Recensioni per
Fairytales Don't Exist
di innerain

Questa storia ha ottenuto 96 recensioni.
Positive : 96
Neutre o critiche: 0


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Recensore Junior
26/09/11, ore 19:50

Questo capitolo è molto semplice.
Emozione allo stato puro.
Non sono mai andata a un loro concerto, però leggendo quello che hai scritto mi è sembrato di vivere il momento dell'attesa. Di essere anche io sotto quel palco e aspettare con tutta me stessa che tutto cominci.
Bel capitolo, davvero.

"E, in quel momento, ad un nulla di distanza dalla realizzazione del suo più grande sogno, si convinse di essere la persona più fortunata, più felice al mondo.
Alice, accanto a lei, tese la mano verso il palco, cacciò un urlo spezzato d'emozione, e incrociò, per un attimo, lo sguardo con quello dell'amica. E, in quel momento, entrambe sorrisero, sentendosi complementari; tra di loro, e con ciò che stava per accadere.
"Better thank your lucky stars."
Tutto stava per avere inizio; ed Erin non poteva che ringraziare le sue, di stelle. La sorte aveva, finalmente, virato in suo favore.
Un urlo unanime si levò dalla folla, inondando l'aria della sua pura energia.
Suoni, rumori, interferenze d'una radio, voci piatte, cori.
E, tra la folla, il silenzio.
"Sing us a song of the century.."

Dopo questo pezzo, non posso dire altro.
Alla prossima recensione.
xxxHaushinkaxxx

Recensore Junior
24/09/11, ore 19:34

Ciao!
Sai, non per farlo apposta, ma ho letto questo capitolo con la canzone "Are We The Waiting". Ho percepito tutte le emozioni e sensazioni che hai descritto. Sarà un caso? Forse, anche perchè per me questa canzone è troppo importante.
Mi è piaciuto soprattutto come l'hai interpretata all'inizio.

"Siamo davvero noi, l'attesa? L'attesa inconsapevole, l'attesa sconosciuta, l'attesa di ciò che non conosciamo ancora?
.. Se ciò che non conosciamo deve ancora arrivare, perché, allora, attendere? Perché alzare gli occhi al cielo stellato, quello stesso cielo a cui vorrei dar fuoco, quel cielo fin troppo ricorrente nei miei sogni, pieno di grattacieli la cui sommità posso solo immaginare, pieno di stelle, pieno di un vuoto incolmabile, lo stesso vuoto a cui appartiene la mia anima, ora, e intravedere niente altro che fiamme, languide leccate sulla mia pelle d'un fuoco talmente scuro ed incandescente da confondersi con quel nefasto vuoto?
.. Cosa c'è veramente ad attendermi, oltre quell'attesa?"

Bhè io devo continuare a leggere la tua storia. Voglio vedere come andrà a finire.
Alla prossima.
xxxHaushinkaxxx

Ciao!
Allora..........
Il capitolo non è male.
Mi pice come hai descritto l'attesa del concerto.
L'attesa di vedere il gruppo del cuore.
Lattesa di raggiungere la meta.
E le domande.
Le risposte che si vorrebbero avere.
Lo stupore di sapere che è come se lo si aspettava, ma allo stesso tempo e molto meglio.
Una ffrase mi ha colpito (e qui tu potrai dire 'e quando mai?') ecco ora te la riporto :D
"Si immaginò suo padre; se fosse stato lì, sarebbe inorridito. Le sfuggì un sorriso, oscillante tra il maliconico e il compiaciuto, mentre guardava quel fiume di persone; c'era chi era sdraiato sull'asfalto, catturando avidamente i raggi del sole autunnale, oscurati in gran parte dall'ombra imponente dell'Arena, c'era chi mangiava, chi rideva sguaiatamente, chi fumava, chi cantava a squarciagola una canzone, chi saltellava infreddolito, nervosamente.
E, in quel momento, Erin sentì di non appartenere a niente altro, a nessun'altro, a nessun'altro luogo, che lì; quella era la sua casa, quella era la sua gente, quello era il suo posto.
Era Inferno e Paradiso insieme.
Era tutto ciò che avesse mai desiderato, era tutto ciò che aveva sognato, era tutto ciò che voleva che accadesse; era emozione, era passione, era sentirsi uniti, era musica, era amore, era energia allo stato puro."
Era il suo posto!
Penso che ogni fan che vada a un concerto non solo dei GD, ma di un qualsiasi artista, si senta a casa quando aspetta di entrare e intanto sta con gli altri fan.
Bene, come al solito mi sono dilungata troppo.
Alla prossima.
xxxHaushinkaxxx

Recensore Junior
21/09/11, ore 19:31

Ciao!
Come vedi sono tornata a recensirti!
Questo capitolo è stato davvero bello.
Scritto bene e tutto.
Quando hai raccontato la sera che Billie è andato da Mike, mi hai fatto venire i brividi. Non sto scherzando, è la pura verità. Mi è sembrato di essere là e vedere la scena dall'esterno. Toccante. Per poco non mi mettevo a piangere.
Solo una cosa volevo farti notare.
Mike è sposato dal 2009, mentre quà tu hai scritto che è single. Se non avessi scritto questa frase: "Gli mancava vivere così, alla buona. Era qualcosa che non gli era stato più permesso, non più di tanto, dopo l'uscita, anni prima, di American Idiot. Da lì, era cambiato tutto." allora poteva starci. Però va bene lo stesso è solo una FF, non tutto deve essere basato sula realtà.
La storia mi piace.
Continuerò a leggerla.
Alla prossima.
xxxHaushinkaxxx

Recensore Junior
20/09/11, ore 20:18

Sono tornata a recensirti!
Il capitolo non è male, è scritto abbastanza bene. L'unica cosa è che forse non ti coinvolge nella lettura e leggendolo così non si capisce cosa centri con il capitolo precedente, però se tu l'hai scritto sicuramente ci sarà un perchè. :D

"cominciava a passare la matita sul bordo della palpebra, lasciando sulla pelle una linea scura e marcata di trucco."
Questa frase mi ha fatto sorridere perchè è una cosa che faccio giornalmente anche io. Sfilo gli occhiali e inizio a marcare gli occhi con il trucco.
Vabbè, la storia non ha bisogno di altro.
Io continuo a leggerti e a recensirti.
Alla prossima
xxxHaushinkaxxx

Recensore Junior
16/09/11, ore 19:53

Inizio col dirti che questo primo capitolo della tua storia mi piace.
Ho letto davvero tante storie sulla fine del matrimonio di Billie e Adie (ancora non so come andrà a finire la tua, ma lo scoprirò a mano a mano che leggerò :D) e devo dire che questa è scritta davvero bene.
Non capisco solo perchè scriviate contro quei due. Vabbè, alla fine è solo una storia. :D
Un pezzo della tua storia mi ha particolarmente colpito.

