Recensioni per
Fairytales Don't Exist
di innerain

Questa storia ha ottenuto 96 recensioni.
Positive : 96
Neutre o critiche: 0


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Recensore Junior
27/11/10, ore 12:56

Ciao (:
Innanzi tutto ti ringrazio per i complienti riguardo "No, Billie Joe. Grazie a te.", sono sincera quando dico che non mi sarei mai aspettata riscontri così positivi, e che ancora oggi non riesco a capire come sia stato possibile. (:
E, a proposito di complimenti, quelli che ho fatto io a te sono più che meritati, perchè hai uno stile così particolare e denso di significati che mi lascia a bocca aperta in ogni capitolo.
Per quel che riguarda questo capitolo posso solo dirti che, proprio come avevo immaginato, non hai affatto smentito tutto ciò che ho detto di questa storia nella recensione all'ultimo capitolo.
Mi ha incuriosita molto il personaggio di Billie, sì. Mi ha incuriosita quando ha chiesto cosa fosse Suburbia, ma ancora di più mi ha incuriosita quando, fuori dalla reazione, si è bloccato improvvisamente mentre era già sul punto di raggiungere la ragazza. Trovo che la riflessione che ha fatto in quel momento sia meravigliosa, davvero. E' normale che, per noi fan, Billie Joe Armstrong -e qualsiasi altra celebrità vista dagli occhi dei propri ammiratori- sia sinonimo di divinità, eroe, quasi un padre, ma probabilmente le cose cambiano se invertiamo il punto di vista. E con questo non intendo tanto cosa siamo noi per i nostri idoli, ma cosa i nostri idoli pensano che siano per noi.
Non so se sono riuscita a spiegare bene quello che intendevo °°
Ad ogni modo, ti faccio i miei complimenti per questo capitolo, per i fantastici pensieri di Billie, e per il carattere davvero unico di Erin.
Spero che riuscirai ad aggiornare presto.
Baci (:

Nuovo recensore
24/11/10, ore 13:23

Eccomi eccomi eccomiii!! Accidenti a me che ci metto sempre un giorno prima di recensire! Allora allora, che dire? Eccoli che si sono conosciuti, anzi, che Billie l'ha conosciuta, la nostra Erin, senza neanche parlare, inseguendola con lo sguardo da lontano, si è reso conto di quanto fossero simili loro due, o almeno di quanto fossero simili lei e il Billie Joe di quindici anni prima, quello che lottava, quello che *nonostante tutto* lottava ancora per cambiare il mondo. Forse questo signor Armstrong è un po' arrugginito e ha bisogno di ricordarsi di com'era una volta, lui non è cambiato, è solo che quella vecchia parte di lui si è un po' nascosta nell'ombra del grande mito che è diventato. Allora l'unica cosa che serve, anzi, l'unica persona che serve è Erin, che gli faccia ricordare che anche lui è un comune mortale, che è della stessa grandezza di qualsiasi altro uomo sulla terra. Penso che, in un certo senso, questo Billie Joe abbia il bisogno di sentirsi piccolo e insignificante, ed Erin ci sta riuscendo nel modo giusto, facendogli capire che combattere è tutto quello che rimane da fare, anche per un uomo come lui. Ochei, forse sto degenerando..
Penso solo che non ci sarebbe potuto essere un incontro migliore, tra i due, che infondo ancora non si sono neanche parlati, guardati negli occhi. Mi hai proprio sorpresa con questo capitolo, sai immaginavo il solito incontro 'per caso', un po' banalotto, e invece cacchiarola me lo dovevo aspettare da una come te, quest'originalità. Mi è proprio piaciuta! Sì sì!

Avrei voluto scriverti qualcosa di più, sviluppare meglio i miei pensieri su queste due anime così materialmente opposte e così interiormente simili, purtoppo ho intorno a me persone un po' diversamente umili e diversamente altruiste, per le quali mi ritrovo sempre nella caccah! Traduzione = devo studiare e voglio una vacanzaaa ç__ç

Continua così Puscetts, inutile dirti che sono sempre 'Bubiii', scusa se non ti ho avvertita di questo cambiamente, ma 'malakite' mi piaceva troppo come nome *WW* è ovvio che mi piace essere meglio conosciuta come 'Puscia' (yeee! :D)
Perdona vari errori ortografici/grammaticali.
Ci vediamo mia cara, no aspetta, 'ci vediamo?', ma come facciamo?? Rettifico: ci sentiamo! :)

