mio amore lontano?”

 

“Kuwabara, per favore, lasciala parlare” gli sorrise Kurama, curioso di sapere il perché di questa decisione. Poi con un gesto elegante della mano, fece cenno alla ragazza di continuare

 

“Cosa cerchi laggiù?”

 

La dama dei ghiacci sorrise: “Dici bene, Kurama- san, vorrei cercare qualcosa, anche se non so se lo troverò ancora”.

E quindi iniziò a spiegare:

 

“Vedete, io non sono un guerriero come voi, non sono coraggiosa come Keiko, e neanche forte come Shizuru. Ho sempre avuto paura di tutto e di tutti perché non sapevo cos’altro fare. Per questo, infatti, sono scappata dalla mia terra d’origine…”


”Come scappata?” chiese Yuusuke

“Non mi avrebbero mai lasciata andare via, e io non volevo più vivere in quel luogo così gelido. Non solo il clima, ma anche il cuore delle persone, lì, era ghiacciato e ho preferito fuggire. La speranza di trovare mio fratello, di vederlo vivo e sapere che con lui sarei stata finalmente al sicuro ed amata, m’ha fatto illudere che vivere così andasse bene. Ma un giorno, parlando col Hiei-san ho capito che sbagliavo.”.

“Ancora quel gamberetto…”

”Taci, Kuwabara!”

“Non prendertela con lui, mi ha detto parole che all’inizio non ho capito, ma che dopo si sono rivelate chiare. M’ha detto di non vivere all’ombra di un fratello forse morto, e che se veramente volevo cha la gente della mia terra scomparisse, perché ritenevo che non fossero degni di vivere nella morsa dei ghiacci, allora avrei dovuto fare le cose da sola, perché non è giusto dipendere da qualcuno”.

 

 

Con queste parole, capisco. Mille pensieri, mille ragionamenti, anni in cui mi sono cullato nella presunzione di essere saggio, e Yuukina mi sta porgendo la soluzione lì fra le sue mani, con estrema semplicità. Soluzione che non sono riuscito a vedere fino ad adesso.

 

“Io non posso andare nella terra dei Koorime ed uccidere qualcuno, non sono capace e non ce la farei, ma a modo mio posso schiacciarli nel mio cuore, posso fare vedere loro che li disprezzo e che ho volontariamente scelto l’esilio dalla mia terra”

 

 

Così fragile eppure molto più coraggiosa di me, in questo frangente. Affrontare a proprio modo il passato e trovare una soluzione che vada bene a me stesso.  Non assoluta, ma che possa in qualche modo adattarsi a ciò che sono.

Trovo sorprendente che sia stato proprio Hiei a parlare così a Yuukina, ma non sono stupito che sia stato lui, prima di tutti a capire che l’unica soluzione è affrontare a proprio modo il passato e avere il coraggio di cadere e rialzarsi.

Mi chiedo se non sia stata la dea Sorte ad avermi baciato quando ha incrociato la mia strada con quella dello yukai. Mi chiedo se un essere così forte non sia la mia salvezza.

 

“Ecco perché, penso che sia giusto tornare a casa, per capire e per affrontare ciò che è stato…”

“Yukina” la interruppe Keiko “non puoi andare nel Makai da sola, per quanto sia un momento di quiete, ora, è pur sempre infestato da demoni…”

“Andrò io con lei” questa volta fu Kurama ad avere l’attenzione di tutti “farò in modo che non le capiti niente. Avevo già intenzione di tornare nel Makai per un po’ di tempo…”

 

 

Falso, è una decisone che ho preso lì su due piedi. Genkai lo capisce e mi sorride con un’aria canzonatrice. Prendere decisioni così affrettate non è certo da me, ma devo trovare una soluzione e in fretta.

 

“Yuukina, non lasciarmi solo, lo sai che ora non posso venire… Come farò senza il mio grande amore?”
Il demone sorrise con gentilezza “Kazuma, tornerò presto. Non ho intenzione di rimanere, voglio solo chiudere i conti col mio passato. Se poi Kurama-san sarà con me, non avrò niente di cui preoccuparmi”

“Ricordi bene la strada per raggiungere la tua terra?” Genkai chiese.

“Sì, penso di sì”

”Potremmo comunque chiedere a Hiei” aggiunse lo spirito volpe “lui sa dove si trova il territorio dei Koorime”

La vecchia annuì “Siate prudenti…”
Kurama annuì, sapeva che la prudenza di cui parlava Genkai non era certo quella richiesta in battaglia.

 

 

Da una parte sono preoccupato, dall’altra però, sento un insolito sollievo, così raro ultimamente. Sono convinto che solo a casa sarei riuscito trovare me stesso: sia questo umano, demone o l’insieme delle due anime, ho bisogno di sapere chi e cosa sia.

In qualche parte lontana della mia mente, una voce pare dirmi che anche l’idea di rivedere Hiei mi sta dando quell’insolito sollievo. Non le bado tanto perché le mie visite nel Makai, seppur brevi, sono discretamente frequenti e non ne è passata una senza che non abbia visto Hiei. Penso quindi che sto male-interpretando quella sensazione profonda.

 

Poco sapeva allora Kurama del vero significato di quella voce  e di ciò che aveva soppresso nel tempo…L’avrebbe capito più tardi, ora semplicemente sorrise a Yukina, congedando dalla sua mente qualunque preoccupazione.

 

Continua...

 

 

  
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Yu degli spettri / Vai alla pagina dell'autore: Dicembre