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Autore: Mistress Lay    25/06/2006    31 recensioni
Ballo del Ceppo. Harry è disperato e si scontra con Malfoy per il corridoio. Da lì comincia la catastrofe perchè Harry, da buon Grifondoro, ha l'insana idea di scherzare con Malfoy e Malfoy, da perfetto Serpeverde non capisce l'ironia... o sì? Una piccola shot allegra per regalo. *** Ed ecco il sequel: altre due situazioni after Ballo del Ceppo!
Genere: Romantico, Commedia | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Draco Malfoy, Harry Potter | Coppie: Draco/Harry
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Gryffindor'sCaseMLIII

Plot 01: Ballo del Ceppo. Harry è disperato e si scontra con Malfoy per il corridoio. Da lì comincia la catastrofe perchè Harry, da buon Grifondoro, ha l'insana idea di scherzare con Malfoy e Malfoy, da perfetto Serpeverde non capisce l'ironia... o sì? *** Da cosa nasce cosa: altre due situazioni after Ballo del Ceppo!

 

Plot 02: I Grifondoro non sono solo coraggiosi, ostinati e pieni di humour… sono anche determinati a mantenere e proteggere i propri cari. Sempre.

 

Notes: Cap conclusivo, un po’ meno divertente rispetto agli altri per i temi trattati. Ebbene, visto che all’unanimità avete chiesto il sequel vi do una brutta notizia: ve lo beccate tutto per intero! XD

E sapete che significa? Che mi dovrete sopportare per chissà quanto! XP

Questo perché la fic è intitolata in realtà ‘The Case’ ed è una trilogia formata da tre trilogie (di tre cap ciascuna) di remake del IV, V e VI libro.

La prima trilogia intitolata per l’appunto ‘Gryffindor’s Case’ è narrata dal punto di vista di Harry Potter e parla di te caratteristiche dei Grifondoro (humour, ostinazione e determinazione) di tre modelli: Harry, Sirius e il Trio.

Ovviamente poteva mancare la corrispondente controparte Serpeverde? XD Ma no ovviamente!

Ed infatti la seconda trilogia, remake del V libro, è intitolata ‘Slytherin’s Case’… ma ne parleremo più avanti delle sue caratteristiche quando e se leggerete i nuovi tre cap… ^.^ (qst anche per l’ultima trilogia… ^_^)

 

Notes 02: ricordo che qst ficcyna si svolge al IV anno di Harry, durante il Torneo Tremaghi, e che cercherò di rendere più veritiero possibile il passo (ai limiti possibili e ovviamente con perdonata licenza, stilistica o meno XD). Ricordo anche che è una slash, una HxD per la precisione.

 

Buona lettura!

 

Mrs Lay ^o^

 

 

.

Gryffindor's Determination

.

 

 

… Il Serpentese, la capacità di parlare ai serpenti, da molto tempo è considerata un’arte oscura. In verità, il più celebre conoscitore del Serpentese dei nostri giorni è niente meno che Voi-Sapete-Chi in persona.

Il Serpentese infatti, secondo i nostri esimi esperti, è una caratteristica magica fortemente votata al lato Oscuro, una caratteristica che mai ci saremmo immaginati di ritrovare in Harry Potter, il Bambino-che-è sopravvissuto. C’è da chiedersi per quale motivo Silente non abbia mai svelato al pubblico mago questa capacità del Campione di Hogwarts.

Sempre per i nostri esimi esperti, che hanno creduto lecito dire che probabilmente la sua sceneggiata nella Torre Nord era probabilmente un modo come un altro per ricevere attenzione, anche la sua relazione con Draco Malfoy, suo coetaneo, figlio di Lucius Malfoy e di Serpeverde, sia un’altra mossa alla ricerca di pubblicità.

Harry Potter, inoltre, è accertato che ha stretto amicizia con molti ‘individui sospetti’ come un ex professore di Difesa contro le Arti Oscure che poi si è scoperto essere un lupo mannaro, poi l’amicizia alquanto discutibile con un mezzogigante qual è Rubes Hagrid.

Lupi mannari e giganti sono creature violente, spesso malvagie… che questa sua inclinazione a queste amicizie possa essere collegata in qualche modo con la sua capacità di parlare con i serpenti? (ci è stato riferito da fonti assolutamente certe che Harry Potter ha usato il Serpentese per parlare con un serpente, questo incrementa i nostri dubbi).

Albus Silente dovrebbe non essere di parte per la nomina a campione di Harry Potter: non è escluso che per desiderio di fama e vittoria Harry Potter non ricorra alle sue capacità di Arti Oscure.

La vostra affascinantissima Rita Skeeter per la ‘Gazzetta del Profeta’

 

 

- Io la uccido -

- Malfoy per una volta ha ragione -

- Ron, non ti ci mettere anche tu. E, Malfoy, non dare corda a quell’arrampicatrice sociale: la Skeeter vuole solo fare notizia -

- Granger, a ME non piace che quella serpe da strapazzo usi il MIO Harry per fare notizia -

- C’è un limite a tutto, Herm, e la Skeeter l’ha superato -

- Ucciderla sembra una buona soluzione? -

- Hai ragione, Granger, mi limiterò a strapparle la sua lingua biforcuta -

Harry Potter distolse lo sguardo dall’articolo di giornale della ‘Gazzetta del Profeta’ per posarlo sui suoi due migliori amici e il suo ragazzo, esordendo in tono estremamente leggero: - Per la cronaca, IO ho una lingua biforcuta. E sono IO lo squilibrato -

Draco Malfoy inarcò un biondo sopracciglio, tagliuzzando più finemente l’articolo in tanti pezzettini di carta che andavano a sparpagliarsi per terra e sul tavolo: - Non è una cosa da scherzare, Harry. Io la uccido sul serio. E ho un buon motivo per farlo -

Hermione Granger sbuffò, prendendo il bacon: - E come pensi di fare? -

- Può sempre occultare il cadavere della Skeeter nella Foresta Proibita, autoschiantarsi facendo finta di aver avuto una colluttazione con un qualcuno invisibile… ha funzionato con Crouch, figurati se non funziona con lei. Si potrebbe persino chiedere consiglio a Krum - ridacchiò Ron Weasley al disopra dei suoi biscotti al cioccolato che stava divorando con gusto - Voglio dire, la Skeeter ha anche l’abito in pendant con l’erba… -

- Ron! - Hermione si voltò verso l’amico, aggrottando le sopracciglia irritata - Non crederai ancora che sia stato Viktor! Non avere grilli per la testa! - improvvisamente Hermione si bloccò a metà della ramanzina che voleva fare, come folgorata da un’illuminazione celestiale - Ho uno scarabeo per la testa… uno scarabeo per a testa… - cominciò a ripetere a bassa voce.

