{ Raccolta di flashfic natalizie | Modern!AU }
MULTIPAIRING | TobiIzu | KibaHina | NejiIno | MinaKushi | altre...
I - «Allora – aveva cercato di chiedere lei, comprensiva – cosa vorresti comprarle?» [Madara & Mito]
III - «Dicevi che avresti imparato in 10 minuti, eppure ne sono passati 20» [ShikaTema]
VI - «Babbo Natale non ha il pessimo senso dell'umorismo di zio Shisui» osservò lei. [Sasuke & Sarada]
X - Rischiò quasi di ammazzare il marito, a cui mancò poco per sbattere la faccia nella tazza del WC. [ShiIta]
Buon Natale!

Dopo settimane di lavoro estenuante, Giorno propone a Mista un modo assai bizzarro per rilassarsi e godersi del tempo per loro.
Facendogli la ceretta.
[Per il compleanno di Guido Mista]

Raccolta di drabbles con scorci di un'ipotetica vita di Bruno e Trish assieme, ma anche di Guido, Giorno e degli altri membri della gang, nella quale sono di nuovo tutti assieme.
[Vento Aureo, pairing principali BrunoTrish e GuidoGiorno; accenni fluff, vagamente romantici e un po' malinconici | Partecipa all'iniziativa Writober di fanwriter.it]

Kagura decide di sfidare l'estate e il caldo per del gelato. Un piccolo scorcio dei suoi pensieri.
"Partecipante alla Domenica Multifandom, indetta dal gruppo SasuNaru Fanfiction Italia"

[JotaKak Week prompt: Art | canonverse!what if?]
«Perché mi hai chiesto di posare?».
«Perché credo tu sia davvero bello, Jotaro-kun».

[Tanti auguri, Toshi!]
Il bushido di un samurai comprende sette principi.
La vita di un samurai ne comprende molti di più.

[Raccolta di drabble FugaMiko; modern!AU][Uchiha family][Accenni ShiIta]
#01. [...] nelle mani congiunte in grembo, sulle gambe perfettamente allineate, la schiena ritta e il mento in alto, Fugaku vide una piccola donna.
#03. «Niente bottoni?». «Li ho rifiutati».
#05. [...] Mikoto aveva stretto le braccia al grembo già sporgente, protettiva e irremovibile.
#07. Mikoto osservò il sorriso leggero che Itachi stava rivolgendo a Shisui. Beh, probabilmente vedeva male.
#09. Fugaku non si era mai arrabbiato con lui.
#11. Poi arrivò Shisui e Fugaku dovette trattenersi dal sollevare gli occhi al cielo.
#13. «Buon compleanno» le aveva sussurrato la sera, mentre Mikoto, commossa, era stretta tra le braccia dei suoi figli.

si mordevano, giurando che non avrebbero mai mollato la presa l’uno dall’altro, anche al costo di strapparsi le carni a vicenda.
Una terra dimenticata, con il cielo oscurato da giganteschi edifici di metallo che cancellavano tutto il resto. Loro combattevano per riavere il Sole.
Auguri di Buon Compleanno, Fede
[GinTaka]

Raccolta di Senteces su Hiruzen Sarutobi, l'unico, vero Hokage più figo di tutti i tempi: peccato che lui nemmeno se lo ricordi.
Avvertenze: questa è una storia che nella sua demenzialità, ha dei risvolti tragici; mettetevi nei panni di un uomo che stava per raggiungere le pensione, per poi ritrovarsi un villaggio distrutto tra le mani....preparate i fazzolettini.

2WW!AU | SasuNaruSaku
La resistenza Partigiana in venticinque sentences.
17: Sasuke ogni tanto pensa a che faccia farebbe suo padre nel vedere Naruto: è così rosso, comunista fino al midollo, mentre con la chitarra canta Bella Ciao come serenata a Sakura.
[La storia partecipa alla “Sentences Challenge” del gruppo Facebook SASUNARU FanFiction Italia.]

