EHM EHM.
Devo smettere di fare così, lo so, lo so: spuntare fuori dopo settimane non è carino eccetera -però comprendimi, io me le devo programmare, queste recensioni, perché ci vuole tempo e non vorrei farle male, ora che tu hai (UGH) così pubblicamente dichiarato il tuo INSENSATO e IRRAGIONEVOLE apprezzamento per le mie recensioni (io non ho parole, ma aspetta, vedrai che alla fine della recensione le avrò, oh, se le avrò). Intanto, ecco, adesso che hai scritto così tutti i giovani recensori wannabe inizieranno a lasciarti recensioni lunghe sperando di diventare la nuova Emma e di ispirarti tanto quanto faccio io, e così ben presto tu ti affezionerai agli altri recensori (che magari sono anche più veloci di me, ehm) e ti scooorderai di mee (non ascolto Tiziano Ferro, io, okay? Okay) ma sono le undici e sto già iniziando a perdere il filo e Dio ce ne scampi, domani abbiamo tutti da fare quindi meglio se inizio. Sì.
Allora, tanto per cominciare: io ti amo.
No, perché lo so che il capitolo l’avevi scritto miliardi di anni fa, ma IL PUGNO DI SIRIUS! Okay, okay, adesso elaboro. Io lo sapevo, io l’avevo chiamata, ma soprattutto l’avevo sperato con ogni fibra del mio cuoricino. Che poi Remus ci ha provato, a salvare la stiauzione. Amore lui, è stato un signor tentativo. Efficace. Tempestivo. Realistico. Davvero, gli avrei stretto la mano se non fossi stata impegnata a strillare “ma lasciagli tirare quel pugno dannazione io volevo il pugno Remus perché devi essere così ragionevole”. (ovviamente scherzo, perché conoscendomi sai bene che leggo questi capitoli ad orari inverecondi, per cui ero sotto le lenzuola a struggermi. Parentesi: l’ho letto lunedì sera, di ritorno dalla sessione di scrutatrice alle elezioni più pesante della storia. Se non l’hai mai fatto, non farlo mai. Ma comunque ero stremata e ho letto lo stesso la tua storia fino all’una di notte, quindi? Un punto bonus?). Ma sto divagando. Il punto è che il mio cuore era diviso tra l’onesta ammirazione per Remus-chiamatemi-un-genio-Lupin e la frustrazione perché il mio James c’era rimasto di cacca e me lo vedevo benissimo, con tutte le sue barriere momentaneamente distrutte, e aspetta, c’era una frase:
ora gli occhi di tutti non sono più incollati su James nell’unico momento della sua vita in cui non desidera, in effetti, essere guardato.
Volevo morire. Perché mi fa male quanto Remus lo capisca, solo loro lo possono davvero capire, che James può fare lo sbruffone quanto vuole ma è una persona vera, che sta male come tutti. Argh, tu non puoi farmi questo, però, non è giusto. Comunque, dicevo: da una parte, bravo Remus, urrà per te; dall’altra speravo in Sirius ed eccolo lì, il mio knight in shining armour pronto a salvare la situazione. Mi ha fatto super-ridere il fatto che Sirius sapesse benissimo come Remus fosse convinto di aver salvato la situazione, e nonostante ciò sia riuscito benissimo nel suo intento (Lorenzo Baglioni a questo punto mi deve quantomeno offrire un caffé, perché questo congiuntivo era difficilissimo. Quando andrò a vederlo IL 28 FEBBRAIO A MILANO HIP HIP URRA PER ME glielo farò cortesemente notare). Anche questo mi piace, per la cronaca. Che si conoscano così bene da poter dire “ha, Remus crede di aver salvato la situazione, ora posso agire”.
E così Sirius agisce.
