Recensioni per
Quel che resta del sogno
di Iris02059
Questo capitolo è la bellissima conclusione a tutta questa parentesi dedicata allo studio dei giganti; e si nota come hai voluto chiudere molti temi per, allo stesso tempo, aprirne altri. |
L’intro del capitolo, il flashforward se vogliamo, è molto triste. La verità é che per quanto Erwin non l’abbia avuta facile quando è stato il suo turno, credo si possa dire che Hanji nel suo periodo da comandante l’abbia avuta anche peggio, ma non penso che se ne potesse rendere pienamente conto. In ogni caso non è così impensabile che si sentisse anche in parte schiacciata da un eventuale paragone con il suo predecessore. |
Ho trovato questo capitolo molto interessante. Specialemente perché hai analizzato e approfondito una parte del manga\anime davvero particolare. Il più delle volte ci si concentra sull azione, i giganti come pericolo per l umanità. Ci si focalizza sull aspetto meramente horror \spaventosa della cosa. Dietro però ci sono degli studi, degli approfondimenti, degli esperimenti. Il tutto lo hai reso in modo genuino e molto originale. Ho apprezzato la varietà di esperimenti che vengono fatto da Amelia e Hangie, le menti più scientifiche del nostro gruppo. Ci hai riportato ai primi capitoli di Aot, quando Hangie racconta ad Eren gli esperimenti eseguiti sui giganti catturati. Come ti ho detto spesso, da quando leggo i tuoi capitoli trovo il tuo personaggio sempre molto ben inserito nella trama madre. Non mancano come sempre momenti più leggeri che a io avviso vanno a snellire la vicenda. Se fosse sempre tutto terribilmente tragico si perderebbe quel senso di realtà e concretezza. Complimenti per aver ideato vari tipi di esperimenti su Cicatiloni ed Albert, uno più originale Dell altro. Dalla musica alla lettura. Fino al riferimento ad Ilse e questo elemento l trovo giustissimo. Il fatto che davanti a questi due giganti vengano ripetute le parole proferite dal gigante che ha ucciso Ilse. Ed ecco che ritorna l episodio di Ilse e racconti bene l impatto che ciò ha avuto sul gruppo specialmente su Amelia. Sul fronte sentimentale, abbiamo un apparente ravvicinamento tra Amelia ed Erwin. La dinamiche a tre la rendi sempre molto bene, interessante, con una carica erotica forte, intensa mai volgare. In un intreccio di pensieri, flashback emozioni che emergono. Il dubbio che aleggia è se Erwin sia al corrente della tresca tra Levi e la nostra protagonista. Sembra quasi che se lo aspetti o che lo sappi. Nell intimità che ci descrivi tra Erwin e Amelia , ho trovato giusto l inserimento di un flashback che riguarda una scena di sesso tra Levi e lei. Come se il tutto fosse un grande intreccio, un vortice. Credo che tu, una volta di più, abbiamo creato il terreno per un qualcosa di ancora più grande ed intenso tra i tre. Sei molto brava a contestualizzare la storia di Amelia e le sue vicende sentimentali e non, in quelli che sono gli eventi di una serie come Aot e non credo sia facile, specialemente ora che siamo molto vicini ai fatti di Trost del 850. Come sempre attendo i tuoi aggiornamenti con ansia perché questa è una storia davvero molto bella. |
Tutta la prima parte del capitolo, dedicata agli esperimenti su Cicatloni e Albert, è stata allo stesso tempo divertente e super interessante! Mi è piaciuto moltissimo come hai descritto la reazione degli esseri umani alla presenza dei giganti: in primis, il clima che aleggia a Trost, tra cittadini (giustamente) spaventati, e altri curiosi che si appostano fuori dal cancello del quartier generale nella speranza di riuscire a sbirciare qualcosa! Penso che sia un sentimento davvero molto comune quello di essere attratti dal pericolo, come fa notare Nile Dok (che, a proposito, ha già i primi capelli bianchi per il timore che la figlia maggiore diventi una futura recluta del Corpo di Ricerca). |
Il “continuo” tra Amelia e Levi era un piccolo tarlo che mi portavo dietro dallo scorso capitolo; difficile che, una volta “rotti gli argini”, i due si riuscissero a fermare. Allo stesso tempo, ed è una cosa che mi piace molto, Amelia resta sempre fedele a se stessa e vive il sesso con Levi con una “spensieratezza” (passami il termine, non saprei come altro esprimere il concetto) che deriva proprio dalla caducità del mondo in cui vivono. Oggi ci sei, sei un corpo, una mente e un mix di emozioni e sentimenti, e domani potresti essere una poltiglia umana nella bocca di un gigante: quindi, perché negarsi la passione e le esperienze? |
