«Sei cambiata, mi piaci.», disse con uno strano sorrisetto.
«A quanto pare sei cambiato anche tu, magari hai imparato la lezione.», replicai soddisfatta, arrivando verso la porta.
«Alla prossima, Ross.»

Le avete conosciute in "Unexpected Surprise...", le avete adorate in "Unexpected Directions...", preparatevi ad amarle definitivamente qui!
Sì, parlo proprio delle mie splendide fanciulle: Samantha, Pamela, Veronika e Leah, le quattro amiche che nella prima storia hanno ospitato i fantastici Cinque, e che nella seconda sono volate a Londra! Ve le ricordate, no? Bene, allora non mi resta che lasciarvi alla loro ultima avventura.. :')
Chissà cosa succederà stavolta? Forse qualcosa di davvero... Inaspettato?
Non mi resta che ringraziarvi per avermi accompagnato fin qui, e augurarvi: buona lettura!
N.B.: Per favore, per correttezza e per rispetto verso me e voi stesse evitate di copiare/prendere spunto dalle mie storie.
E' frutto di un mio lungo e studiato lavoro e non mi va di vedere le mie idee imitate (male) nell'account di qualcun altro.
In caso di forti analogie segnalerò all'amministrazione.
Mi scuso per la freddezza e il cinismo che solitamente non sono mie, ma ho già lasciato correre troppe volte.
NB: per procedere con la lettura dei capitoli conviene selezionarli dalla barra con il nome del capitolo anzichè usare le freccine, dal momento che il sito li ha sistemati a suo piacere! O.O'

Una vita perfetta, una famiglia perfetta e degli amici perfetti.
Nella mia vita sembra tutto così perfetto, ma la morte dei miei genitori e l'incontro con cinque ragazzi sconvolgerà tutto il mio equilibrio.

ATTENZIONE: LA STORIA NON E' MIA, MA E' SOLO UNA TRADUZIONE DEL TESTO ORIGINALE.
I suoi occhi erano scuri, famelici, determinati.
Era evidente che sapeva quanto fosse spaventata mentre un sorriso compiaciuto gli attraversa il volto.
"C-cosa vuoi da me?" Chiese Bella coraggiosamente.
Allora l'afferò per la vita, forzandola contro gli armadietti.
Tutti sentirono, ma nessuno ebbe il coraggio di incrociare il suo cammino.
"Ti voglio."

Credo che tutti abbiamo delle passioni nascoste, e la mia è quella di scrivere. Devo ringraziare anche la mia amica che mi ha supportata e aiutata, accelerando i tempi di scrittura!
Niall è un ragazzo che sta per avere successo dopo aver inciso il suo primo album. Viene chiamato in Germania per lavorarci meglio ed è lì che fa esperienze importanti, ma è anche lì che trova l'amore. Una ragazza semplice che nega la sua esistenza da sempre, ma anche una ragazza decisa e debole allo stesso tempo. Gli ostacoli non mancheranno. Il problema sarà scoprire se li affronteranno con successo o falliranno. Un amore coinvolgente ricco di alti e bassi, di gioie e di delusioni. Spero che vi piaccia e che non vi aiuti a vedere Niall sotto un altro, e completamente diverso, punto di vista.
Volevamo essere coerenti alla sua personalità. Speriamo di esserci riuscite! Buona Lettura c:

INCOMPIUTA
Quando sentii due colpi alla porta, per poco non cacciai un urlo.
«Chi è?» esclamai.
Non ottenni nessuna risposta.
«Chi è?» chiesi di nuovo; la voce mi tremò un paio di volte.
Non avevo il coraggio di guardare dallo spioncino.
Non rispose nessuno. Mi accasciai a terra, tenendomi la testa tra le mani.
Sentivo il cuore sbattere violentemente contro il petto, il battito mi assordava, mentre le mie gambe iniziarono a tremare.
[...]
«Ti apro» dissi cercando di controllare il tremolio della voce.
Quando spalancai la porta – dopo aver tolto catena, chiavistello e aver dato tutte le mandate possibili – mi ritrovai davanti un Louis stranito.
«Va… va tutto bene?» chiese insicuro.
Seguii il suo sguardo e vidi che stava osservando il coltello che avevo in mano. E il mascara colato sulle guance.
Scossi il capo in modo confuso, per poi annuire decisa e stamparmi un sorriso falso in faccia.
«Benissimo» dissi, sperando non avesse notato la mia voce incrinata.
«Lyn… sei sicura? Insomma… hai un coltello in mano» disse con fare ovvio.
«Oh» mormorai. Dovevo sembrargli una fuori di testa. In fondo lo ero. «Io… stavo cucinando».
«Piangendo?»
Inarcò un sopracciglio.
«Cipolle» dissi in fretta.

E poi arrivò quel momento, quello che avevo pregato tutto il tempo che non fosse stato ripreso.
Sentii Zayn irrigidirsi di fianco a me, trattenere il respiro...
La mia mano si abbatté sullo schermo, e lo chiuse con uno scatto.
Mi resi conto che stavo ansimando, che tremavo.
"Louis, puoi spiegarmi.."
La voce roca di Zayn non lasciava trasparire nessuna emozione.
Io chiusi gli occhi, cercando di riprendere il controllo, di pensare.
Ma la mia mente urlava con rabbia un unico nome.
Harry Styles
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*in fase di correzione*
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ATTENZIONE
- Louis/Harry, accenni Louis/Zayn + altre bromace. Se non vi piace il genere state alla larga.
- Il carattere dei personaggi e le vicende nella storia sono inventati e non si riferiscono in alcun modo a fatti reali.
- Senza il mio permesso e l'attribuzione dei relativi crediti NON potete pubblicare la storia su altri siti. Se lo fate, prima o poi vi scoprirò e verrò a smerdarvi di fronte al mondo intero.

Tratto da uno dei capitoli:
“Come siamo riusciti a ridurci in questo stato?” mi chiede cercando di sciogliere uno degli innumerevoli nodi tra i miei capelli
“Non eri tu quello che voleva un amore vero?? Eccoti servito! L’amore vero non è una passeggiata, è piuttosto una scalata; l’amore vero ti fa perdere te stesso, la ragione; annebbia la mente, fa crescere smisuratamente il cuore, sempre più avido di emozioni; l’amore vero ti consuma dentro, a poco a poco, distrugge tutto quanto per far posto solo a se stesso e alla persona amata; l’amore vero è una malattia, non c’è rimedio; è una droga, ti consuma, fino alla fine.”
“Se tutto questo significa avere te, essere amato da te, avere il privilegio di amarti, allora si! Voglio un amore che mi consumi, che bruci, che mi faccia sentire vivo! Non voglio rimedi, né tornare indietro."

SOSPESA.
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Breve estratto.
"Harry la sovrastò e scrutò dall’alto della sua statura, come un’ombra massiccia e imponente.
Il cuore della ragazza era completamente andato fuori controllo. Domarlo era come cercare di legare due innamorati lontani l’uno dall’altro.
Affogò, fremendo, in quelle iridi cristalline che nella penombra avevano assunto il colore del metallo fuso.
Lui era la sua fine, il punto di non ritorno.
Lei era il fuoco. E lui la falena che ne veniva attratta e ammaliata per poi morire tra le fiamme.
Sapevano entrambi di star commettendo un errore, eppure, sentivano che era giusto così.
Farsi male per stare bene..."