E James, benedetto il cielo, capisce tutto quello che c’era da capire, perché è così vero che Sirius non è che va in giro a dire “ti voglio bene” alle persone, però può spaccare i nasi agli altri, che è più o meno la stessa cosa e a parole non riesco ad esprimere quanto questo mi faccia scaldare il cuore in maniera buffa. Cioè, intendo, è così da Sirius essere protettivo verso i suoi amici per poi scrollare le spalle e dire tipo “embé? Mi andava di menarlo, mica l’ho fatto per qualcosa in particolare” e argh, tu mi riporti ai miei quattordici anni in cui questo era tutto l’amore che sognavo di ricevere un giorno e okay, possiamo andare avanti. Era solo per dirti che 1) la bromance James/Sirius è la cosa più splendida del mondo, 2) come tu la scrivi è la cosa più splendida del mondo 3) ti adoro e adoro James e adoro Sirius e basta, non riesco a dirlo meglio di così ma nella mia testa ha tantissimo senso, giuro.
Mike aspirante medimago e il suo “credo sia rotto” mi ha uccisa (all’inizio ho pensato: “grande, okay, laurea in medicina. C’è sangue, c’è stato un crack, ovvio che sia rotto!” ma poi ho capito che l’entusiasmo era per l’occasione di poterlo riparare. Bravo Mike, sei tutti noi.)
AH, poi c’è Lizzie. Insomma, nelle mie ipotesi non c’era Allison e mi sto sentendo leggermente offesa (hai cambiato all’ultimo, di’ la verità. Hai letto la mia recensione e ti sei detta: “Ha! Si è scordata di citare Allison, ora scriverò una versione alternativa in cui la colpevole è lei!” andiamo, perché se no non si spiega: le avevo dette tutte tranne questa). Comunque tutto sommato è stata la scelta più indolore possibile (brava, avrai il tuo cioccolato che ti passerò sottobanco, continua così). La storia di James che deve tenere su Peter mi ha fatta super ridere, così come il fatto che James tenta di non essere maleducato ma le cose gli escono male comunque (primo momento della serata in cui mia sorella mi ha rimproverata per i risolini strozzati che venivano dal mio letto. Ma la colpa è tua, quindi le ho detto di prendersela con te. Ricevuto un po’ di anon hate ultimamente? Dev’essere lei) Lizzie chiede scusa con un discorso così sensato che praticamente alla fine sembra quasi che sia James a doversi scusare per essersela presa e conclude tutto con una chicca stupenda. Questo capitolo è appena stato ribatezzato “il capitolo in cui finalmente James entra in uno stato di profonda consapevolezza invece che girare attorno alle cose come un cretino”. Sei stata astuta a disseminare Momenti di Rivelazione: questo è il primo.
Ah, e mi ha fatto ridere che Peter, pure da ubriaco, sapeva che era stato Remus a farlo vomitare. (ritorna la cosa del “Peter era davvero un loro amico al loro livello che pizza l’angst).
Comunque! (sono lentissima, me ne rendo conto, e sono le undici e mezza e domani ho lezione Gesù abbi pietà di me). La metafora di Lily è stata così azzeccata da farmi paura. Cioè, la storia della scopa e dell’aspirapolvere (che basta staccare la spina perché diventi ancora più inutile di una scopa normale eccetera) è così accurata che ormai credo che alla Rowling sia venuta l’idea per la Jily mentre faceva le pulizie di primavera in casa sua (o altermativamente mentre vedeva sua figlia al parco giochi, decidi te). Seriamente, come fa Philips a non capire? Eh? EH? Ma quello è un cretino e io sono come la gatta e lo odio, niente da fare. (che poi, ma come si permette di dire “i tuoi compagni di casa sono uno peggio dell’altro” o giù di lì quando letteralmente tutti i suoi amici sono Grifondoro? Letteralmente? Tutti? Io boh). Comunque, il punto è che dal punto di vista di Lily è tutto chiarissimo. E probabilmente, cioè, fino a qualche capitolo fa avrebbe avuto ragione: per James era tutto un gioco e blablabla. Solo che Philips non lo capisce perché vede con gli occhi della gelosia e, magia delle magie!, vede proprio la verità, anche se né James (anche se ci sta arrivando) né tantomeno Lily lo capiscono. No, sul serio, è stra divertente vedere Lily che si arrampica tanto sugli specchi per spiegare una cosa che per lei è ovvia mentre invece ha ragione quel cretino di Philips! Okay. (e tu, cara Lily, ti sbagli su quella cosa orribile e francamente offensiva che hai detto alla fine. Va’ in un angolino e ripensa a quello che hai detto).
