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Autore: lisa76    01/10/2011    9 recensioni
La guerra è finita, Hermione torna dopo un anno di assenza, ma è cambiata e non è la sola. Un segreto sta per essere svelato ... tanti ricordi e tante mezze verità verranno alla luce.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Coppie: Draco/Hermione
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la II guerra magica/Pace
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<< Draco >> lo richiamò dolcemente Ginny posandole una mano sull’avambraccio.
Lui si riscosse e incontrò gli occhi preoccupati della ragazza.

Era strano ma dopo la “fuga” di Hermione l’anno prima, Ginevra Molly Weasley era diventa la sua unica confidente, l’unica che poteva definire amica. Per un attimo la sua mente tornò al passato.

La morte di Tiger aveva portato un vuoto nella vita di Draco, non solo per la perdita di quello che da anni era il suo migliore amico, ma anche perché con essa era come scomparso anche Goyle.

Tutti ritenevano Vince e Greg semplicemente i suoi gregari, quanto si erano sbagliati. Si lui amava primeggiare e soprattutto i primi anni aveva un po’ tiranneggiato gli amici, ma erano i suoi migliori amici. Avevano passato anni a dividere la stessa stanza, la stessa vita, gli stessi problemi era diventato il loro confidente, l’unico a conoscere il loro segreto.

Vince era il più sensibile dei due, appariva indeciso e perennemente alla mercé di Draco ad occhi esterni, ma non era così. Draco gli voleva bene, Draco sapeva perché si sentiva così perennemente inadeguato. Quando era morto una parte di Draco era morta con lui. Con quell'amico silenzioso che però lo capiva al primo sguardo. Poi Greg era caduto in una sorta di catatonia, Draco ci aveva impiegato parecchio a riportarlo nei sotterranei dopo che la stanza delle necessità era bruciata per via del Ardemonio e loro erano stati salvati dal trio dei miracoli.

Greg aveva perso il suo grande amore e non si era più ripreso.

Come se non bastasse tutto questo le condizioni di salute di Narcissa erano precipitate, costringendola ad ammettere il male che l’affliggeva. Così Draco si era sentito solo ed abbandonato. Hermione era irraggiungibile e comunque dopo la sua fuga non aveva nemmeno idea di dove trovarla. Incredibilmente però aveva trovato in Ginny una spalla su cui piangere. Ginny sapeva di lui ed Hermione e questo gli permetteva di aprirsi completamente con lei.

Non aveva mai capito perché Ginny fosse stata così disponibile con lui, in fondo era quella che più di tutti aveva motivi per odiare i Malfoy. Quando si era azzardato a chiederglielo lei gli aveva semplicemente risposto: << Hermione ha visto qualcosa di buono in te ed io mi fido di lei. >> semplice e diretta come era sempre stata.

<< Non lo so Gin >> le disse abbassando la testa << Non sono quasi riuscito a realizzare che lei fosse di nuovo qui, che già se ne stava andando. Cos’ho sbagliato questa volta? Perché sbaglio sempre? >> disse con voce sempre più flebile mentre affondava il viso nelle mani.

<< Ha detto che tornerà Draco. Lo farà, lo sai. Lei non mente mai. >> gli disse mentre gli passava un braccio dietro la schiena e lo stringeva un po’ a se per dargli conforto. Sperando vivamente che l’amica tornasse presto.

<< Malfoy? Dov’è andata? >> chiese Harry raggiungendoli nel ingresso, la faccia di Ginny, trasmetteva una muta rassegnazione, mentre Draco sembrava distrutto. Ad Harry non sfuggi come la sua fidanzata tentasse di consolare il biondo e forse ora ne capiva anche la ragione. Da quando Malfoy era entrato nelle loro vite, Harry aveva sempre guardato con sospetto l’amicizia che stava nascendo tra lui e Ginny. La gelosia a volte lo aveva accecato, portandolo a litigare pesantemente con la fidanzata, ma ogni volta lei lo aveva rassicurato. Draco era un amico. Punto. Draco aveva bisogno di qualcuno con cui parlare, qualcuno che lo ascoltasse ed era quello che Ginevra faceva. Punto e basta. Il suo amore era Harry e lo sarebbe sempre stato.

Collegando i punti Harry capì anche che forse quell'amicizia era nata anche a causa della fuga di Hermione, anzi sicuramente in seguito a quello, visto che la prima volta che aveva rivisto Malfoy dopo l’ultima battaglia era stato alla Tana, mentre parlava con Ginny nel cortile dietro casa.

