Cosa può succedere tra Jace e Clary in un pomeriggio trascorso a Central Park? Molte cose, come passare semplicemente dal parlare a fare un combattimento e iniziare uno strano gioco di seduzione. La fonte è il GdR di Shadowhunters e in primo luogo il mio stretto rapporto con Clary che quell'indumento l'ha tolto sul serio davanti a me, il suo Jace.

Questa one shot si riferisce a un flashback appena accennato e rievocato da Clary in CoLS, quando entra nella camera di Jace e trova una loro foto, appesa al muro con il suo pugnale. Ho provato un desiderio pazzesco di raccontarla perché si tratta di un semplice gesto, quotidiano, ma carico di significato come può esserlo scattare una fotografia con la persona che si ama.
Il titolo è ispirato a un pezzo di una canzone di Leonard Cohen, Anthem, che è appunto citata in CoLS.
"There's a crack in everything, that's how the light gets in."

Dal testo:
"Aprii la porta e la vidi lì di fronte, sembrava così piccola e indifesa mentre entrava con quel borsone più grande di lei sulle spalle. Mi appoggiai alla porta in attesa e Stefan si avvicinò a noi guardandola meravigliato, il suo sguardo tradiva speranza, forse credeva che lei fosse lì per lui, ma quando parlò capì subito di essersi sbagliato.
“Non posso più stare a casa mia” spiegò guardandolo negli occhi con decisione
Mi voltai verso mio fratello e vidi tutte le sue aspettative infrangersi sul suo volto, Stefan guardò prima lei poi me e alla fine annuì
“Scegli una stanza”.......
Quando ho visto la puntata 4x07 avrei voluto fare una strage, non potevo credere che dopo più di tre anni di attesa gli autori avessero deciso di montare quel momento con le interruzioni di Stefan e Caroline, poi però ho pensato che magari potevo scrivere io quella scena, descrivendo come me l'ero immaginata in tutti questi anni, così incitata anche da una mia cara amica l'ho fatto.
Spero che qualcuna di voi la trovi più piacevole di quella del telefilm!
(Spoiler per chi non avesse visto la 4x07)

"Era come se l'avesse già vista da qualche parte. Forse di sfuggita, in città o a un bar, ma Jace era sicuro che in quel caso l'avrebbe ricordata. C'era qualcosa, in lei, qualcosa che non riusciva ad afferrare, che lo fece sentire come se la conoscesse da sempre, come se sapesse tutto di lei. " Il primo incontro di Jace e Clary dal punto di vista di Jace.

[Ambientato dopo Città di Cenere]
Volevo che Jace entrasse con la pioggia.
Saremmo stati al buio, dove anche il proibito era permesso. Perché nessuno ti vedeva.
Saremmo stati sotto la pioggia scrosciante, dove anche il più rubato dei baci era permesso. Perché nessuno lo sentiva. Solamente noi.

Dal testo:
"-no, Clary, non così!- la correggeva in continuazione - BASTA!- le erano definitivamente saltati i nervi - Clary, io ti devo correggere, o quando affronterai dei demoni...-"
spero di avervi incuriositi! =)

Jace guardò la propria camera, che con quella flebile luce sembrava uscita da un film in bianco e nero, dove si posava la luce della luna il colore sembrava svanire.
Jace cercò nuovamente di prendere sonno, ma non c’era niente da fare, e la causa il ragazzo la sapeva.
Clary.

Appena ho finito il terzo libro, mi sono chiesta 'Come sarà il primo appuntamento tra Clary e Jace?' Così,ho scritto questa one-shot e dopo mesi ho finalmente deciso di pubblicarla.
Si tratta appunto del loro primo appuntamento.
fatemi sapere cosa ne pensate, un bacio 1918