Il giro di parole assurdo per permettere a Remus di consultare la mappa del malandrino (ho detto consultare? non sapevo di sapere questa parola. Capisci che bell’effetto mi fa stare sveglia fino a quest’ora. Consultare. Toh.) dicevo, quella conversazione mi è piaciuta tantissimo - okay, carte in tavola: tu mi fai ridere. La trama è splendida e i personaggi fanno quello che vorrei che facessero e amo James ma il bello di questa storia, quello che mi tiene lì attaccata a bermi ogni parola con sguardo adorante, è che in ogni benedetto paragrafo tu mi fai almeno sorridere, se non ridacchiare apertamente pure sotto il letto a mezzanotte e mezza. E lo fai come se non ti costasse niente, mentre ogni personaggio sfodera quella specie di schiettezza mista a ironia mista a quel nonsoché di malandrinoso (mi riferisco a te, eh. Al tuo tocco. Al tocco malandrina4everese. Okay, hai capito) insomma, è un piacere leggere tutti i paragrafi e gli scambi e le battute perché non sono mai noiosi, indipendentemente dalla situazione. Ecco, l’ho detto. Poi.
La McGranitt sta arrivando (e io lo sapevo, lo sapevoooo! L’avevo predetto. Vai a rileggere l’altra recensione, se non mi credi. Avevo previsto tutto, tradimento Serpeverde compreso. Le mie eroine hanno mangiato una coscia di pollo eroicamente per niente.) In ogni caso la McGranitt sta arrivando e se Lily non la smette con quelle battute sulla sua decapitazione imminente qui finisce male, comunque posso dire che l’avevo detto?
Allora, James come al solito deve salvare la situazione. Trovo splendido come nemmeno si ponga il problema, come gli venga naturale cercare di sistemare le cose anche se teoricamente è la festa di Lily e potrebbe sbrigarsela da sola ma neanche gli salta in mente, e decide di rimanere. E poi -cuore mio fatti coraggio- Sirius che si propone subito di restare, anche se non può, è l’ossigeno di cui ho bisogno per sopravviere, e alla fine... ovviamente, Lily Evans non può non fare l’eroina, e quindi eccoci qua: Evans, Potter e Philips in una stanza: cosa può andare storto? (però, qui, c’è un buco di trama: mi spiace, ma te lo devo proprio dire: ma come fa Remus, il Remus che conosco io, a lasciare quei tre in una situazione del genere da soli? OOC, mi spiace. Per me è no. Remus sa quello che fa e in questo caso è una sciocchezza grossa come una casa). (Scherzo, eh, lo so che ai fini di trama tutto è concesso, ma mi immagino Remus sdraiato a letto a notte fonda che pensa: “ma come ho fatto a lasciarli lì tutti e tre? Ma cosa mi è preso?” e mi viene da ridere.)
Poi vabbé, la cravatta di Remus è in cima al lampadario (ci torneremo), e Lily e James non hanno di meglio da fare che litigare. (la battuta del “hai un udito finissimo per sentirmi dall’universo alternativo in cui è successo” te l’ho rubata senza nessuna vergogna e l’ho già usata ben due volte in questa settimana e non me ne vergogno neanche un po’).
Solo che adesso succede quello che pensavo sarebbe successo: cioè, lo sapevo, e un po’ ci speravo ma è successo! (questo è il capitolo delle mie attese avverate. Buffo, che nella vita non mi succede mai così.) La McGranitt arriva e James, dall’alto della sua immensa bontà d’animo, sceglie di nascondere lei e non se stesso. E non solo! Pur di non tradirla, abbandonerebbe la sua spilla? lA sUa SpIlLA???1? Lily, ma adesso, guardiamoci in faccia: ma se non ci arrivi adesso, quando? Cos’altro deve fare per te?