Eccoti tornata con la tua storia, come sempre all altezza delle aspettative. Attendevo con ansia il tuo aggiornamento. Capitolo molto armonico, ben strutturato, come sempre sembra di leggere un libro. Descrizioni ricche, stile snello, narrazione perfetta in base al contesto. Un capitolo intenso sia sul piano emotivo sia su quello Dell azione. Partiamo dal piano emotivo che fa da fil rouge nelle vicende di questo episodio. La scena iniziale, l avvicinamento tra Levi e Amelia, il legame tra i due, la descrizione perfetta del rapporto che hanno. Il vortice di sentimenti che portano sempre ad un denominatore comune per entrambi ossia Erwin. L evoluzione inevitabile del triangolo, portato ora ad livello rinnovato, più intenso e concreto. Devo ammettere che hai reso perfettamente e non era facile, Levi sul piano sentimentale. Trovo la sua profonda fragilità e umanità azzeccata al contesto. Che dire poi delle scene di azioni, sempre ben descritte, cinematografiche, al cardiopalma. La cattura dei giganti e l easter egg di Cicatiloni e Albert mi ha fatto sorridere ed é stato molto apprezzato. Per non parlare di come rendi Hangie. I dettagli che ci offri sulla cattura dei giganti, già nello scorso capitolo, sono davvero molto interessanti. Ho trovato fantastico l inizio e il conseguente salto narrativo che ci fai fare. 5 anni dopo in un contesto ben diverso, ma con Amelia sempre al fianco di Hangie. Hai già sperimentato questo stile narrativo e lo approvo. Nel rapporto tra i nostri tre personaggi ormai ci stiamo avvicinando un piano sempre più concreto e diciamo carnale, che trovo giusto, accompagnato da una certa tensione emotiva che fa da sfondo e da intreccio nelle azioni dei tre. La chiusura con il dialogo tra Erwin e Amelia é semplicemente incredibile ed emozionante. Apro una parentesi sulle scelte musicali che ci proponi. Rileggerò parti del capitolo ascoltando le tracce che ci suggerisci. Considerando che conosco già le musiche di Nier, credo che una narrazione accompagnata da una base musicale simile non possa che rendere ancora più fruibile il tutto. Why di Lies of P mi riprometteró di riascoltarla proprio davanti al tuo testo. Stessa cosa per il soundtrack di dark souls. Come sempre non vedo l ora di andare avanti con la tua bellissima storia. Mi raccomando aggiorna presto. |
Ciao Iris. Wow, questa digressione è stata tosta da leggere. Ammiro davvero tantissimo il modo in cui ha reso inquietante e profonda la pazzia di Mark/Gustav. Per quanto mi è sembrato di capire, è come se entrambi fossero diventati la stessa persona. Quando Mark ha assunto dentro di sé la parte di Gustav che "rispondeva" a tono alle domande e che non si faceva intimorire da niente, lui è diventato Gustav. Però è anche come se Gustav fosse intrappolato dentro di lui. Incredibile, un disturbo di personalità perfettamente incastrato con il contesto di aot e delle scene raccapriccianti che giustificano la pazzia di Mark (che poi diciamocelo: chi è che tra di noi ne uscirebbe sano da una vista del genere?). Il cervello di Mark ha provato a difendersi creando una realtà illusoria, ma fragile perché impossibile da sostenere in presenza delle altre persone, nella società. Si capiva sin da subito che c'era qualcosa che non andava in Mark, che le sue risposte effettive non erano quelle nella sua testa. E alla fine non so se volontariamente o in preda ad una delle sue allucinazioni, ha scelto la morte. Con questa digressione hai messo in luce tutta la miseria del mondo di aot, la vera natura di un uomo quando si trova dinnanzi alla morte. Grazie per averla scritta ed averla scritta così bene! |
Hey Iris! Ho ripreso "Quel che resta del sogno" dall'ultimo capitolo che avevo letto, il 20, per essere sicura di ricordarmi tutto. Ho appena concluso la lettura del 21 e ti lascerò una recensione per ogni capitolo che leggerò in seguito. Cercherò di essere breve visto che questo è un capitolo risalente a più di un anno fa, ma ma vorrei comunque lasciare il mio commento. |
Finalmente grazie al diario di Ilse si arriva alla decisione di pianificare di catturare finalmente questo benedetto gigante, e siccome lì nessuno è uno sprovveduto lo si fa da veri professionisti. Che sono anche stacanovisti e vagamente folli, ma che vuoi, in fondo arruolarsi nel corpo di ricognizione non è per chi è del tutto sano di mente a prescindere! Mi è piaciuta questa certosina preparazione, così come mi è piaciuto il lato umano della faccenda, sia per ciò che concerneva come questi soldati si curano l’uno degli altri in tante piccole cose, sia la parte prettamente più cervellotica che riguarda i protagonisti e le loro riflessioni sul tema dell’umanità, un ritorno perpetuo del soggetto su cui si riflette, ed è assolutamente comprensibile il perché. |