Draco la guardò come se fosse pazza: - Grilli? Scarabei? Che cos’è, ottava piaga d’Egitto? -

- Shhh - lo zittì Ron - Che magari adesso Hermione si calmerà e non mi farà la ramanzina… -

In quel momento Hermione scattò in piedi, facendo quasi soffocare Neville con il caffè, esclamando: - Ah! Cel’ho in mano!passerà un mucchio di guai! - prese la borsa e corse fuori dalla Sala Grande, sotto lo sguardo sorpreso di metà di questa.

Ron sembrò del tutto tranquillo, come se ci fosse abituato: - Herm, ricorda che tra dieci minuti abbiamo l’esame di Storia della Magia! - e tornò a sgranocchiare un biscotto al cioccolato.

- Come mai così tranquillo, Weasley? - domandò Draco, forse il più stupito di tutti.

- È normale. Probabilmente le è venuto in mente qualche strano emendamento per la Liberazione degli Elfi Poveri Abbruttiti e Ignoranti -

Harry ridacchiò: - Bell’idea controbattere la società anti-diritti degli elfi domestici con gli scarabei… -

Draco scosse la testa e cambiò argomento: - Comunque, che cosa farai? Sei libero fino a pranzo… continuerai ad esercitarti con gli incantesimi? -

- Ovvio che lo farà - interloquì Ron, in tono saccente - Cosa vuoi che faccia altrimenti? -

Draco gli rivolse un’occhiata malfoyesca: - Non l’ho chiesto a te, Weasley -

Harry gli diede un colpetto sul braccio: - Finiscila Draco - disse, e Malfoy distolse lo sguardo da Weasley e i suoi propositi omicidi, momentaneamente.

La McGranitt entrò in quel momento nella Sala Grande e si diresse a passo spedito verso Harry: - Potter, i campioni si riuniscono nella saletta qui accanto dopo colazione - disse fulminando con lo sguardo Malfoy come se volesse pietrificarlo o come qualsiasi chioccia guarderebbe una faina che cerca di impossessarsi di uno dei suoi dolci pulcini.

Malfoy, da brava faina o furetto qual sia, ricambiò lo sguardo della professoressa, impassibile, come se la sfidasse a prenderlo di peso e buttarlo nel suo legittimo tavolo di Serpeverde per allontanarlo dal suo valoroso Grifondoro preferito.

Ma quell’idilliaco scambio di fraterni sguardi fu infranto dallo sputacchiare del succo di zucca di Harry: - Cosa? Ma la prova comincia stasera! - esclamò allarmato.

- Lo so, Potter. Ma i famigliari dei campioni sono stati invitati alla prova conclusiva del torneo, questa è solo un’occasione per salutarli - e si allontanò.

Harry aveva la bocca aperta dallo stupore.

Non era possibile che fossero i Dursley… e di certo - anche se non voleva altro - non era Sirius. glielo aveva ribadito nelle cinque lettere che gli aveva spedito solo ieri.

- Non si aspetta mica che arrivino i Dursley a fare il tifo per me, vero? - domandò Harry per poi sorridere - Non credo che i miei occhi desiderino vedere Dudley con i pon pon a gridare ‘Forza Harry Sei tutti noi’ -

Ron e Draco ridacchiarono.

- No di certo - continuò a ridacchiare Ron - Magari i genitori di Malfoy - rise apertamente.

- Non contarci - rispose tranquillo Draco - Non penso che mio padre e mia madre ardiscano nell’abbracciarti e augurarti buona fortuna quando sono certo che non desiderino altro che un qualche drago ti divori - poi ghignò - E sinceramente, Harry, io per primo non sono ancora pronto a chiedere la tua mano - il ghigno si fece più pronunciato poi baciò castamente Harry sulle labbra - A dopo - e se ne andò, soddisfatto.

Ron era orripilato: - Oh, Merlino…. Non ho davvero sentito quello che ho sentito, vero? - Harry non rispose. Aveva le guance scarlatte.

- Harry? -

 

 

 

*

 

 

 

Harry stava camminando per i corridoi con il battito del cuore che diveniva ad ogni passo più accelerato. Mancava poco all’uscire dal castello e dirigersi nel campo da Quidditch - pardon, ex Campo da Quidditch - per la terza ed ultima prova del torneo Tremaghi.

In fondo non era nemmeno tanto agitato in confronto alle due prove precedenti: la prima prova era stata tremenda perché metà scuola gli era contro, un drago lo stava aspettando oltre una staccionata e lui aveva solo la speranza di ricordarsi una formula in tasca e ultimo, ma non meno importante, Ron non gli parlava.

Nella seconda la situazione era ancora più disperata perché non aveva la minima idea di come fare a restare in apnea per un’ora sott’acqua, aveva litigato con Draco e Sirius e Dobby gli tendeva l’Algabranchia.

Ora, alla vigilia della terza prova, si sentiva molto più tranquillo: sapeva tutti gli incantesimi che aveva imparato, aveva appena mangiato con metà famiglia Weasley, aveva appena ricevuto l’ultimo gufo di Sirius - un’artistica zampata di fango, ma Harry aveva apprezzato comunque - e non aveva litigato con nessuno.

Gettò uno sguardo alla sua sinistra, eccolo il suo ragazzo, Draco Malfoy, camminare accanto a lui e guardare di fronte a sé fissamente, preso forse dalle sue stesse paure.

 

Desiderò di vincere. Di vincere per Draco. Di  vincere per il sorriso che sarebbe comparso sul suo viso.

 

Di vincere per Ron e Hermione che lo avevano aiutato immensamente nel corso del Torneo. Per la famiglia Weasley che l’aveva sostenuto sempre. Per Sirius che aveva rischiato molto a trasferirsi in quella squallida caverna e vivere di topi per essergli vicino e per aver firmato l’armistizio con Draco. Per Hagrid anche, perché doveva dimostrare qualcosa.

 

Draco improvvisamente lo trattenne, prendendolo per le spalle e guardandolo seriamente con quei magnifici occhi grigi: - Mi raccomando, Harry, stai attento. Torna tutto intero, se non è chiedere troppo -

- Tranquillo, Draco - sospirò Harry. Stessa raccomandazione da almeno due ore.

