Due normali ragazzi, ma entrambi con un triste passato che vorrebbero dimenticare e la speranza in un futuro diverso. Da soli non potevano farcela. Forse, insieme, saranno in grado di dare una svolta alle proprie vite. Probabilmente non se lo sarebbero mai immaginato ma...tutto ebbe inizio quando i loro occhi si incontrarono.
～ESTRATTO DALLA STORIA～
-- Eem comunque c'è una cosa che volevo dirti...sì, insomma...-- lei si bloccò, sentendo che il tono della sua voce era cambiato. Era diventato serio, esattamente lo stesso tono dell'ultima volta. Sentì il proprio battito accelerare.
[...]
--...penso che la nostra amicizia sia iniziata in maniera un po' insolita... quindi, ecco, ti sembrerà stupido o infantile ma che ne dici se ricominciassimo da capo? Qui, ora...-- Lucy lo guardò interrogativa. Il ragazzo allora, per farle capire meglio cosa intendesse, le porse la mano.
-- Ciao, io sono Natsu!-- esclamò alla fine. A quel punto Lucy lentamente sorrise, segno che aveva finalmente capito l'intenzione dell'amico, decise di stare al gioco e afferrò decisa, quasi in modo teatrale, la mano di lui.
-- Piacere, io sono Lucy!--
Spero vi piaccia! ^-^

“Liz, cosa c’è?”
Lisanna chiuse gli occhi, sorrise e scosse la testa.
Nessuno meglio di Lucy la conosceva così bene da rendersene conto quando c’era qualcosa che la turbava.
“Non ti si può proprio nascondere niente, vero?” e, detto ciò, buttò fuori un grosso sospiro e confessò alla sua migliore amica quale fosse il problema.
Lucy superò una macchina che stava occupando la prima corsia della superstrada con un’andatura troppo da lumaca, e proseguì in seconda corsia, avendo avuto anche qualche secondo per trovare le parole adatte per rasserenare la sua amata sorella.
“Liz, sinceramente… non ho mai conosciuto un uomo che ami qualcuno come fa Natsu con te. Ti quasi invidio, sai? Non è che potresti prestarlo anche a me?” buttò una battutina per far sorridere l'albina, magari anche arrabbiare, ma che le spegnesse quel broncio triste dal viso.
Lucy scoppiò a ridere, seguita a ruota da Lisanna.
Una luce accecante, di quelli che probabilmente erano fari, la colpì negli occhi.
Li sgranò fino a farli lacrimare, e per quanto il suo cervello si fosse reso conto del pericolo a niente servì cercare di sterzare per evitare l’impatto con il camion...

“Vi abituerete presto alla sua presenza” annunciò poi con un sorriso allegro sul volto Igneel, attirando così l'attenzione di Natsu su di sé.
I tre fratelli lo guardarono incuriositi, fino a quando l'uomo non si affrettò a spiegare loro di cosa stesse parlando: “Verrà a vivere qui!”
“Eh?” l'esclamazione sorpresa uscì proprio dalla bocca di Natsu che scosse subito la testa cercando di darsi un contegno.
“Dici sul serio papà?” chiese invece Ignia per nulla scosso dalla notizia. Gli piaceva l'idea che quel piccolo angelo biondo avrebbe girato per casa loro.
Zeref era decisamente quello più impassibile, lui non avrebbe più vissuto lì e se avesse visto Lucy sarebbe stato solo per qualche visita veloce ai fratelli.
Mentre Natsu... La gola gli si seccò all'improvviso all'idea di dover convivere con lei.

Dal primo capitolo:
"Aveva tutto quello che una ragazza desidera da sempre: soldi, bei vestiti, una grande casa. Bastava aprire la bocca e tutti l'accontentavano, e lei era cosi stanca di quella vita frivola priva di senso. Più cresceva e più il suo spirito ribelle gridava per uscire. Voleva mostrarsi al mondo, essere se stessa e costruirsi la sua strada, cercare quell'avventura che sua madre leggeva nei libri per farla addormentare. Oltre ad aver preso la bellezza da Layla, aveva ereditato quel senso di libertà che non ti possono spiegare a scuola o facendoti rimanere ben dritta con la schiena. Lucy era tale e uguale a sua madre, indomabile. Forse era stato anche a questo a portare suo padre a farla rinchiudere in un collegio all'età di diciasette anni, magari lì avrebbe imparato l'educazione che lui aveva cercato di insegnarle per tutti quegli anni, ma una vera leonessa non può essere tenuta a lungo in una gabbia."

