"Destino: la predeterminazione fatale dell'accadere; il succedersi degli eventi ritenuto come preordinato e necessario, al disopra dell’umana capacità di volere e di potere."
_____
Dal testo.
"H, hai solo quattro anni e hai già una cotta!" rise Gemma, che non voleva prenderlo in giro, ma era divertente vedere il fratellino tutto preoccupato per un bambino. Un bambino, e non una bambina.
Harry però si mise a piangere, pregando la sorella di smetterla. "Non è colpa mia!!!" protestò e poi aggiunse, "Non dirlo al tuo amico."
Gemma sorrise, incantata dall’adorabilità di suo fratello con quegli occhioni verdi e rossi per il pianto, e si sentì in colpa per averlo fatto piangere. [...] "Mi perdoni se ti dico il suo nome?" chiese la sorella, sorprendendo Harry, che si aspettava altre prese in giro.
Il bambino annuì per due motivi: il primo era che non sarebbe mai stato in grado di rimanere arrabbiato a lungo con sua sorella e poi voleva davvero sapere come si chiamasse quel bambino.
"Louis," gli bisbigliò Gemma in segreto ed entrambi sorrisero. Avevano il sorriso identico, con le fossette nelle guance e gli occhi luminosi. "Non so il cognome, ma posso parlarti di lui, se vuoi?"

Louis si avvicina ad Harry con un sorriso rassicurante sul volto e un casco tra le mani mentre “non è da sfigati e non è da coglioni” stabilisce “è solo che non voglio che ti possa procurare un trauma cranico per colpa mia. Potrei anche andare in galera, sai.” Harry ride del tono di Louis mentre quest’ultimo gli allaccia il casco sotto il mento e molla lo skate a terra. [...] scansa la mano di Louis, sale con il piede destro sulla tavola lasciando il sinistro a terra e si dà una spinta per partire.
Louis guarda scandalizzato il quattordicenne che letteralmente gli ha rubato la tavola allontanarsi sempre più in direzione della prima rampa dello skatepark, mentre Niall “oh cazzo, sta per farsi veramente male, Lou” mormora e Josh lo segue con un “fai qualcosa, Lou!” che lo spingono a correre quanto più velocemente possibile mentre urla “Harry! GIRA QUELLA CAZZO DI TAVOLA!” ma è troppo tardi, e Harry è già praticamente sulla discesa quando Louis riesce ad agguantarlo per un braccio.
AU di un po' più di 28k parole, Larry & sidepairing!Ziam/Nosh

Hogwarts!au Serpeverde!Louis Grifondoro!Harry
-
Dove Louis e Harry sono nemici giurati da sei anni, ma inaspettatamente qualcosa cambia. In un bagno e, il giorno dopo, a causa di una pozione un po' particolare.
Dove Harry odora di vaniglia e frutti di bosco e Louis di muschio.
Dove il tempo passato ad odiarsi poteva essere speso per amarsi.
-
Niall non rivelerà mai il suo amore a Charly, Zayn e Liam sono semplicemente Zayn e Liam.
-
Larry
side pairing Ziam – Niall+nuovo personaggio.
8k parole

Harry/Louis • Singer!Harry, Bottom!Louis • 3K •
Il singolo d'esordio di Harry Styles si intitola If I could fly.
Il suo primo amore Louis ha un paio d'ali tatuate.
ATTENZIONE: questa storia è ispirata ad un prompt di @ingestitaprompt e partecipa al contest Alley's awards for your one-shot indetto da Down Hanna Ally.