"Adrienne, ci credi, ora? Ci credi ancora, alle favole?" Domandò quasi candidamente Billie, dopo un lungo silenzio; un sorriso invisibile, sadico, andava ad increspare le sue labbra carnose.
"Io.. Billie, cosa vai farfugliando?" Gemette lei, mentre l'ombra del suo corpo tremava convulsamente.
No, infatti; non era più un corpo, non lo era più. Billie cercava di convincersi che quella carne, quelle fattezze così incondizionatamente amate, fossero macchiate d'un adulterio che sperava di conoscere soltanto per sentito dire.
E invece, schiacciato sotto il peso soffocante della dolorosa verità, non poteva che essere spettatore del provarlo sulla propria pelle.
"Le favole non esistono, Adrienne." Continuò con un sussurrò Billie, riempiendo i polmoni d'un ossigeno bruciante con un sospiro.

Ci credi ancora alle favole?Quando ho letto questo pezzo, mi sono posta la stessa domanda e mi sono anche data una risposta. No, non ci credo più alle favole. Penso che siano solo cose stupide ormai, che si raccontino solo per alleviare il dolore e la bruttezza(si puo dire?) della realtà.
Nonostante tutto ti faccio i complimenti e dopo essermi dilungata abbastanza ti lascio.
Alla prossima.
xxxHaushinkaxxx

Nuovo recensore
04/09/11, ore 21:53

Devo ammettere che ho passato giorni a pensare alle parole giuste per spiegarti quanto io abbia trovato speciale questo capitolo, questa storia.
Tutto ciò che hai scritto mi ha colpito nel profondo, mi hai fatto emozionare, hai reso Billie e Adrienne due persone più..."umane", non so come dire.
Quel che, insomma, voglio dirti è che queste tue parole mi hanno fatto anche bene, mi hanno preso il cuore.
Quindi grazie, per avermi fatto provare questi bellissimi sentimenti.

Recensore Junior
17/06/11, ore 22:12

Hai paura di scrivere in maniera noiosa?!
Tu devi essere matta, ragazza!
Credimi, il tuo modo di scrivere non è affatto noioso, anzi, è incredibilmente pregnante.
Ad esempio, il pezzo in cui Erin apre la porta... e si trova davanti i Green Day mi ha catturata, parlo seriamente.
Sono rimasta come una scema a bocca aperta davanti al pc mentre continuavo a leggere, aspettando una sua reazione, o una loro reazione... finchè non è arrivato quel "Sia benedetto Belzebù!" che è riuscito in qualche modo a spezzare la tensione, e a farmi sorridere.
Che dirti... brava, brava davvero.
Brava per la storia, per la caratterizzazione dei personaggi, per le introspezioni, per i dialoghi (quello tra Erin e Billie è fantastico), per il tuo stile, per tutto, insomma (:

Nuovo recensore
01/05/11, ore 23:50

Bene, non vedevo l'ora di scrivere e commentare, perciò eccomi qui...il terribile Capo è tornato... muahahahah!!! (*Audience*: "Ma cosa le avete dato?")

Soundtrack: When I Come Around

Ebbene sì sto commentando la soundtrack, quanto, no dico, ma quanto è bello l'attacco di quella canzone? Scusate, ma dovevo dirlo.

Ok, cominciamo (forse...)


Il trucco era entrare nello Starbucks evitando accuratamente i colleghi appostati come falchi ai tavolini lungo la vetrata, sbilanciarsi su un piede per vedere quanta fila la separava dalla cassa, e mentalmente fare l'ardua scelta: brownies oppure chocolate chip cookies?
...
"Un Caffé Mocha e un Frappuccino, per favore." 

Dico questo è sadismo lo sai vero? Si? Parlare di STARBUCKS davanti a me...e..e brownies...e caffè Mocha...e Frappuccino! E' colpa tua sai, tutta colpa tua se sono mattine, intere mattine, decine di intere mattine che io vaneggio a scuola balbettando "Starbucks..." in tutte le possibili variazioni di intonazione, dall'adorante al piangnucoloso, dall'euforico all'estasiato e vago assaporando il gusto del caffe Mocha, del Cappuccino, del Frappuccino, del Latte anzi Caffe Latte, as well. It's not fair. (Sì, sì, lo so "Nobody ever sayd that life was fair now").
Dunque, torniamo a noi, devo ringraziarti per la apprezzatissima citazione del Caffe Mocha e del Frappuccino *.*  *.*  *.*


Cercando di destreggiarsi tra persone e occhiate stralunate di caffeinomani che non avevano ancora ricevuto la propria dose di "droga" legale

Oh quanto mi ci riconosco in questa descrizione …coffee *.*

E' semplice. Devi solo entrare nella redazione con questi due affari bollenti.

Entrare nella redazione con questi due affari bollenti. Evitare Nathan-occhio-pesto.

Entrare nella redazione con questi due affari bollenti. Evitare Nathan-occhio-pesto. Sgattaiolare oltre quella orrida segretaria figlia-di-papà.

Entrare nella redazione con questi due affari bollenti. Evitare Nathan-occhio-pesto e Joel voce-finocchia. Sgattaiolare oltre quella orrida segretaria figlia-di-papà. Aprire la porta dell'ufficio di 'Lice con uno scenico "Ta-dah!", un sorrisone e il suo caffé preferito.

Amo questa progressione di pensieri tipica di quel momento della mattina in cui il tuo corpo, in chiara astinenza da caffeina, programma le azioni automaticamente, in sequenza, per essere sicura di non combinare disastri e/o ledere in qualche modo l’incolumità altrui.

 ripassando mentalmente la scaletta di cose che avrebbe dovuto fare per portare a termine la sua "missione"

E portare due caffè di Starbucks bollenti (si, adoro anche il fatto che siano ustionanti *.*) fino in redazione può ben essere definita una “missione”.

la porta era appena nascosta da un enorme mobile a cassettoni e dalla scrivania della segretaria, la quale non sembrava essere presente al momento, con grande sollievo della ragazza, che ringraziò mentalmente tutte quelle pubblicità sul sonno rigenerante di bellezza, che teneva la cara segretaria ancora impegnata, evidentemente.

Ahah…! xD Questa segretaria tutta di plastica me la immagino fin troppo bene, come ti escano certe idee geniali sulle cure di bellezza lo sai solo tu =D

Abbassando energicamente con il gomito la maniglia della porta, Erin sfoggiò il suo sorriso più entusiasta, già divertita da ciò che sarebbe successo.

