Recensioni per
Lo Giardin de' Demòni
di Myrose
Mia dolce sirena, qual buon vento! Eran trascorse tante, troppe lune prive dei tuoi canti accorati, sì ch'io abbandonata mi sentia, sanza il tuo spirto che, leggiero, risonava tra i pensieri miei più sereni. Ancora una volta ho adorato i tuoi pensieri liberi, non schiavi della metrica ed ingabbiati nelle rigide e sciocche regole che la Poesia impone: tu rompi ogni chiodo e pieghi al tuo volere ogni sbarra, affinchè ciò che hai dentro possa esser libero di mostrarsi nella sua più gradevole forma. Eppure, non so perchè, questo carme mi ricorda molto la Divina Commedia di Dante, probabilmente a causa delle opportune elisioni che tu hai sparso, così accuratamente, nelle pieghe delle tue parole profonde. Molte son le donne metaforiche e metafisiche di cui Michaelis è padrone o schiavo; e fra tutte, ammetto di avere una speciale predilezione per la sfrenata Tersicore, che tutto cattura e tutto incanta al suo passaggio. Splendido l'uso che hai fatto delle parole "sfrenata", "brama vogliosa" "squassa e scoppia", "schianta" e dell'aggettivo "urlante", che ancora una volta, in un continuo rinvio di senso e significati, rimandano a lenzuola umide e spostano l'azione dal piano meramente ideale al piano carnale. E' sublime il modo in cui scegli con cura le parole più intriganti ed occulte, per scatenare nella mente del lettore ben altre immagini, assai meno caste, ma altrettanto poetiche. In effetti, la danza è sempre stata associata al desiderio, e ciò non è segreto o mistero, per chi ha un animo sensibile; eppure hai voluto rendere ancor più palese l'amplesso psicologico che si scatena nella mente del demone, a partire dalla seconda strofa, ben più esplicita. Riesco a vedere la sensualità del nostro diavolo, che si dimena e si contorce, come un cobra incantato dal pungi*, al ritmo di una danza ancestrale ed innata in ogni uomo, che perde ancora una volta di contorni e colori. La danza è un modo come un altro, per Michaelis, per perdere contatto con il mondo e abbandonarsi al puro piacere che l'atto gli suscita. |
Or sediamoci dunque. La danza a me è molto cara, è qualcosa di silenzioso e al contempo rumoroso. Sono cosi affascinata da questo brano... |
In questo momento potrei anche sbagliarmi, o meglio, ricordarmi male, ma mi è parso di notare una differenza stilistica in questa tua fic (oltre all'uso dell'articolo 'l che se non sbaglio non è presente nella altre poesie). Questa poesia mi è sembrata molto più criptica rispetto alle altre (nota bene: io per criptica mi riferisco al linguaggio articolato e quindi ad uno stile che richiede un'attenzione maggiore da parte del lettore). |
Rieccomi di nuovo pronta a tuffarmi nel miele dorato che offri, questa volta entrano in gioco i fenomeni naturali come il sorgere e il tramontare del sole, e poi la luna...i riferimenti alla mitologia sono deliziosi: oltre che possedere un fascino tutto loro, illustrano alla perfezione una ricerca perpetua e al contempo impossibile, negata, una metafora del bambino che annega nel buio notturno, ma che comunque inseguirebbe volenteri la luce, nonostante affermi più volte il contrario. Le tue poesie sono deliziose, e per assaporarne il gusto nel migliore dei modi è necessario leggerle, rileggerle ancora, riflettere su quanto assorbito ed infine elaborare una propria conclusione. È la magia delle parole, della comunicazione...ma questo lo sanno fare tutti, no? La tua è arte. L'arte non si sceglie. Esiste. |
Wow. Affascinante, tutto, e riesci a farmi immaginare in ogni parola una sfumatura diversa del carattere di Sebastian. Io amo questa FanFic ._. Hai talento, pazienza, soprattutto, e passione. Cose non da poco, che unite creano.... questo. Non c'è un esatto termine, purtroppo ( o anche per fortuna! ), per definire ciò che hai scritto: è un accattivante mix di mitologia, testi religiosi e qualcos'altro che non saprei definire (di nuovo D:)! Sono felice di aver letto la tua fic, perchè non è solo bella, ma è anche dolce al "tocco". Affascinante, appunto, come il volo instabile d'un corvo affamato. Ti adoro! Bye bye chuu~ |
Wow. Affascinante, tutto, e riesci a farmi immaginare in ogni parola una sfumatura diversa del carattere di Sebastian. Io amo questa FanFic ._. Hai talento, pazienza, soprattutto, e passione. Cose non da poco, che unite creano.... questo. Non c'è un esatto termine, purtroppo ( o anche per fortuna! ), per definire ciò che hai scritto: è un accattivante mix di mitologia, testi religiosi e qualcos'altro che non saprei definire (di nuovo D:)! Sono felice di aver letto la tua fic, perchè non è solo bella, ma è anche dolce al "tocco". Affascinante, appunto, come il volo instabile d'un corvo affamato. Ti adoro! Bye bye chuu~ |