Insomma, poi, io James lo amo (e non si era capito) ma è esattamente questo il motivo: può essere arrabbiato con te per un miliardo di motivi, ma sai che su di lui può contare. È fedele, James, e mi spezza quasi il cuore per quanto fieramente e con forza difende le persone che gli stanno a cuore. In un modo tutto coraggioso e impetuoso e un po’ melodrammatico a volte, ma così vero, che io- argh. okay.
Comunque, io cos’avevo detto l’altra volta? Sì, dai, quando avevo parlato di come Lily gestisce la storia di Remus? Che lei e James sono moolto più simili di quanto sembri. Ed è esattamente così, e sono stupidissimi tutti e due a non rendersene conto, perché fanno esattamente lo stesso l’uno per l’altra: si salvano il culo a vicenda. E per quanto il mio cuore scalpitante avrebbe preferito un James eroe solitario, ho apprezzato tantissimo che Lily abbia fatto questo per lui. Ah, è stata la scena più Jily della storia, bisognerebbe festeggiare in qualche modo.
Comunque, dopo questo bel quadretto, ovviamente non poteva mancare un bel litigio. (anche se, apro parentesi: Frank e Alice che capiscono cose mi hanno stesa. Stupendi. Sposi subito).
Siamo alla quarta facciata di word e non siamo neanche a metà fanfiction e va così peggio dell’altra volta che ora giuro che mi do una regolata. Ora, che Lily voglia così spassionatamente entrare a far parte di un dipinto di cani che giocano a poker mi inquieta non poco, così come mi infastidisce alquanto la sua uscita sul “non so come hai potuto pensare che fossi io a baciarti” che grazie, ma se la poteva risparmiare.
E James tira un pugno al muro e io mi sento male.
Poi però, insomma, i summit in stanza malandrini mi piacciono sempre tanto. Molte delle mie scene preferite di questa storia si svolgono in quella stanza, perché mi piace tantissimo: mentre sono in giro sono spacconi, amici di tutti eccetera, ma nella loro stanzetta sono davvero loro, loro e basta, e poi diciamocelo, noi sfigate che a vent’anni viviamo in casa dei genitori (è un noi generico, eh, do per scontato che tu viva per i fatti tuoi da anni e anni e anni, sommo essere piovuto dal cielo) noi, dicevo, siamo sempre affascinate dall’idea “vivo con i miei amici e chissenefrega del resto” Proprio il fatto di vivere insieme, alzarsi insieme, passare il tempo libero insieme, plottare insieme qualcosa... Quindi, insomma, grazie per tutte le scene ambientate in quella stanza. Poi Lily arriva, dice la sua cosa, se ne va, quelli chiamano James allo specchietto, James arriva. (sto velocizzando, visto?)
Non so se sia più strano che un muro abbia attaccato James o che qualcuno vada ad annusare la cravatta di Remus, quindi direi che è un pareggio. AH, un’altra cosa! Voglio sapere qual è il regalo di Lily da James voglio saperlo voglio saperlo voglio saperloooooo
Okay, fatto. Ed eccoci alla TED talk più efficace della storia: Sirius mette un po’ di sale in zucca a James! C’è da dire che nessuno glielo aveva spiegato. Lui pensava di stare andando bene, a non struggersi nel letto e sospirare. Era onestamente convinto di essere sulla strada giusta, e se nessuno gli spiega le cose come fa a capirlo? Pensa te. Comunque, Momento di Rivelazione numero due: forza Sirius sei tutti noi. Il “chissenefrega di quello che vorrei io, fai quello che vuoi ma fallo” è esattamente quello di cui tantissssima gente avrebbe bisogno, quindi aggiungi anche questa al tuo curriculum: tratti benissimo i rapporti di amicizia, scrivi da Dio, fai ridere, e dai cosnigli motivazionali super utili. (Ah, Remus che se la prende perché James non ascoltava lui ma Sirius sì mi ha fatta super super ridere. Mia sorella mi ha minacciata). (e la cravatta di Remus mi ha spezzata).
Mi chiedo anche io come si faccia a trovare certi passaggi segreti (anche, per dire, la storia di grattare la pera o quello che era per entrare nelle cucine: come? Come si fa a scoprirlo? Si grattano tutti i frutti di tutti i quadri finché non si trova qualcosa? C’è un libro speciale sui passaggi segreti? Non è scritto in “Storia di Hogwarts”, no? Bah).
