Recensioni per
Quel che resta del sogno
di Iris02059

Questa storia ha ottenuto 114 recensioni.
Positive : 114
Neutre o critiche: 0


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Recensore Junior
17/04/24, ore 11:05

Questo capitolo mi è piaciuto proprio tanto! 😍 Le riflessioni di Sadis, il rapporto fra Amelia e Levi e fra lei ed Erwin che sta pericolosamente prendendo una forma triangolare (sbaglio?), il flashback sulle margherite, l’atmosfera generale del Corpo di ricerca data con il contributo non trascurabile dei personaggi secondari, i papaveri e il “tatuaggio” che lasciano, il combattimento che come ormai sai apprezzo sempre… proprio tutto! Forse la cosa che ho preferito è il modo in cui Amelia riesce a tenere testa a Levi: adoro gli scambi di battute sarcastiche! Interessante la trovata di impedire ogni volta ad Amelia di vederlo combattere: quale sarà la sua reazione quando finalmente accadrà?
Alla prossima! 😊

Nuovo recensore
09/04/24, ore 19:56
Cap. 40:

AAAAAA la scena smut di questo capitolo resterò incisa nella mia memoria nei secoli dei secoli; come ti ho anticipato, la trovo assolutamente geniale! È una cosa così da Erwin, non fatico a pensare che la scoperta della chiave e, di conseguenza, la reale possibilità di trovare tutte le risposte che cerca da sempre abbiano acceso in lui svariati istinti, ad ogni livello psicologico e fisico! Credo che tu abbia descritto il Comandante alla perfezione attraverso un momento intimo ed eccitante, ed in generale apprezzo moltissimo quando le scene di sesso raccontano qualcosa dei loro protagonisti attraverso l’atto in sé, perciò complimenti (e applausi, e già che ci sono aggiungo anche una piccola ola)!

So che è un dettaglio minore, ma ho davvero apprezzato l’inaspettata presenza di Jed (della serie, chi non muore si rivede!)! Mi piace molto quando personaggi che avevamo dimenticato ormai decine di capitoli fa tornano improvvisamente in scena, perché regala un senso di continuità alla narrazione, e sono quei piccoli dettagli che trasmettono tutta la cura che dedichi al worldbuilding della tua storia.

Ma arriviamo alle parti succose! Leggere gli eventi canon dal punto di vista di Amelia e, di riflesso, dei veterani, mette la storia originale sotto tutta un’altra luce però, allo stesso tempo, perfettamente allacciata la tua fanfic. Mi sono esaltata tantissimo durante il dialogo precedente al processo, dove hai sviscerato le varie congetture e poi il “piano” che porterà il Corpo di Ricerca ad assicurarsi la custodia di Eren. Dal punto di vista narrativo, la trovo una scelta brillante perché ci racconti tutto senza dilungarti sulla famosa scena del processo che tutti conosciamo.

Inoltre, abbiamo i primi approcci tra il Corpo di Ricerca come tu ce lo hai fatto conoscere ed Eren, Mikasa ed Armin; sono molto curiosa di scoprire il seguito, e di leggere Amelia (e i suoi compagni) interagire con le nuove reclute!

Ancora complimenti per questo capitolo davvero denso di eventi e super interessante! Non è facile gestire la mole di fatti che Isayama comprime in poco tempo, ma trovo che tu ci sia riuscita davvero molto bene e trasmettendo una prospettiva fresca e del tutto in linea con la tua storia e i tuoi personaggi!

Alla prossima <3

Ciao! Mi riallaccio a quel che ti ho scritto riguardo al capitolo precedente: hai saputo raccontare gli eventi di No regrets da un'angolazione diversa, inserendoti sul materiale di partenza senza stravolgerlo, e mi sembra che tu abbia gestito in modo equilibrato i salti temporali. Ho trovato molto divertenti la reazione di Flagon all'impugnatura rovesciata di Levi e lo scambio fra Amelia e Moses, ma anche Hange che si esalta e Isabel che strazia le orecchie di tutti.
Riguardo alla spedizione sotto la pioggia, torno a dirti che mi piace come scrivi le scene di battaglia! Qui si sente bene l'atmosfera di angoscia e di sospensione, che culmina nella famosa scena di Erwin che stringe con la mano la lama di Levi, incalzata dal solito e ormai minaccioso "Ma papà, l'hai visto?". Mi è piaciuta molto la scelta di chiudere il cerchio con il capitolo precedente ripetendo la sua scena iniziale. In questo modo la parte che segue, che sviluppa il rapporto fra Erwin e Amelia, sembra quasi un epilogo.
Bel capitolo! Grazie per la lettura e alla prossima :)