Me la immagino perfettamente...(lo so, questo sì che è un commento utile!)

".. Hey, Platypus, indovina un po' chi ti ha portato il Frappucc-"

Platypus. No, dico, ma tu sei un genio, lo sai, sì? Platypus. Geniale, nient’altro da dire…what else am I supposed to say? Eh, ma insomma…
E quel Frappucc- con la linetta è perfetto. Perfetto. E io sono ripetitiva, lo so.


Si bloccò di colpo.

Sul suo viso, incredulità.
L'incomprensione della realtà, la confusione, il terrore, lo stupore; il caos.
Dipinto su quegl'occhi color ambra, grandi e spalancati.

Seduti davanti a lei, i Green Day.

Uno davanti all'altro; Tré più verso di lei, che copriva parzialmente Mike, seduto al centro, e in fondo, quasi sul lato opposto della stanza, Billie. La mente si rifiutava di capire, il cuore di battere; erano Loro. Non una foto, non un video clandestino su YouTube, non un poster, non il booklet di un CD. Non un sogno.

Erano 
Loro.

Già, Loro. E’ qualcosa di incredibile quella sensazione terribilmente, eppure meravigliosamente, ineluttabile, innegabile, dell’averceli lì. A portata. A pochi metri da te. E’ qualcosa di spaventoso e fuori dalla nostra comprensione, come se il cervello si rifiutasse di afferrare fino in fondo quell’idea. Di accettare che qualcosa di così speciale, inarrivabile, intoccabile, sia lì, a respirare la stessa tua aria. Avere la certezza, la consapevolezza, la terribile, perché sconcertante, consapevolezza di avere davanti ai tuoi occhi qualcosa che invece in quel momento è tangibile e meravigliosamente umano. Guardarli mentre parlano, suonano, cantano, o mentre compiono il più comune e banale dei gesti che per qualche strana ragione in quel momento appare quasi un miracolo.
E’ la rottura delle barriere, come se tra due dimensioni, completamente avulse l’una dall’altra, abituate, normalmente, a comunicare attraverso una mediazione: la carta lucida delle foto, lo schermo pallido e tremolante del computer, le cuffie dell’I-Pod, improvvisamente si aprisse una breccia, come se si squarciasse una sorta di “Velo di Maya”, come se la realtà si rivelasse pienamente in tutta la sua verità e bellezza. Come se ogni cosa prendesse corpo, vita, respiro. Come se loro prendessero corpo vita e respiro, uscendo, dalla pur meravigliosa, fantasia delle nostre menti.
Ecco, questo è uno dei motivi che renderà sempre speciale Bologna, ecco perché, dei tanti momenti, non scorderò mai quell’attimo in cui ho visto Trè sulla passerella, lì, davvero e mi sono resa conto…e ho capito…D’accordo, sto divagando, questa è un’altra storia.
Il nocciolo della questione era che tu sei riuscita a rendere un sensazione pressoché indescrivibile in poche righe. Ti adoro per questo.


E, in quel momento, mentre vedeva fondersi sul viso della caporedattrice stupore, vergogna, dispiacere e rabbia, capì tutto.
.. O forse non capì assolutamente niente.

Questa frase spezza in modo perfetto la tensione. Capire, una parola importante, si ha capito cosa stava succedendo, eppure, come poteva essere sicura di aver davvero capito, compreso nel profondo quello che era successo?
Di nuovo hai detto tutto questo in una frase…cosa ci vuoi fare, sei troppo brava! u_u


".. Sia benedetto Belzebù!"

Ahahhahhah!!!! XD Stupendo. Non posso dire altro…ho riso dieci minuti xD xD

Tré, in tutto il suo divertentissimo morbidume, le corse improvvisamente incontro agitando le mani al cielo, e, dopo essersi abbassato per annusare a turno i due bicchieri chiusi dalla copertura bianca, con aria solenne le strappò di mano il Frappuccino dalla mano sinistra.
"Mine. E comunque la prossima volta ci voglio anche la doppia panna." Puntualizzò, stringendo a sé il bicchiere.

“Divertentissimo morbidume” Dio, ecco chi è. Cos’è. Trè è un divertentissimo morbidume, è lui! Amo quest’espressione. La amo. Oh si.
Ce lo vedo troppo che annusa con fare esperto i bicchieri e poi quasi come un predato re dice “Mine!” Ahahahah! Sia benedetto Trè Cool, la doppia panna e tu che scrivi queste cose (:


Billie, sbilanciandosi all'indietro con la sedia, sorrise divertito, osservando per brevi momenti ora Erin, ora Alice.

Come lo immagino bene.

La porta si chiuse con un impercettibile clack, mentre, ancora con gli occhi puntati sul punto esatto dove Erin era stata fino a qualche attimo prima, Billie sorrise.

Questo gesto mi fa venire i brividi nella schiena. La mia testa frulla frenetica immaginando i suoi pensieri…

La punta di una delle due Converse rimbalzava risuonando appena, sordamente, sulla ringhiera; Erin abbassò la testa, stringendo gli occhi già chiusi, i pugni, le dita attorno a quella sigaretta che bruciava troppo velocemente tra le sue mani tremanti.

Il suo stomaco si torse, e tremò appena, le mani ora gelide, una convulsamente aggrappata alla scrostata ringhiera del balcone condominiale su cui si trovava, l'altra si sollevava ad avvicinare il piccolo schifo di nicotina alle labbra, che ne aspirarono avidamente il fumo.

Basta, non posso di nuovo dire che è perfetto. Però, lo è davvero. Ho in corpo ogni sua sensazione, come dentro di me, la percepisco. Così come mi sembra di sentire il rumore delle converse contro la ringhiera e di vedere le sue mani tremanti…e la sigaretta…

".. It sucks, doesn't it? Being lied to from the ones you love"

Ogni volta che leggo questo pezzo mi si stringe lo stomaco.
Quella frase è stupenda, terribilmente Billesca, un’espressione che avrebbe potuto tranquillamente dire lui, dietro di essa il gigantesco sottointeso del Being lied to from the ones you love, perché anche lui sa cosa vuol dire, sa quanto fa dannatamente schifo, quanto fa male, quanto fa sentire traditi, umiliati, inutili. Quanto bruci dentro, quanto corroda sapere di essere stati ingannati da qualcuno che ami. Anche se lei non lo sa, lui può davvero capirla, da essere umano a essere umano, da pari. Senza dimenticare quant’è più efficace la lingua “originale”. Insomma, sai quanto amo l’italiano, però quel “Being lied” intraducibile in italiano in modo letterale (“essere mentiti” è più turco che altro) rende molto di più l’idea. Perché quando qualcuno ti mente, subisci quell’azione, passivamente, è come se l’atto compiuto da colui che ha mentito ti sovrastasse e compisse l’azione. Mi sono spiegata? Era un po’ contorta come spiegazione…


.." Una voce, maschile, ruvida, calda, eppure non molto profonda. Improvvisa, un tono indefinito; a metà tra la comprensione, la compassione,

La voce. La sua voce. D’accordo non aprirò una parentesi su questo perché altrimenti non finisco più, inoltre, hai già detto tutto tu.

eppure un sorriso evidente tra quelle parole, caldo e compassionevole anche quello. Eppure, anche di profonda umanità.

