A Monson, Maine, si mangiano i bambini. Per David Bell, sedici anni da buttare, asma e occhiali spessi, non sarebbe poi un gran problema, se solo l'eco degli eventi non invitasse ospiti inattesi [Seasonal Bleeding, 31 ottobre 1995].
Betty parla con i corvi e sforna dolcissime frolle, sognando un amore che non sia un atto di rapina. La bambina dei biscotti, tuttavia, è un'amica gelosa, dalla fame implacabile [Immagina i corvi, 31 ottobre 1999].
(...) Non avevo mai avuto un primo appuntamento. Conoscevo notti d’angoscia e sogni bagnati, la noia prevedibile di un dolore che significava poco e niente: ormai violata, non ero né viva, né morta, ma un pezzo di carne sul banco del macellaio di turno.
Con Sam i miei quindici anni acquistavano senso e sfumature riconoscibili. Erano gli stessi che cantavano le pop star e raccontava la televisione via cavo.
Anni di sole e non di nebbia (...)

Sonia ama la fotografia e le donne e quando incontra Mirea pensa di aver incontrato un'angelo. Sebastian invece la vede solo come una gatta morta e intanto corre dietro a Tommaso, che fa di tutto per non ammettere che prova attrazione per lui. Rimane solo Giada, che ama Sonia, e a suo modo è ricambiata. A verona le vite di questi ragazzi si intrecciano, si prendono e si lasciano. Anche grazie ad una mamma fuori dal comune e ad una sorellina pestifera.

Era notte fonda. Gray stava passeggiando per le strade di Magusoria, d'un tratto trova una ragazza conciata veramente male, decide di portarla nel suo appartamento e prendersene cura ... Qualcosa di strano sembra avere questa ragazza...

"Era un campo abbandonato, era il loro posto.
Jon aveva il fiato troppo corto per continuare a correre e,
anche se sapeva che fermandosi sarebbe iniziata una vera e propria guerra di palle di neve contro di lui, si fermò.
Orri però non si accorse dell’intenzione di Jon
e continuò a correre cosicché quando quest’ultimo si fermò il suo migliore amico gli andò addosso.
Cominciarono a rotolare sulla neve
come nei loro amati cartoni animati finché Jon ebbe la prontezza di fermarsi e prendere Orri per un braccio contemporaneamente.
Ma le cose non andarono come previste perché Orri si ritrovò sdraiato praticamente sopra Jon e i visi erano così maledettamente vicini da sentire il calore che emanava l’altro."

Tratto dal secondo capitolo: "Le vetrate erano gigantesche, allungate, simili a quelle che Earine aveva visto molte volte nelle chiese. Al centro assoluto della sala stava uno strano leggio in legno. Earine attraversò cautamente la sala, sentendosi intimorita ed affascinata da quanto la circondava. Più si avvicinava al leggio più si rendeva conto che era una sorta di appoggio per qualcosa di tondo. Si accostò e posò una mano sul freddo e liscio legno scuro, color ebano. Sopra di esso c’era qualcosa ricoperto da un sottile panno bianco, e la fanciulla per un attimo si chiese se scostarlo o meno. Piena di incertezza passò la mano sotto il panno, sfiorando l’oggetto che vi era sotto. Era liscio al tatto, quasi scivoloso. Dopo un ultimo istante di indecisione, Earine scostò il velo.

In una Tokio in stile Al Capone, una KxH tinta di sangue, omicidi, dove la speranza di una redenzione sembra lontanissima. A chi l'ha già letta, consiglio di rifarlo, perchè l'ho modificata!!!