Nuovo recensore
24/10/10, ore 13:27

 wow, sono davvero senza parole!
adoro questo capitolo! è denso e ricco di emozioni.
ho ancora i brividi.
mi aspetto una marea di altre belle cose nei prossimi. appena li finisco, commento tutto, promise.
intanto: figo, ragazza! mi piace! **
cerere

Nuovo recensore
17/10/10, ore 17:01

Ciao carissima, eccomi qua! Scusa se non ti ho risposto su facebook, ma in questo periodo il mio computer fa i capricci. Scusa anche se ti ho fatto aspettare un po' per questa recensione, credimi vorrei davvero riuscire a commentare ogni tuo capitolo perché li adoro e adoro il modo in cui scrivi, ma per una ragione o per l'altra non riesco mai a farlo - riesco a malapena a pubblicare i capitoli delle mie storie. 
Ma passiamo alla recensione: ho subito amato la prima parte del capitolo; non ricordo se te l'ho già detto ma tu riesci ad imprimere una forza impressionabile nelle parole, tanto più che nella mia mente da cinefila si era già creata come la scena di un film, ma è anche perché nel modo in cui lo narri sembra davvero un film! Sono le parole, che prendono vita autonomamente e acquisiscono forma. Anche il modo in cui esprimi i pensieri di Billie... non so bene come spiegarmi, mi trasmette una sensazione remota, mi suscita quelli che io definisco "ricordi di una vita mai vissuta", ma non ti preoccupare, queste sono le mie riflessioni, illogiche per qualunque altro essere vivente. 
Adoro il modo in cui rappresenti Billie, un essere talmente solo, interiormente, afflitto dal dramma di una serie di eventi, con quell'aria malinconica che... sì... mi ricorda molto me stessa. 
Che altro dirti... hai molto talento, ma in realtà mi piacerebbe capire a fondo che persona sei, se sei il mio stesso genere di artista, se invece sei diversa... perché, quando leggo qualcosa che mi piace molto, mi interessa sempre sapere chi è che si nasconde dietro quelle parole, e anche leggendo ciò che hai scritto sul tuo profilo qui su EFP... non so, mi hai intrigato. 
Credo di avere finito, per adesso. Complimentissimi e ti mando un bacio, ciao!

Recensore Junior
04/10/10, ore 12:57

Here I am.
Sì, finalmente ce l’ho fatta a riportarmi in pari, e finalmente sembra che codesto mio pc pazzoide abbia raggiunto un accordo con la sottoscritta per cui dovrebbe fare il “bravo ragazzo” mentre recensisco.
Beh, te l’ho già detto ieri su Facebook, ma te lo ripeto anche qui, darlin’, giusto perché ciò si possa imprimere nella tua memoria xD: leggere la tua fic non è stato affatto palloso u.ù. No, no, no, no, no, a s s o l u t a m e n t e no! xD. Anche perché è scritta davvero bene,m anzi divinamente, credimi, non ce ne sono molte scritte così bene. E poi la trama ti prende, ti risucchia in un dannatissimo tornado che cattura i tuoi occhi sullo schermo per tutta la durata della narrazione. E poi mi ha piacevolmente distratto dal dolore alla gamba, che è un altro aspetto più che positivo xD. Quindi, in conclusione, non pesa più di tanto (a parte il “caz*o speriamo di riuscire a portarmi in pari e recensire prima che aggiorni ancora xD” o il “ma sto dannato pc si decide a disimballarsi e farmi continuare a leggere o no?”) doversi leggere i capitoli rimasti indietro per arrivare all'ultimo...
Bene, cercando di non ripetere cose che ti ho già detto ieri on Feisbuk… e cercando di mettere insieme una recensione degna della tua Fic… Ok, posso farcela xD.
Cavolo, era dal capitolo 8 che non ero più riuscita a recensire! O.O anche se, in realtà, avevo letto fino a tre quarti del decimo (che però ho riletto in quanto ho ritenuto fosse meglio rileggerlo nell’insieme piuttosto che solo qualche riga finale per la quale avrei sicuramente avuto bisogno per una migliore comprensione di tornare a rileggere l’insieme del capitolo xD)… Vaaaabbè, mi farò perdonare, recensirò in dettaglio tutti i capitoli che ho letto in questi giorni per portarmi in pari, e prometto che mi impegnerò a non rimanere più indietro e a recensire il prima possibile u.ù
Soooooo:

- Chapter n.10:
In primis, no, mi pare che tu abbia reso giustizia alla persona di Billie, alla confusione, al post-concerto, a sentimenti così contrastanti, a dolorosi fantasmi del passato, a ricordi che portano con sé estremo piacere ma anche estremo dolore, la vana illusione di poter superare tutto, di poter liberarsi dei suoi demoni, con un urlo ed una risata che però assomiglia troppo ad un singulto per essere tale, etc.. senza farlo necessariamente apparire come “pazzo psicopatico mnemofobico”. Certo, se uno non sapesse il contesto, forse potrebbe a prima vista etichettarlo come tale, ma sarebbe una visione eccessivamente superficiale e quindi priva di valore. u.ù
<< Momenti persi a rianimare illusioni di un passato forse mai vissuto, distanze senza punti di partenza ne d'arrivo, domande senza un punto interrogativo gli infestavano la coscienza, ma i suoi ricordi si districavano abilmente tra quella matassa di 'indefinizioni'. >> frase stupenda. Mi ha colpito, mi s’è impressa nella mente. E così, a freddo, non saprei spiegarne esattamente il perché. Forse perché esprime benissimo la massa ingarbugliata di indefinitezza da cui però escono intatti e pungenti i ricordi, perché descrive appieno come si sente Billie. Congrats!
<< "Scappo." Fu la secca risposta, sempre più distante, sempre meno sicura.
".. Da chi?"
Billie fece ancora una volta spallucce, infilando le mani in tasca e reprimendo il desiderio di girarsi e dare un'ultima occhiata al bassista, accelerando invece il passo, accompagnato dal morbido scroscio dell'acqua delle pozzanghere sulle sue scarpe.
".. Da me stesso." Mormorò, la sua voce ormai ridotta ad un guaito privo di speranza e sicurezza.
>> anche questo passaggio mi ha colpito. È… è.. come dire, “profondo”? È come  una specie di frase (pardon, insieme di frasi) chiave, non so se si capisce ciò che intendo…
Anyway, azzeccatissimo l’abbinamento con Restless Heart Syndrome, tra parentesi.

- Chapter n.11
Ok, contando che emotivamente m’è capitato più volte di provare emozioni del genere, non posso dare un vero e proprio giudizio obiettivo sulla comprensibilità, però posso dire che a me è stato comprensibile.
An, e un big “thanks” al concerto di Parigi, che ha fatto ritornare la tua Musa da una vacanza fin troppo prolungata xD. E un big “thanks” anche per quello che è stato quel concerto. Ho ancora i brividi a pensarci, o a sentire brani registrati lì, o a vedere le foto (come del resto anche per quello di Milano)… *w*. An, and last but not least, un “thanks” anche perché ci ha permesso di incontrarci *ç* (e già, non ho dimenticato quando, in coda sotto il sole alle..boh, 6 e mezza o 7 del mattino, non ricordo xD, mi hai fatto “toc toc” sulla spalla-e a tal proposito sia ringraziata anche la mia maglia del forum italiano dei Green con dietro il mio nome xD- chiedendomi se tu e Federica potevate mettervi lì con noi xD…) ahahah bei ricordi *ç*.
E purtroppo comprendo anche la sensazione post Heineken Jammin Festival. Cosa vuol dire tutta l’attesa, la notte fuori, i 40 gradi là dentro, e tutto quanto, per poi vedere tutto annullato da una fottutissima tempesta apocalittica -.-“ (“…when the rain had washed away all these scattered dreams…”). E so cosa vuol dire l’elaborazione del lutto tutt’altro che facile.
Vabbè, a parte questa piccola (piccola? Ahaha come no) digressione… Tutto ciò per arrivare a dire: beh, come non capire Erin? Mi immedesimo benissimo, mi ricordo come stavo io dopo il 10 Novembre, o il 26 Giugno, per citare i due concerti paradisiaci e tralasciare il sogno tramutato in incubo del 4 Luglio…
E poi beh, ma quanto mi sta sulle balle la capa.
Mentre Alice capisce esattamente come sta l’amica e fa ciò che deve fare *.*
E poi, vabbè, i riferimenti a Last Of The American Girl, come hai detto tu, sono chiari e innumerevoli... ahaha. Però calzano bene al personaggio di Erin.