Draco però non era per niente tranquillo. Non ci riusciva proprio.

Era l’ultima prova del torneo, l’ultima occasione per Voldemort di ucciderlo.

Non lo rassicurava il fatto che non si era trovato nulla su Crouch… e se la ‘spia’ dall’interno potesse sabotare in qualche modo la prova? Harry era da solo all’interno del labirinto senza possibilità di chiedere o ricevere aiuto… e se fosse morto avrebbe potuto sembrare semplicemente un incidente, uno di quegli incidenti di percorso che designava come vittima uno dei temerari campioni del torneo.

 

Era così semplice far passare tutto come un incidente… così semplice…

 

- Draco? Tutto ok? -

 

Draco si riscosse alla voce apprensiva di Harry. Gli occhi del Grifondoro erano calmi, di quel placido verde smeraldo che spesso guizzava per il nervosismo, lo fissavano così intensamente da far sembrare a Draco che tutto il mondo si concentrasse lì.

Gli accarezzò la guancia dolcemente e Harry per un istante chiuse gli occhi per meglio godere di quell’affettuoso contatto: - Come mai sei così calmo? -

- Mi sono preparato molto per questa prova - rispose il moro - Inoltre ho avuto il sostegno di tutti e poi… poi ho te vicino, no? Non è un buon motivo per essere tranquillo? -

La sincerità di Harry spiazzò per un istante Draco ma poi lo abbracciò mentre le gote arrossivano di piacere per quell’inaspettata e dolce ammissione.

- E tu come mai tu sei così agitato? - domandò dal suo petto Harry. Alzò il viso per vedere quello del Serpeverde, rimanendo però saldamente abbracciato.

In realtà sapeva perché, erano gli stessi motivi per i quali erano preoccupati tutti.

Harry cercò di non pensarci, cercando di focalizzare tutta la sua agitazione nella determinazione di riuscire.

Doveva solo essere concentrato e calmo, doveva essere sicuro di farcela, quello era il primo passo per essere decisi.

Harry si strinse di più a Draco: - Non ti devi preoccupare troppo, Draco. Sei veramente troppo apprensivo! - ridacchiò.

- Non sono ‘troppo’ apprensivo, Harry - replicò Draco poi sbuffò - Non abbassare a guardia, mi raccomando -

- Lo so -

- Stai attento -

- So anche questo -

- Non buttarti nelle tue imprese da eroe -

- Mel’hanno già detto -

- Niente cretinate -

- Draco, sei veramente ripetitivo -

- Non farti del male -

- Non sono mica masochista -

- Non farti ammazzare -

- Draco… non ti pare di esagerare? Sembra quasi che mi prepari per andare in guerra! -

- Non sottovalutare la cosa -

- E tu non sopravalutarla -

- Harry… -

- Sì, DRACO? -

- Ci starai attento? -

- DRACO! - esclamò Harry esasperato. Rise forte - Smettila! Ho recepito il messaggio! Ma ora devo andare, Draco, manco solo io! - fece per andarsene quando l’altro lo trattenne - Dr… -

L’altro ghignò: - Non me lo dai nemmeno un bacio? - cercò di calmarsi e di tenere sotto controllo l’ansia che provava.

Harry baciò frettolosamente le sue labbra ma appena cercò di andare Draco lo trattenne nuovamente: - E ti sembra un bacio quello? -

Harry sorrise ma cercò di divincolarsi: - Sono in ritardo, Draco! -

- E allora sbrigati a baciarmi come si deve, Potter! -

Harry si sporse e baciò profondamente Draco in un bacio che era tutto meno che frettoloso o l’essere innocente: le loro lingue si trovarono subito e violarono le loro bocche scambiandosi il bacio più passionale che si fossero mai scambiati.

Si persero istanti che parevano ore a baciarsi, presi nel vortice di quelle sensazioni meravigliose di essere così vicini come mai prima, cercando di resistere quanto tempo possibile fino a che non si staccarono, leggermente ansanti, trovandosi in una posizione successiva a quella solita del bacio: con le mani di Draco avevano armeggiato con la maglia di Harry mentre quelle di Harry avevano scompigliato completamente i capelli biondi del biondo.

Si guardarono, registrando quel cambiamento nel loro rapporto, le gote rosse, gli occhi illanguiditi e l’indecisione se darsi una sistemata o mandare tutto al diavolo e cedere al desiderio.

Ma si sentì lo scalpiccio dei passi che si avvicinavano, infrangendo quello scambio di sguardi e ricordando ad entrambi l’incombenza della prova e di essere ancora nel mondo e non in una qualche strana dimensione interiore dove esistevano solo loro.

Loro due e il loro amore.

Harry sorrise timidamente, senza sapere esattamente cosa dire, se sentirsi lusingato o imbarazzato dallo sguardo sensuale di Draco: - Devo andare… -

Draco mugugnò, non fidandosi della sua voce, ma le sue braccia fecero resistenza alla tentata fuga di Harry, indeciso se lasciarlo andare o coinvolgerlo nuovamente in un bacio a labbra aperte e che si prospettava essere decisamente più spinto di quello precedente.

Si morse il labbro inferiore per resistere a quella tentazione e annuì distrattamente lasciandolo correre verso il Campo da Quidditch.

- Draco! - lo chiamò Harry, voltandosi - TI AMO! - gridò e il grido rimbombò per i corridoi prima che Harry si voltasse nuovamente e scomparisse oltre la visuale di un sorridente Draco.

 

 

 

*

 

 

 

Harry corse fino a raggiungere la tenda e prima di entrare prese fiato e si sistemò nervosamente pensando a quell’inaspettata e piacevole svolta.

Mai come in quel momento rimpianse di essere un campione.

Si voltò un’ultima volta verso la scuola, sospirando prima che Ludo Bagman uscisse dalla tenda e lo afferrasse per il braccio: - Harry! Temevo che… cioè… temevamo che… ma meno male che sei qui! - sembrava estremamente sollevato dell’arrivo dell’ultima campione e lo trasse dentro la tenda.

Dentro c’erano già Cedric, Fleur e Victor in un angolo che parlavano con i rispettivi presidi e dall’altro lato c’era Caramell, la McGranitt, Hagrid, Piton e Malocchio Moody.

Alla sua entrata Caramell gli andò incontro, abbracciandolo come se fosse stato suo nipote e Malocchio gli fece l’occhiolino.