Comunque, James usa il suo passaggio segreto e tutti sono felici- tutti tranne Lily, ovviamente. E James. E non credo che la McGranitt si diverta a dare punizioni, comunque.
Ah, il fatto che ritangano che l’una sia arrabbiata con l’altro mi fa troppo coppia sposata, mi dispiace. E soprattutto la cosa dei livelli di rabbia mi ha fatta morire! Da piccola lo facevo sempre con una mia amica. Livello cinque era l’oltraggio orrendo dell’aver rotto le carte di Bella Sara dell’altra. Compatiscimi, ero una bambina nel duemilasette.
Ah, e Lily che gli ruba la spilla di Capitano? Oddio, la scena mi ha fatto morire, anche perché poi alla partita di Quidditch Frank deve fare il simpatico e okay, Frank e Alice mi stanno diventando così simpatici che poi è facile dimenticare che passeranno tutta la vita al San Mungo e oddio, ci rimango sempre male. (Vabbe che gli altri muoiono/tradiscono/impazziscono di dolore quindi tutto sommato vabbé, però mi dispiace troppo lo stesso.)
Non credo ci possa essere fine al mio odio infinito per Philips (e se penso, riflettendoci, che lui e Lizzie sono gli unici di questa storia che potrebbero avere un finale felice tutto sommato, cioè, non morti, mi viene male. Non per Lizzie, eh, per lui. Dimmi che i Mangiamorte lo uccidono, o almeno lo feriscono gravemente, dai.)
Ma dico! Regulus, dannazione, non me lo devi trattare così. (e non credere che non abbia notato quel sottilissimo accenno di protezione di Sirius che sfuggerebbe a chiunque ma non a James e il mio cuore si scioglie perché a) Sirius ci tiene a Regulus e b) James capisce e James condivide. Okay?)
Il discorso ispirazionale di James contiene un sacco di cacca, ma è stato strepitosamente efficace (comunque James quelli là se li rigira come un calzino. Io non dimentico il linciaggio collettivo di quella volta che hanno perso con i Serpeverde). Ora comunque si vince, giusto? GIUSTO? Eddai.
Tutto il discorso tra Remus e Sirius sulla presunta necessità di un Siriodì mi ha fatta così ridere che tu non puoi capire, anche perché domattina è lunedì e qui sono le 00:16 e io sto per morire. I sacrifici che non si fanno per le recensioni. (che poi una non può limitarsi al classico “bellissima mi è piaciuta continua ciao”, giusto? No. Cinque facciate. Mi odi, vero?)
Remus che sta male mi ferisce fisicamente, e io sarei esattamente come James in questo caso: spiccicata uguale, non riuscirei a farmi sentire meno con la necessità di fare qualche cosa. Uffa. Remus/Lizzie OTP, e non fa niente se non se ne farà mai nulla, tanto Sirius li shippa e va bene così, e io l’avevo super-detto la volta scorsa. Non so cosa mi ero fumata la volta scorsa per azzeccarne così tante, sul serio, mi faccio paura. (tranne la cosa di Allison, ma lì abbiamo già stabilito che hai imbrogliato e quindi non vale).
Comunque! TU NON PUOI DIRE CHE NON LASCI CLIFFHANGER, MA POI MI SPEDISCI SIRIUS NEI SOTTERRANEI COSì A CASO. Io attendevo con ansia il momento in cui avremmo visto Sirius fare un casino esorbitante nei sotterranei con altri serpeverde per poi aver James che salva la situazione col sorriso sulle labbra, e invece? Niente? L’ansia? Perdonami ma almeno non mentire, perché questo è un cliffhanger bello e buono. Il mio Sirius nella fossa dei leoni, non c’era nessun James a fermarlo, Remus è malato, peter non capisce niente a parte le torte e adesso che succederà????
Boh, ma lei non lascia più i cliffhanger. Sarà.
