Cosa succede se per necessità il Principe delle Serpi si ritrovasse la Regina dei Grifoni come la più improbabile delle alleate in uno "scandalo di sangue".
ATTENZIONE: nella storia è presente un linguaggio a volte scurrile!
Storia sottoposta a revisione e correzione. I capitoli corretti verranno postati con un asterisco a fianco.

Una serata decisamente un po' troppo contornata da bicchieri di vino durante una cena per aiutare un caro amico a espandere i suoi affari col negozio di scherzi di famiglia, porteranno Hermione Granger a rimanere incastrata in un disastro di legge decisamente più grosso di lei! vedendola coinvolta con una controparte decisamente inaspettata...

Questa storia partecipa al contest fiume "A reality contest: Amici Edition" indetto da BessieB sul forum di EFP.
Dalla storia:
“Buongiorno Ministro.”
“Buongiorno Padma, novità?”
“Tra un’oretta hai una riunione di aggiornamento con Harry sulle indagini in corso, alle 11.00 ci sarà la discussione del Wizengamot sul tuo progetto di legge a tutela degli elfi.”
Hermione alzò gli occhi al cielo.
“Preparati, perché le famiglie Purosangue torneranno all’assalto,” l’avvertì Padma che da sempre era brava a sondare umori e carpire pettegolezzi tra i corridoi del ministero. Sospirò, aveva bisogno di aiuto. “Malfoy?”
“Ti aspetta nel tuo ufficio e questo è il tuo caffè.”
Un tentativo di Dramione con qualche vago accenno a "La Maledizione dell'Erede".

È quasi giorno, quando un’espressione nuova di Draco Malfoy la urta. Due tavolini vuoti tra loro, un bicchiere ambrato davanti alla bocca e i ricci scomposti non gli nascondono il suo turbamento.
Sorseggia e scruta, deglutisce e ammicca.
«Anche l’irreprensibile Granger si abbandona all’alcol?»
[Drabble tripla. Partecipa all'iniziativa "Apri le challenge" indetta da Gaia Bessie su Facebook.]

Non sapeva dire con esattezza quando si era perso. Sta di fatto che adesso faticava a ritrovarsi, tra quei ricci ribelli e morbidi, tra i lembi di stoffa del suo vestito color indaco, nell’incavo del collo che il suo maglione largo lasciava scoperto, nella sua bocca che sapeva di tè al limone. Si era perso in quel labirinto che sapeva di lei, c’era scivolato dentro e adesso annaspava per trovare una via d’uscita. [...]
La Granger alimentava i suoi desideri con i fiammiferi e poi li estingueva con secchiate di acqua gelida, tutto con la stessa bocca carnosa maledetta. [...] Sarebbe finito al San Mungo entro la fine dell’anno, di questo era ormai certo.
IN REVISIONE