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Autore: LaurenSmith    06/05/2006    21 recensioni
"Hermione arriva alla Tana dieci giorni prima dell'inizio dell'ultimo anno di scuola per trascorrere gli ultimi giorni di vacanza assieme ai suoi migliori amici. Quello che non sa però è che l'aspettano i dieci giorni più caldi della sua vita..."
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Coppie: Ron/Hermione
Note: Alternate Universe (AU) | Avvertimenti: nessuno
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Ed eccoci giunti all’ultimo capitolo di questa storiella. Finalmente tutto verrà svelato xD. Mi trovo ancora una volta, per l’ultima volta (sigh), a dover ringraziare veramente di cuore tutti quelli che hanno recensito e tutti quelli che si sono anche solo un po’ divertiti con questa FF. E’ stato bellissimo leggere i vostri commenti!! xD Spero proprio che l’epilogo lascerà tutti soddisfatti. E’ stato il capitolo sicuramente più difficile da scrivere e non so quante versioni ne ho prodotte, ma alla fine, la migliore mi è sembrata questa.
Va bene, è tutto. Grazie a tutti dell’attenzione e buona lettura. ^^


-1


Arrivarono alla festa, che era stata allestita in parte all’aperto, in un giardino circondato da graziosi piccoli gazebo sotto i quali erano sistemate delle panchine e dei tavolini costantemente riforniti di bibite, e in parte all’interno, dove c’era la pista da ballo.
Si fermarono un momento prima di entrare nella sala.


“Toh, guarda chi abbiamo qui”
I quattro ragazzi si voltarono riconoscendo chiaramente il proprietario di quella voce.
“Malfoy” lo apostrofò Harry aspramente.
“Ma che belle coppiette che formate. Weasley da quando alle bambine è permesso di uscire alla sera? Non dovresti essere a dormire?”
“Lasciami stare”
“Gira al largo da noi” lo minacciò Ron cingendo la vita di Hermione, stringendola a sé in un gesto protettivo.
“Non ho intenzione di mischiarmi con dei babbanofili come voi. Preferirei nascondermi in un vicolo dietro Olivander piuttosto che farmi vedere in vostra compagnia”
“Forse è veramente quello il tuo posto, così ci lasceresti in pace”
Malfoy guardò Ginny risentito per la sua frase ma non fece altri commenti. Si limitò a fare un sorrisetto malizioso prima di voltarsi e sparire all’interno della sala e mescolarsi alla folla.


I quattro entrarono mentre Harry e Ron si guardavano scuotendo la testa alla solita arroganza di Malfoy; si guardarono un po’ intorno finchè non videro tutti i loro compagni Grifondoro di Hogwarts. Allora si unirono a loro e cominciarono a raccontarsi come avevano passato le vacanze.
Ad un certo punto sopraggiunsero Calì Patil e Lavanda Brown. Quest’ultima si fermò davanti a Ron e lo guardò con un sorriso malizioso, allungò una mano e gli carezzò una guancia sensualmente dicendo “Ciao Ronnie”.
In quel momento, Hermione, che era girata di spalle si voltò, squadrò Lavanda e si mise in mezzo tra lei e Ron appoggiando la schiena al corpo del ragazzo che immediatamente le cinse la vita con le braccia.
“Ciao Lavanda” disse Hermione. “Come va? Tutto bene?”. L’altra ragazza non potè trattenere uno sguardo stupito all’intimità del contatto tra Ron e Hermione, poi si girò verso Calì e disse “Dai, andiamo” senza rispondere alla domanda che le era stata posta.
Hermione scoppiò a ridere e si girò verso Ron posandogli un bacio sulle labbra. “Hai visto la sua faccia?” chiese la ragazza.
“Si, sei stata un po’ cattiva…”
“Ho sofferto troppo per colpa sua. E tua” disse puntandogli un dito sul petto e facendolo indietreggiare di qualche passo.
“Ehi! Dove mi stai portando?”
“Sulla pista, naturalmente”
“Hermione, io non ballo”
“Andiamo Ron, ti prometto che non te ne pentirai…”. Lo prese per mano e se lo tirò dietro in mezzo alla pista da ballo. La canzone ritmata che stava suonando in quel momento, finì per lasciare il posto ad un lento. Hermione mise le braccia intorno al collo di Ron e lui allacciò le sue alla vita di lei. Cominciarono a muoversi seguendo la musica e ad un certo punto Ron la strinse di più a sé, in modo che i loro corpi aderissero uno all’altro. Lei lo guardò stupita da quella mossa coraggiosa, ma poi sorrise e si spostò un po’ per adattarsi meglio alla nuova posizione.