Oh sì, hai centrato il punto, Billie sorride con gli occhi e con la voce, in un modo incredibilmente umano e sarcastico allo stesso tempo, come se ti stesse prendendo costantemente in giro eppure vedesse attraverso la tua stessa anima. Non so come faccia. Sarà una di quelle capacità precluse a noi poveri umani, I guess.

"Nascondere la verità è ancora menzongna? - Rispose dopo qualche attimo, ogni parola carica d'odio e rabbia. Rise appena, amaramente, tra sé e sé - .. Io lo chiamerei più un codardo tradimento." Erin chiuse gli occhi, sentendo ogni goccia della sua bruciante ira saturare di puro veleno la sua risposta, senza domandarsi alcunché o preoccuparsi del destinatario delle sue parole. Si trovò a stringere ancora più convulsamente i pungni, sentendo la sigaretta bruciarle appena, di solo calore, la pelle bianchissima dell'indice.

A parte la scrittura sublime di questo pezzo (“a parte” si fa per dire eh, fosse così facile!) io ti adoro, perché è questo mentire:  è un dannatissimo, codardo tradimento. Chi mente è sostanzialmente un codardo, no offence, ma obbiettivamente è qualcuno che non è in grado di affrontare una situazione, una reazione. Ne ha paura, per quanto i motivi possano essere “nobili” ( specificando che io non credo alle bugie “nobili”), è senza dubbio un codardo. Mi è piaciuta quella frase.

"Maybe betrayal is just a way to keep your own rage from destroying your love.. And yourself." Il sorriso nella voce più marcato, eppure disteso, soave, quel tono scuro, così semplicemente arreso alla vita.
Erin si bloccò, sentendo l'aria abbandonare il suo corpo in maniera così improvvisa da lasciarle il viso improvvisamente pallido, più di quanto già non lo fosse; un freddo addosso, improvviso, la gola bruciante, bloccata, la mente vuota.
Rage.. Love... Rage.. Love... Rage.. Love... Rage. Love.

Rage and love.

Quella voce.

Si girò di scatto.

Posso quasi sentire le sue rotelle che girano mentre il suo cervello processa le informazioni: la frase..la voce..le parole. Rage and Love. Già Erin, come si dice, in persona.

Si avvicinò lentamente ad Erin, che ancora lo fissava con i grandi occhi color ambra, mentre muoveva ogni passo, come se fosse allo stesso tempo il materializzarsi dei suoi pensieri più reconditi e una realtà discesa da un'altra dimensione. Eppure, in quello sguardo, non c'era adorazione, non c'era adulazione, non c'era falso desiderio di avvinghiarsi alla sua fama solo per il suo nome e la sua gloria mondana.
".. Cat got your tongue?" Rise appena, quando fu davanti a lei. La osservò a lungo; quei suoi capelli castani, ramati, che incorniciavano, lunghi, morbidi, quel viso bianchissimo e appena costellato di lentiggini marroncine, su cui spiccavano quei due occhi, grandi, appena allungati, quasi gialli in quei momenti in cui catturavano i raggi del freddo sole di Novembre.

Si sto citando tutto, è maniacale, I know. Ma è tutta colpa tua, è tutto così bello!
E quanto me lo vedo che con un sorriso tra l’impertinente e il divertito, le dice “Il gatto ti ha morso la lingua?”. Dio santo, ti rendi conto di quanto è azzeccata per lui questa frase? E’ sua.


 Fece spallucce, mentalmente affogando nel suo stesso battito del cuore, impazzito, nel tentativo di riacquistare la voce che sapeva l'avrebbe tradita, tremante.

"Immagino non sia una roba da tutti i giorni incontrare l'uomo che ha dato voce alla tua vita".

Non "una celebrità", non "il mio idolo".

Billie si era sentito chiamare in tutti i modi possibili, dallo schifoso venduto al dio disceso in terra, dallo sfigato a rockstar, e forse neanche quell'espressione, in qualche modo, era stata del tutto nuova. Eppure, era stato il tono di disarmante sincerità, quasi resa incondizionata. Lo aveva guardato negli occhi, nei brevissimi attimi in cui aveva pronunciato quelle parole, ed era riuscito a guardare ben oltre il loro semplice e letterale significato.
Questa mi rifiuto di commentarla, è troppo bella. u.ù
 Billie sorrise appena, poi sfilò le mani dalle tasche, prendendo la mano sinistra di Erin nella sua, e le sfilò dalle dita quello che ormai era praticamente un mozzicone; lo avvicinò alle labbra, rubando un'ultima boccata, prima di spegnerlo sulla ringhiera e lanciarlo in un vaso pieno di erbacce che giaceva dimenticato qualche metro più in là.

Io me la sono sognata questa scena, nel vero senso della parola. Mi ha fatto emozionare tantissimo cosa vuoi che ti dica, sospiro come un’idiota a leggerla. Mi piace da impazzire. (Mmm…impazzire, a proposito! xD)

".. Billie Joe Armstrong, molto piacere." 

Già, probabilmente, sarebbe stato meno strano sentirsi dire “Piacere, sono Santa Claus”

Le porgeva la mano, con quelle labbra increspate impercettibilmente in un'espressione indecifrabile che aveva qualcosa di profondamente buono, eppure di divertito da tutta la situazione.

Chiamata altrimenti “tipica faccia da Billie” o “faccia Billesca”.
Si sei fantastica, non c’è dubbio, solo tu potevi riuscire a descriverlo così bene…grazie.


Per poi chiedersi cosa cazzo centrasse la cortesia in presenza di Billie Joe Armstrong.

In effetti xD
E qua mi viene in mente la faccia che fa Trè subito dopo che Billie, in Bullet in a Bible, dice : “Actually my name is asshole” come a dire “eh…in effetti” XDXD


".. Hey, mica mordo" rise appena

Bravo, la fa facile lui. Tzè!

