[Estratto]
Non notò la leggiadra figura che scivolava silenziosa sul ghiaccio, come una fata che volava sulla sua superficie. Non notò i capelli color notte che svolazzavano sulle sue esili spalle, accarezzando il viso di porcellana che si intravedeva appena un raggio di sole faceva capolino dalle nere nubi del cielo. Non notò nulla di tutto ciò, continuando a camminare incurante di ciò che gli succedeva intorno.
Perché no, Naruto non era neanche un gran osservatore.
{NaruHina + SasuSaku & SaIno}
Terza classificata al Winter Contest {NaruHina} indetto da Dolcemente Complicata sul forum di EFP e vincitrice del premio Miglior NaruHina e del Premio Originalità.

[Draco/Astoria | 6 drabbles | partecipante a "The Itten Challenge - Dipingi le tue storie!" di Edelvais | tabella Nera]
#01. Liquirizia • «Non mi piacciono i dolci». Il tono di Draco era sprezzante, ma la bambina gli porse ugualmente parte della sua liquirizia.
#02. Inchiostro • Astoria amava leggere e scrivere. Come la Sanguemarcio so-tutto-io.
#03. Abito da sera • Occhi negli occhi, ballarono fino a notte inoltrata sotto gli sguardi invidiosi delle altre dame.
#04. Paura • «Non solo mi sposerai, ma addirittura ti innamorerai di me. E tra parentesi, io ti trovo bella».
#05. Corvo • Astoria non ebbe nemmeno il tempo di protestare che si ritrovò con le labbra incollate a quelle di Draco.
#06. Notte • Preferì stringerla a sé, avvertire che – mentre la spogliava e la baciava ovunque – il suo cuore batteva forte almeno quanto il proprio.

[AU KibaHina | 6 flashfics | partecipante all'AU Challenge di ArabellaStark | tabella Pasticceria]
#01. Pasticcio • Il ragazzo le aveva semplicemente sorriso in segno di saluto e a lei era scivolata la teglia di biscotti dalle mani.
#02. Caffè con panna • «Il fatto che qui si possano portare gli animali è uno dei due motivi per cui mi piace venirci».
#03. Torta al cioccolato • «Solo un bacetto», la incoraggiò lui, unendo il pollice e l’indice per enfatizzare il diminutivo.
#04. Impasto • «Ho visto come ti guarda. È lo stesso sguardo che Asuma rivolgeva a me».
#05. Farina • «Forse tu non mi ami per il momento, ma giuro di renderti felice in qualunque caso».
#06. Grembiule • Lo sguardo di Kiba era lo stesso, malizioso, desideroso, ma in quel momento Hinata lo trovò più intenso, più maturo.

[AU SasuHina | raccolta di flashfics | partecipante all'AU Challenge di ArabellaStark | tabella Libreria]
#01. Scaffali • «Non giustificarti. Leggere – qualsiasi cosa tu legga – non è mai sbagliato».
#02. Jane Austen • Allora la bella e dolce Jane Bennet gli ricorderà Hinata, e quel libro non gli apparirà più così noioso.
#03. Clienti abituali • Sasuke non sa cosa dire, Hinata vorrebbe piangere e il tempo trascorre fin troppo lentamente.
#04. Biblioteca • «E poi... che mondo sarebbe senza un’Hinata Hyuuga che inciampa e balbetta di continuo?».
#05. Penna d'oca • Da quando conosce Hinata, tutto ha assunto più significato e colore. Persino il silenzio.
#06. Il giro del mondo in 80 giorni • «Questa non mi è nuova, ma l’ultima volta che l’ho sentita... alla fine era amore davvero».

[ShikaIno | raccolta mista | partecipante alla Fluff Fest Challenge di Kim_92 | tabella Inverno]
#01. “Buon Natale, idiota” • «Sono io il tuo regalo. E sai qual è il bello? Non ho bisogno di essere ricambiata».
#02. Labbra fredde • Shikamaru non se lo fece ripetere due volte: fredde o meno, quelle erano pur sempre le labbra di Ino Yamanaka.
#03. Capelli spettinati • «Probabilmente la stanchezza ti ha dato alla testa e saresti perfino in grado di dire a Choji che è grasso».
#04. Neve • E mentre si preparava al contrattacco, Shikamaru si disse che no, Ino Yamanaka era tutto fuorché un angelo.
#05. Maglione di lana • Ino Yamanaka non era mai stata la classica ragazza acqua e sapone.
#06. Regalo • «Promettimi che non urlerai». E Ino aveva urlato.

Fissò il portone e poi i citofoni alla propria destra, sospirando rassegnata.
Non ci voleva, non ci voleva proprio.
Chiusa fuori. Ottimo.
[Dedicata alla mia Nee, valehina. Buon compleanno!] [NaruHina, ovviamente]

#20. Amore
«La ami», concluse Choji dandogli una pacca sulla spalla.
«Dici che sono fottuto?».
Fu in quel momento che una massa di capelli biondi e un paio di occhi azzurri fecero capolino nella stanza.
«No, peggio», rispose Choji osservando in che modo si erano illuminati gli occhi dell’amico alla vista di Ino.
[ShikaIno - 20 frasi]

«Avrà lo Sharingan o il Byakugan?».
[SasuHina]

#12. Eyes
“Cos’è, il cielo ti ricorda gli occhi di Naruto?” ammiccò Sasuke con una punta di gelosia.
“No” affermò Hinata, senza distogliere lo sguardo dall’azzurro limpido di quel cielo estivo “Aspetto che faccia buio perché mi ricorda i tuoi occhi”
[SasuHina - 20 frasi]

Cinquanta piccoli passi.
[Kataang]

“Cosa ti importa di sentirmi suonare, quando puoi sentire la mia anima?”

Sometimes the silence can seem so loud.
«Sai,» bisbigliò all’orecchio della ragazza, «a volte il tuo silenzio è davvero rumoroso, Maka. Così rumoroso, che guida la mia anima dove vuoi tu, senza che nemmeno me ne accorga.»
• Maka and Soul, pOrn withOut plOt.

«Lui ti piace, ecco perché sei così preoccupata.»
«Quell’idiota non mi piace affatto. È solo che ho paura che la cena si raffreddi!»
• 21 flash!fic per Soul Eater Evans e Maka Albarn.

- C’è ancora qualcosa, Hyuugasan? – La ragazza sobbalzò, cominciando a balbettare impacciata. Al suo decimo “io” l’Inuzuka prese in mano la situazione, sospirando. - Ci stavamo chiedendo se ti va di pranzare con noi - Sgranò impercettibilmente gli occhi, dietro le lenti scure, convinto che gli altri due non potessero vederlo. - Ci fa…farebbe davvero…mo-molto piace…re – Rincarò la ragazza scostando lo sguardo rossa in viso.

SasuHina..... La odiava. Semplicemente la odiava: mise una mano sul collo esile e la cercò di stringerla forte. Vuoi uccidere l’unica persona che ami, Sasuke?. Da quanto tempo aveva una coscienza che gli parlava e gli faceva domande? Forse da quando quello stupida donna era entrata nella sua vita. Perché la ami e non lo vuole ammettere… Tolse la mano e si girò dall’altra parte del letto, maledetta voce stai zitta imprecò mentalmente. Colpa di lei, colpa della sua maledetta gentilezza e della sua dolcezza, era stato contagiato. La odiava.