Si sentì un profondo rumore di scalpiccio e Harry colse quel momento in cui tutti uscirono per raggiungere Silente. Il vecchio preside lo trasse la parte e lo fissò con determinazione negli occhi: - Harry… -

Harry annuì: - Lo so, professor Silente - tentò di sorridere ma le labbra lottarono per far giungere una parvenza di felicità nel viso tirato di nervosismo.

Tutta l’ansia che avrebbe dovuto provare in quel giorno e negli immediatamente precedenti gli arrivarono in un attimo e si chiese seriamente che cosa avrebbe pensato la gente se lui avesse tirato in aria le scintille rosse appena subito dentro il labirinto.

Non sentì quasi le parole della McGranitt, almeno preoccupata quanto lui, e fu quasi un sollievo quando ai campioni fu concesso di uscire dalla tenda.

Di fronte a lui c’era il campo da Quidditch irriconoscibile con muri e muri di siepi alti almeno sei metri per tutto il perimetro, dall’altra parte, anche proprio sopra di lui, c’erano le tribune che ospitavano tutta la popolazione scolastica inglese, le delegazioni delle due scuole straniere e i parenti, tutti schierati con le rispettive squadre.

Non si concentrò a guardare cosa avvenisse nelle tribune, troppo preso a ripetersi tutti gli incantesimi e controincantesimi che aveva imparato ultimamente.

Solo quando si rese conto di saperli tutti tirò un sospiro di sollievo mentale e alzò lo sguardo.

Bagman aveva già cominciato a presentare la prova al pubblico ed era arrivato al punto di presentare i quattro campioni: - … per primi partiranno il signor Cedric Diggory e il signor Harry Potter, entrambi della scuola di Hogwarts! -

Harry fu veramente molto stupito allo sentire le altissime e innumerevoli grida di apprezzamento che si alzarono dalle tribune e fu spinto da questo ad alzare gli occhi e guardare anche lui in alto: metà delle gradinate erano occupate da Hogwarts che si dividevano tra striscioni per Diggory e altri - decisamente più numerosi - per Harry Potter.

Eccoli in prima fila la signora Weasley e Bill che gli battevano forte le mani, Hermione e Ron con gli stendardi di Grifondoro, Draco Malfoy e alcuni serpeverde che Harry aveva conosciuto ultimamente grazie al suo ragazzo che alzavano il pugno in cielo e scoppiavano dei piccolo fuochi d’artificio che andavano a formarsi la parola ‘Harry Potter Campione’, e poi tutti gli altri, con striscioni e grida di incoraggiamento.

 

Che stupido, si diede Harry sorridendo.

 

Come aveva potuto dubitare del sostegno dei suoi amici? Come avrebbe potuto abbandonare la spugna quando tutti lo incoraggiavano?

E come non sorridere e riprendere coraggio nel guardare Draco, il suo Draco, così preoccupato ma allo stesso tempo così fiducioso in lui?

 

- Partirà per secondo il signor Victor Krum dell’istituto Durmstrang - Hermione battè le mani - E per ultima la signorina Fleur Delacour per l’accademia Beauxbatons - altri applausi, questa volta fu Ron a battere le mani con inaspettato vigore, Hermione lo fulminò con gli occhi. Bill sorrise alla giovane francese.

 

- Al mio segnale… Harry, Cedric… uno, due… tre! -

 

E Harry fu nel labirinto.

 

 

 

*

 

 

Harry era frastornato. Confuso. Addolorato.

Si sentiva così stanco fisicamente e psicologicamente che avrebbe potuto dormire su quella scomoda sedia nell’ufficio di Silente. Ma Silente non era del suo solito avviso perché lo stava accompagnandolo, tenendolo saldamente per il braccio, verso l’infermeria.

Accanto a lui, con la lingua che di tanto tanto gli lambiva la mano, c’era Felpato, con i suoi enormi occhi neri che lo fissavano con comprensione.

Le voci dell’infermeria si sentivano fin lì, nel corridoio, e si poteva riconoscere chiaramente le voci di Molly Weasley, Draco Malfoy e Madama Chips intrecciarsi in una cacofonia litigiosa.

A Harry sentì stringere il cuore ad avvertire la voce di Draco e si rese conto che quello che desiderava in quel momento era sdraiarsi sul letto ed essere abbracciato dalle calde mani di Draco Malfoy, come essere cullato.

Silente aprì la porta e il brusio di voci si placò, rivelando Molly, Draco, Bill, Hermione e Ron attorno a Madama Chips, infastidita, apparentemente pretendevano che l’infermiera dicesse loro che cosa era successo a Harry e dove fosse.

Tutte le teste si voltarono verso i nuovi tre venuti e Molly gridò, inconfondibilmente sollevato e preoccupato allo stesso tempo: - Harry! - e fece per corrergli incontro.

Ma prima che Silente potesse avere il tempo di frapporsi, prima ancora che Molly giungesse da Harry, persino prima che Harry potesse rendersi conto di cosa stesse succedendo, Draco corse da lui e lo strinse a sé, con violenza, con forza, con disperazione.

E Harry si aggrappò a lui, sentendo forte come non mai il desiderio di scoppiare a piangere al ricordo degli occhi vacui di Cedric e del suo ultimo grido prima di morire.

Non si curò del dolore delle ferite provocate nel labirinto e nel cimitero, desiderava quell’abbraccio più di qualsiasi cosa.

 

Voleva calore umano.

 

Ma non riusciva a piangere, si era formato dolorosamente un groppo alla gola che non andava giù e un peso sul cuore.

 

Era stanco.

 

Così tanto che non riusciva nemmeno a piangere la morte di un suo amico, la delusione di aver scoperto un seguace di Voldemort in un professore, il dolore di aver parlato con i suoi genitori, la forza della disperazione nel pensare a Voldemort e al taglio che gli aveva fatto Codaliscia sul braccio.

Silente interruppe l’abbraccio e le parole di Draco, un torrente di parole di cui Harry non ne capì nemmeno mezza. Sapeva solo che Draco era preoccupato, che aveva chiesto cosa fosse successo, che chiedeva se stava bene, che gli diceva che doveva curarsi le ferite, che gli diceva tante cose.

Il preside mise una mano sulla spalla di Harry e disse, con voce autorevole e decisa: - Vi prego di lasciar riposare Harry. Oggi ha vissuto esperienze dolorose e terribili e io l’ho costretto a riviverle per me poco fa: potete rimanere con lui, ma vi prego di non fargli alcuna domanda finchè non vorrà rispondere. E di certo, vi pregherei vivamente di non fargliele questa sera -

Molly si tormentò le mani e annuì, Draco non distolse lo sguardo da quello di Harry, gli occhi grigi straordinariamente acquosi.