Odiava le presentazioni formali, le presentazioni dettate dal galateo, gli sapevano di falso, tipo "Hey, piacere, sono un miliardario che ha fatto strada grazie alla depressione e rabbia adolescenziali"; eppure qualcosa lo aveva spinto a presentarsi con una semplice stretta di mano; una maniera per togliere quella ragazza dall'impaccio, un modo per presentarsi per ciò che era, prima ancora di essere celebrità, rockstar, cantautore o padre: un uomo. Uomo comune, uomo come tanti altri.

Di nuovo mi avvalgo della facoltà di non commentare per la troppa perfezione del succitato insieme di frasi.

Alice sapeva tutto. Sapeva cosa sarebbe successo, eppure non ha fatto nulla. Non ha mosso un dito.. E le avevo anche portato il caffè, cazzo. Un fottuto caffè, non ho riavuto neanche quello. Ma certo, fai pure. Compro un caffè per la mia fottutissima migliore amica che fa le cose alle mie spalle, che cazzo importa. Tanto hanno da ridire pure gli altri, ci commenta chiunque. Ti fregano il caffé e ti fregano tutti.. E hanno pure da ridire..

Povera ragazza, neanche il caffè, quanta solidarietà nei suoi confronti, in tutto quel turbinio di emozioni ha anche saltato la colazione! Scherzi a parte, pensiero molto bello e azzeccatissimo per gli sviluppi futuri.

Oh.

"Aspetta un attimo.. Cosa cazzo.. - Gli occhi si stringono, già venati di sofferente incredulità. - .. L'occhio nero.. Come facevi a..?" Caduta. La voce, il corpo. Cedettero come cosa sola, le spalle, il tono spezzato della voce, ora strozzata, rantolo nella gola stretta bisognosa più che mai d'aria.
Can't you see the evidence when you're looking for it?
E lo sguardo di Billie era più che mai evidente. Era chiaro, trasparente, quasi ingenuo, confuso. Poteva quasi scorgervi i ricordi, il pensiero che si formulava nella sua mente, dietro a quella fronte corrucciata, che sembrava urlarle contro; non lo aveva forse capito? Non era forse ovvio? Lui era stato lì prima ancora di quell'intervista. Era stato lì, forse chissà quante altre volte, e Alice le aveva tenuto nascosto tutto, ogni cosa.
Come aveva fatto ad essere così cieca?
Erin alzò di nuovo lo sguardo, gli occhi grandi ed increduli ad incontrare le iridi verdi del frontman, appena socchiuse le palpebre dal sole ormai freddo; lo sguardo penetrante, interrogativo, sincero. Un pugno allo stomaco, improvviso.
Molto, molto, molto, meglio ragazza. Bellissimo, centratissimo, azzeccato. Mi piace tanto. Degno del resto (:
D'improvviso, l'intero corpo della ragazza fu bruscamente strattonato indietro, trattenuto dalla ferma mano dell'uomo. La stretta sul polso ferma, eppure non dolorosa, seppure Erin opponesse forte resistenza.
Il suo viso si girò improvvisamente, con rabbia, verso di lui, i suoi occhi puntati sui suoi con accusa e poche, furenti tracce d'incredulità.
Come si era permesso?
Ed è questo ciò che capì Billie appena un momento dopo, quando lesse con chiarezza nei suoi occhi una ferita dolorosa e forse non così nuova. Come un bambino che si accorge della verità, dopo una menzogna durata anni. Hey, ragazzino, tuo padre è morto. Che ci vuoi fare?
Tradita. Ecco tutto ciò che si leggeva nei suoi occhi. Uno sguardo perso, tradito, abbandonato.
Cosa aveva a che fare lui con tutto ciò?


"Dove stai andando?" Domanda sincera, candida nel tono, nello sguardo; un bambino anche lui, nel suo domandare. Aspetta. Dove stai andando? Perché non rimani?
Uno strattone, e la presa si fece inconsciamente più dura.
"Cos'è, adesso vuoi cantarmi una canzone sul tradimento, tanto per dire che ne sai più di me?" Rabbia pura, diretta tra labbra strette e sguardo gelidamente rabbioso, amareggiato, ora rabbioso, ora deluso.
Billie lasciò immediatamente la presa.
Cos'era stato, tra quelle parole? Un senso di smarrimento, di dolore improvviso. E aveva fatto male.
La osservò scappare via, le dita ancora incurvate e il braccio proteso, forse sentendo ancora sulla propria il fantasma della pelle della ragazza, improvvisamente bollente, improvvisamente troppo da sopportare.

Bello, mi piace tantissimo, il gesto, i pensieri di lui, l’indignazione di lei, la rabbia, il tradimento, il desiderio bruciante, pulsante, di scappare, di fuggire, davvero di lasciarsi tutto alle spalle, anche lui. Anche lui, perché è troppo in quel momento, troppo da sopportare, da vivere, troppo da accettare.
L’immagine del bambino, dell’inconscia, ingenua volontà di trattenerla, è di una delicatezza e di un efficacia tali da lasciarmi senza fiato.


 E davvero credeva di poterlo trattare così, come se niente fosse, come se volesse insultare il primo idiota che si sarebbe posto come ostacolo tra lei e la sua rabbia da sfogare?
L'aveva spodestato con due gesti qualche giorno precedente, due parole in quei pochi momenti. L'aveva spodestato, tirato giù dalla sua nuvoletta di gloria e fama eterna ed internazionale, l'aveva trattato come avrebbe trattato chiunque, lo aveva reso fastidiosamente chiunque.

Il divario e il dilemma del voler essere trattato come chiunque e il venire effettivamente trattato come tale.

Chi diamine era quella ragazza? 

Domanda fondamentale per il seguito, germe della curiosità e seme di ciò che si svilupperà da questo episodio.
E come non aggiungere un “ta na na na. Ta na na na” in note basse e cupe in stile horror?


Bene in attesa del prossimo episodio e già in trepidante attesa, un grazie enorme per le parole che ci regali, per le emozioni che susciti e per l’ispirazione che mi dai.
Thank you.

P.s.
Eleggo questo mio capitolo a mio preferito, ever.