Sa quanto tempo impiega un corpo umano a bruciare?
Sette ore, dottore. 420 minuti, 25200 secondi in cui un dolore lancinante ti affligge, finché il cervello non si spegne. È semplice, banale come bere un bicchier d’acqua – ahah. Nell’immediato, sono i peli a prendere fuoco e subito il dolore è atroce: le fiamme raggiungono i bulbi piliferi, attaccano l’epidermide e dopo cinque minuti – 350 secondi – è completamente bruciata. E l’uomo urla, dottore. Urla come un maiale che sta per essere sgozzato, ha perfino lo stesso odore. A lei piace la carne di maiale, dottore? Ovvio, a chi non piace quel sapore intenso che pregusta non appena la brace comincia ad arroventarla e il profumo si espande nell’aria? Chi non ama l’odore della carne di maiale? Rispondiamo in maniera automatica a quella prelibatezza: la nostra salivazione aumenta, lo stomaco langue e non vediamo l’ora di affondare i denti nei muscoli dell’animale che abbiamo accuratamente macellato, fingendo di non sapere che, fino a prima, urlava.
Ma lei voleva sapere del fuoco, giusto?
[Cannibal!AU][Per Iky]

«Che poi, ma davvero con tutti i posti che ci sono ti sei infilato dentro il mio bagno?».
Ma sta parlando da solo o con me? No perché alle volte è così deficiente da porsi quesiti e rispondersi da solo ma se non replico mi da dello stronzo e se lo faccio, comunque mi becco un insulto.
Che bella cosa l’amicizia.
“Si” la plancia si muove, la punta rivolta verso il segno di affermazione. Inarco un sopracciglio: mica l’ho toccata a sto giro quella cosa.
[MadaHashi BroShip]

Inaspettatamente aveva scoperto come l'eccitazione potesse colpire potente più per dettagli come una gocciolina di sudore che scivolava lungo il pomo d'Adamo, piuttosto che per la semplice nudità.
La sensualità, fino a quel momento per lei rappresentata da un corpo dalle proporzioni armoniose o dall'atto sessuale in sé, si era rivelata sottile, attraverso piccoli dettagli come il colorito dell'interno coscia o un sopracciglio sollevato in una smorfia ironica.
La carica erotica dell'uomo l'aveva colpita con la forza di un treno in corsa, e adesso non riusciva più a rialzarsi dai binari.
*
[Questa storia fa parte della raccolta ''Everything You Always Wanted to Know About Sex
(But Were Afraid to Ask)'' e partecipa alla challenge del gruppo SASUNARU FanFiction Italia ''Lettere a Babbo Natale''] [Sasuke Gender Bender]

{ NagaIta | MinaKushi | Hogwarts!AU }
Dal testo:
«Ti sei fatta male?» chiese una voce calma e profonda.
Kushina si massaggiò la schiena nel punto in cui aveva sbattuto e alzò lo sguardo verso lo sconosciuto. Era sul punto di strepitare di togliersi dai piedi – nonostante fosse stata lei quella irrimediabilmente distratta – di non osare mai più intralciarla, ma venne bloccata dall’aspetto del ragazzo.
Era un bel giovane, abbastanza alto, con i lunghi capelli neri come la pece, esattamente come gli occhi. Sotto di essi – dal taglio a mandorla – si trovavano due profonde occhiaie, tipiche di chi non dorme decentemente da giorni.
Kushina spalancò occhi e bocca, decisamente sorpresa. Riuscì a dire un’unica parola, la parola che al momento significava casa più di tutte: «Konoha»

[MadaSaku; modern!AU][A EuphemiaMorrigan, tanti auguri ♥]
Sakura sentì spesso la bocca di Madara posarsi sul suo viso, sugli occhi stanchi e ancora un po’ lucidi perché appagata, sul collo arrossato dai morsi prima e leniti dai baci poi. E anche se Madara non lo diceva, Sakura sapeva che ognuno di quei tocchi mirava a rimarcare un interrogativo quasi arrogante, da ghigno impersonificato: Pungo ancora?