Pensare, anche solo lontanamente, di averlo perso era una cosa che mi uccideva. Ero stata la ragazza più fortunata del mondo, avevo potuto tenerlo stretto a me, avevo potuto sentirlo ridere e scherzare, avevo potuto vedere i suoi occhi posarsi su di me e avere un guizzo, avevo potuto sentirmi amata dal ragazzo più meraviglioso del mondo, ed ora? Era tutto finito, per colpa mia. Perchè non glielo avevo detto? Le mie stupide paure erano sempre lì, pronte a sopraffarmi e, come ogni volta, io sono stata troppo debole per superarle.
Liam non mi ha mai dato modo di pensare che, per un mio segreto che avrebbe potuto turbarlo, mi avrebbe lasciata. Lui me lo aveva sempre detto, mi aveva sempre rassicurata sul fatto che avrei potuto dirgli tutto, sul fatto che per lui non avere segreti l'uno con l'altro fosse fonamentale, della fiducia che aveva in me.
Ricordai quel pomeriggio in cui, dopo un abbondante cena, i ragazzi avevano deciso di uscire, mentre Liam rimase a casa con me, dato che avevo la febbre.
-Puoi andare se vuoi, io mi metto a letto!- gli dissi debolmente a causa del mal di gola. Sorrise, con quel sorriso dolce e delicato che mostrava la sua perfetta dentatura, mi prende il viso tra le mani e mi diede un caldo bacio sulla fronte per poi posarci sopra la sua
-Rimango con te!- mi disse in tono dolce, ma che non ammetteva repliche, repliche che non avevo intenzione di fare. Ci stendemmo sul letto e io mi poggiai sul suo petto caldo, mentre lui mi stringeva.
-Sai Andy, pensandoci bene... io non so nulla della tua vita, del tuo passato...- in quel momento mi irrigidii ed iniziai ad agitarmi. Ero nel panico. Cosa avrei dovuto raccontargli? La verità? Fu li che sbagliai...perchè non gli dissi la verità, perchè la paura che lui potesse guardarmi in modo diverso era superiore rispetto alla mia volontà di raccontargli tutto quello che mi ero lasciata alle spalle e che ,grazie a lui, stavo dimenticando.
-Ma non c'è molto da dire....- di li in poi le bugie erano uscite una dopo l'altra, ne dissi talmente tante che ora nemmeno saprei ricordarle tutte. Ma Liam ci credette, e mi raccontò la sua di vita. Era una vita così felice, con una bella famiglia che gli voleva bene, con degli amici sempre pronti ad aiutarlo, quegli stessi amici con cui era andato a vivere a 18 anni, quegli stessi amici che ora erano anche i miei. Mi aveva raccontato la sua amicizia con Harry, nata quasi per caso durante una partita di calcetto a 10 anni e rafforzatasi con il tempo, per poi diventare quella che era ora; o perlomeno, quella che era prima che io mi mettessi in mezzo. Prima che io mi fidanzassi con uno e diventassi la migliore amica dell'altro. Il mio senso di colpa aumentò pensando che, per colpa mia, si era rovinata forse per sempre, un'amicizia come la loro. Liam non aveva mai avuto segreti con me, mi aveva raccontato anche cose brutte del suo passato :mi aveva detto che era stato vittima di bullismo, che non aveva avuto un rene per gran parte della sua vita....Queste cose mi avevano solo intenerita, ma avevo cercato di non cambiare il mio modo di guardarlo, perchè sapevo quanto desse fastidio essere guardati diversamente. Lui era stato sincero, lui si era messo a nudo, perchè io no? Liam mi avrebbe stretta a lui e mi avrebbe accarezzata per farmi capire che lui c'era. Ecco cosa sarebbe successo! Una prospettiva di un futuro così rosea che mi sembrava di vederlo passare vicino a me senza poterlo toccare e faceva male. Faceva male vedere che per una decisione presa senza riflettere, la tua felicità era andata perduta.
Ero seduta su quel letto a fissare il muro da non so quanto tempo. I miei occhi erano gonfi, rossi e facevano male, le lacrime avevano segnato profonde strade sulle mie guance che ora erano bagnate e piene di trucco che era colato, sciolto da quel fiume in piena che erano i miei occhi, le labbra erano secche,la gola in fiamme, la testa stava per esplodere, le orecchie fischiavano e lo stomaco era chiuso in una mossa ferrea. Ma non mi importava. Ero sola. Non avevo più Liam, Harry mi aveva tradita e non volevo più saperne niente. Lentamente girai la testa e guardai l'orologio: le 20:00. Era ora di cena! Non so da quanto tempo non mettessi nulla sotto i denti, ma non volevo. Volevo stare male. Dovevo, era quello che meritavo. La porta si aprì lentamente, per lasciar sbucare la testa di Niall che mi sorrise cordiale. Non riuscii a ricambiarlo.
La prima parte mi è piaciuta molto. La tua ff mi piace molto.
E' molto originale. Mi piace.
Aggiorna presto e avvisami quando lo fai.
Un bacio xx |