Nuovo recensore
26/04/11, ore 22:03

Ce l'ho fatta! Eccomi! Come scegliere giorno migliore di questo? Tanti auguri mia piccola Puscetts! Spero che tu abbia passato una bella giornata, o almeno sempre meglio di come se la passano Mike e Billie in questo "nuovo" capitolo! :P E dico 'nuovo' perchè non l'avevo ancora commentato.. U__U
A proposito di questo mi scuso tantissimo :( davvero non ho mai avuto insieme il tempo e la testa per leggere bene e recensire bene.. E ormai mi sento uno schifo a dirti che è colpa della scuola, penserai che ho poca inventiva perchè uso sempre la stessa scusa.. Confido nel fatto che mi perdonerai, soprattutto perchè nel giorno del proprio compleanno si è più buoni! :D
Ma arriviamo al dunque: uno spettacolo questa prima persona narrante!! Mi piace Mike, mi piace come si senta perso senza Billie, come non si senta più all'altezza dei bisogni dell'amico, mi piace come dimostra di tenerci comunque (naturalmente) a tutti i costi, chiudendo la chiamata e correndo a prendere la macchina.
Non so se te l'avevo già detto, ma vorrei anche specificare che amo questo tuo particolare di inserire piccoli spunti, piccoli indizi che riportano alle loro canzoni o ai Green Day in generale: "In the space that's in between insane and insecure", East 12th street e il finale, un fantastico finale, perfetto, che lascia quel giusto sapore in bocca, una reminescenza, qualcosa di già sentito.. Christian sarà un nuovo personaggio o semplicemente l'immagine riflessa di un Billie non ancora del tutto perduto?
Bene, e con questa domanda ho concluso. U_U
Inutile dire che stupisci SEMPRE. E dico SEMPRE, ma ti devo fare un piccolo appunto.. U________U IO VOLEVO L'INCONTRO, IL PRIMO BACIO E TANTE ROSE-E-FIORI TRA I DUE PICCIONCELLI!! :P
Ovviamente questo è un piccolo modo per dirti che sono molto curiosa di come si svilupperà questa storiella (chiamarla storiella non le rende dignità..)!
Perdonami tutti gli errori grammaticali, ma sono un po' stanca perchè oggi mi sono scervellata per la tesina e ora non me la sento di rileggere quello che ho scritto.. xD


Ti voglio bene Puscetts. Scusami per questa mia lunghissima assenza.

Recensore Junior
13/03/11, ore 22:30

Eccomi, Em. Here I am, finally here I am. Davvero, scusami per l'immenso ed obbrobrioso ritardo. Ti avevo promesso che avrei letto e recensito appena avessi avuto "a little spare time", ricordi? Beh, sappi che non ho dimenticato la promessa e, ti sembrerà paradossale, ma l'ho mantenuta. Nel senso che fino ad ora non ero ancora riuscita ad avere quel "little spare time" sufficiente per leggere e recensire. Ma ora ce l'ho fatta, sempre che il PC non si disconnetta improvvisamente annullando tutto. Bene, ho mantenuto l'intenzione di cui ti avevo informato 2 ore fa circa, puoi iniziare con la statua (just kidding).

Ma passiamo a cose più serie, và. xD
Il Capitolo.
I miei complimenti ormai sono scontati, nel senso che non ho ancora (per fortuna) trovato motivo di non rinnovarteli *w*

Ma qui mi hai stupito nuovamente: ce l'hai fatta ad usare egregiamente anche la prima persona. E pure il tempo presente. Good job, girl :D
Seriamente, trovo davvero azzeccata questa scelta, perché in tal modo sei riuscita a comunicare in un modo davvero diretto ed efficace tutto ciò che passava nella testa di Mike, i suoi pensieri, così, senza troppi fronzoli, diretti, immediati. Quasi una sorta di intromissione nella sua testa, di partecipazione alla sua ansia, alla sua angoscia, alle sue incertezze, ai suoi timori, alla sua decisione. Davvero, complimenti...

(E ora sorge un piccolo dubbio. Ovvero: quando qualche mese fa mi chiedesti come facevo ad usare la prima persona in maniera efficace nel mio Sclero Mentale Formato Famiglia, già ti balenava in testa l'idea di tentare ad utilizzarla anche tu per questo capitolo?)


Anyway... Mi fa piacere che tu reputi che io riesca a centrare i punti della tua Fic, a leggere tra le righe e darne una giusta interpretazione, etc.. (cosa che anche tu fai egregiamente, tra parentesi xD)... Beh, spero di non sbagliarmi nemmeno questa volta xD Beh, nel caso correggimi pure ;)


<< Sai, credo di aver capito dove vanno tutte le anatre del lago, Mike. Quando gela il lago, lì. >>
E, nonostante tutto, leggendo quella frase non ho potuto fare a meno che sorridere tra me e me. Holden.
Sì, per un attimo mi è anche parso di vedere, o meglio sentire, la voce di Holden mischiarsi a quella di Billie. I problemi di Holden mischiarsi a quelli di Billie. Le insicurezze, le angosce, i timori, le domande di Holden mischiarsi a quelli di Billie. La schiettezza di Holden mischiarsi a quella di Billie… E così via.
Sai, anche a me aveva colpito quel punto, quella domanda di Holden che pareva così idiota al taxista a cui lo domandò, ma non a me. Una domanda dall'apparenza banale, ingenua, che dietro di sé nasconde molto altro, nonché una mente ancora integra, non condizionata dai pregiudizi comuni e cose del genere...
Insomma, non sto a dilungarmi se no finirei domattina se dovessi parlare anche di questo... Fatto sta che, davvero, ho apprezzato il riferimento. :)

<< In the space that's in between insane and insecure >> Ride sguaiatamente; posso sentire ogni rantolo spezzato dietro i suoi respiri, mi si accappona la pelle. Chiudo gli occhi, respiro a fondo. Se fosse possibile, brancolo in un buio ancora più fitto.
Ha un ché di inquietante, questo passaggio. Trasuda da tutti i pori l'essenza di questo spazio "that's in between insane and insecure"... E la risata sguaiata non fa che aumentare questa sensazione... Che pare voglia tentare di nascondere l'inquietudine, l'"insanità", l'insicurezza, e i terribili fantasmi che affliggono Billie...
Come non capire Mike? In una situazione del genere, le sue reazioni sono più che comprensibili.
Ed è comprensibile anche la sua difficoltà a trovare le parole giuste. Può essere molto più difficile di quanto possa sembrare, davvero.
Soprattutto se spesso hai già "difficoltà a sentirti pienamente a tuo agio tra gli estranei, senza la mediazione del tuo quattrocorde."... Ah, quanto è comprensibile..
E Mike che si rimprovera di non essere stato capace di comprendere Billie, di vedere dietro al suo dolore e alla sua angoscia, quell'"altra sera"..
E poi, le domande a raffica di Billie. Domande al limite della paranoia.. E domande che han paura di essere formulate o ricevere una risposta, perché evocano fantasmi che arrecano troppo dolore per essere tollerati...

