Il bambino davanti a lui aveva i capelli scuri e sembrava non avere più di sette anni.
- Che cosa stai facendo? – gli chiese, avvicinandosi lentamente.

Ed eccomi che ci riprovo con stà long, chiedo scusa.
Gli aggiornamenti saranno dettati dall'ispirazione che come tutti ben sanno è capricciosa.
Dal testo.
Il tempo era cambiato gettando il porto nel caos, lui compreso.
Aveva i piedi immersi nel fango. Non capiv neanche come si fosse ritrovato lì, in mezzo alla gente...

Dal testo:
Il piccolo muoveva gli occhi di qua e di là, seguendo il moto continuo del grande orologio a pendolo davanti a lui.

In una giornata tranquilla, il piccolo Jack sta aspettando con impazienza che l'uovo che ha curato si schiuda e che nasca l'animaletto, che si tanto fatto aspettare.
Dal testo:
ra stato proprio lui ad avvistare, da una distanza ragguardevole, l’ovetto ancora mezzo immerso nella sabbia, che doveva essere stato spostato dalla marea dalla tana in cui aveva vissuto protetto e sicuro fino a

Capitan Tauge, un uomo diviso in due, scisso tra l'uomo e il pirata. Due nature che non può ignorare: due parti della stessa moneta.

- Jack, Jack! -
Una voce sibilante lo chiamò.
Il pirata voltò il capo cercando di non darle ascolto.

Ed ecco una nuova, raccolta, un po' più ordinata dell'altra.
Composta da quattro flash-fic, che, seguendo le fasi di vita ovvero: infanzia, adolescenza, giovinezza e vita adulta se si dice cos, descriveranno il significato del mare per Jack durante appunto queste fasi.
A presto.
*01:Tra i pochi svaghi che gli erano concessi, quello era il suo preferito.
*02: Suo padre aveva ragione, il mare era davvero un ossessione per lui.
*03:Non sentiva niente, solo il rumore delle onde mare: il rumore della sua libertà
*04:Forse, suo padre si sbagliava; il mare non dava la vita, il mare era la vita stessa.

Dal testo:
" Lo senti? Lo senti adesso?"
Apro gli occhi e quello che vedo sono delle dita, piccole, paffutte, lunghe, perfette, mie.

Dal testo:
- Mannaggia! - fece guardando la bottiglia.
Non riusciva nemmeno a tenere qualcosa in mano decentemente.
Le forze lo stavano abbandonabndo.

Dal testo:
- Che fai mi prendi in giro? -
Gli chiese accennando ad un sorriso.
- Sei scappato? -

Dal racconto:
Il bambino correva sotto la pioggia, i piedi banati, stanchi e gli stivali ormai sporchi , rallentavano quella sua corsa disperata. Nel porto imperversava la tempesta, il vento piegava le bandiere , e ad ogni folate le vele delle maestose navi, si strappavano, sotto la furia prepotente del temporale, e venivano divise da enormi squarci.
Il pirata cercò di salire sulla sua nave. Ma una voce squillante fermò la sua triste camminata.