- Preside… - intervenne Madama Chips, semplicemente scandalizzata da un cane nella sua infermeria - Mi potrebbe spiegare che… -

- Il cane rimarrà con Harry - Sirius scodinzolò, avvicinandosi a Harry - Le assicuro, Madama Chips, che è molto educato - poi si rivolse a Harry - Ti lascio qui, tornerò più tardi. Dormi - e uscì.

Madama Chips lo aveva afferrato e tratto ad un letto vicino, proprio accanto a quello in cui giaceva il vero Malocchio Moody, con la gamba e l’occhio finalmente al loro posto.

- Starà bene? - la voce di Harry era uno gracchiare. Incolore. Gli sembrava di essere estraneo a tutto, come se fosse separato dal resto del mondo da una patina invisibile e impalpabile.

Fu Madama Chips ad aiutarlo a indossare un pigiama e quando aprì le tende tutti i suoi amici e il suo ragazzo erano lì a fissarlo, preoccupati e pallidi, si sedettero attorno al suo letto, non sapendo bene che dire o che fare.

Solo Draco non seguì il loro esempio e andò vicino ad Harry, in piedi: - Riposa… - tentò di sorridere ma gli riuscì solo una piccola smorfia stentata e si dovette mordere subito il labbro.

- Mettiti giù Harry, - rincarò con voce dolce Hermione - sarai sfinito -

- Devi prendere la pozione - disse Molly, sorridendogli dolcemente e gli porse un calice contenente del liquido viola - Ti assicurerà un sonno senza sogni -

Harry la prese come un automa e bevve tutto il contenuto in pochi sorsi. Molly lo aiutò ad abbassarsi e prima di scivolare nell’incoscienza sentì la stretta della mano di Draco e le sue labbra che premevano sulla sua fronte, poi, fu tutto buio.

 

 

 

*

 

 

 

Il cane stava uggiolando ringhiando e una cacofonia di voci era tutto attorno a lui, le più vicine che sussurravano, le più lontane che gridavano con strilli sempre più vicini.

Harry si sentiva ancora intontito dalla pozione che aveva dovuto bere e non aprì gli occhi, desiderando solamente sprofondare in un altro lungo e ristoratore sonno.

- Se non abbasseranno le voci lo sveglieranno - sussurrò qualcuno accanto a lui.

- Che cosa sarà successo ora? -

- O se ne stanno zitti o li faccio a pezzi - questa voce era vicinissima a Harry, proveniva dalla persona che gli stava tenendo la mano - Stupido Caramell… sta litigando con la McGranitt - Draco lasciò la mano a Harry per raggiungere Molly e Bill, in piedi.

Le porte si aprirono di scatto ed entrarono Caramell e la McGranitt entrambi molto alterati. Caramell domandò subito: - Dov’è Silente? -

- Non è qui di certo qui, Cornelius, questa è l’infermeria - ribattè seccamente e a voce bassa Molly.

- Ma può sempre provare a cercarlo nel vaso da notte o sotto qualche materasso - aggiunse Draco glaciale.

- Malfoy! -

In quel momento entrò anche Silente, decisamente contrariato: - Che sta succedendo? Perché ci sono queste persone? Minerva, non avrebbe dovuto… -

- Ha! - strillò lei, con il cappello storto e le guance rosse - Non ce ne sarà davvero più bisogno, Albus! Il ‘caro’ Ministro se ne è occupato -

Harry scattò a sedere senza che nessuno se ne fosse accorto e inforcò subito gli occhiali: non aveva mai visto la McGranitt così adirata, Caramell così oltraggiato, Silente così minaccioso…

Intervenne Piton con il suo tono strascicato: - Barty Crouch è stato baciato da un Dissennatore, preside. Non parlerà più -

- Io glielo avevo detto che bisognava aspettarla, Silente! - gridò la McGranitt - Avevo detto che lei non avrebbe mai permesso che fosse baciato ora… ma il ministro… -

Caramell esplose: - Signora! Fino a prova contraria sono IO il Ministro della Magia e IO prendo le decisioni nel Mondo Magico! Stavo solo agendo come protettore dell’incolumità dei maghi e delle streghe! - poi si asciugò la fronte imperlata di sudore e continuò - Comunque non vedo dove sia questa grande perdita… dopotutto era responsabile di parecchie morti… -

- Non potrà testimoniare, Cornelius - ribattè pacato Silente.

- Testimoniare cosa? Silente, era un pazzo psicotico che credeva di seguire gli ordini di Voi-sapete-chi quando è EVIDENTE che chiunque la pensi così deve essere mandato al San Mungo speditamente… -

Draco dece qualche passo avanti: - Che cos’ha detto? -

Caramell parve sgonfiarsi dopo quella replica decisa e minacciosa ma non disse nulla in risposta o in sua discolpa.

Prese la parola Silente: - Voldemort ha riacquistato i suoi poteri, Cornelius. È tornato, più forte e potente che mai -

Caramell parve per interminabili secondi pietrificato dalla sorpresa.

- Io, Minerva e Severus abbiamo sentito la confessione sotto Veritaserum di Barty Crouch - continuò Silente - Ci ha raccontato tutto nei minimi particolari: la sua fuga da Azkaban, il piano per infiltrarsi a scuola, le sue mire su Harry Potter, il vero piano di Voldemort: tornare in vita -

Caramell fissò Silente per un lungo istante poi i suoi occhi presero una sfumatura di scherno, come se credesse che tutto quello era uno scherzo e sorrise: - Andiamo Silente… non crederai davvero che… su, un grande mago come te non può davvero credere ad una stupidaggine del genere! -

Draco di nuovo fu quasi pronto a balzare su Caramell e ridurlo in poltiglia ma saggiamente la signora Weasley gfli mise una mano sul braccio per fermarlo, ma comunque non si trattenne nel dire: - Che diavolo sta dicendo? Si rende conto delle idiozie che sta dicendo? Stiamo parlando di Harry Potter! Lo stesso Harry Potter che… -

- Si calmi, signor Malfoy – lo redarguì pacatamente Silente. Draco gli lanciò un’occhiata rancorosa. Ma come, non diceva nulla per discolpare Harry? – Harry lo ha visto. Voldemort è tornato, aiutato da Crouch sotto le sembianze del professor Moody. Mi duole riconoscere che non me ne sono mai accorto… -

Caramell sorrise, come se trovasse tutto ciò un bellissimo scherzo: - Silente… -

- Lei ha letto gli articoli della Skeeter, non è vero ministro? – le teste di tutti i presenti, compresa quella del cane, si volsero istantaneamente verso la persona che aveva pronunciato quelle parole. Trovarono Harry seduto comodamente sul letto, sveglio.