<< Mike, no.. No, aspetta. Mike, fermo! - Ora c'è la paura, il panico nella sua voce. Troppe ombre? - Mike, non venire.. Non c'è niente qui. .. Non c'è niente. - Un lungo, interminabile silenzio, scandito dai respiri ovattati di entrambi. - Neanch'io. >>
Madonna, qui ha davvero dell'inquietante... Trasuda pessimismo ed estraneità da tutti i pori. Trasuda solitudine, trasuda vana ricerca di sé stessi. Trasuda l'essersi arresi troppo presto, l'essersi lasciati andare prima che sia veramente tutto perduto, che sia finita...
Beh, Mike deve averlo capito.
E ora sta arrivando...
Beh, speriamo bene.
Vai, Mike! (;D)

Come al solito mi sto dilungando, forse troppo, ma questo sta a te giudicarlo, mi sa xD.
Anyway, prima di finire questa recensione (la cui lunghezza spero faccia perdonare l'abnorme ritardo ç_ç), volevo aggiungere un'ultima cosa (o forse è meglio dire due): il mio apprezzamento anche per l'inizio e la fine di questo capitolo. Davvero, li ritengo parecchio significativi ed incisivi.
L'inizio, quella riflessione sull'essere veramente soli. Sì, è incisiva, davvero. E fin da subito ti catapulta all'interno dell'intrico di pensieri timori e angosce di Mike in maniera efficace...
E poi, la conclusione:
" Non sei perduto, Christian.
Non ancora "

"It's not over till you're underground... It's not over before it's too late"... Lo so, ho commentato con una citazione. Dici che vale? Vabbè, facciamo finta di sì. Beh, Billie, l'hai detto anche tu. Non puoi mollare tutto così. No. Non è ancora troppo tardi. Non è ancora tutto perduto. Puoi ancora ritrovarti. Mike ha ragione.

Beh, ti lascio ora... Se non ho capito male non dovrò aspettare molto per il prossimo capitolo, no? *_* Beh, io comunque ti dico che l'aspetto con ansia e non vedo l'ora di poterlo leggere e saziare la curiosità! ;) E, tra parentesi, spero di poterlo leggere e commentare prima di quanto non sia riuscita a fare con questo (sQQuola, salute, impegni, mondo, etc, permettendo, ovviamente xD) ! ;D

See you soon, Darlin'..
W/ love
Ema.


P.S.: Uhm, sì, dato che hai riconosciuto l'errore e tutto, e dispiace un botto anche a me (non immagini quanto, ci speravo davvero di riuscire a rivederti quando sono scesa a Roma), penso di poterti perdonare...quindi, se vieni qui su a Milano (*_*) vedrò di farmi trovare (ovviamente non dirmelo al momento stesso che sei qui se no potrebbe essere difficile xD)... ^^"

P.P.S: come non detto, è partita la connessione... ._." Speriamo torni presto e mi faccia inviare! [Meno male che 'sta volta mi ero premunita e avevo precedentemente salvato il commento in un file di testo! ;) ]

P.P.P.S.: giuro che è l'ultimo. E spero che questa volta finalmente la connessione mi faccia inviare e tra lei e il codice HTML non si mangino qualche parte... ;D
A presto, carissima *w*
(Recensione modificata il 13/03/2011 - 10:40 pm)

Recensore Junior
17/02/11, ore 19:26

Hey ciao!
Innanzi tutto ti chiedo scusa per l'attesa: non mi sono affatto dimenticata di questa storia, anzi, l'ho letta praticamente appena l'hai postata, però in questo periodo la scuola mi sta massacrando ed è stato difficile trovare un attimino libero per poterti recensire... e ora che posso respirare un secondo ne approfitto (:
Che dire... è fantastico.
E' uno di quei capitoli così pregnanti che ti catapultano dritto all'interno della storia e ti danno l'impressione di sentire quello che i personaggi sentono, di provare la stessa loro angoscia, i loro stessi timori.
Ancora una volta ti faccio i miei complimenti più grandi, perchè non è da tutti scrivere cose del genere, davvero.
Bravissima.

Recensore Junior
09/02/11, ore 20:36

Bella, bella, bella.
E' nuovo per me il fatto che Adie tradisca Billie e non il contrario. La sensazione che mi da questo inizio è quello di una storia diversa. Non una delle solite scritte da dodicenni in calore che scrivono del loro sogno erotico ( ergo : Billie Joe molla la sua moglie e madre dei suoi figli per scoparsi e poi dichiarere amore eterno e incondizionato ad una semisconosciuta qualunque, ergo l'autrice della FF).
Che altro? Secondo me dovresti continuarla. Ti metto tra le seguite e recensirò un eventuale proseguo.
Baci, T.
PS
Se ti va dai un'occhiatina al mio scarabocchio; non sui GD, mi scuso.
http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=618535&i=1 (non riesco a linkare! Comunque è Originali>Romantico e il titolo è Mimì Figlia di Nessuno.)

Recensore Junior
09/02/11, ore 20:23

letti tutti i 14 capitoli ora*_*

Recensore Junior
06/12/10, ore 17:19

Eccomieccomieccomi! *pant pant*
Finalmente, sono riuscita a ritagliarmi "a little spare time to read -well, to finish readin' u.ù- your Fic"... E quindi, come promesso, eccomi qui! =)

In primis... te lo ripeto: Darlin', sai che con quella tua fottuta distrazione hai per un attimo fatto crollare il castello di carta che mi ero costruita?!? Ti rendi conto che, leggendo Alice e Erin nella stessa parte riferite alla stessa persona, mi hai causato un'espressione molto alla *WTF??!!?? o.O* - ovvero qualcosa del tipo: shockata sbigottita e confusa-? E che per un attimo ho dubitato della mia vista, nonché delle mie facoltà mentali già provate dal terribile mix "mate-latino-chimica" appena terminato? Anche se andando avanti nella lettura iniziavo a sospettare che fosse stata solo una distrazione, ed Erin e Alice erano rimaste le due migliori amiche or something like that, e non si erano fuse insieme o roba del genere (*si illude invano che dicendolo in italiano non faccia una ripetizione xD*)...però finché non ho avuto la tua conferma, quel dubbio continuava a "rodermi", y'know?! xD
Vabbè, a parte questo....

Penso che ciò che sto per scrivere tu lo sappia già xD Ovvero che, anche questa volta, non posso che rinnovarti i miei complimenti! *w*
E, beh, come ti ho già detto, sappi che stimo Erin alla massima potenza! ahahah ;D

Ora, sperando che riesca a continuare a scrivere prima che salti Internet o il PC si impalli l'ennesima volta annullando tutto ciò che ho scritto -.-".... vediamo di produrre una recensione degna di tal nome ;D
Well... Inizio dicendo che quoto con tutto ciò che hanno scritto Malakite e ShopaHolic... e non è SOLO un modo per impiegare meno tempo a recensire (in quanto il PC minaccia di impallarsi di nuovo e non voglio riscrivere tutto daccapo ancora una volta >.< .. e i compiti son lì pronti a chiamarmi.. ._.)... ma anche perché penso che abbiano detto ciò che c'era da dire, mi abbiano quasi rubato le parole di bocca and so I'm kinda lost for words xD...

