L’intento principale di questi racconti è presentare le varie sfumature dell’amore tra Oscar e André. E’ il tentativo di analisi interpretativa di sentimenti, pensieri, pulsioni. Non c’è una trama vera e propria che li unisce, ma un filo rosso sottende a tutti i capitoli e si dipana in varie forme ed espressioni. Da questo punto di vista la cultura giapponese, avendo preservato molto della cultura antica (ciò che noi occidentali abbiamo via via smarrito), tocca delle corde profonde e ancestrali dell’animo umano. E sicuramente sia il manga che l’anime ci offrono parecchi spunti per chiavi di lettura tutt’altro che scontati.

L’esigenza di dar sfogo a questa fantasia nasce dal rimpianto che Oscar esprime nell’anime: “Avrei potuto amarti già da molti anni, ma ho scoperto in me questo sentimento troppo tardi, se me ne fossi resa conto prima avremmo potuto vivere insieme tanti momenti meravigliosi, momenti di amore intenso e travolgente”.
Concordo con le scelte dell’autrice, tranne che per il sadismo di farli unire giusto il giorno prima della loro morte. Proprio perché sono due personaggi che vivono intensamente le loro passioni, i loro principi e ideali, anche l’amore doveva travolgerli senza attendere. Ho cercato di rimanere fedele allo spirito del manga, pur con rivisitazioni sostanziali, solo pre-datando quella certa scelta e riempendola di tanti “succosi dettagli”, con una narrazione in terza persona calata in una dimensione passata, non so se più onirica o voyeuristica.
Il racconto inevitabilmente potrà suscitare dei deja-vu, ma visto che la fonte d’ispirazione dei personaggi è la medesima per tutti, e che l’arte dell’amore è come la musica fatta di sette note, gira e rigira cambia la prospettiva espressiva che è soggettiva e personale, ma gli accordi potranno suonare di già sentito. Non lesinate pareri e segnalazioni di refusi. Grazie!