Molly e Draco gli furono subito accanto, chiedendogli come andasse. Harry sorrise leggermente ma continuò a fissare Caramell negli occhi fino a che il ministro non abbassò gli occhi, leggermente a disagio, per poi nascondere quell’imbarazzo con un briciolo di insolenza e si rivolse direttamente a Silente per replicare: - Mi hai taciuto su molte cose riguardo a Potter, Silente. Serventese? Attacchi? Incubi? Disturbi mentali? –

A quella montagna di accuse il cane cominciò a ringhiare, minaccioso, scoprendo i denti e preparandosi a balzare addosso a quella foca con la bombetta di traverso e Draco strinse i pugni, avanzando lentamente. Harry si schiarì la gola, per bloccare entrambi i suoi difensori anche se a dire la verità sentiva il bisogno di vedere fatto a ho visti! – si stava cominciando ad alterare – Macnair! –

- Lavora al ministero! È stato scagionato da tutte le colpe! -

- Avery! Nott! Tiger! Goyle!… Malfoy! -

Draco voltò la testa verso di lui al menzionare quell’ultimo nome e Harry si concentrò a fissare Caramell ghignare: - Sono stati tutti scagionati! Tutti! Hai letto quei nomi nelle cronache dei processi! Silente, Potter sta inventando sempre più bugie colossali per mascherare il suo vero scopo! –

- E quale sarebbe, Caramell? – chiese con voce inaspettatamente calma Silente. Ma chiunque si era accorto che stava per perdere la pazienza.

- Attirare l’attenzione su di sé! Essere famoso! -

- TACCIA IMMEDIATAMENTE! – gridò furiosa Molly Weasley proprio nell’attimo in cui la McGranitt gridava – IDIOTA! Cedric Diggory e Crouch! Cosa crede che sia successo? Siano caduti in un fosso? -

- Non vedo come possa essere dimostrato il contrario! – gridò ugualmente arrabbiato il ministro, rosso in viso.

- Voldemort è tornato – ripetè per l’ennesima volta Silente, in tono definitivo – Accettalo e operati affinchè possiamo non ripetere gli errori del passato. Per prima cosa sarebbe meglio destituire i Dissennatori dalla custodia di Azkaban… -

- Che cosa diavolo dici, Silente? – urlò Caramell – Destituire i Dissennatori da Azkaban! Ma che ti passa per la testa? – ormai non si curava più di controllare le sue parole.

 

Harry era allibito. Era davvero questo il ministro bonario e paterno che lo aveva sempre aiutato e vezzeggiato? Corrotto dal potere fino a quel punto?

 

Harry non prese parte alla conversazione che seguì – anche se sarebbe stato più opportuno parlare di recriminazioni e assalti – ma pensò a quello che aveva passato quel giorno, da quando aveva letto l’articolo della Skeeter fino a quel momento. Un giorno intenso, ricco di delusioni e dolori.

 

E ora Caramell non gli credeva.

 

Non gli credeva.

 

Non gliene importava niente se Caramell fosse un deficiente o solo un ambizioso idiota con gli occhi foderati di prosciutto, era il pensiero che Caramell non avrebbe fatto niente per avvertire la popolazione magica, allertare la difesa, prendere provvedimenti… stava per cominciare una vera e propria guerra magica senza esclusione di colpi e lo stesso ministro della magia cosa faceva? Ridacchiava come un deficiente, accusava tutti di essere dei ricoverati al San Mungo… non gli credeva. Non avrebbe fatto niente.

Sperò che almeno l’influenza di Silente potesse smuovere le acque… altrimenti che cosa ne sarebbe stato di tutti?

Voldemort… Voldemort aveva distrutto molte famiglie quando era al potere, spazzando via ogni suo avversario che gli ostacolasse il suo cammino, uccidendo e sterminando, seminando terrore… e ora che era appena risorto già i dissidi erano comincianti. che cosa sarebbe successo quando la situazione sarebbe degenerata?

Harry alzò gli occhi quando Caramell uscì sbattendo la porta, rivolgendo le sue ultime parole a Harry.

Evidentemente avevano litigato fino a quel momento.

Harry cercò istintivamente gli occhi di Draco, che da quando Harry aveva gridato il nome si suo padre nell’elenco dei mangiamorte non aveva parlato, e lo trovò con i pugni serrati a fissare Silente ma nell’istante in cui sentì su di sé lo sguardo del suo ragazzo si voltò e si avvicinò a lui.

- Come stai? – domandò dolcemente, accarezzandogli i capelli.

- Guarirò – sorrise Harry, più sollevato, per poi rabbuiarsi subito dopo – Draco io… -

Ma in quel momento Silente parlò, cominciando a distribuire le occupazioni in giro.

 

Harry si morse il labbro.

 

 

*

 

 

Erano seduti sotto l’ombra ristoratrice di una quercia, con la schiena appoggiata al tronco, e fissavano in silenzio il lago. In lontananza si sentivano risate sommesse degli studenti, seduti anche loro sotto qualche albero o a giocare sotto il sole.

Erano giorni in cui tutti avevano un nuovo ed appetitoso argomento su cui dibattere, senza che a Harry importasse poi molto, e fioccavano le teorie, le supposizioni, i dubbi, ma stranamente Rita Skeeter non scrisse nessun articolo di malcelata perfidia.

Quel giorno sarebbero dovuti tornare a casa con il treno e dire arrivederci alla scuola per le vacanze estive e un addio-non-proprio-addio anche ai ragazzi e ragazze delle due delegazioni straniere venute a Hogwarts.

Harry si scostò leggermente dalla spalla di Draco alla quale era appoggiato per poter fissare il suo ragazzo, i suoi capelli di luna, i suoi occhi meravigliosi, la sua espressione intenta a leggere un complicato volume di pozioni che lo stava prendendo parecchio. Non si domandò come quello potesse essere possibile, ma d'altronde Draco non si sarebbe mai letto con la stessa partecipazione un volume di Trasfigurazione.