Ho adorato i ragionamenti di Billie, seriamente, tutti i dubbi, etc... e, beh, come ha detto anche Ary (ShopaHolic) "
Mi ha incuriosita molto il personaggio di Billie, sì. Mi ha incuriosita quando ha chiesto cosa fosse Suburbia, ma ancora di più mi ha incuriosita quando, fuori dalla reazione, si è bloccato improvvisamente mentre era già sul punto di raggiungere la ragazza. [...]" e ora non mi metto qui a ricpiare tutto, ovviamente xD.
Cos'è "Suburbia" per noi. Sembra facile a dirsi. Nothing and everything. Come hai detto tu, Home. Our Broken Home... Where our heatrs beat the same.. Where our hearts TRY to beat the same pace... It's the story of our life, the RAGE & LOVE... Qualcosa di indescrivibile a parole...

E poi, la sua reazione, il suo blocco. Il suo chiedersi chi diavolo è lui, per poter entrare così nella vita altrui. Il suo chiedersi cosa potrebbe importare a quella ragazza del suo parere.
E, tornando a quotare Ary (l'ho detto che m'ha rubato le parole u.ù): "Trovo che la riflessione che ha fatto in quel momento sia meravigliosa, davvero. E' normale che, per noi fan, Billie Joe Armstrong -e qualsiasi altra celebrità vista dagli occhi dei propri ammiratori- sia sinonimo di divinità, eroe, quasi un padre, ma probabilmente le cose cambiano se invertiamo il punto di vista. E con questo non intendo tanto cosa siamo noi per i nostri idoli, ma cosa i nostri idoli pensano che siano per noi. Non so se sono riuscita a spiegare bene quello che intendevo °° "...

E altra ladra di parole è anche la Ire (Malakite)... (mi scuso ancora per questo "plagio" o "esagerato mix di citazioni" xD): "[...] Billie l'ha conosciuta, la nostra Erin, senza neanche parlare, inseguendola con lo sguardo da lontano, si è reso conto di quanto fossero simili loro due, o almeno di quanto fossero simili lei e il Billie Joe di quindici anni prima, quello che lottava, quello che *nonostante tutto* lottava ancora per cambiare il mondo. [...]" . Ecco, pure lei ha centrato il punto. Ora potrrei mettermi a ribadire grossomodo quello che ha detto nella sua recensione, ma non m isembra il caso di annoiarti ulteriormente xD... Beh, comunque, concordo in pieno anche sul fatto che, sotto sotto, Billie non è cambiato... è solo che la sua parte che *combatte*, è sempre lo stesso di quando era ragazzino, forse un po' maturato, ma sotto sotto quella parte è ancora in lui... Solo nascosta sotto la coltre del Mito, dell'essere Famoso...
"In fondo, chi era? Cos'era?
Who the hell do you think y'are?"

E beh, però, con tutti quei suoi dubbi che ho detto un po' di righe sopra, direi che potrebbe essere un primo passo per far riemergere quella parte di lui...
Come ha detto Malakite, beh, BJ ha bisogno di sentirsi un po' insignificante, uno come tanti, e non necessariamente una sorta di Idolo... Ed Erin con la sua sigaretta tremante e la sua bici mezza saccagnata, beh, non fa che dare una mano! xD
"Combatteva. Lei, combatteva.
E, mentre la guardava allontanarsi su quella malridotta bici, una fuggitiva da quell'ombra di conformismo e false ideologie, non poteva che avere una sola certezza, nella sua mente.
Nonostante tutto, lei combatteva.
E lui avrebbe di nuovo imparato a fare lo stesso."
Beh, questo punto riassume grossomodo ciò che ho detto prima xD

Anyway, sappi che m'è piaciuto davvero moltissimo il punto in cui il dipendente irrompe nella sala, e si viene catapultati fuori assieme ad Alice, con un Erin dal labbro sanguinante, con un'aria di sfida e profondo sdegno per l'omertà che la circonda, il suo "discorso" su "quel fottuto cane," che "ha truccato le elezioni, si è comprato il voto di tutti quei degenerati degli americani.." e sul fatto che loro non possono non dire nulla, e soprattutto dar ragione ad uno così! Dio, quanto le avrei dato ragione! Alice, come direttrice, deve essere più diplomatica, non può, come dice lei, "save Erin's sorry ass no longer", se continua così, nonostante la sua bravura... ma ciò non toglie che Ree abbia assolutamente ragione!
Se ci fossi stata io al posto di BJ, per strada, mi sarei andata a conglatulare ...ok, basta boiate, qui sto degenerando fin troppo xD

An, e per finire...
" ".. Io la stimo, sa'?" Proferì, decisa, dopo essersi osservata le mani tremanti abbastanza a lungo, sperando in un'improvviso gesto di nobiltà da parte della propria dipendente, per aiutarla in quella situazione che sembrava uscita da un romanzo rosa di Nicholas Sparks. .. Non che ne avesse mai letti. Tuttavia, la donna era già uscita, intuendo forse dove la conversazione potesse andare a parare.
Billie sgranò appena gli occhi, poi sorridendo appena. "E io vorrei avere il numero del suo parrucchiere." esordì, con estrema serietà, forse non del tutto convinto che il suo fosse solamente un tentativo di alleggerire la situazione.
"
Questo punto mi ha fatto scoppiare a ridere probabilmente peggio della stessa Alice! xD
E, beh, che BJ non ami troppo i "titoli onorifici", è un dato di fatto *almeno, credo xD*...

Ok, questa è DAVVERO l'ultima cosa... anche se forse è superflua e l'avrai sicuramente già capito.. ma ci tenevo ad esplictarlo: l' "incontro" (che poi incontro vero e proprio non è) tre Billie ed Erin, l'originalità, eccetera.. beh, sorprendente, ed indubbiamente stupendo ed azzeccato, completamente all'altezza della tua Storia... *w*

Ok, senza quasi rendermene pienamente conto, ho scritto il solito "papiro".. Beh, spero tu ne sia soddisfatta u.ù *w*
Sempre sperando che ora il PC non trovi errori strani e mi faccia postare...
See ya soon, Darlin' (virtualmente e NON, dato che tra meno di un mese al 99,9999999999% sarò a Roma, in quell'hotel che ti ringrazio ancora di avermi consigliato, che sta pure abbastanza vicino a casa tua *ç*)
Rage 'n' Love
Ema.