Nel frattempo Ginny era andata a sedersi un po’ in disparte e aveva osservato la folla di persone che si aggirava per la sala. Aveva rifiutato le proposte di Neville e di Dean che l’avevano invitata a ballare sostenendo di avere male ad una gamba. Si sentiva irrequieta ma sapeva di dover aspettare ancora prima di poter mettere in atto il suo piano. Poco dopo aveva visto Hermione trascinare suo fratello sulla pista da ballo e non aveva potuto trattenere un sorriso. Ron odiava ballare eppure si era lasciato trascinare in mezzo alla pista.
Innamorato cotto. Questa era la definizione più adatta per lui.
Ben presto aveva visto che i due erano molto presi l’uno dall’altro e probabilmente avevano completamente dimenticato di essere in pubblico. In quel momento si era accorta di invidiarli tantissimo perché anche lei avrebbe voluto fare la stessa cosa. Poco lontano da lei Harry e gli altri ragazzi ridevano e non badavano a lei.
Infatti, a bordo pista i loro amici guardavano increduli Ron ed Hermione. “Be’ be’, direi proprio che quei due hanno fatto passi da gigante, non è vero, Harry?” disse Seamus.
“Si, è vero…” fece lui un po’ imbarazzato mentre guardava Ron accarezzare la schiena nuda di Hermione.
“Wow, sembrano davvero su di giri! Finalmente Ron si è deciso!”
Sulla pista, Ron raccontava qualcosa ad Hermione che ad un certo punto gettò il capo all’indietro ridendo. Lui ne approfittò per baciarle il collo, mandandole una scarica elettrica lungo la spina dorsale. Anche quando lei risollevò la testa, lui continuò a baciarle il collo, sempre muovendosi con la musica, finchè ad un certo punto Hermione gli spostò il viso con una mano per baciarlo sulla bocca.
“Oh oh, le cose si scaldano” disse Seamus eccitato guardando i due amici che ormai avevano i corpi così premuti uno contro l’altro che non vi sarebbe passato in mezzo nemmeno uno spillo.
“Seamus, piantala!” disse Harry irritato cominciando a camminare verso i suoi due migliori amici. Per Ginny era giunto il momento giusto di agire. Facendo finta di niente si alzò avvicinandosi ad uno dei tavoli delle bibite e prese un bicchiere di burrobirra. Dando un occhio alla pista da ballo si spostò allontanandosi dal centro della festa.
Salutò alcune amiche di Grifondoro e cercò di allontanarsi senza dare nell’occhio.
Harry raggiunse i due amici sulla pista, “Ehm… ragazzi…” disse picchiettando col dito sulla spalla di Ron. “Non vi sembra che ci sia un po’ troppa gente qui intorno per fare… ehm… ecco… quello che stavate facendo?” disse tutto rosso abbassando gli occhi a terra. I due si guardarono un attimo intorno, come meravigliati di trovarsi in mezzo a tutta quella gente, poi Ron lasciò andare Hermione e arrossendo a sua volta disse “Hai ragione Harry, scusa” grattandosi la nuca con una mano e guardando la ragazza che cercava di non ridere. Si diressero di nuovo verso i loro amici quando ad un certo punto Hermione vide con la coda dell’occhio Ginny che si guardava intorno furtiva e sgattaiolava fuori dalla sala.
“Ron!” esclamò prendendolo per un braccio. “Andiamo a farci un giro fuori…” disse indicando con la testa il punto in cui Ginny stava scomparendo. Ron all’inizio non capì, ma poi vide la figura della sorella che si dileguava e disse “Oh, si… ho bisogno di un po’ d’aria…” Harry guardò scettico prima uno e poi l’altra, poi gettò gli occhi al cielo pensando che fosse una scusa dei due per stare da soli, si girò e tornò verso gli altri sospirando profondamente.