Uhmmm… ripensandoci nemmeno Harry lo avrebbe fatto, forse Hermione era l’unica persona in grado di trovare qualsiasi libro appassionante, che sia lì’ultimo romanzo babbano o i ‘Diecimila Modi per Tagliare le Radici di Una Mandragola’.

 

Decisamente.

 

Al ricordò delle sensazioni suscitate dal bacio prima della sua terza prova lo sguardo di Harry si fissò sulla camicia bianca che il serpeverde portava era sbottonata di almeno tre bottoni e lasciava intravedere parte della pelle bianca del petto, improvvisamente arrossì.

 

- Harry? -

Harry girò il viso per incontrare gli occhi grigio tempesta di Draco e sorrise timidamente: - Sei così preso dal tuo libro che mi stai ignorando… - ridacchiò.

Draco ricambiò il sorriso e strinse la sua presa sul fianco di Harry: - Non potrei mai, ma potrei ripensarci quando diventerai vecchio e petulante –

- Che gentile… - Harry fece una piccola smorfia, poi si rabbuiò, leggermente preoccupato. In quei giorni non era riuscito a chiedere a Draco se fosse o meno arrabbiato con lui per nominato il nome si suo padre tra i mangiamorte presenti alla resurrezione di Voldemort… certo, Draco non aveva mai negato di sapere che suo padre era effettivamente un mangiamorte né che lo odiava ma Harry era ancora titubante. In fondo era pur sempre suo padre.

- Draco? -

- Uh? – rumore di una pagina che veniva sfogliata.

- Senti… per quanto riguarda tuo padre… io… - strinse la sua mano sulla camicia di Draco, in cerca di sicurezza – Io… non… -

Draco chiuse di scattò il suo libro di pozioni e lo lasciò cadere dal grembo, compiendo quei gesti il cuore di Harry si strinse un poco e si ritrasse dall’altro, preoccupato. Allora non si era sbagliato…

- Mi dispiace – disse invece inaspettatamente Draco.

Harry fu preso così alla sprovvista che passò qualche secondo con la bocca spalancata dallo stupore: - C-cosa? –

- Mi dispiace – ripetè Draco stringendo convulsamente i pugni.

- Per cosa? -

- Per mio padre – quelle parole furono quasi un ringhio – Non avrei mai… ti ha fatto qualcosa, vero? -

- C… no… io… -

- Merlino quanto sono stato stupido! – Draco scagliò un pugno contro l’erba. Si sentiva inutile. Che aiuto aveva dato a Harry? Cos’aveva fatto per aiutare il suo ragazzo? Niente.

E Harry aveva incontrato faccia a faccia Voldemort e i mangiamorte e suo padre.

Improvvisamente il senso di frustrazione e rabbia e impotenza lo sopraffece: chissà cosa Harry aveva dovuto subire quando era al cospetto di Voldemort, non gli aveva chiesto niente di quella notte, se Harry avesse voluto gliene avrebbe parlato lui stesso, ma Draco non avrebbe nuovamente rinnovato il dolore che Harry aveva provato.

 

Eppure aveva detto di aver visto i mangiamorte oltre a Voldemort.

Suo padre.

 

- Stupido? Non ti capisco, Draco – scosse la testa Harry – Io credevo che… insomma ho detto a Caramell, anche se non mi ha creduto, che tuo padre era un mangiamorte e lo so che non avevo alcun diritto di farlo e mi dispiace, in fondo tu ami tuo padre ma… -

- Ma che accidenti stai dicendo? – domandò incredulo Draco – Harry… io non amo mio padre. Lo odio per tutto quello che ha fatto. Mi ha plasmato fin da quando ero un bambino e anche adesso vorrebbe continuare a farlo! Ti ricordi cos’ha detto quando ci siamo messi assieme? ‘Lui morirà, Draco, e se non sarà il lord oscuro allora sarò io ad ucciderlo’! credi che io gliel’abbia perdonato? E cosa pensi che abbia fatto non appena Voldemort è resuscitato? Mi ha inviato una lettera che evito di farti leggere con l’imposizione di tornare al manor e dimenticare la mia ‘sbandata’. Come se quello che provo per te fosse un passatempo allegro! -

- Stai correndo molti rischi, troppi, a stare con me – disse tristemente Harry. Ora Voldemort era tornato e Draco era uno dei più esposti, non avrebber mai permesso a chiunque di toccarlo, dovesse morire lui al suo posto.

 

È una promessa.

 

Draco lo prese per le spalle: - Harry io ti amo, capito? Non ti lascio. Non avresti dovuto tacere su mio p’adre, lo so che era un mangiamorte e immaginavo che una volta che fosse tornato Voldemort sarebbe corso da lui, come un cagnolino – rise senza allegria – Lui ha avuto possibilità di scelta. Sarebbe potuto non andare quando Voldemort tornò, avrebbe potuto invocare la protezione di Silente, avrebbe potuto fare migliaia di cose ma invece ha scelto di tornare dal suo padrone. Io scelgo te -

Harry lo abbracciò, chiedendosi quale miracolo sia mai avvenuto nella sua vita nel fargli conoscere il suo ragazzo: - Grazie, Draco –

L’altro ricambiò il suo abbraccio: - Ce la faremo assieme, Harry. Assieme –

 

E Harry giurò.

Nessuno avrebbe toccato Draco. Mai.

 

A costo di dover morire per salvarlo, a qualsiasi costo Draco doveva vivere ed essere felice.

A qualsiasi costo.

 

- Ehi, ecco dove vi eravate cacciati -

Draco e Harry si staccarono e si voltarono verso Ron. Draco replicò: - Sei venuto a spiare, Weasley? –

- Figurati. Andiamo, dobbiamo salutare Fle… cioè, gli altri e poi prendere il treno – disse e s’incamminò verso la scuola.

Harry e Draco si sorrisero poi quest’ultimo si alzò in piedi, pulendosi i pantaloni eleganti e poi tese la mano a Harry che l’afferrò subito, sorridendo.

 

Lo giurò, niente e nessuno.

 

Mai.

 

 

To be Continued… in ‘Slytherin’s Case’ di prossima pubblicazione! ^^

 

 

Notes: Direi un gigantesco grazie a tutti coloro che mi hanno lasciato una recensione allo scorso cap e a tutti i precedenti. ^^ Scusate per il ritardo, la lunghezza spropositata del capitolo e il finale, leggermente orribile (ok, tolgo anche il leggermente), non mi riusciva proprio di finirlo… ehm… è troppo chiedervi di lasciare una recensioncina anche a questo? XD Vi risponderò nel sequel!