Ciao! Ripercorrere gli eventi di No regrets da una prospettiva diversa è molto piacevole. Già solo veder entrare in scena Levi per me è una goduria e tu l'hai introdotto in modo molto credibile (e divertente: "Ehi! Io sono più alta do quel tizio!"). Tra i personaggi meno ovvi mi fa tanta tenerezza Flagon, ma sappiamo come finirà. Del capitolo nel suo complesso ho apprezzato soprattutto la struttura a flashback e il dialogo fra Amelia ed Erwin a fine capitolo: Amelia è perspicace e ha non solo capito la disperazione degli abitanti della città sotterranea, ma anche intuito la natura della missione di Levi, Furlan e Isabel ed è preoccupata per Erwin. Bella l'intesa che lei ha sviluppato con lui, al punto da intuirne i piani e completarne le frasi: "Ma loro ancora non lo sanno". Sembra una sfida a chi la sa più lunga!
Grazie per la bella lettura! A prestissimo :)

Nuovo recensore
07/04/24, ore 15:32
Cap. 40:

I miei complimenti per un capitolo meravigliosamente bilanciato e molto intelligente, scorrevole come sempre, dinamico e di una originalità incredibile; fai immergere il lettore nei fatti della storia canon con una disinvoltura notevole.
Quello che ho apprezzato di più è il fatto che tu sia riuscita a rendere tue le vicende note del manga/anime; il rischio, come spesso accade in diverse fan fic che decidono di intraprendere il filone della trama principale, è quello di fare uno sterile copia e incolla aggiungendo esclusivamente il proprio personaggio. Qui invece si evince una grande intelligenza narrativa, perché non solo non sei cascata in un errore simile, ma hai anche offerto scene inedite di fatti che i lettori conoscono: la scelta che sia a Amelia a prendere la chiave di Eren, la riunione del Corpo di Ricerca con Armin e Mikasa (entrambi resi bene tramite i pensieri e le riflessioni di Amelia).
Il punto di vista esterno che offri su tutte queste cose è davvero interessante; non solo, ci dai anche il punto di vista del Corpo di Ricerca su Eren. Ho trovato giusto il modo in cui hai voluto gestire il processo, l'inserimento di Eren nel Corpo di Ricerca e i piani di Erwin per la prossima spedizione (che sarà poi quella del gigante femmina giusto?); hai voluto esplorare tutto quello che Isayama ha voluto tenere dietro le quinte e hai permesso al lettore, che conosce i fatti, di vederli da una prospettiva nuova, fresca, diciamo aggiornata, senza però uscire dal Canon, come per esempio quando Erwin comunica certe informazioni soltanto Levi, Hange e Amelia, in quanto sospetti che dopo la caduta di Shiganshina qualcuno si sia infiltrato nel Corpo di Ricerca … giù il cappello.
Come sempre, anche le scene erotiche ti riescono molto bene, senza particolari o fronzoli smielati e manieristici; sei diretta e questo mi piace molto, descrivi le scene per quelle che sono, molto fisiche ma anche dal grande coinvolgimento emotivo. Ho notato anche un dettaglio molto accurato, ossia il fatto che sia Hange a suggerire di prendere a calci Eren durante il processo, funzionale per ottenerne la custodia; mi pare di ricordare che sia stato proprio l'autore a dirlo, vero?
La parte in cui ogni cosa viene vista dal punto di vista di Eren, invece, è semplicemente geniale: come vede Hange, come gli si presenta Amelia dopo il processo, quando gli ricresce il dente. Un gioco narrativo molto apprezzato che ci permette di seguire il pensiero di Eren, descrivendoci il suo punto vista in modo originale.
Come ho sempre detto, nel corso dei 39 capitoli che vanno a comporre questo primo arco narrativo (chiamiamolo un gigantesco prologo), hai inserito i personaggi non canon in maniera perfetta dentro la trama di Aot; ora, in questa seconda parte, sono i personaggi canon che si sposano bene nell’intreccio della tua splendida storia. Un altro capitolo ricco, entusiasmante, che non ti fa vedere l'ora di leggerne un altro.

Recensore Junior
04/04/24, ore 02:43

Ciao! Proseguo la lettura dopo un po’ di tempo che l’avevo iniziata (con le long a volte mi perdo un po’ per strada).
Che bello leggere un altro capitolo ambientato fuori dalle mura! Mi è piaciuta in particolare l’attenzione dedicata ad Hange e al suo desiderio di scoprire la verità sul mondo esterno e sulla natura dei giganti; in particolare, cosa rende anomali i giganti anomali? Se non mi sbaglio, su di loro l’opera originale non dà una spiegazione, quindi sono proprio curiosa di vedere se la tua Hange ne troverà una. È interessante anche il suo strano turbamento, che immagino e spero preluda a ulteriori approfondimenti su di lei.
L’accenno a Lovof apre la porta agli eventi di No regrets, e anche qui la mia curiosità aumenta 😉
Mi piace anche la naturalezza con cui fai interagire i veterani, che nell’originale tendenzialmente muoiono subito dopo essere stati presentati.
Il ricordo ricorrente di Amelia continua a ripetersi come un presagio e a proiettare su di lei una certa inquietudine: in quali circostanze avrà visto un gigante in passato? Per quale motivo, esattamente, suo padre le ha detto quelle parole? È bello che le risposte non ci siano ancora.
Alla prossima!