Uscirono svelti dalla sala tenendosi per mano, Hermione davanti e Ron dietro. Giunti all’esterno la ragazza si fermò bruscamente guardando prima da una parte e poi dall’altra.
“Eccola!” disse all’improvviso indicando con il dito un puntolino rosa e bianco che spariva dietro a un angolo. “Muoviamoci” disse riprendendo la mano di Ron e camminando velocemente verso il punto nel quale Ginny era sparita.
“Hermione, sono preoccupato… Cosa pensi che stia combinando?”
“Non lo so, è proprio quello che vogliamo scoprire, Ron” disse la ragazza rallentando e sporgendosi appena oltre l’angolo per vedere cosa stava facendo Ginny. La vide fermarsi per un attimo, guardarsi attorno con attenzione e poi riprendere a camminare svelta lungo un vialetto che costeggiava un edificio annesso alla villa nella quale si stava svolgendo la festa e che portava all’esterno.
“Coraggio!” disse Hermione sempre tenendo la mano di Ron. Ora però erano completamente allo scoperto, non avevano più il riparo di un angolo dietro il quale nascondersi e se Ginny si fosse voltata li avrebbe certamente visti. Ma la rossa continuò a percorrere rapida il vialetto silenziosamente. Hermione cercò di essere il più cauta possibile e di non fare alcun rumore, mantenendo una certa distanza dall’altra ragazza ma non tale da farsi seminare da lei.
Ginny era così presa ad immaginarsi cosa sarebbe successo di lì a poco da perdere quasi il contatto con la realtà, così non si accorse di Ron ed Hermione che la stavano seguendo discretamente. D’un tratto, però, le venne un’idea simpatica e si bloccò sorridendo. Voleva raggiungere il gazebo più vicino e prendere una bottiglia di burrobirra sperando che nessuno le chiedesse cosa voleva farne.
All’improvviso, Ginny si girò verso di loro che ebbero appena il tempo di appiattirsi contro al muro del caseggiato in una zona d’ombra. La ragazza prese a camminare verso di loro ed Hermione dovette pensare in fretta.
“Oh cavolo! Sta tornando indietro!” sussurrò a Ron. “Baciami!”
“Cosa?” fece lui confuso, perchè tutto si aspettava tranne che quell’ordine.
“Avanti, fai come ti ho detto. Dopo ti spiego!”
“Be’, se insisti…” disse Ron e si chinò su di lei per appoggiare le proprie labbra sulle sue.
All’inizio il bacio rimase abbastanza superficiale perché Hermione tentava di rimanere concentrata sulla sorella di Ron che veniva verso di loro, per capire quando li avrebbe superati e quando loro avrebbero potuto riprendere a seguirla senza farsi scoprire. Ma evidentemente Ron decise che già che c’era, tanto valeva la pena di divertirsi e le attenzioni che dedicò alla bocca di lei distrassero ben presto Hermione dai suoi propositi. Ron aveva spostato le labbra sul suo collo lasciandole una scia di piccoli baci che scendeva fino sulla spalla dove aveva scostato la stoffa della sua maglietta. Lì, diede un morsetto alla sua morbida carne. Lei gemette per l’inaspettato piccolo dolore che si trasformò immediatamente in un brivido che le attraversò il corpo. Ron spostò poi una mano sul suo seno accarezzandola e giocando con i suoi capezzoli ormai induriti. Lei emise un gemito incontrollabile e Ron ritornò ad attaccare la sua bocca mentre con il corpo la teneva premuta contro il muro dell’edificio. Mosse i fianchi ad incontrare quelli di lei, che appena percepì la sua solidità emise un lamento di frustrazione e desiderio. La sollevò da terra e le sue gambe andarono ad allacciarsi immediatamente intorno ai fianchi di lui. Ma all’improvviso sentirono un gran fracasso e si accorsero che una comitiva piuttosto numerosa di maghi decisamente alticci, che sparavano petardi e mortaretti, si dirigeva verso di loro. Ron emise un basso brontolio di disappunto con la bocca ancora appoggiata a quella di Hermione e lei, dopo essersi allontanata di pochi centimetri gli sussurrò “Perché non ci troviamo un posticino un po’ più appartato?”
Il pedinamento della cara Ginny era ormai completamente dimenticato.


