La storia è ambientata dopo i Dread Doctors ma non dopo il branco Reaken. Scott e Theo hanno stipulato una breve tregua per sconfiggerli insieme, non rendendo felice Stiles. E se a Stiles mancasse Derek? E se quest'ultimo tornasse con vecchie conoscenze al seguito? Qui Derek e Stiles hanno dei trascorsi ma nessuno ne è a conoscenza. Riprenderanno le vecchie abitudini coinvolgendosi in una strana relazione. Sperando di avervi incuriosito un pochetto, a voi un estratto:
"Ma soprattutto si chiedeva che fine avesse fatto Derek. Dopo tutto quello che avevo passato assieme se n’era andato com’era arrivato, senza dire una parola. E gli mancava. Gli mancava terribilmente e ci soffriva pure di più. Non che qualcuno lo sapesse eh, e mai probabilmente qualcuno l’avrebbe saputo.Virò i suoi pensieri ai Dottori del Terrore, e a come li avessero sconfitti grazie alla momentanea tregua col branco Reaken, voluta da Scott.
Ormai i Dread Doctors erano andati e la tregua sarebbe terminata alla ripresa del liceo dopo la piccola pausa invernale."

Dallo strepitoso mondo degli Omegaverse *il tutto è Himes-izzato ovviamente, il mio zampino ce lo dovevo mettere eh eh*
Dal capitolo:
L’Alpha non accennò a nulla, concentrato a mantenere saldo il legame tra i loro occhi, forse l’Omega non lo sapeva, ma per qualcuno della sua specie, modellato e plasmato per soddisfare i bisogni degli Alpha, [...] era molto pericoloso fissare negli occhi un Alpha, gli Omega che non distoglievano lo sguardo in tempo rischiavano di rischiarne intrappolati, e, una volta catturati, pendevano dalle labbra del proprio Alpha per sempre, il contatto visivo era il primo passo per instaurare un solido legame tra un Alpha e un Omega.
Stiles sapeva che avrebbe dovuto distogliere lo sguardo, eppure non riuscì a farlo, sapeva che stava rischiando di rimanere intrappolato a quell’Alpha per sempre, per l’eternità, fin quando l’altro non avrebbe desiderato rinunciare a lui – l’Omega, nonostante tutto, non riuscì a muoversi, forse perché non voleva farlo, forse perché era già destinato alla prigionia tra quelle forti e calde braccia.
“Tu mi desideri” [...] “Tu mi desideri, almeno quanto ti desiderio io, se non di più!”, aggiunse l’altro, strappando brusco la sciarpa di seta dal suo collo.