Un capitolo perfetto, armonico in tutte le sue parti. Un giro di boa importante non solo nelle vicende legate alle spedizioni del Corpo di Ricerca, ma una svolta incisiva anche sul piano delle relazioni sentimentali. Dopo tanta attesa, l argine si è rotto, inevitabile giusto e reso benissimo. Il rapporto tra Levi e Amelia arrivato ad un climax pazzesco, culmina in tutta la sua intensità nel momento, a mio avviso più giusto. La tensione che, di capitolo in capitolo sei riuscita a creare attorno alla loro diciamo relazione, è al suo picco e il tutto risulta essere molto naturale quasi inevitabile. A fare da sfondo la vicenda di Ilse. La trama principale del manga che torna dirompente. Siamo nel 849, tra un anno abbiamo Trost. Il dialogo e il confronto tra Amelia e Erwin, il tema bellissimo che hai saputo riprendere e fare tuo Nell universo di aot ossia quello del significato delle morti. Il valore di queste morti, se della persona rimarrà soltanto un nome che progressivamente sarà destinato ad essere dimenticato. Erwin sta perdendo gradualmente la sua umanità. Sempre più presente la sua ossessione quella che lo porterà fino a Shiganshina. Una Amelia che dopo i fatti legati ad Ilse e al gigante semi senziente, credo che abbia iniziato a cambiare prospettiva. E non può che vedere in Levi un sostegno maggiore rispetto ad Erwin. Nonostante tutto, i tre restano legati l uno all altro. Parlando del diario di Ilse, ho apprezzato molto come descrivi il gigante, un essere che parla, che vorrebbe compiere una data azione ma è come se fosse bloccato, vorrebbe fermarsi, ma scatta qualcosa e non riesce a fermarsi. Vedendo la puntata di Ilse ho percepito proprio questo. Inoltre grazie per aver dato spazio e risalto ad una parte della storia che Isayama non va ad approfondire più di tanto. È ovvio che l idea che un gigante potesse parlare è comportarsi in maniera quasi senziente, merita un approfondimento. Immagiamo lo shock che i soldati del corpo di ricerca possano aver provato. In questa storia riesci a dare spiegazioni ulteriori e fornirci degli approfondimento dove la storia madre risulta essere carente. O comunque cerchi di fare chiarezza, magari ponenedoti tu stessa certe domande e cercando di riempire dei buchi di trama. Grazie per questo. Geniale la parte che vede Hangie e Amelia immerse nei calcoli e nello studio per cercare un modo per catturare i giganti. Anche qui ci regali qualcosa che l autore non ci ha spiegato. Effettivamante catturare un gigante non deve essere stato facile. Sicuramente dientro è servito uno studio per poter creare certe armi per la cattura. Ci vedo molto bene Hangie che non mangia e non dorme per giorni per cercare una soluzione. Ritengo inoltre, che tra i personaggi, diciamo secondari per questa storia, tu Hangie la renda benissimo. Le scene che riguardano lei strappano sempre un sorriso proprio come nel manga\anime. Passiamo alla scena clou tra Amelia e Levi. Scritta bene, armonica, dalla forte carica erotica, giusta visto il modo in cui hai sviluppato la trama. Credo che rendere Levi in certi contesti sia pressoché impossibile, non a caso si leggono delle Fan Fiction su quel pover uomo da far accapponare la pelle. Tu invece, sei stata molto realistica. Cogliendo quel lato più umano, fragile, ma allo stesso tempo deciso. Se dovessi immaginare Levi in certi contesti, lo immaignerei proprio come hai fatto tu. Non vedo l ora di leggere i prossimi capitoli per capire il modo in cui andrai a sviluppare questa relazione ormai possiamo dire a 3. |
(vorrei urlare ‘aaaaaaaaaaaaaaa’ per dieci minuti, ma sono in una recensione pubblica, quindi cercherò di darmi un contegno) |
L'inizio del capitolo è una riflessione coerente che si può applicare a molte delle decisioni che si prendono quando una storia romantica inizia. Presi nella perfezione iniziale che la forza di certi sentimenti causano si è decisamente permissivi, o distratti addirittura, da certi tarli che sembrano piccoli e insignificanti rispetto ad altro. Ma quando l'ubriacatura iniziale passa, certi particolari diventano più visibili, le riflessioni che ti fanno fare sempre più lucide, più coerenti. Nella peculiarità del rapporto tra i tuoi due protagonisti, per il contesto in cui sono inserite queste riflessioni, sono state razionalizzate con più facilità, ma alla fine i nodi arrivano anche per Amelia, e come biasimarla? Tuttavia non sembra ci possa essere un altro modo per amare e avere una relazione con un uomo come il Comandante se non accettando questi chiari scuri che lo contraddistinguono. Ci sono ragioni più grandi di loro, di tutti in fondo, la domanda é quanto si possa sopportare alla lunga. |
Con un fischio e un botto, il melone esplose in mille pezzi, spargendo vernice rossa tutt'attorno a prendendo in pieno la giovane donna, camicia di cotone appena stirata e alta uniforme comprese; - ho personalmente sofferto per la camicia appena stirata. Sul serio. Complimenti ad Amelia per il sangue freddo, io li avrei fatti tutti quanti esplodere come quel melone! |
Ho letto tutto di un fiato questo capitolo, |
L'apertura del capitolo spiazza un po', ti ritrovi in avanti di diversi anni, per qualche rigo la protagonista delle tue digressioni diventa un personaggio di cui sì, hai parlato di tanto in tanto, ma che sicuramente non è al centro della storia che stai raccontando. |