Lei invece sentì pian piano i suoni della festa attutirsi e udiva soltanto distintamente il suono dei suoi passi. Arrivò davanti alla vetrina di un negozio e, dopo aver controllato che non ci fosse nessuno alle sue spalle, si infilò in uno stretto vicolo. Poi si fermò tirando un sospiro di sollievo.
“Weasley, tutta sola?”
“Malfoy”
“Adesso sì che mi posso divertire con te”
Dopo aver detto queste parole Draco estrasse la sua bacchetta da una tasca e la puntò dritto, proprio contro Ginny. Lei rimase immobile per un momento e poi, lentamente, si avvicinò.
“Non mi fai paura”
Arrivò proprio davanti a lui e la punta della bacchetta le toccava la gola. Lo guardò negli occhi e lentamente lui abbassò il suo viso fino ad incontrare le sue labbra e baciarla. Lei alzò le braccia intrecciandole dietro la sua nuca, tirandolo ancora di più verso di sé mentre Malfoy le passava un braccio intorno alla vita stringendola.
Dopo poco lui si staccò di qualche centimetro.
“Mi sei mancata” le disse in un soffio.
“Anche tu”
Ripresero a baciarsi colmando tutti quei mesi in cui non si erano potuti vedere.


Nel giardino della villa, Ron si sedette su una panchina sotto un gazebo piuttosto distante dagli altri ed Hermione si mise a cavalcioni sopra di lui. Ripresero a scambiarsi baci intensi e profondi. Una mano di Ron continuava ad accarezzare la sua schiena, finchè, lentamente, si spostò fino sul davanti e le prese un seno a coppa. Toccare la pelle nuda di lei lo faceva impazzire ed era una sensazione indescrivibile. Con l’altra mano salì lungo la coscia di Hermione fino a che la fece scivolare sotto la sua gonna e oltrepassò l’elastico dei suoi slip per afferrarle saldamente una natica. La tirò ancora più vicino a sé per farle sentire il suo più che evidente desiderio.
“Hermione io ti… io vorrei… fare…” disse con voce roca.
“Oh per Merlino Ron” rispose lei in un sussurro sorpresa dalla sua durezza, che le dimostrava quanto lui la desiderasse. Mise le sue piccole mani sulla bocca di lui per impedirgli di continuare.
“Non dirlo… non si può, non qui… e poi io… Oh Ron, lo vorrei anch’io…”


Contemporaneamente, Draco e Ginny arrivarono vicino alla sala da ballo. Draco guardò lei, le loro mani intrecciate e capì che non poteva separarsi da lei. Non adesso. Non così presto.
Rafforzò la stretta e la trascinò nel giardino, nella direzione opposta a quella della sala.
“Ma cosa fai?”
“Non ho voglia di tornare in mezzo alla gente. Sei molto meglio della compagnia di Tiger e Goyle”
“Ti ringrazio per il complimento” rispose lei con una smorfia.
“Adesso ti dimostro quanto”
Si inoltrarono e, ad un certo punto, davanti a loro notarono due ragazzi che si stavano baciando appassionatamente.
Draco sogghignò.
“Come si stanno dando da fare quei due”
“Smettila di prendere in…”
Ginny non terminò la frase perché si portò le mani alla bocca soffocando un urlo.