Nuovo recensore
22/03/24, ore 13:35
Cap. 39:

WOOOO! Non vedevo l’ora di leggere questo capitolo, è stato fantastico e, da un certo punto di vista, insolito, poiché adesso si entra nella trama principale e la sensazione è quella di iniziare una nuova stagione!

Il picco di adrenalina è così alto che, per un attimo, mi sono quasi dimenticata dei piccoli “eventi collaterali” che sono legati alla battaglia di Trost, in primis la cattura dei “dolcissimi” (sì, Hange li definirebbe così) Sonnie e Bean. In questo senso, ho apprezzato davvero tantissimo tutta la cura che hai dedicato a descrivere gli esperimenti di Amelia e Hange, il perfezionamento delle trappole e, infine, il lampo di genio nel tentare di catturare i due esemplari nonostante la tragedia in corso a Trost. È un evento che sia nell’anime, sia nel manga, passa così in sordina che, onestamente, io stessa stavo rischiando di dimenticarlo; perciò apprezzo davvero tantissimo come tu lo abbia costruito piano piano in questo capitolo, dato che è la conclusione naturale dell’intermezzo “ingegneristico” e sperimentale sulle precedenti cavie Cicatloni e Albert.

Ammetto però che il momento che mi ha fatto venire la pelle d’oca è stata la corsa disperata del Corpo di Ricerca verso le mura, perché ci racconti molto bene ed in prima persona il “click” che scatta durante la spedizione, quando i soldati si rendono conto che è successo qualcosa. Il modo in cui i giganti smettono di attaccarli, per rivolgere l’attenzione verso nord e iniziare a correre, è stato davvero d’effetto.

Infine, hai creato un meraviglioso prequel durato ben 39 (39!!!!) capitoli, che personalmente trovo uno più bello ed azzeccato dell’altro. Quello che mi è piaciuto è il modo in cui sei riuscita a caratterizzare e raccontare i veterani durante questi lunghi anni, l’evoluzione del Corpo di Ricerca stesso, le strategie, le piccole e grandi sfide politiche. E soprattutto, l’atmosfera di amara speranza verso il futuro e verso tutto ciò che si trova al di fuori delle mura; dico “amara” perché il senso di colpa e sofferenza per la morte di così tanti soldati è qualcosa che non passa mai in secondo piano, purtroppo.

Credo che la routine fatta di spedizioni, ricevimenti, addestramento e vita quotidiana all’interno del Corpo di Ricerca mi mancherà molto, e ora provo un senso di nostalgia verso tutto quello che ci stiamo lasciando alle spalle. Allo stesso tempo, non vedo l’ora di scoprire il resto (lo so, lo dico spesso, ma questa volta più che mai!).

Complimenti per aver creato una storia emozionante, bellissima, ben strutturata e pensata, scritta in modo meraviglioso, e che spesso mi ha ispirata a scrivere a mia volta.

Grazie per questo fantastico capitolo e, ora più che mai, non vedo l’ora di scoprire il prossimo <3

Recensore Junior
18/03/24, ore 02:30

Ciao! Ho divorato questo capitolo e voglio lasciarti un'impressione a caldo, anche se magari un po' sconclusionata. La missione ricorda molto quella di No regrets e ti trascina via freneticamente in un turbine di azione e violenza che è AoT in piena regola. Sei stata brava a uccidere senza pietà i tuoi personaggi! Ho trovato interessante vedere che Amelia reagisce alla morte dei suoi compagni in modo diverso rispetto al Levi di No regrets: mentre lui aderisce alla causa con scettico pragmatismo, lei vi si dedica con convinzione. Ho trovato efficace in questo senso l'ultima parte. In contrasto a tutto questo mi sono sembrati azzeccati sia il sermone del cultista delle mura sia l'avvertimento a non uscire dalle mura che ricorre nel testo. 
Mi è piaciuto anchecome hai fatto interagire fra loro Erwin, Hange e Mike, con quel tocco di umorismo che fa sempre bene.
Grazie per questa storia e al prossimo capitolo!

