Arthur Pendragon, demotivato e con la tendenza a ignorare i suoi problemi, viene spedito per conto della Pendragon Immobiliare a Castel Camelot in Scozia. Gli abitanti della città di Ealdor sono convinti che il castello sia in balia di strane presenze, ma Arthur non è dello stesso avviso. L'occasione lo porterà a unire le forze con la sorellastra Morgana, una veggente che gestisce un'agenzia di investigatori psichici, e con Merlin, l'eccentrico socio sensitivo di Morgana.
Inaspettatamente, Arthur si ritroverà a dover farei i conti con i suoi fantasmi personali... e anche con un altro tipo di fantasmi.
(Storia conclusa in tre capitoli)
[Questa fanfiction partecipa al contest “Il romanticismo del 666” indetto da _Stardust e _LoveStory_ sul forum di EFP.]
[Revisionata]

ATTENZIONE: AU OMEGAVERSE! La storia affonda le sue radici nei primi del '900, in una Londra post vittoriana all'alba di una nuova era, dominata dagli Alpha e nella quale gli Omega sono incatenati da rigide regole dettate dal perbenismo dilagante. Sherlock Holmes, intoccabile stella del 'Circo della Settima Luna', è il peggiore degli Omega: incredibilmente bello ed intelligente, ha sempre categoricamente rifiutato di Legarsi ad alcun Alpha della numerosa schiera dei suoi pretendenti, così come ha sempre rifiutato di sottostare alle regole di una società nella quale quelli della sua Specie devono piegare completamente la loro esistenza in favore del proprio domius. Sarà un certo Dott. John H. Watson a colpire l'Omega con il suo comportamento, e a sgretolare le certezze su cui Sherlock ha costruito la sua esistenza, facendogli capire che esiste un modo diverso di amare e dominare, e di essere amati e dominati.

Derek fa sentire Stiles una nullità e un pericoloso peso per il branco. Quest'ultimo decide di rimediare grazie all'aiuto di Deaton...questo darà un incredibile svolta alle loro vite.
Capitolo 1:
“Ho qualcosa sulla faccia?”
“Come?”
“Mi stavi fissando. Ho qualcosa sulla faccia?” ripeté strofinandosi la manica della felpa grigia sul volto.
Capitolo 3:
Uno squillo. Due... tre...Il suo respiro prese a regolarizzarsi, prese ampie boccate d'aria. Mentre il silenzio regnava sovrano, l'unica cosa che sentiva era il suo cellulare. Che fosse finalmente solo?
Cinque..sei...sette... “Oh mio Dio! Diamine Scott rispondi!” Otto...Nove.. “Rispondi amico..Ti prego.”
Capitolo 4:
“Ti interessa sul serio?” chiese lui tenendo lo sguardo basso sulla mela che stava mangiando.
Derek si girò appoggiandosi al piano cottura e fissò il beta con malcelata curiosità.
“Cosa?”
“Ti interessa sul serio sapere perchè sono felice?”
Storia ambientata in un ipotetica terza stagione. STEREK con accenni SCISAAC e SCALLISON.

[Traduzione!] Peter decide di usare il potere della musica di Barry Manilow per far innamorare Stiles e Derek.
Nel frattempo, ci sono mostri e altre cose, e Stiles e Derek sono stupidi.

“Non sei un tipo di molte parole” borbottò come se lo stesse spiegando più a se stesso, ma l’altro in risposta grugnì infastidito, iniziando a faticare con il peso che stava tirando su. Fu uno dei pochi segni di vita che gli rivolse.
Stiles si concentrò sul suo volto, per studiarlo un po’: gli occhi verdi erano ridotti a due fessure, i denti stretti per lo sforzo e il volto imperlato di sudore.
Seguì pensieroso con lo sguardo una gocciolina che gli percorse il viso dalla fronte fino al collo, i cui muscoli erano decisamente contratti.
Chissà quanto gli ci era voluto per farsi quel fisico, si chiese guardandolo oltre la maglietta bianca completamente aderita al petto da quanto aveva sudato.
Sterek ~ [College!AU]

«Dunque ti sei sposato?» domandò timidamente Stiles sperando che la sfumatura d'amaro nella sua voce fosse solo frutto della sua immaginazione
«Sì» confermò Derek in un sospiro lento e caldo che raccontava di un sentimento che Stiles era certo di non aver mai letto negli occhi del "suo" Sourwolf e che lo ferì più di quanto potesse permettersi di ammettere, anche a se stesso.
Sconfitto, pur senza aver mai realmente lottato, chinò il capo e prima che un silenzio imbarazzante raccontasse ogni dettaglio della sua delusione, indossò la sua luminosa armatura di sarcasmo e ridacchiò.
«Che c’è?» si stupì l'alfa
«Niente - mentì Stiles - è che non pensavo esistesse qualcuno così masochista da sopportarti» lo prese in giro, e avrebbe di certo funzionato meglio se solo i suoi dannati occhi nel frattempo non stessero gridando «Eccolo, ce l'hai davanti a te!».
«Infatti non mi sopporta affatto - ammise Derek ridendo di sé - però mi ama» aggiunse accarezzando con inusuale dolcezza il filo di platino che cingeva il suo dito.
Fu allora che Stiles capì di averlo perso.
Se mai fosse possibile perdere qualcuno che in realtà non si è mai avuto.
Qualcuno che neppure sapeva di desiderare.

