Recensioni per
I never saw glower light
di Mary West
Sei stata davvero brava! Hai raccolto le scene da cui mi sono sentita maggiormente trasportata (probabilmente gran parte dell'universo femminile avrà provato le mie stesse sensazioni) durante il film. Le hai descritte davvero bene. |
Ciao! |
Ciaooooo! |
Ciao!!! |
Ciao, sono Marikkachan!! |
Finita CRY |
Ciao :) |
Personalmente, credo che avrei trovato difficoltà a raccontare anche questo momento; pensando alla scena del film, non mi sembrava offrisse poi tanti spunti per essere narrata su carta, a mio avviso presenta un po'la medesima difficoltà della flash precedente. Ma, naturalmente, questi sono ostacoli che la mia piccola e ottusa mente avrebbe incontrato, mentre la tua - un vulcano in continua attività più che una semplice mente - ha saputo ancora una volta arginare l'ostacolo e trasformare la scena in un quadretto a tinte forti. La descrizione dell'ambiente con cui la storia ha inizio è meravigliosa, dovrebbe essere inserita nel manuale "come fare una panoramica della situazione prima di scendere nello specifico senza risultare banale o fuori luogo" (se mai esistesse un manuale del genere). E con la stessa efficacia racconti dell'incontro dei due, usando sempre le parole giuste, non ce n'è una di troppo e non c'è un punto in cui ci sarebbe bisogno di scrivere dell'altro. Trovare un simile equilibrio in racconti così brevi a mio avviso è difficilissimo. Complimenterrimi! |
Ciao :) |
Dunque! Il discorso è in sè splendido e assolutamente idoneo ad animare e motivare una folla, peccato che se lo siano bruciato facendolo pronunciare alla Stewart. Ti confesso che leggerlo ha fatto più effetto che vederlo al cinema, perchè la lettura consente di soffermarsi sulle parole senza l'impiccio di dover contemporaneamente guardare l'espressione della donzella che sarebbe più adatta ad un "mi passi il sale?" che ad infondere coraggio e determinazione al proprio popolo. In effetti la scena in sè offriva meno spunti delle altre, penso fosse più difficile da narrare ed eventualmente arricchire con elementi propri; l'unico modo per renderla interessante era, a mio avviso, individuare una sorta di filo conduttore, un punto di vista dal quale osservarla, e tu hai trovato quello del Cacciatore, con il suo rianimarsi alla visione delle principessa viva (la mia reazione sarebbe stata ben diversa, ma vabbeh, ognuno ha i suoi gusti); leggere questo capitolo subito dopo il precedente lo valorizzerebbe ulteriormente, perchè metterebbe in evidenza il cambiamento nell'animo di lui e la gioia che lo pervade nel saperla salva, il passaggio dalla disperazione più profonda alla felicità più inaspettata. Io ho notato il contrasto e l'ho apprezzato moltissimo <3 |
Ciao :) |
Povero il nostro Cacciatore, straziato dal dolore CRY La scena è sicuramente quella più carica emotivamente, e mette in risalto la bravura dell'attore (per quanto riguarda la bellezza ed il fascino basta invece guardare qualsiasi altro momento del film asd), molto espressivo nella circostanza. Anche la performance della Stewart è a mio avviso da Oscar, quello della defunta è un ruolo che riesce ad interpretare straordinariamente (in quanto obbliga l'interprete al silenzio e - ancor meglio - non richiede espressioni facciali particolari). Come nel capitolo precedente, hai splendidamente evitato il rischio di cadere nello stucchevole, pericolo concreto nella descrizione di un altro momento estremamente tragico come quello raccontato. Adesso sono curiosissima di sapere cosa ci riservano gli ultimi racconti! |
Ciao :) |
Ciao :) |
Duuunque, condivido e sottoscrivo ogni singola parola del commento, ad eccezione dell'entusiasmo per lo spiccato sesto senso del Cacciatore; troppo sentimentale, e francamente, se non fosse arrivato in tempo, per la considerazione che ho della Stewart, non sarebbe stata a mio avviso questa grande tragedia. Raccontare gli stati d'animo è molto "pericoloso", in quanto, come hai giustamente osservato, è facile banalizzare il tutto, e questo vale a mio parere soprattutto per gli stati d'animo negativi, in cui il dolore per la perdita di una persona cara rientra a pieno titolo. A mio avviso hai splendidamente evitato l'errore in cui molti cadono; disperazione ma anche rabbia, voglia spasmodica di poter fare qualcosa: descrizione della reazione perfetta per il personaggio. C'era il rischio di essere "pesante", io invece l'ho trovata più scorrevole delle altre! Pertanto, braverrima 'n'altra volta *-* |