La battaglia era ancora viva nei suoi ricordi eppure era già passato un mese. Hermione era sparita il giorno prima, lasciando un semplice biglietto sul tavolo della cucina. Lui e Ginny avevano passato l’intera serata e parte della nottata a parlarne, poi lui aveva raggiunto Ron e lo aveva trovato sveglio che fissava la luna oltre la finestra.

<< Mi ha detto solo” mi dispiace” poi si è smaterializzata >> disse il rosso che evidentemente l’aveva sentito arrivare. Harry sospirò. Che le cose tra i suoi migliori amici non andassero era evidente fin dal primo giorno. Hermione era distante e si vedeva lontano un kilometro che si sforzava di apparire felice. Ron continuava ad essere sempre il solito Ron. L’unica differenza era che ora teneva per mano Hermione sempre e comunque. Non avrebbe mai funzionato, erano settimane che tentava con gentilezza di farlo capire all'amico. Quello che scorreva tra loro non era amore, ma solo profondo affetto.

Si erano addormentati così, persi nelle loro congetture. La mattina dopo alzandosi aveva gettato un occhio al cortile ed aveva visto Ginny in vestaglia che parlava con quello che indubbiamente era Draco Malfoy, senza riflettere aveva afferrato la bacchetta e si era gettato giù per le scale.

Quando li aveva raggiunti, aveva notato gli occhi lucidi del Serpeverde e lo sguardo frustrato della fidanzata.

<< Che diavolo ci fai qui Malfoy? >> aveva urlato puntandogli la bacchetta addosso.

<< Contemplo la mia disfatta >> era stato il laconico commento di lui. Ginny aveva iniziato a piangere ed Harry si era occupato solo di lei a quel punto ignorando quello che per tutti gli anni di scuola era stato il suo principale antagonista e che ora sembrava solo la pallida imitazione del ragazzo che era stato.


<< Non lo so, ha detto solo che doveva andarsene. Che doveva sistemare delle cose, ma sarebbe tornata. >> gli rispose Draco, riscuotendosi al suo arrivo.

<< Avete … uhm … chiarito? >> chiese incerto Harry arrossendo e passandosi nervosamente una mano tra i capelli. Non l’avrebbe digerita in fretta quella faccenda, ma al momento voleva solo capire come stesse Hermione.

Draco lo guardò stupito per poi girare gli occhi verso Ginny il cui totale imbarazzo parlava da solo.

<< Scusa >> mormorò la ragazza, << Non sapevo come trattenerli >> si giustificò a disagio.

Lui fece un gesto come per dirle che non aveva importanza, non gliene fregava nulla di chi sapeva di lui ed Hermione, anzi lui l’avrebbe gridato al mondo intero.

<< Non lo so. Cioè … abbiamo parlato un po’, le ho detto che … >> Draco sollevò gli occhi al cielo, un conto era parlarne con Ginny, ma con lo sfregiato proprio non ci riusciva. Non riusciva a mostrarsi così debole davanti a lui. Non che Harry avesse motivi di attaccarlo o deriderlo, questo no, nei mesi passati aveva anche imparato ad apprezzare parecchio la sagacia e l’allegria dell'ex rivale. Ciononostante non riusciva proprio ad ammettere i suoi sentimenti davanti a lui, forse non li avrebbe ammessi nemmeno di fronte a qualcun'altro. Qualcuno che non fosse Hermione o al massimo Ginevra.

<< Le hai detto di Astoria? >> gli venne in aiuto l’amica.

<< Si, si gliel’ho detto. Così come le ho detto che ero venuto a cercarla alla Tana, ma che sono arrivato tardi. >> rispose lui ringraziandola mentalmente e concentrandosi solo su Ginny, così sarebbe stato più facile parlare.

<< Per un momento mi è sembrato che tutto si potesse sistemare, ma poi è scappata di nuovo. Continuava a dire che doveva andare, doveva sistemare delle cose. Dovevo fermarla Gin, perché non ci sono riuscito? >> le chiese visibilmente turbato.

La ragazza inclinò il capo studiandolo per un attimo.

<< Ti ha chiesto di fidarti di lei, vero? Di lasciarla andare ed avere fiducia in lei e tu l’hai fatto >> gli disse convinta mentre l’altro annuiva. << Come lo sai? >> chiese Draco confuso.

<< Perché lo ha fatto anche con me. >> disse lei, la mente già lontana, ad un altro momento, ad un'altra fuga di Hermione.