Nuovo recensore
17/03/24, ore 21:59
Cap. 39:

Capitolo pazzesco, letto tutto di un fiato. Piaciuto talmente tanto che ho voluto subito rileggerlo una seconda volta per cogliere meglio certi dettagli e calarmi ancora di più nel contesto che hai creato abilmente. Mi aspettavo, che prima o poi, saremmo arrivati a questo punto, ma non avrei mai immaginato che il risultato sarebbe stato così. Complimenti. Ho trovato la scena di apertura emozionante e perfettamente azzeccata. Il mare, ma il mare visto con gli occhi di Amelia in un salto temporale che calza a pennello e che, come fai sempre, mi porta ad adorare il tuo stile. Il gioco con la cronologia degli eventi, fatta alla perfezione. La delicatezza della scena, le parole di Armin, la morte di Erwin che aleggia, sottintesa, ma reale e pesante come un macigno. Come per gli episodi che hai dedicato ad Ilse e senza preavviso ci siamo ritrovati dentro l episodio del diario, vissuto con gli occhi di Amelia, sono letteralmente saltato dalla sedia, quando mi sono reso conto che eravamo dentro le vicende di Trost. Le parole di Levi all apertura delle porte, Petra al capezzale del soldato morente. Il capitano che abbatte prima sul tetto i due giganti poi raggiunge Petra. Erwin che dice che la situazione è come 5 anni prima. L emozione è stata pazzesca. La corsa di Amelia e la sua squadra per raggiungere Trost. Una immagine forte e potente che hai descritto e che ho adorato per la sua energia, è quella in cui Amelia fa uno sforzo pazzesco per scalare i 50 metri di mura per poi trovarsi davanti all inferno. Il modo in cui descrivi le scene che già conosciamo è incredibile perché lo fai con grande originalità. Fantastico e azzeccato. Rivivere tutto con gli occhi di Amelia. Inoltre ho notato che tra le tue ost scelte e che inviti il lettore ad ascoltare, alcune sono quelle dell anime. Per questo grazie e giù il cappello. Ho sempre notato che hai la grande capacità di cogliere alcuni dettagli, anche piccoli, del manga e dell anime, e di proporli nuovamente con estrema intelligenza. Un esempio qui sono gli esperimenti e studi fatti da Amelia ed Hangie per creare gli strumenti per catturare il gigante femmina. Nulla è lasciato al caso, al contrario, ogni cosa, nella tua trama, è spiegata in maniera esaustiva e razionale. Cogliere questi dettagli mi fa molto piacere. Altro elemento il fatto che vengano catturati a Trost i due giganti, quelli che immagino saranno Sonny e Bean. Siamo ormai dentro la storia madre eppure riviverla con te tramite gli occhi di Amelia, è semplicemente unico. Apro una parentesi sul colloquio tra Erwin e Levi. Giusto un confronto alla luce della incredibile carica emotiva scatenata nello scorso capitolo. La morte di Sophie ha scosso tutti in maniera diversa. Un punto di non ritorno anche per Amelia, come ci hai spiegato molto bene, e che la porta ad un avvicinamento ad Erwin, forse inevitabile. Hai fatto scoppiare la bomba, proprio prima degli eventi della trama principale. Sono curioso in maniera pazzesca di sapere come il rapporto a tre andrà ad evolversi, nel bel mezzo dei fatti a noi tutti noti, fino alla morte di Erwin. Come immaginavo si chiude con tutto ciò un arco narrativo per te, durato ben 39 capitoli, è stato semplicemente stupendo seguirti fino a qui. Aggiorna più che puoi, perché questa seconda fase narrativa, personalmente, non vedo l ora di leggerla e godermela. Alla prossima e grazie come sempre per condividere con noi questa storia stupenda.