Allo stesso tempo, dall’altra parte del piccolo sentiero che passava davanti alla panchina sulla quale stavano Ron ed Hermione, comparve Harry, insieme a Fred e George, che erano stati invitati in qualità di fornitori ufficiali di scherzi e giochi per la festa.
Harry spalancò gli occhi vedendo la posizione alquanto compromettente in cui si trovavano i suoi amici e non riuscì a trattenersi.
“Ron! Hermione!” esclamò a voce alta. I gemelli avevano un’espressione a metà tra il divertito e l’incredulo e guardavano i due sogghignando.


Calò il silenzio, i due si immobilizzarono, incapaci di reagire all’assurdità della situazione. Quando Harry sentì un piccolo movimento dalla parte opposta della stretta radura, sollevò lo sguardo e vide Ginny, che aveva ancora le mani sulla bocca per lo shock, girarsi e appoggiare il viso infiammato sul torace del ragazzo che stava con lei. Lui la accolse subito tra le braccia stringendogliele intorno. Harry non avrebbe mai pensato di poter essere più scioccato di come lo era stato pochi secondi prima, quando aveva visto Ron e Hermione, ma quando si rese conto di chi era il ragazzo che teneva Ginny tra le braccia, pensò di avere le allucinazioni. “Ginny…” disse a mezza voce, stentando a credere ai suoi occhi. Malfoy lo guardò con aria di sfida e stava per parlare quando uno dei gemelli lo precedette.
“Ron!” tuonò Fred. “La mamma si vergognerebbe di vedere come ti comporti!” disse brusco.
Ron lasciò immediatamente andare Hermione e si sollevò di scatto in piedi. Il suo brusco movimento, provocò la caduta di un oggetto dalla tasca dei suoi pantaloni. Non appena l’oggetto toccò terra, esplose con un gran fracasso, iniziando a suonare una canzone a tutto volume e fece partire delle scintille rosse che formarono un grande cuore dentro al quale comparve la scritta “Hermione”. Ron si coprì la faccia con le mani mormorando “Oh no!” Aveva pensato che non sarebbe potuto accadere niente di peggio che farsi scoprire in intimità con la sua ragazza dai suoi fratelli e dal suo migliore amico, ma si era sbagliato. Questo era molto peggio. Tutti avrebbero avuto modo di sfotterlo a vita per questa sua idea romantica. E infatti, Malfoy scoppiò a ridere così forte, che quasi cadde e Ginny fu costretta a sorreggerlo. Fred e George iniziarono subito a prenderlo in giro dicendo “Ma guarda, ci deve essere qualcuno cotto come una pera nei dintorni… Ron, mi sa che ti sei proprio innamorato, stavolta…”. Harry, ancora incredulo, guardava il cuore rosso scuotendo la testa, ancora troppo confuso per realizzare quello a cui aveva assistito quella sera.


