La Mutaforma, autore su EFP Fanfiction

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La Mutaforma

Membro dal: 18/03/09
Recensore Veterano (363 recensioni)

Ho preso il largo, e non so quanto lontano si possa andare, perché il mondo è quanto un foglio di carta, e disegnarci sopra un altro continente non ci renderà più distanti. Intanto ti giro le spalle. Ed è un poco come non sentirti.

La fine della favola

Toc toc.
“Chi è…?”
Come nelle favole.
Te la ricordi la strada? Ti aspetto qui. Non avrei dove nascondermi.

Fumo

Questa è l’ultima volta. L’ultimo tramonto.
Finisce; non nella nebbia della sera, ma nel fumo.

Angor

Che mondo terribile.
Mi hai privato della gioia della solitudine e l’hai riempita con la tua assenza.
Con tutto ciò che sarebbe potuto essere.
....Che mondo terribile.

Fiori Bianchi

Ma il dolore cresce e cresce, come un rampicante; un gelsomino profumato che avevi piantato in me e a cui avevi fatto crescere le spine.

Fahrenheit 451

È tutta la vita che chiude gli occhi e non può addormentarsi.
Si preme il cuscino sulla testa.
Potrebbe dormire sempre.
Incubi non ne ha più avuti.

Ruff Rabbit

Si mette nell’angolo, perché sapere dove si poggia con le spalle a volte è rassicurante.
Noiz sa dove si trova.
Noiz sa esattamente qual è il suo posto.
L’angolo ha la sua forma perfetta, il rifugio da dove non può cadere, non può annegare.

Joke

“Stiamo facendo tutti gli stessi errori”
“E ci diamo la colpa l’un l’altro”

Oltre

Isa-kun, dove pensi che si vada dopo la morte?
Da nessuna parte, dottore. Presumibilmente sottoterra.
Materialista!
Studio la materia. Non potrei credere in null’altro.

L'ultima luce

Polvere e silenzio.
Ha perso anche il conto dei respiri, la sua unica misura.
Vuoi ricominciare?
Contare gli istanti non li farà trascorrere più in fretta.

Bottiglie Vuote

Questa vita è mia. E non voglio rimpiangere niente.
E il mare, l’ho riempito tutto di ciò che volessi fare.
Non credo a Dio, l’ho lasciato sul fondo dell’oceano, insieme alle bottiglie vuote.
I miei relitti.

Di polvere e profumo; la mimosa

Porta nei capelli una corona di fiori finti, che puzzano di case sigillate, senza sole; ed è come una principessa bambina con una tiara di cartone.

Contro pareti distrutte

È una vita che aspettiamo il sereno, e sotto l’ombrello non abbiamo mai visto il sole.

Poison

Era un dolce veleno.
Come l’avevi chiamato?
Sull’etichetta si legge “gioia disciolta”.
Ah. Scaduto.

Exit

“Cosa ci fai qui?”
“Dove?”
“Nella mia testa”
“E non altrove”

Il nido della pernice

Come tu ti sei trascinato giocosamente verso la morte, lasciandomi cadere nell’oblio. E forse avevi ragione. Forse avrei dovuto mollare tutto.
Sarei dovuto andare con te.

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