L’ultima volta che avete sentito di Isabella a Jason/Drew/Justin si sono lasciati. Ma quello era il liceo.
Adesso frequentano il college.
Bella ha promesso a se stessa di essere più forte. Non solo per se stessa ma per la sua famiglia.
Vedremo il viaggio di Jason e Bella attraverso il college. Incontreranno nuovi amici, alcuni meravigliosi e alcuni no.
Con il bipolarismo di Jason, avete capito che non è facile per lui controllare se stesso. Con Bella e Katrina ha provato a migliore questo suo lato.
Vita e Morte saranno all’interno di questo cammino. Sarà un bene oppure no?
Non ho bisogno che qualcuno mi butta giù, sono già per terra
Non posso cadere più in basso di così
Non ho bisogno di qualcuno che mi faccia stare in giro e mi faccia aggrottare le ciglia
Ciò mi fa sentire più vecchia
E non ho bisogno di qualcuno che annerisca i miei occhi e mi dica bugie
Non voglio più piangere per nessuno
No, no, no
Posso fare la cattiva da sola
-I can do bad all by myself, Mary J. Blige

- sarai una sfida, ma io vinco sempre lo sai principessa?-

Ognuno di noi ha il proprio punto 'debole' e il suo sembra che sia quella 'piccola matricola'

In una mattina come tutte le altre Lea Adams, giovane cameriera di un albergo a cinque stelle, ha il compito di ripulire la suite di una superstar internazionale. Peccato che non sappia appartenga proprio a Justin Bieber e suo padre, due uomini dalle intenzioni non proprio innocenti.

SEQUEL DI INSANE LOVE.
(Se non hai letto la prima storia, non puoi leggere questa.)
'Non puoi fuggire dal tuo destino, siamo destinati a stare insieme.'
Ti ricordi? Io e te...insieme per sempre.

Dopo aver conosciuto la storia attraverso gli occhi di Quinn con These Four walls ( http://xxthesefourwalls.tumblr.com/ ) e Madhouse ( http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=1970625 ), tutto sarà raccontato dal punto di vista di Justin. Verrà svelato come tutto ebbe inizio, i sentimenti contrastanti che provò lui quando incontrò la ragazza, la fase dell'innamoramento, il periodo di depressione dovuto alla lontananza di lei, per terminare con l'atto di coraggio finale di Justin per salvare il suo unico vero amore.

ATTENZIONE: LA STORIA NON E' MIA, MA E' SOLO UNA TRADUZIONE DEL TESTO ORIGINALE.
I suoi occhi erano scuri, famelici, determinati.
Era evidente che sapeva quanto fosse spaventata mentre un sorriso compiaciuto gli attraversa il volto.
"C-cosa vuoi da me?" Chiese Bella coraggiosamente.
Allora l'afferò per la vita, forzandola contro gli armadietti.
Tutti sentirono, ma nessuno ebbe il coraggio di incrociare il suo cammino.
"Ti voglio."

CONTEGGIO PAROLE: 2.162
Tratto dalla storia:
Jessica aveva 28 anni. E’ entrata a far parte di quella azienda sfruttando il suo corpo.
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-Sono contento di avere una puttanella a bordo di quest’azienda- le sorrise giocosamente Michael, mentre usciva lentamente da lei. Era pur sempre un gentiluomo.
-Ed io sono contenta di essermi passata un cazzo come il suo- sorrise a sua volta Jessica mentre si ricomponeva.
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-Non mi hai mai invitata a fare colazione, non mi hai mai baciato il capo in modo dolce e non mi hai mai chiamata tesoro ma sempre e solo per nome- mormorò mentre le lacrime si erano impossessate di lei.
-Non piangere- sussurrò Michael avvicinandosi a lei, che indietreggiò.
-E cosa dovrei fare ? Ridere ?- chiese con la voce tremante.
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Appena varcò la soglia del bagno, si sentì mancare.
La sua piccola si era rannicchiata in un angolo, e piangeva e singhiozzava a dirotto.

Audrey's point:
Il biondo rimase impassibile, non provò nemmeno ad abbracciarla, a tranquillizzarla, l’unica cosa che fece, fù contrarre la mascella e stringere i pugni.
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Justin's point:
- Non credi che per una volta potremmo fare uno strappo alla regola?
Continuai.
- Che vuoi dire?
- Questo.
Dissi prima di poggiare le mie labbra sulle sue.
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- Diceva di essere Philofobica.
- Philofobica?
Mi sentivo un fottuto bambino di 3 anni che continuava a fare domande, ma dovevo sapere di più..
- Si, è una “malattia” dovuta alla paura di innamorarsi, paura di racchiudere della fiducia in una persona, paura di andare in contro alla felicità. Paura di mettersi in ballo completamente senza rimorsi, paura di cadere per terra sperando che qualcuno ti afferri. Paura di amare, paura di essere amato.
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Quando pensi che sia tutto finito, è il momento in cui tutto ha inizio.