Destiel AU: Castiel è uno scrittore "eremita" con un'infanzia tragica che lo terrorizza tutt'ora. Dean è uno spogliarellista in uno Strip Club.

Una mattina di Gennaio, la più fredda del mese, gli Alfa tornano e Derek li affronta, mentre Stiles non può nulla se non ascoltare con il cuore in gola quella che sembra a tutti gli effetti una lotta.
Derek sparisce, e anche se tutti lo reputano morto, Stiles sa che quello stupido sourwolf è lì, da qualche parte..

- Peter ha ragione - Tutti si girano verso Derek e lo guardano come se avesse appena detto un’eresia. Beh, lo ha fatto! - Mia madre diceva sempre che tutti gli uomini, una volta ogni due anni circa, hanno la possibilità di diventare padri, anche quelli che non sembrano destinati ad esserlo -
La spiegazione degli avvertimenti è all'interno. Spoiler dell'ultimo episodio della terza stagione

«Tutto bene?» non aveva mai immaginato che Derek dormisse supino, è come se avesse una sorta di file mentale, una cartella da profiler, completamente dedicata a Derek Hale, solo che il 90% delle informazioni sono sue supposizioni mai comprovate. In meno di due giorni di stretto contatto ha corretto e ampliato quel file più di quanto potesse sperare. Registra anche questo, Derek che solleva di colpo il cuscino e lo fissa come un gatto di fronte a un’automobile ‒ la metafora lo fa quasi scoppiare a ridere.
«Preparo qualcosa per colazione» e Derek prova contemporaneamente due esperienze totalmente nuove: la prima è la sensazione di essere letti nella mente; la seconda è quell’inattesa e piacevole pace che si prova quando qualcuno si sta occupando di te. Scaccia con prepotenza quest’ultima immagine perché ‒ andiamo! ‒ perché dovrebbe piacergli che sia Stiles a preparargli la colazione?

John Watson viene lasciato solo nell'appartamento da Sherlock, dandogli tempo di fare un po' di pulizia. Non immagina di certo che la pulizia possa portare ad interessanti scoperte delle quali Sherlock non sarà assolutamente divertito. Johnlock. E' la traduzione di una MIA fanfic in inglese, pubblicata su Fanfiction.net sempre sotto lo pseudonimo di Leoithne.

Cinque volte in cui John e Sherlock si sono baciati per un caso da risolvere ed una in cui si sono baciati per davvero.

"C’erano volte in cui si chiedeva quale colpa dovesse espiare per quella serie apparentemente infinita di sfortunati eventi che stavano costellando la sua vita e quella degli abitanti di Beacon Hills – come facesse l’FBI a non accorgersi dell’impressionante percentuale di morti violente rispetto alla popolazione era un mistero -, ma dopo quel giorno Stiles decise che nella sua vita precedente doveva essere stato un criminale talmente violento e inumano da far invidia a Joker per dover compensare la quantità sproporzionata di sfiga che gli si era appiccicata addosso."
Sterek, post 3x12, Stiles!werewolf
Per il momento è sospesa, sorry

Barista!Stiles | Artista!Derek | Malattia | Nessuna Morte.
Stiles passa un anno prima del college a lavorare al bar della città aperto tutta la notte. È bello e tranquillo, finché un oscuro e imbronciato Derek inizia a frequentarlo ogni mattina, ordinando un caffè così forte che non dovrebbe essere adatto alla consumazione umana. Mai. Stiles cerca di non essere colpito dal ragazzo misterioso, ma non succede mai nulla da quelle parti, quindi davvero, cosa vi aspettate? E quando lui è troppo coinvolto, realizza che potrebbe esserlo in un modo più grande di lui...

Stiles vive a New York. Si mantiene facendo l'artista di strada e abita in un appartamento fatiscente. La notte della vigilia Stiles si ubriaca e si sveglia la mattina dopo nell'appartamento di uno sconosciuto.
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Dal testo:
“Vuoi qualcosa da mangiare?”
Una voce profonda e maschile lo prese alla sprovvista, mentre era allungato a metà tra la maglietta e il bordo. Con un tonfo, raggiunse il pavimento, lasciandosi sfuggire qualcosa di molto simile ad una bestemmia.
Sentì l’altro uomo sbuffare e in pochi passi raggiungerlo. Era scalzo, ma indossava un paio di pantaloni della tuta. Soltanto quello, e nuda pelle tirata sopra un apparente ammasso infinito di muscoli scultorei. Questo era quello che il suo cervello riusciva a mettere a fuoco attraverso la fastidiosa luce della finestra alle sue spalle, un’immensa parete di vetro.
Potrebbe sembrare un po' strana all'inizio, ma più avanti si capirà tutto. Non è una semplice storia d'amore.
AU/UMANI
Spero di non essere andata OOC