Nuovo recensore
09/03/24, ore 19:07

Siamo arrivati al giro di boa decisivo. Caratterizzazione dei personaggi superlativa. Il livello della trama è diventato pazzesco. Leggendolo, come sempre, ho ascoltato le ost che ci hai proposto e devo dire che la musica di Emil di Nier è davvero molto azzeccata. Contesto drammatico che hai reso con una delicatezza incredibile, specialmente ciò si evince dai dialoghi. Credo che da autrice non sia stato facile, quindi molto brava. Al centro di tutto un lutto inaspettato. Una morte in cui non c entrano le spedizioni fuori dalle mura, i giganti, ma si tratta semplicemente della vita,di un episodio realistico che può colpire nella vita ognuno di noi. È proprio questo elemento a far crollare Amelia. Sophie aveva abbandonato la vita del Corpo di Ricerca e per questo è come se fosse stato quasi inevitabile che tutto sarebbe andato per il meglio. Come se le stesse mura garantissero una protezione da tutto. Sophie sarebbe dovuta vivere, avrebbe dovuto crescere la figlia. Al sicuro, proprio perché aveva rinunciato al Corpo di Ricerca. Ho trovato il funerale molto commovente, forte, descritto in maniera nuda e cruda come sai fare molto bene. Una tua grande dote nello scrivere è quella di saper descrivere la realtà come essa appare in maniera asciutta oggettiva, brutta o bella che sia. La scena piu forte, a mio avviso, è quella nella quale, Amelia tiene in braccio la bambina, prima restia poi come se ne avesse bisogno. Ogni personaggio, di fronte ad una notizia simile, come nella realtà, ha la sua reazione, chi cerca di tenersi occupato, chi cerca di esorcizzare, chi decide di stare in disparte e chiudersi nel totale silenzio, chi come Amelia non vuole accettare l’accaduto e pensa che sia una ingiustizia. Ritengo che la scena tra Amelia e Levi sia in assoluto, la più bella che tu abbia creato in questa storia. La reazione di Levi, lo sfogo di lei, la rottura totale con tutto. La crisi, il pianto, il crollo, le riflessioni esistenziali. La reazione di Levi controbilanciata a quella di Erwin. In questo momento lei ha bisogno di Erwin. Non è un caso che lei si abbandoni emotivamente a lui. La presunta rottura con Levi, l avvicinamento ad Erwin, ci danno la linea che vorrai mantenere in una fase molto delicata, perché penso, che a breve saremo a Trost e verranno introdotti definitivamente i personaggi canonici. Ritengo, da lettore, che si sia chiusa definitivamente una prima fase della tua opera e che da adesso in poi, con questo giro di boa, netto e sconvolgente, alla luce di ciò che è successo, passeremo ad un altro contesto. Passami il termine, se stessimo parlando di una serie di TV, si sarebbe chiusa così una prima stagione. A seguito di questi eventi che ci descrivi, sono ancora più curioso di conoscere gli sviluppi e gli intrecci delle trame future.

Recensore Junior
09/03/24, ore 14:23

Ciao! Lascio una prima impressione veloce a questo primo capitolo prima di leggere il seguito. Mi è piaciuto il contrasto tra l'atmosfera malinconica del prologo e quella vivace e goliardica del resto del capitolo. I personaggi originali sono ben inseriti nel contesto e interagiscono con quelli canonici in modo coerente. Bell'inizio! Alla prossima ☺️

Nuovo recensore
04/03/24, ore 15:07

C’è una scena che associo a Sophie; è di qualche capitolo fa (non ricordo esattamente quale). Lei sta litigando con Victor mentre la sua squadra e gli altri soldati sono appollaiati alla finestra, studiando la situazione, preoccupati per lei; poi Sophie entra in caserma e scoppia a piangere, annunciando che lei e Victor si sono lasciati. A quel punto, Alec o Seb, insomma uno dei due, dice: “Ok, adesso vado a prendere il fucile.”

È una scena che mi è rimasta impressa perché mi ha fatta sorridere e, nella sua semplicità, dimostra perfettamente il legame tra Sophie e i suoi compagni e quanto si vogliono bene al di là delle gerarchie e dei gradi.

È una scena a cui ho continuato a pensare per tutto questo capitolo.

Questo è stato uno dei momenti in cui sono riuscita ad empatizzare al 100% con Amelia, perché lo strazio, lo sgomento, lo shock di un lutto così inaspettato è (purtroppo) qualcosa di comprensibile a livello quasi universale. Tutti noi (Amelia compresa) avevamo “parcheggiato” Sophie in un angolo, felici e beati perché l’abbiamo vista fidanzarsi, poi sposarsi, ed iniziare una nuova vita apparentemente sicura. Tutto questo, secondo me, trasmette quel senso di shock e dolore che prova Amelia stessa quando apprende della morte di Sophie.

È anche uno di quei rari momenti in cui vediamo Amelia alla deriva, incapace di reagire al dolore, un po’ come quando lasciò momentaneamente il Corpo di Ricerca per fuggire a Lancester. Io mi sono sentita un po’ come Levi: avrei voluto confortarla, consolarla, ma cosa si può dire in questa situazione?