Intanto, invece, Lily si offre di aiutare James in pozioni, e io riprendo la mia teoria precedente: inconsciamente lei lo sa, che è in una Jily. Se no non si spiega: è arrabbiata, ma va dai Malandrini la sera e il giorno dopo continua a chiedergli di studiare? Ma che è, qualcuno la obbliga? io non credo! Comunque, la roba in biblioteca col Corvonero è stata la cosa più bella della storia. Dopo il Tassorosso misterioso dell’infermeria, il Grifondoro wannabe giocatore di Quidditch, ecco il Corvonero che voleva solo studiare in pace: quali altre comparse in grado di conquistare il mio cuore intendi creare? (Comunque, mi spiace per gli altri due, ma questo Corvonero ha vinto e mi ha rapita il cuore. Come si chiama? Credo sia il mio spirito animale).
Le non-scuse di James e Lily, per la cronaca, sono state commoventi. Bellissime. Esattamente da loro (perché sono testardi ugualiiiii, come fanno a non rendersene conto? BAH, lo dirò altre duemila volta, ma è così. Punto).
In ogni caso, i due dopo la biblioteca (ah, e la parte della fenice? Io amo quando i tuoi personaggi partono per la tangente. Sì! Ci sono, è questo che mi fa sempre super ridere: quando prendono, e partono da un pensiero a un altro sempre più assurdo, senza freni inibitori. E ci vanno convinti! Ho scoperto il tuo segreto, donna, è per questo che scrivi così bene: i tuoi personaggi non hanno limiti all’immaginazione, in quel modo un po’ folle e un po’ entusiasta dei bambini. Oh, Gesù, io ti adoro ma ho anche sonno quindi meglio se tiro dritto e chiudo la parent- SEI FACCIATE ODDIO SCUSA).
La cosa dei ragni sapevo che mi avrebbe fatta ridere (e anche io odio il marzapane, James. Visto? Anime gemelle), mentre con le farfalle non posso acconsentire: a me piacciono, va bene? Sono colorate, e sì, sarà cliché e tutto quello che vuoi ma se mi si posa un moscone sul dito poi devo disinfettarlo con l’acido muriatico, se mi si posa una farfalla sono fortunata. E i fiori? E l’idea di volare con quelle ali grandi e colorate, come una fata? E-okay, okay, sono calma. Lascio il ruolo di presidente e vicepresidente del club “odiamo le farfalle” a James e Lily e vado avanti.
Momento di Rivelazione numero tre! E questa volta dalla bocca di Evans stessa. Che poi, l’ironia della vita: lei non lo sa, che gli sta dando consigli su... cioè, su se stessa. Lei crede di stargli dando una lezione di vita (stargli dando? Si dice? Scusa, è tardissimo, fingi con me che “stargli dando” sia una cosa che si dice di solito. Per favore.) dicevo, e crede innocentemente che lui capirà che se fallisce va bene lo stesso ma ci deve almeno provare, relativamente alle pozioni, e lui invece capisce un’altra cosa. Ho detto “capisce”, eh! Perché la somma di questi tre momenti di rivelazione hanno portato, udite udite, alla Rivelazione Finale. Adesso, devo mettere in chiaro una cosa: mi è piaciuto tantissimo come ci sia arrivato poco a poco, invece che svegliandosi la mattina e “ehi, mi piace la Evans!” No, questa storia è fenomenale perché lui ci ha messo un’eternità a capire che lei gli piaceva, e da allora un’altra mezza eternità a decidere cosa fare al riguardo! Voglio dire, è così giusto che non so neanche come esprimermi: innamorarsi è una cosa così delicata che per ognuno è diverso, ovviamente, ma io ai colpi di fulmine ci credo poco (specialmente perché sono bruttina e se dovessi basarmi su questo perché un bell’uomo si innamori di me starei fresca). Quello che voglio dire è che si è visto il percorso interno di James un po’ da parte sua, un po’ dal punto di vista dei suoi amici... ed è stato bellissimo, è stato verissimo, è stato così naturale che- voglio dire, sapevo che era una Jily, quindi sapevo che ci saremmo arrivati. Ma anche senza saperlo, se avessi aperto questa storia senza sapere nulla di nulla di Harry Potter e mi fossi basata su questo, sarebbe stato comunque ovvio, come seguire il corso di un fiume. mentre altre storie raccontano questo innamoramento come tuffarsi in piscina -cioè, prima non ci sei, poi di colpo bum, sei dentro. Invece tu ci hai fatto arrivare pian piano, insieme a James, esattamente dove dovevamo arrivare. E Gesù, è stato bellissimo, e sicuramente non hai capito nulla perché anche i miei ultimi tre neuroni stanno andando a dormire adesso e se sto continuando a scrivere imperterrita è solo perché prendo appunti al pc all’università (che, adesso che mi ha così giustamente redarguita, mai più mi tratterrà dal giusto proposito di ubriacarsi un po’ più spesso) che le mie dita si sono abituate a scrivere al computer e adesso riesco a proseguire a scrivere questa roba (recensione mi sembra francamente un po’ inadeguato, a questo punto).
