"Se pensi di potermi fottere..." ringhiai, mentre premevo le chiavi della mia auto
sul suo braccio. Lo graffiai con immane goduria e solo dopo aver ottenuto la dose
di soddisfazione fisica e psicologica di cui necessitavo, ritrassi le chiavi.
"...sappi che io sono più bravo di te a fottere la gente" sussurrai al suo orecchio,
facendolo sussultare sul posto. Harry rimase impassibile, serrò la mascella e solo dopo
qualche istante, abbassò lo sguardo sul braccio che avevo graffiato l'attimo prima.
Schiuse le labbra per poi rispondere "Se pensi di potermi fare male, allora sappi che io sono più bravo di te
a poterlo sopportare". Delle goccioline di sangue gli colavano giù per il braccio e quando pensai
di avergli indotto terrore, il riccio, puntualmente, distrusse quella mia convinzione: mi guardò attentamente,
un ghigno si impossessò delle sue labbra e "che la guerra inizi" mormorò, prima di essersi leccato la ferita.
LA STORIA NON PRESENTA ALCUNA TEMATICA INCEST.

Louis spalanca gli occhi, le palpebre che palpitano mentre la stanza ruota intorno a lui. Prende diversi sorsi di birra quando ha la conferma che quella non è assolutamente un'allucinazione, che il primissimo ritratto di se stesso che Harry Styles abbia mai dipinto è appeso a quel muro.
Louis lo fissa, con il cuore che gli batte nel petto mentre si rende conto che non c'è solo un suo dipinto, ce ne sono cinque, i ritratti allineati come se fossero una sorta di storyboard che rappresenta l'ascesa e la caduta del suo amore più profondo. Il suo più grande dolore. Un dolore che lo ha segnato così profondamente che si è ritrovato a lasciare il fottuto paese, spezzando tutti i legami con la sua vita a New York, e che ora improvvisamente lo circonda come se non se ne fosse mai andato.
-
Louis ritorna a New York City cinque anni dopo essersi lasciato quella città- e l'amore della sua vita - alle spalle. Non aveva intenzione di rivedere Harry, ma il destino ha un modo divertente di giocare che li riporta insieme. Dopo aver deciso di fare una tregua, entrambi iniziano a chiedersi: sarebbe così brutto se la storia si ripetesse?