Mi è piaciuto tantissimo il discorso di Amelia da ubriaca, come se finalmente avesse “rotto gli argini” e tirato fuori tutto quello che pensa e prova ma che, spesso, deve trattenere. La sua frase “non ho bisogno di essere salvata!”, urlata con rabbia disperata, mi ha colpito perché è così da lei. Non ha bisogno di un “salvatore”, ma di qualcuno che la comprenda e sappia come ascoltarla anche senza parole, e trovo emblematico che rifiuti la compagnia di Levi e poi si getti tra le braccia di Erwin. È come se questo momento, questo gesto, abbia offuscato l’amarezza e i dubbi che li hanno allontanati nei mesi precedenti; come se lei sentisse che solo il Comandante è in grado di capirla e starle accanto in questo momento di enorme dolore perché condividono qualcosa che è solo loro, che li lega e li unisce da anni. Il loro sogno, su cui si basa gran parte del loro rapporto. E ancora di più, in questo momento, Levi viene allontanato da Amelia; la “colpa” non è di nessuno, se non delle circostanze. Semplicemente, la sensazione che mi resta, dopo questo capitolo, è che questo non sia il loro momento; e in un mondo come quello di AOT, dove le cose cambiano all’improvviso e a velocità insostenibile, secondo me c’è spazio per evoluzioni future… ma appunto, il momento non è questo.

Tra parentesi, mi piace tantissimo lo spazio che hai dato a tutti i personaggi di questo capitolo, dedicando più o meno tempo a descrivere le loro reazioni (Otis che, con la sua solita gentilezza, insiste per sparecchiare perché ha bisogno di tenersi occupato mi ha spezzato il cuore); e mi piace la tua scelta di rendere “protagonista” di questo momento Sophie, che è nata come un OC e ha avuto la sua storia, il suo percorso, e un impatto importante sulla vita di tutti, dimostrando come anche i pg “secondari” sono fondamentali nello schema delle cose, e questa è proprio una cosa tipica di snk.

È un capitolo molto bello, molto triste, so già che mi resterà nel cuore a lungo, grazie <3

Nuovo recensore
11/02/24, ore 21:56

Ci hai lasciati appesi con lo scorso capitolo, dopo il pathos incredibile che ci hai fatto vivere, come era giusto che fosse. Penso, che tutti quelli che seguono la tua storia, abbiano fatto la medesima riflessione, ci siamo questo è il capitolo dove i nodi vengono al pettine e così è stato. Parti subito con una spedizione fuori dalle mura. Come al solito, descrizioni ottime, piene, esaustive, cinematografiche al massimo. Scene veloci, al cardiopalma. Siamo alla fine del 849 e questa, come ci spieghi tu saggiamente, è l ultima spedizione Dell anno. La prossima avverrà ad inizio del 850 e immagino che sarà il giorno dei fatti di Trost. Siamo in un momento di svolta pazzesco. Da una parte i fatti della storia madre, si stanno per materializzare e già, nello scorso capitolo, ci hai dato un assaggio di ciò, dall altra la vicenda sentimentale dei nostri tre personaggi. Hai diviso magistralmente i dialoghi fondamentali tra i tre. Tutti e tre, in momenti diversi, si parlano a vicenda. Hai saputo regalarci dei dialoghi stupendi tra Amelia ed Erwin, Amelia e Levi e infine Erwin e Levi. Per stessa ammissione di Erwin, questo per lui, è l unico modo di amare Amelia. Non si nasconde e parla con franchezza, Erwin ama Amelia ma a suo modo, ammette di voler esercitare un controllo psicologico e in parte anche fisico sul triangolo che è andato a crearsi. Brava perché saper rendere e costruire le dinamiche complesse di un triangolo di questo genere è davvero difficile e sei riuscita magistralmente a rendere tutto in maniera molto naturale e spontaneo. Grazie perché hai creato un personaggio come Amelia, che è libera di scegliere. Alla base di tale rapporto metti sempre in primo piano la scelta, la libertà. Lei, da sempre la descrivi molto libera e passionale, non prova vergogna per ciò che ha fatto, non si strugge, non prova sensi di colpa. Sa scendere a patti con se stessa. Ti ringrazio per questo perché troppe volte si leggono, purtroppo fan fic nelle quali la donna, per un motivo o per un altro è assogettata all uomo, in un etica maschilista ignorante, che fa rabbrividire. In questo intreccio di dialoghi, dove appunto si cercano di raccogliere i cocci, per quello che è accaduto, la frase che ho apprezzato di più è quella di Levi, quando dice che ama Amelia proprio perché è lei. Nessuna promessa, nessuna certezza per il futuro, ma lui vuole lei. Un sentimento forte, intenso, genuino. Una dimensione totalmente diversa rispetto a quella di Erwin. Brava per come riesci a porre su due piani diversi questi due uomini che amano la stessa donna. Ho trovato la scena in cui Erwin e Levi si parlano di grande delicatezza, anche grazie al contesto che hai saputo creare. La mattina dopo l accaduto, Amelia che ancora dorme. Erwin che si siede ai piedi del letto e Levi che in piedi sta per lasciare la camera. Sempre in questo contesto, ci regali un Levi molto introverso, osservatore, sensibile. Grazie, perche riesci davvero a cogliere l essenza di un personaggio davvero complesso. Come ti ho detto più volte, da lettore del manga e spettatore dell anime, il tuo Levi è molto fedele all opera originale, caratterizzato molto bene, davvero complementi. Mi aspettavo che i dialoghi che hai costruito, non portassero ad una resa dei conti. Credo che sia normale e il tutto molto umano. Partiamo dal presupposto che spesso un groviglio di situazioni complicate, in materia di relazioni amorose, non sono neanche risolvibili e magari soltanto il tempo è in grado di portare un vero cambiamento, ma queste sono solo supposizioni da lettore. Come sempre, non vedo l ora di leggere un nuovo capitolo, grazie di regalare a questa fandom una storia così bella e intensa. Una menzione speciale alle ost musicali che hai scelto, tua peculiarità che apprezzo tantissimo. Intanto da quello che capisco sei una grande fan di Full Metal Alchemist e una giocatrice, presumo dei Souls, tra cui Bloodborne, che semplicemente adoro. Giù il cappello per la scelta dell ost di Lady Maria, davvero per veri intenditori del genere. Capitolo formidabile, alla prossima.