Liam/Zayn | Accenni Josh/Niall • Sophia/Tom | Breakdancer!AU | 32.3k parole
A Brasilia una delle crew di breakdance più famose è quella dei ‘Cristais’.
Liam e Zayn, innamorati e fidanzati da sei anni, sono due b-boys appartenenti a questa crew. I loro amici li hanno rinominati ‘i piccioncini’, e tutti conoscono quanto sia forte il loro legame.
Ma proprio la loro più grande passione, la breakdance, li porterà a dover affrontare delle scelte difficili che metteranno in discussione la loro relazione.
[Questa one shot si è classificata prima al contest may 23rd di silverchains]

Dal testo:
“Alza quel tuo culo moscio e accompagnami a fare un tatuaggio” esordì poi, con un tono che non ammetteva repliche.
“Dimmi che scherzi” rispose asciutto Harry tornando a smanettare sul pc.
“Sono serissimo! E dai Haz” lo iniziò a pregare Zayn, con tanto di mani giunte e occhioni spalancati.
“Non puoi essere serio Zay! Sarà il trentesimo tatuaggio che ti fai e ancora hai paura?” gli chiese scioccato il riccio, girandosi a guardarlo, sopracciglio inarcato a mo' di scherno, cercando di trattenersi dal ridere.
“Ti odio” si imbronciò allora il moro, incrociando le braccia al petto mentre Harry rideva divertito.
“E va bene, rompipalle che non sei altro” cedette poi, facendo esultare l'amico.
Larry Stylinson

Si lasciò cadere con la schiena contro il materasso, appoggiando il diario sul petto perché non aveva ancora concluso con quell’insieme di parole scritte nero su bianco, e si coprì il viso con l’avambraccio, ripensando alla luce negli occhi di Zayn, a come sembrava felice di averlo ritrovato e a come il tempo non sembrava essere passato. (..)
Era il suo primo amore, la sua prima volta e sapeva che non avrebbe mai potuto dimenticarlo, che avrebbero avuto sempre quel legame speciale e non esisteva nulla che potesse bloccare quei “E se” che gli gravitavano nella testa da quando aveva incrociato i suoi occhi alla partita.
[Zayn/Liam; crackship!Eliam | partecipa al contest "may 23rd"]

Harry/Louis, accenni Louis/Nick • Profiler!Harry, Liam, Zayn + 5sos • Cop!Louis, Niall + Josh Devine • CriminalMinds!AU • Bottom!Louis • 20.5K •
“Era a lui che ti riferivi quando mi chiamavi a notte fonda, dicendo che ti mancava il tuo ex? Era lui la storia importante di cinque anni? Era lui la persona a cui volevi chiedere di sposarti, un giorno?” domanda Nick a voce bassa, un suono quasi inudibile, come se stesse parlando al suo Io interiore.
“Louis è il mio fidanzato...” sussurra ancora, senza alzare lo sguardo.
“Lo so! E non dovresti preoccuparti, perché non ne hai nessun motivo. È tuo, sta con te. Non capisco nemmeno perché tu sia venuto qui, sinceramente.” sbotta Harry, difendendosi istintivamente, seppur non ce ne sia alcun motivo. Solo, solo vorrebbe che Nick uscisse da quella stanza e tornasse a casa sua, da Louis. Perché è questo il punto: Nick ha Louis, se l'è guadagnato e, cazzo, perché non può andare a farsi fottere una buona volta? Non ha già abbastanza merda con cui scendere a patti? Deve per forza avere a che fare con questo? Proprio ora?

Non sarebbero potuti essere più diversi se ci avessero provato.
Louis Tomlinson ha 17 anni ed è al suo ultimo anno di liceo nella pìù prestigiosa scuola di Doncaster. Chiunque frequenti la sua scuola lo conosce per la sua famiglia incredibilmente ricca, il suo atteggiamento da prima donna e la sua meravigliosa fidanzata, Eleanor Calder. Se c'è una sola cosa che lo infastidisce è la scuola pubblica proprio di fronte alla sua.
Harry Styles ha 19 anni ed è (ancora una volta) al suo ultimo anno. Frequenta la scuola pubblica di Doncaster, non partecipa mai alle lezioni e se lo vuole si presenta fatto o ubriaco; a volte entrambe. La sua pelle è ricoperta da tatuaggi e se c'è una cosa che odia assolutamente sono gli studenti snob che frequentano la scuola dalla parte opposta alla sua.
Un Au dove Harry è il ragazzo con troppi problemi, Louis quello dalla vita perfetta e troppi soldi e le loro scuole sono proprio opposte le une alle altre. Si incontrano ad una festa e questa è proprio l'ultima cosa (e forse l'unica) di cui hanno bisogno.
Traduzione.
Larry.

