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Autore: _Luna_    07/10/2011    5 recensioni
Avete visto il quarto film di pirati dei Caraibi? Bene. Dimenticatelo!
Jack allora la fissò negli occhi e domandò « Mi stai cacciando? » Sbuffò irritata e mentì, dicendo che gli avrebbe fatto preparare una stanza. Quando andò da Mery, però, si raccomandò che il signor Sparrow avesse una camera al pian terreno, quindi lontano da lei e da James « Oh, e Mery? Assicurati che tutti i gioielli e le cose di valore siano chiusi a chiave » abbozzò un sorriso ma di Jack Sparrow poteva fidarsi ben poco. Quando tornò in cucina, notò con preoccupazione il volto interessato di James alla vicenda che gli stava raccontando Jack: « E allora, presi due…»
« Ah! Ma come si è fatto tardi! James, a letto, Jack…la cameriera ti porterà in camera tua » Prese per mano il figlio che però non aveva alcuna intenzione di andare a letto « James, andiamo, domani finirà la storia delle tartarughe marine »
Genere: Avventura | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Elizabeth Swann, Hector Barbossa, Jack Sparrow, Un po' tutti, Will Turner
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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Elizabeth, in silenzio, passava in rassegna Jack che intanto si stava trangugiando un’intera bottiglia di buon vino inglese, lamentandosi che sarebbe stato meglio del rum. Non era molto cambiato in quei dieci anni passati a tentare di riprendersi la Perla: la stessa bandana rossa gli ornava la testa e l’immancabile cappello era posato accanto a lui; la spada l’aveva tolta e dondolava leggermente appesa alla sedia, portava anche la pistola alla cintola, chissà quanti colpi aveva ancora. Aveva una nuova strana cicatrice sulla guancia che si stava però rimarginando a forma di mezza luna. Per il resto, era il solito vecchio e pimpante Jack. Quando finalmente finì di bere il vino, si rivolse alla donna. « Allora! Questo piccolino deve essere…»
« James. Solo James » Il bambino, che fino ad allora era rimasto taciturno, stava per parlare ed aggiungere qualcosa, ma per uno sguardo di ammonimento della madre, non disse nulla. Si poteva già vedere nei suoi occhi l’ammirazione per Jack, una persona nuova che non era né un maggiordomo di cinquemila anni che gli insegnava cose noiosissime, né una vecchia isterica cameriera racchia.
Era un personaggio affascinante ma che incuteva rispetto allo stesso tempo « E ora dimmi di te, Jack. Che cosa ci fai qui? »
« Mio Dio, Elizabeth, è solo una visita di piacere! » Ma lo conosceva troppo bene e Jack Sparrow non veniva da te per una semplice e cortese visita di piacere però disse « Oh, capisco… bhè… è stato un piacere, allora » si alzò in piedi e le sue intenzioni furono chiare. Jack allora la fissò negli occhi e domandò « Mi stai cacciando? » Sbuffò irritata e mentì, dicendo che gli avrebbe fatto preparare una stanza.
Quando andò da Mery, però, si raccomandò che il signor Sparrow avesse una camera al pian terreno, quindi lontano da lei e da James « Oh, e Mery? Assicurati che tutti i gioielli e le cose di valore siano chiusi a chiave » abbozzò un sorriso ma di Jack Sparrow poteva fidarsi ben poco. Quando tornò in cucina, notò con preoccupazione il volto interessato di James alla vicenda che gli stava raccontando Jack: « E allora, presi due…»
« Ah! Ma come si è fatto tardi! James, a letto, Jack…la cameriera ti porterà in camera tua » Prese per mano il figlio che però non aveva alcuna intenzione di andare a letto « James, andiamo, domani finirà la storia delle tartarughe marine » Erano passate ben tre ore da quando si erano congedati ed Elizabeth ipotizzò che fosse un periodo abbastanza lungo per scoprire cosa realmente fosse venuto a cercare Jack. Infilò le scarpe e prese una vecchia lampada ad olio.
Tutta la casa era immersa nel buio così scese al pian terreno tranquillamente: dalla camera di Jack non proveniva nessun rumore e aprì la porta. Riconobbe la figura del suo “amico “ sul letto, che russava forte, e non si preoccupò minimamente. Di fronte al letto, su una sedia di legno di mogano, erano posati quasi tutti i suoi vestiti e i suoi effetti personali, compresa la bussola.
Elizabeth la accarezzò e una piccola lacrima le rigò il viso, ma ricacciò il pianto represso di dieci anni e continuò ad indagare fin quando non sentì la punta di un pugnale sulla schiena. « Come sapevi delle tartarughe marine? » Si voltò e si trattenne dal ridere, spiegando che ormai lo conosceva abbastanza bene « Che stavi cercando? »
« Informazioni »
« Ah! Chiederle direttamente sarebbe stato troppo difficile e poco piratesco? » Si sentì punta nel vivo poiché quello che cercava da ormai dieci anni era un pizzico di avventura nella sua vita, qualcosa che le desse sapore « Jack, lo sappiamo tutti e due. Il capitan Jack Sparrow che mi viene a trovare? Sembra solo una bella favola » La sua voce si fece più rauca « Già… Will? Sono passati quasi…»
« Nove anni e cinquantuno settimane. Già » Jack allora replicò « Lo sai che era l’unica soluzione, non mi incolperai per questo, vero? » Lei scosse la testa e lo tranquillizzò « Non te ne sto facendo una colpa. Era l’unica soluzione. Lo so, ma vorrei sapere perché sei qui, ora…» Calò un minuto di silenzio, che né Elizabeth né Jack interruppero sperando che l’altro iniziasse a parlare. « Ti servono soldi? » Jack scosse la testa. « Stai cercando la Perla? »
« Bhè, quello sempre… non che io non l’abbia mai avuta…»
« Allora stai cercando Will? » Jack fece ancora segno di no con la testa. Elizabeth passò alle cose più stupide, per interrompere quel discorso troppo serio che le riportava alla mente ricordi troppo dolorosi « Stai scappando dalle donzelle innamorate di te? » Scoppiò in una risata fragorosa e rispose « Non sei poi troppo lontana dalla verità…»
« Forse stai…» non continuò poiché degli strani e poco rassicuranti rumori provenivano dal cortile della villetta. Si affacciò alla finestra della camera di Jack per riuscire a scorgere qualcosa e vide un gruppo di una decina di uomini con le torce e le spade sguainate.
La porta allora si spalancò e Mery la cameriera gridò spaventata che degli uomini tentavano di aprire la porta. Elizabeth scoccò un’occhiata infuriata a Jack che però era già con la spada in mano « Credo che sia ora di mettere in pratica quello che ti ha insegnato il caro William! » Lei corse di sopra e sfilò la spada dal fodero, pronta a dare battaglia ancora una volta.

N.d.A. Ecco il secondo capitolo, vorrei ringraziare LordBeckett per i suoi importanti commenti che mi hanno incoraggiato a mettere questo secondo capitolo! E ringrazio tutti quelli che vorranno commentare perchè mi serve per migliorare. Non abbiate timore, quindi, nemmeno di criticarmi ;) A presto, spero, con il terzo capitolo!

   
 
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