Nuovo recensore
10/02/24, ore 14:24

Ho aspettato e, allo stesso tempo, temuto questo capitolo; il vissuto emotivo era tanto da elaborare, importante e pesante, perciò non sono proprio riuscita a farmi un’idea sulla direzione che avrebbe preso la “relazione a tre” dopo, insomma, quel momento.

il discorso di Erwin è stato tanto amaro quanto realistico, l’ho trovato terribilmente in character ed è stato proprio ciò che mi ha fatto sospirare con amarezza. Lui si analizza, si conosce, ha deciso, e sa che potrà amare Amelia solo nel modo in cui ne è capace; non solo, è in grado di dirlo e ribadirlo, come Amelia è in grado di comprenderlo e accettarlo. Tuttavia, tra le sue parole mi è sembrato anche di leggerle altro (potrei sbagliarmi e anzi, se così fosse dimmelo pure, ci mancherebbe!): come se Erwin, consapevole dell’attrazione e dei sentimenti di Amelia verso Levi, avesse orchestrato il rapporto a tre come “regalo” per Amelia (quando dice “ho voluto darti piacere”), per permetterle di vivere un momento di intenso con entrambi gli uomini, e lo abbia fatto con il modus operandi tipico di Erwin: esercitando il controllo su di loro. Insomma, per farla più breve: non credo che Erwin, di sua iniziativa, avrebbe sognato né architettato un rapporto a tre; il desiderio nasce nel momento in cui coglie l’attrazione fisica e mentale di Amelia verso Levi, e scommette sui loro sentimenti sia per gestire il tutto a livello emotivo, sia per dare alla donna che ama una cosa che lei desidera.

Il confronto finale tra Erwin e Levi mi ha sorpresa in modo positivo, perché non me lo aspettavo e, lo ammetto, un po’ ci speravo. Non è un momento che porta ad una risoluzione definitiva, certo, perché quale soluzione può esistere? Nessuna. è come se Erwin, in un certo senso, tastasse un po’ il terreno per capire se Levi possa essere un degno compagno per Amelia, forse più degno di lui? Tuttavia, a livello umano, vacilla; in fondo lui ama Amelia, la vuole al suo fianco in quell'inferno, in virtù di un sogno a cui nessuno dei due può rinunciare.

Levi, ah, è un casino, poveraccio. Mi è piaciuto molto come vada dritto al punto, secco e senza esitazioni. Vuole Amelia, punto. Ho l’impressione che, tra i tre, sia quello che possa uscire più segnato da tutto ciò che è successo; in fondo, nonostante tutto, resta l’”amante” (ok, scusami per il termine argh, ma ci siamo capite), il terzo, quello “in più” tirato in mezzo nelle scommesse di Erwin, e nel bisogno di umanità di Amelia.
Però noi sappiamo cose che loro non sanno (risata malvagia in sottofondo) e alla luce di ciò, trovo che tu stia costruendo il rapporto tra Amelia e Levi in modo davvero interessante, ben pensato e significativo anche in vista del futuro.

Infine, aprire il capitolo con una spedizione fuori dalle mura mi ha fatto scendere la lacrimuccia, perché sento che sarà l’ultima. è come se si stesse chiudendo un’era (di nuovo, loro non lo sanno, ma noi sì).