Ho sempre amato questo anime e manga, ma se c’è una cosa che non amo particolarmente è il pensare a Kakashi vivere solo fino alla fine dei suoi giorni dopo tutto ciò che ha sacrificato per il bene del villaggio. Credo che anche lui si meriti qualcuno con cui condividere la propria vita.
La storia inizia poco prima dell’inizio della Quarta grande guerra Ninja.
[Hatake Kakashi X Nuovo Personaggio]

“E dovreste piantarla di litigare così.” aggiunse Natsu, frapponendosi tra i due che continuavano a lanciarsi lampi dagli occhi, e con la scusa chiuse Lucy in un abbraccio, dicendole da stronzo patentato: “Sei piccola ma picchi peggio di Cassius Clay, sorellina.” regalandole quel sorriso speciale che soltanto a lei riusciva a dedicare; era così fin da bambini, dalla prima volta che Igneel si era presentato a casa con un fagottino rosa in braccio e con le lacrime agli occhi di chi dopo tanto lottare aveva vinto una grande guerra: quella dell’affidamento di Lucy, figlia di migliori amici dei suoi genitori, morti durante un bruttissimo incendio nella loro villa dove i pompieri erano riusciti a salvare Lucy e Jude, il vero padre biologico della sua Luce.
Jude era morto dopo ben otto ore di lunga agonia e prima di esalare l’ultimo respiro aveva fatto giurare a suo padre di prendere la piccola Lucy di appena sei mesi sotto affidamento, crescendola come se fosse figlia sua.
E così avevano fatto, lottando contro la burocrazia per ottenere l’affidamento di Lucy.

*Non so chi sia, ma mi terrorizza. I suoi occhi neri, i capelli lunghi dello stesso colore che sposta dietro la nuca passandoci una mano con noncuranza, la cicatrice profonda sul suo zigomo, ma soprattutto quel sorriso sghembo che si allarga sul suo viso quando incontra il mio sguardo.*
~
Questa è una fanfiction senza drammi né pretese, scritta solo per sfogare la mia fantasia😏
È nata come una one shot, ma a causa della mia mente perversa è diventa una storia a sé e continuerò ad aggiornare -impegni permettendo-
Detto ciò non anticipo altro. Spero vi piaccia! C:
⚠️Avvertimenti di rito: contiene scene erotiche di dubbio consenso e linguaggio forte, anche se non c'è nulla di eccessivo a mio parere :3 Leggere a vostro rischio e pericolo ;) ⚠️

Si dice che ciò che non si conosce spaventa. Forse perché succede, alle volte nella vita, che sia proprio quello che già sappiamo o che veniamo a sapere a farci più paura, ad atterrirci, e allora dinanzi all'ignoto una parte di noi è sempre un po' prevenuta. Però dinanzi a ciò che non si conosce uno può fuggire, può deviare oppure quell'immenso sconosciuto si può affrontare, lo si abbraccia e magari uno se ne innamora, anche quando l'amore ha già fatto troppo male per crederci ancora.
Ok... terminato il momento Serietà, ecco che parte lo sclero: siamo tornate, ragazze, prima ancora di essercene effettivamente andate XD. Mentre una delle nostre storie prosegue col vento in poppa, ne mettiamo in mare una nuova che speriamo possa regalarvi le stesse emozioni che ha dato a noi che l'abbiamo scritta. Vi invitiamo a farci sapere cosa ne pensate. Grazie in anticipo e buona lettura!

“Sai se Lucy tornerà a lavorare oppure ci raggiungerà a luglio?” domandò Erik, mollando tutto per buttarsi a pesce sul letto morbido e super comodo. Lo aveva chiesto anche a Ignia, ma nemmeno lui ne sapeva niente. Non la vedeva dall’ultima volta che era partito con Kinana e Ignia per Chicago. Avevano trascorso con lei una settimana bellissima. Lucy era cambiata da tempo, ma più si sforzava di capire il perché più non veniva a capo di nulla.
Kinana non dava speranze. Scosse la testa addolorata, mostrando più di tante parole. Non sarebbe tornata, poco ma sicuro.
“La nostra pazza coinquilina sa mancare molto.” si alzò con un balzo. Doveva sistemare i suoi bagagli, ancora, per colpa di una certa signorina dagli occhi verdi e capelli viola. “Adesso è meglio che vada, altrimenti arriverà dopodomani e ancora non avrò aperto valigia.” si avvicinò pericolosamente, rubandole un bacio sulla guancia – accompagnato da un sorriso da infarto – per poi fuggire prima che Kinana gli lanciasse le scarpe in testa, dalla parte del tacco…
Nalu, Gruvia, Gerza, Zervis, e accenno alle coppie Kinabra e crack pairing Ignia/Michelle