- Chapter n.12:
Another great chapter.
First of all, stupenda la metafora (si può definire metafora?) iniziale. Dà un’immagine tenera, ma soprattutto malinconica e triste di un Billie a cui manca l’affetto paterno. Sia quello suo verso i suoi figli che gli mancano indescrivibilmente, sia quello troppo presto mancato da parte del padre, che, se possibile, gli manca ancor di più…
E il suo contrasto interiore, i demoni del passato che continuano a tormentarlo…
Poi, beh, Tré. Tré è sempre Tré xD. Beh, anyway, ci voleva un personaggio come lui a sdrammatizzare un po’, a cercare, nelle sue capacità, di alleggerire la situazione…
And… “The Suburbia Journal”. Beh, il nome ha colpito anche me. Certo, non è detto che fosse ispirato a Jesus Of Suburbia (*ç*), però… E poi, beh, << la sola l'idea di poter visitare una modesta, locale redazione, per altro senza dover fare grandi viaggi, non gli dispiaceva, anche solo per assaporare un po' di meno l'atmosfera della notorietà e un po' di più quella dell'anonima normalità, che sentiva in quel momento come poche altre volte mancargli tanto da tormentargli la mente come un fastidioso, piccolo e insistente tarlo. >>…
Tré e Jason che litigano sullo zoo fanno morire… e anche il riferimento a School Of Rock, “ilPotente”…. :D
E poi, beh, BJ è così esasperato dai suoi demoni da innervosirsi per ogni minima cosa, ne è un esempio la reazione con Mike alla fine…
PS: << Heart to Billie... Come in Billie >> ahaha stupenda! xD

Well, anche sta volta mi sono accorta di aver scritto un papiro quasi senza essermene accorta! lol
Inutile dire che aspetto il seguito… anche perché ho l’impressione che Erin c’entrerà col Suburbia Journal… ;)

Ancora complimenti!
See ya soon, darlin’ *w*
Ema.
(Recensione modificata il 04/10/2010 - 12:57 pm)

Recensore Junior
29/09/10, ore 22:26

Ciao! Non immagini da quanto tempo avevo intenzione di leggere questa fanfic, purtroppo però sono riuscita a farlo solo quest'estate, e ora che hai postato il nuovo capitolo mi sono praticamente imposta di recensirlo, perchè questa è una di quelle storie che meritano davvero. Innanzi tutto lasciati dire che hai uno stile di scrittura che personalmente ritengo ottimo, sorprendente. Sorvoliamo sul fatto che mi sono sentita una vera e propria principiante, in confronto a te xD Aaaaaad ogni modo, come dicevo prima, trovo che il tuo stile sia perfetto. Il modo in cui descrivi i pensieri, le sensazioni dei personaggi, e le metafore che spesso usi per farlo, sono impeccabili. Davero, credo che tu abbia un dono per la scrittura. Mi piace molto il personaggio di Erin, trovo che sia molto particolare e affascinante, forse proprio per il fatto che, per il momento, risulta ancora piuttosto misteriosa. Per quel che riguarda Billie, invece, trovo che la sua caratterizzazione sia ottima, assomiglia molto al Billie reale, o almeno a come penso che sia, il Billie reale. 
Non so davvero che altro dirti. Per il momento ti faccio i miei più sentiti complimenti e spero che tu riesca ad aggiornare presto.
Un bacio (:

Nuovo recensore
29/09/10, ore 15:24

M i n o r i t y  mia! ( = Puscetta U_U) Mi scuso per averti fatta aspettare queste quasi 40 ore prima di lasciarti una recensione e, purtroppo, credo pure che sarò abbastanza breve (poi io sono abbastanza imprevedibile anche per me, quindi può capitare anche che diventi più lunga del dovuto >.>) causa appuntamento con compiti delle vacanze e nuovo programma da studiare, e quest'anno non posso proprio dare buca e rimandare ad limitum. T___T
Parliamo di cose migliori: il nuovo (tanto atteso) capitolo! Sicuramente all'altezza di tutte le mie aspettative!
L'immagine si sposta di nuovo su Billie (tra l'altro mi piace un sacco questa alternanza di punti di vista di Erin e Billie Joe), ma qui, o nella prima parte, almeno, non si parla più divertimento, nè pre nè post emozioni da concerto, qui si parla di amore paterno, quello che lui vorrebbe dimostrare ai suoi figli, e quello che gli manca, forse di più, da parte del padre. Un capitolo difficile e, probabilmente sarebbe anche stato più pesante da leggere, se non l'avessi scritto tu (*___* espressione adorante), infatti hai aggiunto poi l'elemento dell'apparizione di Trè, la migliore che ci potesse essere, oserei dire, forse Mike non sarebbe riuscito a smorzare la situazione di malinconia in cui BJ era immerso fino ai capelli.
E poi, eccolo. Là. Scritto nero su bianco. 'The Suburbia Journal' (ottima scelta U_U). *ww* sbavvv. Che onore :3. Avevi molta scelta (anche se alcuni erano veramente osceni xD), ma credo che questo, che ti ha colpito particolarmente, sia proprio il più adatto, inoltre ha colpito anche Billie Joe, quindi sono un genio. U_____________U
Non vedo l'ora di leggere il prossimo capitolo, che spero sia quello dell'incontro :3, perchè è lì, al giornale, che lavora Erin, veeeeeero? :3 (ora mi piace questa faccina)

Waaaah ho scritto di nuovo tanto ç__ç, anche se questo è solo un semipoema, beh, se domani mi interrogheranno, dirò che ho dovuto fare i complimenti alla mia Puscetts. :3
Grazie per avermi dedicato questo capitolo *___________* Mi piasce, mi piasce, mi piasceee! :3
E poi sei una delle poche persone che qui su EFP mette il nome del manager diverso da James (o quello che è, ora non mi ricordo xD) U__U
Tanti saluti Carah! E scusa gli eventuali errori di ortografia/battitura, ma sono un po' di fretta!
P.S. Hai visto i video St.Billie? Io non posso vederli fino a stasera almeno, uffi. ç______ç 

Nuovo recensore
26/09/10, ore 14:28

E ce la faaa! Si rimette in pari! E' una soddisfazione! Ora non hai più scuse per il nuovo capitolo! U_____U

Uff, sto cominciando a diventare ripetitiva, perchè qui non posso far altro che ridirti che questa ff dovrebbe chiamarsi "Il manuale del concerto:prima dopo e durante", dovrei aggiungerci anche un 'dopo a lungo termine'! Mi ricorda molto i miei giorni dopo il concerto di Novembre, erano un venerdì, verifica di mate (puoi immaginare quanto avessi studiato), subito seguito da un sabato con versione di latino (anche qui puoi immaginare quanto mi sia preparata). Sono andata a scuola solo per non dover recuperare dei compiti in classe, non ne avevo assolutamente nè la forza nè la voglia, e stavo male, ma non solo psicologicamente, sono stata colta da una febbre che non avevo avuto per anni, la settimana dopo me la sono fatta a casa, sotto le coperte, come se avessi voluto del tempo per pensarci ancora, a loro. La mia mente ha retto a stento l'emozione, il mio corpo ne è stato completamente abbattuto. Non so perchè ti sto dicendo queste cose, forse perchè credo che i Green Day siano veramente parte di me. Qualcosa di inspiegabile.
E poi mi riporta ovviamente, ancora una volta, a ricordare qualcosa di Parigi, il viaggio di ritorno. L'alzata presto la mattina, neanche mi ero lavata, e poi i lunghi, lunghissimi viaggi in metro e sulla RER, dove l'unica cosa che non facevo era pensare. Quanto capisco queste parole: 'Si sentiva come sospesa, la mente libera di vagare in una pozzanghera ristagnante di apatia mista a un tenue dolore, il corpo del tutto privato dell'abituale energia, nutrito da respiri più che mai superficiali'. Non ho parlato, non ho pensato niente, mi sono abbandonata ad un automatico e faticoso respirare, sentivo i miei polmoni pesanti e vuoti d'aria allo stesso momento. In aereo mi ero ripromessa di dormire, ma alla fine ho fatto una chiacchierata con Gaia di cui non ricordo molto l'oggetto. Poi sono scesa dalla macchina parcheggiata di fronte a casa e, guardando quell'edifico, lì è stato il momento in cui sono riuscita a connettere due idee e far venir fuori un misero pensiero, per la prima volta, mi sembrava di essere cresciuta di 10 anni e di trovarmi di fronte al luogo in cui non ero stata per altrettanto tempo, ma non avevo malinconia, non mi era mancata, nè lei nè il mio letto (e questo, fidati, è molto strano per me, io amo il mio letto, penso che non ce ne sia nessuno al mondo tanto bello e comodo, eppure immagino che per gli altri non sia niente di speciale). Sentivo di non appartenere così tanto come prima a quel posto. Non era la mia Casa. Non era dove il mio cuore batteva.
Erin rappresenta te (immagino >.>), ma anche io, e tutti gli altri che hanno vissuto la cosa a modo loro, ci ritroviamo in questo personaggio, forse troppo, perchè ci sbatti in faccia (con delicatezza però eh! u,u) la stessa realtà infelice e monotona dalla quale vogliamo fuggire, noi, noi vogliamo di più. E c'è chi di questo 'di più' è sempre alla ricerca, e non si scoraggia mai, poi ci siamo noi, che molte volte perdiamo di vista tutto ciò che vogliamo, e ci sentiamo.. Persi, se è il termine giusto. E fatichiamo a riprendere il controllo, a ritrovare noi stessi, ammesso che veramente sapessimo già prima chi siamo (beh, ho parlato di noi per parlare di me in realtà, si tratta di un pluralia maiestatis U____U).