Davvero un bel capitolo, alla prossima <3

Recensore Junior
09/02/24, ore 13:23

Mi piacciono sempre molto i tuoi racconti di spedizioni fuori mura, sono sempre dinamici e adrenalinici; riesci poi a inserirci dentro molto delle dinamiche di comportamento dei personaggi noti - come il perenne rapporto di fastidio/affetto tra Petra e Oluo - e di quelli tuoi - Otis ormai me lo immagino benissimo nella mia testa - che rendono il racconto completo e interessante a più livelli. C'è la tragedia e c'è l'attimo di respiro, un po' d'ironia che non guasta mai, i piani per il futuro; c'è la vita insomma, in tutte le sue molteplici realtà.

Il tempo è passato, c'è stato tempo per riflettere, forse anche troppo. Alla fine sono arrivati i chiarimenti, a tu per tu e sempre rigorosamente in coppia. Troppo difficile discutere in presenza di tutti, è anche comprensibile, e dopo tutto anche il ragionamento di Amelia, quando nota che probabilmente se gli altri due hanno discusso è affar loro cosa ne sia venuto fuori, è anche giusto.
Amare Erwin in questo contesto è difficile, puoi arrivare fino a un certo punto, poi arrivi a un muro di solida pietra che non puoi valicare, men che meno buttare giù. Per quanto si possa tentare, cosa si può davvero fare se qualcuno ha plasmato la propria vita su un ideale, e a sua volta questo ideale é basato sull'espiazione di un peccato? Quando qualcuno si impone di avere un controllo ferreo su tutto per mantenere questo ideale, ritagliandosi a fatica un piccolo angolo di umanità, ovvio che il fatto che lo ami non può e non sarà mai abbastanza.
Non è facile nemmeno se il personaggio lo spogli di questo "peccato originario" e lo metti in un contesto in cui non vive in un mondo simile, perché a mio parere rimane in lui comunque quell'istinto a essere spietato, a non guardare in faccia nessuno per ottenere quello che vuole. Una vena non dico di cattiveria - perché Erwin Smith non è di per sé una cattiva persona - ma almeno deleteria se non addirittura pericolosa se messa su una brutta strada.
Delle sue buone qualità del resto Amelia lo sa, sa che sotto sotto Erwin è anche altro, potenzialmente, ma che la sua priorità sarà sempre mantenere il controllo totale su tutto per concentrarsi sui suoi fini, inclusi i suoi sentimenti e possibilmente anche quegli degli altri. E se non può controllarli, forse meglio quasi non averli mai assecondati, se non provati del tutto.
In questo capitolo c'è una sorta di presa di coscienza di questo fatto da parte di Amelia, che, come hai descritto tu benissimo, prova un soverchiante senso di sconfitta, ma credo che in fondo queste cose le sapesse già da un po' a livello inconscio. Motivi di disagio che portavano a questa realizzazione ce ne sono stati anche in precedenza.
Sull'altro fronte, Amelia ha paura di essere mal giudicata e si sente quasi in colpa nei confronti di Levi, non sa nemmeno bene lei perché e in effetti devo dire che condivido il dubbio, ma capisco il sentimento che la pervade. Forse per lei è persino dovuto alla sua più che legittima curiosità di sapere se tra Erwin e Levi ci sia mai stato un chiarimento, e se c'è stato cosa ne sia venuto fuori.
Ho avuto la strana idea che ognuno di loro in un certo senso abbia l'impressione che quando si tratta degli altri due, lui/lei è un'entità di troppo, che s'infila in qualcosa che non compete loro: forse anche questo sta alla base del fatto che una conversazione chiarificatrice a tre non è, e forse mai sarà, possibile.
Il chiarimento tra i due uomini c'è stato e per quanto mi riguarda lo aspettavo da tempo. È stato interessante, potrei riassumerlo in breve nel fatto che a prescindere da tutti i contorti ragionamenti che Erwin fa per assecondare il suo ferreo modo di vivere, Levi ci vede attraverso in un certo senso, per lui le cose sono sì complesse, ma anche molto semplici. Forse non c'è un modo per definire quello che prova per Amelia. Lo prova e basta, probabilmente come fai dire a loro è la cosa migliore e il massimo che si possa provare in quel contesto.
Hanno parlato di una fiducia reciproca in fondo mai messa in dubbio, non di molto altro; Erwin ha sfoderato la sua risata da crisi di nervi colma di amarezza che mi sembrava di poter vedere perché l'abbiamo vista in effetti. Sai quando: hai perso un braccio, ma che caspita ridi, maledetto!
Amelia potrebbe avere di meglio di entrambi loro, credono, probabilmente invece no e nemmeno lo vorrebbe. Erwin invece, sotto sotto, molto sotto, vorrebbe disperatamente liberarsi da questa mania di controllo. E Levi, a suo tempo, lo capirà.
Non hanno davvero risolto nulla, quindi aspetto con curiosità il proseguimento. 👏👏👏

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