"Non lascerò che tu lo sappia, Marianne. Non lascerò che lui ti prenda. Ti tengo io, sorellina."
Harry è riuscito a mantenere la sua promessa?
E' riuscito a proteggere Marianne dal casino che lui stesso ha creato?
E quei soldi?
Marianne gli ha detto 'ti amo' e lui? Era solo una scommessa o cosa?
Continuo della OS "Scommettiamo?"

Un incontro distruttivo le farà perdere la fiducia in lui. Si incontreranno di nuovo.
Stavo andando verso la porta ma qualcuno mi fermò prendendomi per il braccio, Justin.
“Si può sapere che problemi hai?” disse lui
“Tu in casa mia, questo è il mio problema,e poi tu non devi toccarmi, chiaro?” dissi scrollandomi la sua mano di dosso
“Ma non ci conosciamo nemmeno, e non capisco il tuo comportamento!” disse lui irritato
“Ti conosco meglio di quanto credi, e non ne sono contenta, mi fai totalmente ribrezzo” lo guardai delusa
“Dici di conoscermi, io nemmeno ti ho mai vista, una stronza come te me la sarei ricordata!” sbottò lui urlando, la cosa mi ferì ancora di più di quando già non lo fossi per colpa sua.
“Vaffanculo stronzo!” gli urlai
Tanta, passione, odio e amore. Spero vi appassioni!

TRATTO DALLA STORIA
- avevi ragione - dico improvvisamente.
- ragione su cosa ? - mi guarda negli occhi cercando di capire cosa voglio dire.
- quando dicevi che sarei stata tua -
- vero. Ma prima ti volevo solo per il sesso, ora invece ti voglio e basta -
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Lei: Emily Julie Jones
Lui: Justin Drew Bieber
Lei: timida, dolce e simpatica
Lui: puttaniere, simpatico e anche dolce (ma solo quando vuole)
Lei: brutto passato con il padre
Lui: ha solo una sorella curiosa
Tra loro nascerà qualcosa.. ma ci sarà qualcuno pronto a farli separare...

-A si?- alzò un angolo del ghigno –Ma i pacchi gli ricevono solo le brave mocciose…- inclino il capo, fissandola con la mia iride nera -… non mi sembra che tu lo sia stata-
Gonfia le guance, infossando gli occhi nocciola contro di me.
Odia quando non sto al suo gioco, quando non cedo alle sue provocazioni e alle sue voglie.
-Sai forse hai ragione…- si allontana, sfilando agile la mano dal mio membro e tornando sopra al letto, dandomi le spalle -… non sono stata una brava bambina-
Si mette carponi sul copri letto, alzando verso di me il sedere e scoprendolo dalla striminzita sottoveste, che a mala pena le arriva a coprire il bacino.
-Merito di essere punita…- mi fa l’occhiolino, sculacciandosi la natica sinistra e facendomi notare la totale assenza di intimo attorno alla sua intimità.
-Vuoi pensarci tu o aspetto Babbo Natale?-

«Un bacio sulla guancia» era disgustato. «Di nuovo».
«Sta’ zitto Hazza. Sto cercando di seguire».
Il riccio non si arrese, e prese il gomito dell’amico, facendolo distrarre nuovamente.
«Voglio seguire questa fottuta lezione, Harry. Lasciami in pace» lo avvertì, minaccioso.
«No Zayn, ora mi ascolti. Perché le hai dato un bacio sulla guancia?»
Il moro sbuffò e si arrese, posando la penna.
«Cos’avrei dovuto fare? Infilarle la lingua in gola?»
«Per esempio».
«Sei disgustoso».
«Solo un anno e mezzo fa l’avresti fatto».
«Già, ma le cose sono cambiate, e lo sai».
«Giusto, mi sono dimenticato che sei una specie di Edward Cullen “io rispetto le donne” e blablabla…»
«Cosa c’è di male?»
«Edward Cullen è palesemente froc-»
«Non intendo quello».
[...]
«Invitala a casa di Liam, oggi pomeriggio. I signori Payne tornano tra sei giorni, e Liam vuole darsi alla pazza gioia più che può prima del loro ritorno. Mi ha scritto un messaggio, oggi pensava alla piscina. Ci saranno anche Louis e Niall. Hollie non è sicura di riuscire a venire».
Zayn ci pensò su. «Secondo te accetterà?»
«Quale ragazza sana di mente si perderebbe Zayn Malik in costume da bagno?»