1868. Louis Tomlinson è uno degli uomini più rispettati e temuti dell'intero Regno. Ama l'arte, seduce donne, ammalia gli uomini. Eccelle in ogni ambito della sua vita e la sua fama lo precede in ogni angolo. Nonostante nessuno se ne accorga, Louis giostra la propria esistenza e quella degli altri che gli ruotano attorno con diligenza, seguendo dieci semplici punti di un decalogo che lo ha reso quello che è. Poi, però, incontra Harry ad una festa.
Tu sei stato in grado di rendere la mia decima legge l’unica legge applicabile alla vita, e lo hai fatto nella maniera più naturale e silenziosa che ci si potesse aspettare. Grazie a te, e per te, ho inconsapevolmente violato ogni imposizione del mio essere. Perché tutta la vita è un processo di demolizione, e solo tu sei riuscito a demolire ogni mia credenza, ogni mia certezza, ogni mia sicurezza. Solo tu mi hai reso quell’uomo che se ne stava assopito nel mio cuore, quello che conosceva la vera via per il Paradiso ma che non ha mai osato parlare perché fatto tacere dalla mia diligenza
AU Dandy!Louis | ~35k

C'è ancora vita, in quel luogo dimenticato da Dio, e non è detto che se non sia mai riuscito a vederla, questa non possa esistere, perché nonostante non ci sia nulla in cui farlo, sperare è sempre la migliore delle opzioni che gli rimane, l'unica alla quale può aggrapparsi con ogni fibra del suo corpo ormai cesellato dalla fatica e dall'adrenalina, perché la speranza, oltre ad essere l'ultima a morire, è anche quella che si ripresenta più tardi, e Harry spera di morire il più tardi possibile, anche se respirare quella vita gli fa desiderare ogni notte di non svegliarsi mai più.
ATTENZIONE: Larry; Zombie!AU; M/M sex; 87K

[Louis/Harry, Zayn/Liam] [Barman!Louis, Cameriere!Harry, Dj!Liam] •Pub!AU
Louis è un affascinante barman gay che lavora presso l'Hot Tongue e il suo sogno è quello di diventare un calciatore professionista. Tutti i suoi clienti sono ammaliati dal suo fascino e lo considerano il dio del sesso. Il suo soprannome è The Monk.
Harry studente etero dell'ultimo anno di lettere per motivi economici si trova un lavoro par-time come cameriere. Ha qualche pregiudizio contro i gay ma questi si accentuano 'soprattutto' quando conosce Louis.
Liam è uno studente universitario alle prese con il suo lavoro da dj e i suoi mille conflitti personali, intrappolati nel mondo incolore e rigido della sua mente.
Zayn è un adorabile stronzo che prende la vita così come viene, senza ripensamenti e totale libertà. Lavora presso un'azienda pubblicitaria e il suo carattere così aperto gli permette di condurre quello stile di vita, che tutti da etero a gay sognano. Peccato, che anche lui a detta delle sue colleghe preferisca gli uomini.

Anni 70. L'omosessualità è ancora nella lista delle malattie mentali e questa è semplicemente la storia di Harry, ragazzo privato della libertà di essere se stesso, che viene sottoposto alla terapia di conversione.
Dalla storia: Mi privarono della mia dignità in quanto uomo, praticandomi una cura a base di ormoni. Rubarono i miei pensieri, resettando la mia memoria. Calpestarono le mie emozioni innaturali, sostituendole con quelle che consideravano giuste; e gettarono merda travestita da fede sui miei sentimenti.
Provarono a dare vita a una personalità che non ero io: mi fecero diventare veramente il pazzo che volevano curare. Perché io non ero l’abito che mi era stato cucito addosso, ma a loro alla fine del lavoro andava bene così.
[AU!Asylum - introspettivo, Harry Styes - Larry, slash (rating rosso) - 26k parole]