Ora, ho scritto veramente troppo.
Ma ormai io ti devo ringraziare. Sì. Sì, grazie, perchè mi fai venire in mente sempre delle riflessioni e dei ricordi dai quali cerco di nascondermi il più delle volte, che rimando ad un momento più lontano, ad un momento in cui posso avere la forza di affrontarli.
Come sempre riesci a farmi un certo effetto. Davvero, davvero, davvero molto.. Abile.
Puscia ti vuole bene.
Ora tu postare nuovo capitolo se no Puscia odiare te. U_U

Nuovo recensore
23/09/10, ore 23:07

Mentre recensisco, tengo a farti sapere che mi sto deprimendo, in quanto facebook non funziona. .-. Beh io non sono una fanatica di fb, ma la sera, per rilassarsi un po' e quando non si sa cosa fare, si va a disturbare gli amici, no? Ecco, io non posso ç___ç
Ma! Veniamo a noi! U_U Veniamo al nostro Billie Joe, che vive il dopoconcerto. Mi chiedo come lo viva veramente, dico ora, non vent'anni fa, quando era ancora un giovanotto senza rughe (._.). "Braccia alzate, sorrisi, cori, musica, chitarre, sudore, cielo scuro, notte" tutto questro nutrirebbe l'adrenalina di chiunque, a qualunque età (sì, oggi cel'ho con il fatto che i GD sono troppo vecchi, o io troppo giovane, ed essere consapevole che con tutta probabilità non riuscirò a portare mio figlio ad un loro concerto, mi fa stare male >.> davvero), però mi chiedo come sia il dopo, la giornata dopo, per loro. Sfiniranno i loro amici parlando solo del concerto? Si scambieranno commenti divertenti su quello strano tizio vestito tutto di verde? Prenderanno in giro colui che è stato 'prescelto' per Longview ripetendo "Holy shit, he was crazy!" ? Non so. Ma mi piacerebbe ascoltarli. :)
Comunque, a parte ciò, questo capitolo mi ha fatto anche pensare a quanto siano realmente umani, qui Billie è tormentato e non può sfuggire ai sui crucci (che brutta parola, ma non me ne vengono altre in mente .-. sono troppo stanca per pensare =_=). Certo, probabilmente essere una rockstar ti può far credere di essere un qualche Dio disceso in Terra, perfetto, immovibile, incorruttibile, nulla può scalfirti e bla bla bla. Spero che non si facciano prendere da questa smania di invincibilità, da questo delirio di onnipotenza, anche loro (anche se non credo, comunque, che gli capiti spesso) perchè poi nel momento in cui si trovano davanti dei problemi reali rischiano di restarci come un pera cotta (è un bel paragone effettivamente. U_U L'ho detto che sono stanca u,u). Come ho già detto però non credo che succeda spesso, a loro, forse ne hanno passate troppe, di cotte e di crude, soprattutto per il passato da cui vengono, per poter farsi sopraffare da un sentimento del genere.