Tutta questa spatafiata per dire che il fatto che James ci sia arrivato davvero mi ha fatta implodere di felicità. Poi però sono sprofondata nell’infelicità leggendo la cosa della cravatta e di Remus, tu sei un MOSTRO. Non potevi finire con la nota eroica e solenne di un James Potter molto risoluto nei suoi intenti, eroicità e solennità maestralmente compensata dal tuo solito tocco di comicità (nel caso in questione, il pungiglione di Doxie?) Ti avrei anche perdonato il CLIFFHANGER di non-sappiamo-in-che-pasticcio-si-è-cacciato-Sirius, se non fosse stato per il pezzetto finale.
Vabbé, poi: nelle note dell’autore hai detto che avresti potuto anche finire col pugno sul naso e sono combattuta nel dirti “Sì! Avresti dovuto, mi sarei risparmiata scleri e ipotesi!” e “Nah, così ho dimostrato le mie doti di veggente”. Quindi te la faccio passare, per stavolta.
E poi, uhm, grazie? AAAHHHHH, è difficile, io sono timida e tu mi hai scritto delle cose gentilissimissime e carinissimissime e io sono così felice che questi miei scleri (pagina numero sette. Ho spregio di me stessa) ti siano quantomeno piaciuti. Io recensisco perché la tua storia mi dà così tanto che mi sembra assurdo non lasciarti scritto qualcosa, e poi, ecco, appena comincio ormai è evidente che non so fermarmi (gesù, è l’una meno un quarto e domani devo alzarmi alle sette, lo capisci quanto sono problematica?) e quindi no, volevo dire che sono io a ringraziare te, perché le recensioni sono proprio il minimo sindacale che potevo fare. Perché non so se si era capito, ma AMO questa storia.
E poi, sul serio? Hai ricominciato a scrivere un pezzetto di CAS? Stavo per mettermi a ballare la samba, anche se a quel punto credo che mia sorella avrebbe compilato una richiesta di adozione e mi sono trattenuta. Sono così felice! Ovviamente, lungi da me l’idea di chiederti di continuare a oltranza se non ti senti in vena/non hai voglia/tempo/forze: ma finché ti fa piacere scrivere, io sono qui pronta a recensirti (col mio solito ritardo madornale, ma dettagli). Quindi, cosa? Grazie davvero, graziegraziegraziegraziegrazie di tutto: del capitolo stramegagigafenomenale, dei ringraziamenti che non meritavo, del fatto che scrivi di James e Sirius e tutti gli altri (non-grazie del cliffhanger, però, bella: diamo a Cesare quel che è di Cesare, io me la sono legata al dito). (ho detto un sacco di parole lunghe e strane in questa recensione, e quel “stramegagigafenomenale” è la prova fisica che il mio cervello ha definitivamente chiuso i battenti, quindi la finisco qui. Credo sia meglio per entrambe.)
Ci sentiamo al prossimo capitolo, okay? (la solfa la conosci: ho fatto duemila errori di battitura, ho sonno, perdonami, non rileggerò e andrò a nanna). Grazie di tutto, non vedo l’ora di leggere il prossimo capitolo!
Un bacione assonnato,
Emma
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