Quei primi giorni di Giugno erano particolarmente caldi, la Tana era piena stipata di teste rosse e non solo. Dopo la morte di Fred, Molly aveva stretto tutti intorno a lei, come se non volesse perdere nessuno di loro di vista per più di un minuto. Tutti avevano capito e si erano piegati al suo volere, ma Ginny si sentiva soffocare, troppa gente, troppo caldo, troppi ricordi. Negli ultimi giorni lei ed Harry avevano cominciato a pensare seriamente alla ristrutturazione di Grimmauld Place, a farne la loro casa. Ad andarsene da tutto quel caos e ritagliarsi un angolo tutto per loro. A questo pensava mentre camminava a piedi nudi sulla terra del campo, la sua meta era il piccolo ruscello che scorreva poco distante dalla Tana. Un po’ di solitudine, un po’ di refrigerio, questi erano i desideri di Ginny in quel pomeriggio afoso. Quando aveva raggiunto la riva aveva subito scorto Hermione con i piedi a bagno e lo sguardo perso al orizzonte. Addio solitudine, ma il refrigerio poteva ancora averlo e poi era quasi un occasione rara trovare Hermione senza Ron appiccicato alla sua mano. Magari era la volta buona che avrebbero parlato un po’. Man mano che si avvicinava però l’aria triste del amica aveva catturata la sua totale attenzione.

<< Herm? >> l’aveva richiamata sedendole al fianco, visto che la ragazza sembrava non averla minimamente notata.

<< Oh Ginny, perdonami, stavo pensando >> disse dopo essere leggermente sobbalzata, rivolgendole un sorriso smagliante che però non gli arrivava agli occhi.

<< Herm va tutto bene? Mi sembri… triste >> aveva azzardato Ginny cercando i suoi occhi.

Hermione le aveva sorriso mestamente per poi sfregarsi le mani sul viso.

<< Non riesco proprio a nasconderti nulla, eh? >> aveva detto tentando di sembrare divertita.

Ginny continuava a fissarla, le cose andavano male all'amica, parecchio male a giudicare dalla sua faccia tirata. C’entrava Malfoy? Si quasi sicuramente. Solo lui era capace di far fare all'umore di Hermione un su e giù tale.

<< Non riesci a dimenticarlo vero? >> le chiese cauta.

Hermione emise un respiro spezzato, mentre scuoteva la testa.

<< Non credo potrò mai >> disse infine, lo sguardo lontano. Il silenzio le avvolse per alcuni momenti. Poi in lontananza la voce di Ron che le chiamava si fece udibile. Entrambe voltarono il capo in quella direzione, la prima a riscuotersi fu Ginny, ma mentre si alzava la presa sicura di Hermione le ancorò il braccio.

<< Ginny, devi promettermi una cosa >> le disse guardandola intensamente. Mentre la ragazza la guardava stupita prima di annuire.

<< Devi fidarti di me … di quello che farò, ecco, delle mie decisioni. Devi fidarti di me. >> disse accorata, mentre Ginny tentava di chiederle a cosa si riferisse.

<< Non posso dirtelo ora Gin, ma tu fidati di me e se puoi stai vicino a Draco ok? >> le disse e senza attendere una risposta, si alzò per raggiungere Ron ormai visibile a poche decine di metri da loro.

Ginny aveva tentato per tutta la sera di rimanere nuovamente sola con Hermione per parlarle, ma non ve ne era stata occasione. Il giorno dopo la ragazza se ne era andata.

Da allora Ginny aveva sempre tentato di tenere fede alla promessa, si era fidata delle scelte di Hermione e aveva tentato di stare vicina a Draco, come poteva, come amica.

<< Ora che facciamo? >> chiese Harry guardando gli altri due; che i sentimenti di Malfoy fossero sinceri era palese, amava Hermione e questo gli sarebbe bastato almeno per ora. << Aspettiamo e continuiamo ad avere fiducia in lei. >> terminò Ginny prima di avviarsi verso la cucina. << Andiamo vi faccio un po’ di The >> disse prima di sparire in cucina.


POSTO PICCOLO:

Ciao!!! Abbiamo scoperto un altro pezzettino di passato, un'altra fuga di Hermione e un po' di più sull'amicizia di Draco e Ginny, che dite? Soddisfatte? Spero di si ;)

Grazie a tutti quelli che hanno commentato e che hanno letto. 

Al prossimo fine settimana!

Un bacione Lisa 

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Questi personaggi non mi appartengono, ma sono proprietà di J.K.Rowling.
Questa storia è stata scritta senza alcun scopo di lucro.


   
 
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