Ron era distrutto, aveva le spalle curve, gli occhi ancora coperti dalle mani ed era ormai rassegnato ad essere preso in giro a vita dai suoi fratelli. Ma Hermione gli toccò un braccio con la sua piccola mano e lui la guardò negli occhi. Vide che erano umidi di commozione mentre lei guardava rapita il grande cuore che stava pian piano svanendo. Quando la musica terminò, gli gettò le braccia al collo e gli sussurrò “Non posso credere che tu abbia fatto tutto questo per me…”.
Lui fece un timido sorriso per la prima volta dopo il disastro di quella serata. “Avrebbe dovuto essere una sorpresa solo per te… Non avrei mai pensato che l’avrebbe visto mezza dozzina di persone… Be’, di sicuro non si può dire che sia stato romantico…” disse lui con tono un po’ abbattuto.
“Ron, non mi interessa se l’hanno visto tutti, so che tu l’avresti fatto solo per me, e questo mi basta”.
“Ehm ehm…” fece George notando che per l’ennesima volta quei due si erano dimenticati del resto del mondo. “Avanti, spostiamoci da qui… sarà meglio che torniate a casa o la mamma potrebbe mandare qualcuno a cercarvi… e chissà a cosa assisterebbe quella sventurata persona!”
“Un momento…” aggiunse Fred. “Credo che gli ormoni impazziti di Ron non siano l’unica sorpresa di questa festa”
Con questa frase sibillina indicò Ginny che era ancora stretta a Draco e gli occhi di tutti si puntarono su di loro.
“Ginny! Che cosa stai facendo con… con…”
“Draco. Si chiama Draco Ron”
“Lo so come si chiama, Ginny, si chiama Malfoy” disse Ron con tono sprezzante come per tentare di farle capire con chi si stava invischiando. “E non cambiare discorso. Spostati immediatamente da lui”
“Ma cosa….”
“Ha ragione Ginny – intervenne Fred – allontanati da lui”
“Ma siete tutti impazziti?”
Ron fece un passo verso di loro con l’intenzione di afferrare Ginny e allontanarla da quell’individuo.
Ma Malfoy le si mise davanti per impedire a Ron di toccarla.
“Non ci provare” gli intimò il biondo Serpeverde puntandogli contro la bacchetta.
La tensione salì alle stelle.
Ginny vide chiaramente Fred e George che stavano impugnando anche loro le bacchette, pronti ad attaccare.
“Volete ascoltarmi?”
“Stai fuori da questa storia. Ce la vediamo noi con lui”
“Si, lascia stare Ginny…Vediamo un po’ di cosa sono capaci i Weasley. Non ho paura di voi”
La situazione stava peggiorando sempre di più. Ginny aveva paura che qualcosa di brutto potesse accadere da un momento all’altro perché Draco puntava la sua bacchetta contro Ron e Fred e George avevano le loro puntate su di lui.
“Ora basta!” gridò Ginny piangendo per la rabbia e la paura. “Finitela con questa farsa!! Fred, George, mettete via le vostre bacchette. So perfettamente che lui è Draco Malfoy, so che è un Serpeverde e so che le nostre famiglie si odiano. Ma, Ron, sono certa che tu puoi capirmi…” disse Ginny guardando con gli occhi colmi di lacrime il fratello. “Io sono innamorata di lui…”
Ron spostò lentamente lo sguardo dalla faccia tesa di Malfoy al viso della sorella che ora era trattenuta da Hermione. La guardò negli occhi e poi lanciò un rapido sguardo all’altra ragazza, la ragazza che amava, la ragazza che riempiva il suo cuore di gioia… e pensò al fatto che da giorni erano ormai inseparabili, e pensò al fatto che sua sorella soffriva da ben tre mesi… e capì.
Ron tornò a guardare il viso di Malfoy, spostò la sua bacchetta e gli si avvicinò per ringhiargli in un orecchio “Torcile anche solo un capello, falla soffrire anche solo mezza volta, e ti assicuro che ti ucciderò a mani nude”.
Si allontanò velocemente da lui mentre Fred e George abbassavano le bacchette guardandosi ancora confusi e Ginny correva tra le sue braccia sfogando finalmente tutta la tensione che aveva accumulato.


Ron si avvicinò a testa bassa ad Hermione che non esitò ad abbracciarlo e rincuorarlo.
“Sono fiera di te, Ron. Hai fatto la cosa giusta”
“Ma perché lui?” chiese Ron scuotendo il capo. “Perché proprio lui?”
“Questo non lo so… Ma l’importante è che Ginny sia felice.”
Videro Harry che si avvicinava a loro, poi disse “Be’, ragazzi, che dire… non riesco ancora a crederci… pensate che sarà in grado di rendere felice la nostra piccola Ginny?”
“Lei ne sembra convinta…” disse Hermione lanciando un’occhiata alla ragazza. “Penso che dovremmo avere fiducia in lei… Ora la cosa più difficile sarà abituarci all’idea…”
“Già…” disse Harry sorridendo.
Si avvicinarono anche Fred e George, ormai più rilassati e presero Harry per le braccia, uno da un lato e uno dall’altro. “Sai, Harry” cominciò Fred. “Geroge ed io abbiamo un’amica che sarebbe deliziata di conoscere il famoso Harry Potter…”