Haruki protese la mano, confidando nella speranza.
- Vieni con me, Katsuki.
Lui non disse niente, si limitò a guardarla.
- Mi stai davvero chiedendo una cosa del genere? Quanto puoi essere stronza.
- Ti sto chiedendo di scegliere me.
Haruki sapeva, che quel ragazzo non l'avrebbe seguita. Salvare Bakugou voleva dire sacrificare tutto, quindi...
- ...al diavolo Midoriya! Al diavolo All Might! Al diavolo tutti!
Stava per scoccare la sua Mezzanotte, non v'era più tempo. Gli afferrò il polso e lo tirò a sé.
- Se uno di voi due deve morire per far sopravvivere l'altro, ucciderò Izuku con le mie stesse mani!
***
[BluAvis]

AU!|BattleRoyale| deathCharachters!
In un futuro non troppo precisato, le autorità militari sono preoccupate per la nascita e la crescita a vista d'occhio della criminalità giovanile in Giappone; nasce così la BR act – Millenium Educational Reform Act – allo scopo di contenere questa crimininalità. Non si tratta che di una sfida di sopravvivenza in cui i giovani di classe terza liceo, estratti a sorte, in un luogo isolato da ogni comunicazione. Gli studenti si dovranno affrontare – no, uccidere- finchè solo uno non sarà rimasto in vita. Il vincitore potrà tornare a cosa con elogi e premi.
(Dal Capitolo 1)[...]
«Vi do un ultimo consiglio, ascoltate: qualcuno di voi potrà pensare che è un gioco orribile e che non riuscirrà ad uccidere i propri compagni. Ma non pensate, agite. Non vi dimenticate che gli altri potrebbero essere disposti ad uccidere voi. Pronti?»
{Kacchaco} {TodoMomo} {accenni altre ship.}

La storia di Natsu e Lucy due "amici" che si sopportano a stento solo per il bene dei loro amici in comune.
Una serie di eventi però li porterà a vivere a stretto contatto, contro la propria volontà, affrontando momenti di vita quotidiana, qualche avventura e forti emozioni inaspettate.
Questa è una storia che parla d'amore e di come a volte gli opposti si attraggono creando un bel po' di scompiglio!
[Nalu]

Questa storia verrà narrata dal punto di vista di Bkugou. Si troverà ad affrontare sentimenti da cui si credeva immune e che non sa di certo gestire, il tutto in concomitanza delle ferite inflitte al suo ego nel corso della storia principale. Riuscirà a mantenere una parvenza di sanità mentale? Come ne risentirà il suo equilibrio psicofisico?
°°°
[Mi piace il contatto con il tuo corpo, mi fa sentire meno solo, mi fa desiderare che non ci siano questi vestiti ad impedire l’incontro diretto della mia pelle con la tua. Vorrei spogliarti e questo pensiero mi da forse la risposta che cercavo. Sono in piena pubertà, mi sto trasformando in un coglione perché vorrei fotterti per bene. Una volta fatto dovrei ritornare normale.]

Secondo anno allo Yuei, Bakugou dovrà fare i conti con qualcuno proveniente dal suo passato, una persona che volente o nolente si farà spazio nella sua vita. Ci saranno momenti d'imbarazzo, momenti passionali e momenti di difficoltà che il nostro Hero preferito dovrà affrontare e che lo costringeranno a crescere "in tutti i sensi".
(Storia rivisitata e modificata)

Dal testo:
“Penso tu sappia il mio nome, solo che non hai il coraggio di pronunciarlo.” l’uomo si fece avanti tra le fiamme.
“Chi sei tu?” Todoroki digrignò i denti, schiacciato dalle mura ridotte in macerie.
“Sono il fantasma del tuo passato Shoto,” disse con un sorriso maligno sulle labbra “e sono venuto a riprendermi ciò che mi spetta.”
[fantasy!AU] [OOC, forse] [Triangle!] [death!fic]