 

 

Thanks to: (scusate se non ho molto tempo per rispondervi meglio… -..-)

 

 

NamiTheNavigator, giulia, Mimi88, mille, nox, baby, Wichita Kid. grazie tantissime! Bax! ^^

 

..:Dreamy:.. purtroppo non in tempi brevi, ma poi alla fine sono arrivata, no? XD bax!

 

nora. Assolutamente! Non mi permetterei mai… ma non so se poi sarà un’arma a doppio taglio quest’idea del sequel! ^.^ Comunque grazie tantissime per i complimenti! Bax!

 

Stè_Wormy. Niente sollevatrice, Stè, non credo potrei sopportare un’orda di lettori imbestialiti, soprattutto se sei tu a comandarli… uhm… ma dovrei aggiungere un ‘forse’! ^.- Bax!

 

magicforever. La lemon ci sarà, per ora sarà un susseguirsi di passi che la porteranno, diciamo solo che se la vogliono prendere comoda, ma già a questo cap c’è qualche ‘miglioramento’… man mano che si andrà avanti il rating cambierà. ^^ bax!

 

fairy81. fairy! Ma che fine mi hai fatto? È da tantissimo che non ti sento! ç.ç (Approfitto di questo spazio per mandarti il mio grido disperato) Comunque grazie tantissime per il commento e spero veramente che la mia famosa mail ti sia arrivata… bax bax!

 

mistica. Tesoro! ^^ spero che questo ti sia piaciuto anche se il mio adorato Sirius non è comparso se non sotto forma di cane… -.- Peccato… bax! Tvttb!

 

Elanor. Elly! ^^ ufff… sono ancora nella fascia decente quindi? Spero che con questo cap non abbassi ancora di più… -..- Era giunto il momento che il mio personaggio preferito in assoluto facesse la sua meravigliosa entrata e quindi, visto che ero parecchio in tema di ‘fedeltà al libro’ ho preferito renderlo come era nei libri, ostinato, arrogante, deciso, e con il suo solito carattere… insomma, a primo impatto non ho mai creduto che Sirius aprisse le braccia a Draco chiamandolo ‘figlio mio’ e dando direttamente la sua benedizione… nah, troppo grifondoro e testardo! ^^ (sembra un complimento… ndSirius) (Ma certo! ^^ ndLay) Sìl, sto proprio parlando di ‘Lo strano caso del Dottor Jeckill e Mister Hyde’ e con la sua rispettiva contorta parodia e storpiatura… Ah! Il mio fulgido raggio di sole! *.* (Lay parte per il suo quotidiano paradiso astrale temporaneo) (e poi si chiede perché le do dell’idiota… ndNeurone) (chiudi il becco, antipatico! XP ndLay) In effetti nelle mie altre fic mi prendo fin troppe libertà nelle mie fic… con questa ho voluto tornare ‘alle origini’, ovvero al libro e renderlo dal mio punto di vista… pardon, da quello di Harry, e rivisitare le scene clou… ^^ (poverina… sono anni che sto cercando di dirle che deve essere ricoverata al manicomio… ndNeurone_sconsolato) (Lay lo guarda male. Neurone se ne va via furtivamente) (non ha tutti i torti ndElly) (Già… ndPersonaggi) (Bè? Cos’è, una persecuzione? -.- ndLay) (no, una crociata per internarti… ce la faremo! NdNeurone_con espressione_decisa_vestito come un templare_con_i_personaggi e_Elanor_attorno_ad_un fuoco_con_le_spade_in_mano_a_pronunciare il loro giuramento) (ok, adesso mi cominciate a fare paura… O.o ndLay)

Ma perché una coda è più scenica! (non dire che stavi ridendo come una pazza quando l’hai scritto… ndHarry) (… no, l’hai già detto tu… ndLay) (CHI OSA RIDERE DI HARRY? NdTom) (eccolo… ci mancava anche lui… ^^ ndLay) Perché ‘la dolce caduta’ di Harry ti ricorda il film? Ah, ma perché è troppo ridicola per non poter essere riportata! XD (NON OFFENDERE HARRY, RAZZA DI BABBANA! NdTom) (mezzosangue, prego e, Tom? Non farmi arrabbiare ndLay_con_ghigno) (gulp… ndTom)  La scena dell’ ‘e strinse Harry a sé’ è stata un richiamo troppo forte (Lay si asciuga le lacrime ripensando a Sirius che cade oltre il velo) (… BWAAAAAAAAHH! Ç_____ç ndLay) (BWAAAAAAAAAH! Ç_____ç ndElly) Hop preso alla lettera il tuo consiglio sulla ripetitività, ma non so se ci sono riuscita a trattenere le mie dita impazzite… quindi… bè, che ne dici? Grazie tantissime per il commento pieno di complimenti e scusa per il ritardo con cui ti dovrò mandare la mail ma ho avuto parecchi impegni ultimamente, che ovviamente ti racconterò! ^^ Bax bax!

 

James_Prongs e Moony*. Grazie tantissime e…la tentazione era troppo forte! (e chi ne dubitava) Scusate se vi trascuro ma tanto le risposte ve le ho già date a voce non so più quanto tempo fa! XD Bax bax!

 

Kira. Anche tu usi le ore di informatica? ^^ Lo so che esce dappertutto ultimamente ma sai, non ci riuscirei mai a frenarmi, fosse per me… *.* Ok, vado che altrimenti ti lascio in iperventilazione, dopotutto avevi anche ragione, no? ^^ Bax bax!

 

Nadeshiko. La mia Nade-chan! XD Assolutamente! Ma purtroppo io ho anche buone ragioni, mica come te che hai sfornato delle ficcy bellissime! ^^ (a prop, ancora grazie! ^^) Il mio Neurone purtroppo non mi abbandonerà mai, temo (hai anche il coraggio di essere dispiaciuta? -.- ndNeurone) (Nade… mi presteresti il piccone? Anzi… lo rimando nel Nun! NdMiss) (schiocco di dita. Il neurone è scomparso) Bax bax! ^^

 

ysal pax. Ti capisco benissimo, chi potrebbe resistergli ? XD ^^ Ma io sono di parte… Bax bax!

 

Empire. All’infinito ? oddio… non mettermi mai in mente strane idee…! ^^ Bax bax e grazie!

 

 

Alla prox!

Mrs Lay ^o^

  
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