Prima di chiudere (e poi chiudo, perchè penso veramente di stressarti dopo un po' con tutte queste mie 'seghe mentali', scusa il termine) volevo solo dirti che stare su questo sito a volte è piacevole solo per le storie come le tua, e credimi, non sono molte, anzi sono davvero poche. A volte lo trovo terribilmente noioso, tanto per dire, ho appena letto una ff in cui Trè si scopa una come un coniglietto in calore, e di profondo, lì, c'era solo un buco (... ._. battuta pessima .-.), insomma, quanto vuoi che mi faccia pensare una storia del genere? >.>
Dunque grazie, grazie di esistere, tu e le tue fanfic profonde sui GD. Che mi fanno pensare. U_U
Ora tu penserai che io, al di fuori della lettura delle tue storielle, non pensi affatto, ma non è così. U_U

Nuovo recensore
14/09/10, ore 22:52

Pusciaaa! Ecommi U_U
Dunque in ogni capitolo aggiungi un altro punto di vista, un'altra sfaccettatura, una cosa in più, riguardo al concerto. Beh personalmente credo che ci sia sempre qualcosa in più da raccontare su un concerto, sempre qualcosa di nuovo che si scopre, che non si aveva notato prima. E tu ovviamente riesci sempre ad esprimerla al meglio. E qui, nel sogno, è anche saltato fuori il lato 'fisico', le luci, l'aria che manca, ma in realtà non manca perchè in quel momento non hai bisogno di nient'altro che di Musica. La musica è vita, pochi cazzi e mazzi (scusa l'espressione u,u), a volte penso che le persone che ascoltano poca musica o che non hanno un rapporto particolare con essa, non siano.. Non so.. Come se avessero qualcosa in meno, o forse siamo noi che abbiamo qualcosa in più.. (La follia! xD) E' come se non riuscissi a comprenderli a fondo, o forse sono io che non mi sento compresa xD (ora la smetto con tutti questi 'o forse').
Ritornando a noi: c'è sempre la stessa questione, questo legame realtà/sogno di opposti che si attraggono irrimediabilmente. E' stato tutto vero? E se lo è stato, perchè è già finito? Perchè le cose comunque finiscono? Forse per lasciarne il posto a delle altre di migliori. Ma io so bene che non è questa la prima cosa che pensi la mattina dopo un concerto. Dopo IL concerto.
Inoltre, ti ho già detto che questa fic dovrebbe chiamarsi 'il manuale del concerto: prima, dopo e durante' e, cavolo, di nuovo sei riuscita a tirar fuori qualcos'altro che avevo dentro. Tu mi scombussoli! Io, che non oso mai ripensare a quelle sere, quando leggo queste parole, mi scombussolo, ecco. U___U

Nuovo recensore
14/09/10, ore 22:09

Uh, eccomi qui, di nuovo, dopo i primi due giorni di scuola, che fatica! Poi oggi sono anche andata a correre, figurati sono a pezzi! Però è una bella sensazione, anche ase non posso dire di sentirmi leggera perchè ho appena cenato e mi sono riempita come un porcellino xD
Bando alle ciance e veniamo a noi. Cantare per sopravvivere. Niente che possa esprimere meglio il concetto! Cantare per sopravvivere, ma non solo, cantare per vivere, vivere appieno il momento, non lasciarselo sfuggire, so bene come il confine tra realtà e sogno sia ben sottile in quei momenti, e spesso è così fragile che i due elementi si confondono, non saprei neanche dire se è una bella sensazione o meno. Sicuramente è un'emozione che non si prova spesso.
'Con un'espressione che aveva un che di diabolico, lo sguardo verde intenso a completare l'immagine'mi hai fatto venire in mente mia mamma quando ha visto Billie in TV la prima volta e ha detto che era come il diavolo, bruno con gli occhi verdi, e io non sapevo se offendermi o no. xD
E poi, quanto è bello quando sorride? Non parlo dei denti (ovviamente >.>), parlo di quel sorriso che sembra puro, ho già detto che mi ricordo tutto il giorno del concerto, ma poco o niente della parte del concerto stesso, l'unica cosa rimasta sono le emozioni, però non mi dimenticherò mai di come lui è arrivato correndo sul palco e ha cominciato subito a cantare '21st Breakdown', non me lo dimenticherò mai perchè aveva il sorriso più bello che avessi mai visto, cantava con il sorriso. Spettacolare. Uno spettacolo. A Torino non posso dirti se fece la stessa cosa, perchè ero troppo lontana, sugli spalti, per poterlo vedere, per poterlo percepire, purtroppo!
Come sempre, ormai, bel capitolo cavolo! Pieno di emozioni.
Al prossimo capitolo, mia cara. :)