Questo nuovo componimento solletica la mia povera mente bacata :D! Più volte ho letto queste leggiadre righe, amandoti per aver citato la mia adorata Selene <3 Ebbene, non ci si può non perdere davanti al divario fra luce ed ombra che hai creato, definendo da un lato la realtà in cui alberga la serenità e dall'altra l'anima che mai più serena sarà. Il che, per l'appunto, presentandosi Ciel come un bambino, non risulta per nulla ovvio che egli non possa essere spensierato ma per la beffarda ovvietà delle circostanze l'hanno portato troppo presto a perdere la propria innocenza. Ritornando a Selene, poi, mi ha colpito questo collegamento fra ella ed il Conte: di fatto la luna mostra sempre e solo una sua faccia... Ne potrebbe dunque seguire che in verità Ciel mostri solo una sua faccia e difatti è così, in quanto egli nasconde il dolore che nutre e il desiderio di quella felicità che non può tornare. Forse ciò è beffardamente ovvio agli occhi del demone... Detto ciò mi eclisso con tanti bacini <3 |
Mmm... 18-1 fa 17. Coff, coff... *occhiataccia eloquente* Non mi soffermerò sul ritardo nell'aggiornamento, meglio andare oltre. |
Ma buongiorno (di nuovo) mia cara "rapitrice" di sogni ad occhi aperti. Come vedo, e con mio sommo piacere fra l'altro, non ti smentisci mai e la tua fantasia galoppa rapida, come purosangue indomabile, fra le pieghe porose della carta e il nero mare dell'inchiostro. Devo forse supporre che sia da attribuirsi al diritto commerciale questo libero sfogo di immaginazione? Se così fosse, ben venga. Hai creato ancora una volta un quadro di pensieri a dir poco meraviglioso! Sublime! Poi, tu sai quanto io adori quella precisa espressione di Omero, aurora dalle dita di rosa, e puoi ben immaginare quanto ritrovarla fra le tue poesie mi sia cosa gradita! |
E' una mia impressione o questa poesiola è più corta delle altre? Mha, forse... chissà... |
L'armata con la quale Sebastian si dice di proteggere Ciel è quasi una condanna. Ma è un paradosso da solo che un Demone protegga qualcuno. E questo penso che sia il lato più affascinante dell'anime. Tu lo rendi benissimo e io sto leggendo questa storia, davvero volentieri.Qui poi, ti riferisci alla scena finale dell'anime, vero? "finchè pago non sarai di dolori e sazio di inganni artificiosi, finchè non ti abbandonerai su una panca marmorea, chiuso, ancor, nel mio abbraccio eterno" |
Rinnovo ancora i complimenti al tuo stile. Sai cogliere appieno il valore e i sentimenti di questo anime/manga. Sai descrivere il punto di vista di Sebastian magnificamente e non vedo l'ora che arrivi un altro aggiornamento. |
Il patto fra Sebastian e Ciel è davvero un Nodo Gordiano, cioè qualcosa d'indissolubile che si può sciogliere solo con l'annullamento della vita di colui che l'ha paattuito. Ho ben a mente il racconto e se non mi sbaglio, l'episodio del nodo, fu una dimostrazione di quanto Alessandro il Macedone fosse una personalità al di sopra delle altre. Qualcuno che osa. Qualcuno a cui non basta sapere "che le cose stanno in un modo". Lui voleva constatare con i propri occhi la realtà delle cose. Lui conosceva solo la parola vittoria. Sto divagando, scusami, Quì osserviamo una magnifica descrizione di Sebastian. Candido e puro ma la purezza è falsa. Mi fa venire in mente una track dell'anime "la Gardenia". - Bocca come fior di cesello, carnoso calice colmo d’assenzio - Hai ragione a tirare in ballo l'assenzio. Questo liquore velenoso che droga ... Le parole di Sebastian non possono che portare alla fine. |
Ok, questo componimento sfugge ad ogni mia logica comprensione. Ti seguo perché me ne sento come stregata. Ti rinnovo i miei complimenti per l'utilizzo di citazioni della letteratura italiana, elogiandone l'appropriato uso. Quando vado a leggere le tue note, ritrovo le mie conoscenze e penso: wow! E' un genio questo autore! La figura della "Madonna Fame" è un contrasto stupendo, ora che me l'hai spiegato con la nota. Sebastian ne ha una concezione quasi bestiale, descrivendola come quella carogna che ti perseguita costringendoti alle azioni più nefande. Che tu sia un demone o che tu sia un uomo, alla fame non interessa. In contrapposizione, ecco che tu mi citi lo Stil Novo e l'alta concezione della donna, accostata alla Vergine Celeste, ispirazione di bonta e rettitudine pee l'uomo. Tutto ciò è geniale. |
Sei decisamente ampollosa nel tuo modo di scrivere. Non è una critica, visto l'argomento cui tratti. Sono d'accordo con te circa la celebrazione di coloro che forti del proprio ego, osarono ribellarsi all'Ordine Celeste. Gli Angeli Caduti sono creature magnifiche pur riplendendo di una luce guasta, considerando la più alta concezione di "Luce". Conosco la ricerca greca del "Bello e Buono" però mi domando se il paragone non sia un po' azzardato. Dio, nella concezione Cristiana, è definito "Buono e Misericordioso" comunque, mi limito a porti l'osservazione sotto forma di domanda, non avendo un'ampia conoscenza della Bibbia. Perciò, gradirei che tu prendessi la mia osservazione con le molle. Il tuo lavoro mi ha conquistata, sul serio. E pensare che ho trovato questa storia casualmente! |