Erano arrivati nel cortile della Tana. Ginny non la finiva più di dire a Harry quanto fosse felice che le cose fossero venute finalmente a galla e che tutto si fosse risolto senza spargimenti di sangue. Harry rise alla battuta, ma Ginny gli rispose “Si, tu ridi! Ma ad un certo punto ho avuto davvero paura di rimetterci o un fratello o un fidanzato!” Lui sollevò una mano e le arruffò un po’ i capelli dicendole “Invece non c’era niente di cui preoccuparsi, hai visto? Del resto sappiamo tutti che Ron è sempre stato un tipo calmo e per niente impulsivo e perfettamente in grado di dominare le sue reazioni, no?” Ginny rise, ma Harry aggiunse in fretta “Però stasera si è dimostrato davvero in gamba, ha fatto il suo dovere di fratello maggiore ma è stato in grado di comprendere i tuoi sentimenti… dovresti essere fiera di lui!”
“Oh, ma lo sono” disse Ginny girandosi a guardare il fratello che era rimasto indietro con Hermione. Il dolce sorriso che aveva sulle labbra si trasformò immediatamente in una smorfia e lei gettò gli occhi al cielo sbuffando e indicando a Harry con un dito un punto alle proprie spalle.


Ron ed Hermione si stavano baciando dolcemente.
“Ron, sai, dopo stasera sarà molto difficile passare tutta la notte sola soletta nel mio lettuccio” sussurrò la ragazza dopo essersi staccata leggermente da lui.
“Oh, non tentarmi, piccola strega malvagia…” disse lui e una mano scese a posarsi sul sedere di lei. Lei fece un risolino, e poi aggiunse “Quello che hai fatto stasera, è stato fantastico! Sei stato molto in gamba a gestire la situazione e a capire quello che provava Ginny”
“Ehi!” disse lui fermando la mano di Hermione che con un dito tracciava degli intricati disegni sul suo petto. “L’adulazione non ti porterà da nessuna parte, con me…”
Lei rise e poi continuò “E anche quello che avresti fatto per me se le cose non fossero andate tutte per il verso sbagliato era fantastico. Mi hai quasi tolto il fiato dall’emozione quando hai fatto partire quell’enorme cuore rosso...” disse lei ripensando alla sensazione di amore assoluto che l’aveva invasa alla vista di quello che lui aveva voluto dedicarle.
“Si, be’… non c’è bisogno di ripensare ancora a quel terribile inconveniente…”
“Come osi definire “inconveniente” la cosa in assoluto più adorabile che sia mai stata fatta per me?!” fece lei mettendo un piccolo broncio.
Lui sorrise e poi si abbassò per baciarle di nuovo le labbra.
“Ti assicuro che la prossima volta sarà tutto perfetto, a costo di doverti portare al Polo Nord per tenere alla larga tutti questi maledetti Weasley” Lei rise di gusto. Entrarono alla Tana e si fermarono di nuovo ai piedi delle scale.
“Buonanotte, amore mio” disse Hermione baciandolo un’ultima volta.
“Buonanotte a te. Sono certo che ti sognerò… vedi di sognarmi anche tu, così magari ci incontreremo sulle nuvole…”
“Io ci sono già sulle nuvole” rispose lei.
Lui le sorrise dolcemente mentre lei si girava per avviarsi su per le scale. Aveva fatto pochi gradini quando lui le disse “Hermione, posso farti una domanda?”
“Ma certo!”
“Cosa sarebbe successo se non ci avessero interrotto alla festa?”
“Be’, Ron, da domani avremo tutto il tempo per scoprirlo…” e sparì su per le scale.




Ora finalmente lo posso dire: grazie alla mia sis agata che ha scritto le parti ficer! xD xD. E poi, grazie come al solito a ramona55 alias patsan per la supervisione. E un abbraccio speciale alla daisy05: tesoro, spero proprio che ne verrai fuori definitivamente il più presto possibile… un bacio grosso.
E mi raccomando, ogni tanto controllate, che presto tornerò con una nuova storia!!xD Con i vostri commenti mi avete resa felice. A presto!!!

  
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