Nuovo recensore
11/09/10, ore 20:08

Ed eccomi tornataaaaaa! U_U Spero di riuscire a leggere tutto entro l'inizio della scuola.. Ommioddio, ommioddio ma la scuola inizia dopodomani ç__ç
Dunque.. Stavo pensando, ma se loro, va be, Billie in particolare, provano questo tutte le volte, ad ogni singolo concerto, devono avere un cuore veramente forte e potente, io non ce la farei ç__ç
Anche se leggendo questo capitolo mi è venuta una voglia pazzesca di fare un concerto, sebbene io non sappia nè cantare nè suonare qualsiasi tipo di strumento, che non sia il flauto >.>
Veramente bellissimo. Scusa non riesco a farti una recensione decente perchè i miei rompono che devo andare a mangiare!

Nuovo recensore
10/09/10, ore 23:22

Tu. Mi. Vuoi. Far. Morire.
Questa storia dovrebbe intitolarsi 'Il manuale del concerto:tutto quello che ti capita di provare prima, dopo e durante un concerto' magari fra qualche tempo ne uscirà anche un'ediozione tascabile! :)
Davvero, davvero, davvero, sono stata talmente coinvolta e sconvolta dall'emozione che hai descritto che quando Alice lancia quel grido mi è venuta la pelle d'oca. Non sto scherzando.
Corto ma intenso, veramente molto speciale.
Uff speciale è una parola troppo banale, è una parola che viene così abusata e stuprata che quando serve veramente perde tutto il suo significato e sa di vuoto. .-.

Nuovo recensore
10/09/10, ore 22:37

Uh, cavolo, wow. Davvero, liberatorio questo capitolo, mi sento persino io più leggera. Con questo capitolo, questo punto di vista di Billie, (peraltro non l'ho trovato per niente OOC, quindi ancora bravabrava!) mi hai fatto ragionare, mi hai fatto pensare che forse non siamo solo noi ad avere bisogno di loro, forse anche loro hanno bisogno di noi, forse anche noi riusciamo a dargli delle emozioni che sono vagamente simili a quelle che loro danno a noi.. Non so.. Però in un certo senso ci spero. Che poi, a pensarci bene, dovrebbe essere ovvio, insomma, sicuro che si divertono a fare il loro lavoro, però spero non sia solo quello, non solo un lavoro, o non solo un semplice divertimento.. Magari è.. Rassicurante, in un certo senso, avere una folla di gente che crede in te nei tuoi momenti peggiori. Spero capiscano che la maggior parte dela gente che va ai loro concerti non ci va solo per divertimento.. Ochei sto per andare in depressione, mi sento insignificante ._.
Tutta colpa tua, che mi fai pensare troppo, poi il mio cervello va in combustione ed esce fumo dalle orecchie .-.
:D

Opporca.. Opporcamiseria! Unico pensiero: 'ParigiParigiParigiParigiParigi..' Mioddio, mi fai quasi tremare! No anzi, senza il 'quasi', sto tremando! Capperifrittiinpadella! Accidenti a te che mi fai rivivere certe situazioni, è inutile che ora io stia qui a dirti che per me è stato esattamente così, te l'ho già ripetuto non so quante volte, cavolo poi divento monotona! quell'emozione di sentirsi uniti, tutti lì, tante anime un unico respiro, un'unica attesa. Non si appartiene a nient'altro che a quel luogo, quello è la nostra casa, la nostra gente. Forse è stato l'unico giorno in cui mi sono sentita la persona giusta al posto giusto nel momento giusto. Nient'altro.
Quanta adrenalina ci danno quei nanetti :)
Incredibile. Impensabile. Finchè non lo vivi di persona.

Anche mio padre sarebbe inorridito, e mia madre, e mia nonna. Figurarsi che si sono inorriditi quando gliel'ho raccontato appena. (lo so, lo so, perdo di credibilità quando faccio prima faccio dei discorsoni sul luogo a cui appartiene il tuo cuore e poi me ne salto fuori con certe affermazioni veramente inopportune.. Ma che vvvvvuoi? Io sono fatta così and there's nothing wrong with me, this is how I'm supposed to beee.. In a land
-Sìsì, ochei basta, abbiamo capito, sappiamo già come va a finire la storia
-Billie sei cattivo ç___ç)