Si era alzata da quel letto, guardandolo appena, con odio, con astio, con dolore. Lei non aveva mai capito il concetto di dolore, finché lui non le disse quelle parole. Lui aveva abbassato lo sguardo e non le aveva detto niente, nemmeno una misera spiegazione del perché le avesse sempre mentito. Misaki trattenne le lacrime, trattenne i singhiozzi, trattenne le sue emozioni e cercò di non far vedere quanto fosse vulnerabile in quel momento. L’aveva distrutta nel giro di pochi secondi. Se prima l’aveva fatta sentire la ragazza più fortunata del mondo, adesso si sentiva come una puttana, si sentiva sporca dentro e fuori. Si vestì il più velocemente possibile ed uscì dalla sua casa e dalla sua vita…
[MOMENTANEAMENTE SOSPESA - WORK IN PROGRESS]

Sono passati sette anni da quando la verità sulla Terra è emersa e le bugie della Gaia Sanction sono state smascherate. Harlock è ancora il nemico giurato della Coalizione, l'ordine costituito apparentemente non è stato scalfito, eppure qualcosa si sta muovendo... Mentre nuovi segreti si affacciano all'orizzonte uscendo dal silenzio che li custodiva, nel cuore del Capitano inizierà a farsi spazio un sentimento che da tempo vi giace inascoltato. Vi lascio con due domande: e se i Nibelunghi non si fossero estinti? E se a loro fosse in qualche modo legata la sopravvivenza delle colonie, e quindi del genere umano? (PS: il titolo di questa fanfic era Rebirth ma dal momento che ho visto aggiornata un'altra storia con lo stesso titolo ho preferito cambiarlo)

"Un soldato la morte ce l’ha sempre davanti. Non è una cosa strana. Diventa persino un’abitudine.
Una cosa però è morire saltando in aria per una cannonata e un’altra cosa è aspettare in una cella il plotone d’esecuzione."
Gli ultimi momenti del tenente Slütter.

E questa poesia è per il pirata più misterioso ed affascinante dell'universo...

Fersen e Marie Antoinette sono diventati amanti e si incontrano clandestinamente. Oscar, anche se è a sua volta innamorata di Fersen, è costretta a fare da messaggera tra i due... Oh, ma questo è solo l'inizio della storia, una storia un po' antica e un po' nuova, che vi racconto, così come l'ho pensata io, attraverso tre balli (Trois bals). Grazie a chi mi leggerà.

Quella valigia e il suo contenuto erano l’ultimo indissolubile legame con la sua vita precedente: il suo vecchio costume, la parrucca viola, la mascherina, la cintura con le lettere HG sulla fibbia.

[Corto Maltese]
[Corto Maltese]
Un'altra elucubrazione sulla misteriosa "lei" di Corto Maltese. Supponiamo che dopo la sua ultima avventura, Mu, Corto ritorni in Oriente; supponiamo, come spesso gli succede, che si cacci in qualche guaio, supponiamo che, come gli capita di frequente, sia una donna a salvarlo. Supponiamo che... (ma come sono supponente oggi!) la donna che lo salva sia il suo antico, indimenticato amore...
Dedicata ad _Alexis_ che mi ha fatto tornare in mente una splendida canzone di De Gregori: Spalle Larghe.
Partecipa alla challenge "Diamo visibilità a chi non ne ha" di Nuvola Barocca.

A Miragno non s’era mai veduto un paio d’occhi sì tristi e spenti.