Recensioni per
Lo Giardin de' Demòni
di Myrose

Questa storia ha ottenuto 91 recensioni.
Positive : 91
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
10/04/11, ore 14:32

Mia dolce sirena, qual buon vento! Eran trascorse tante, troppe lune prive dei tuoi canti accorati, sì ch'io abbandonata mi sentia, sanza il tuo spirto che, leggiero, risonava tra i pensieri miei più sereni. Ancora una volta ho adorato i tuoi pensieri liberi, non schiavi della metrica ed ingabbiati nelle rigide e sciocche regole che la Poesia impone: tu rompi ogni chiodo e pieghi al tuo volere ogni sbarra, affinchè ciò che hai dentro possa esser libero di mostrarsi nella sua più gradevole forma. Eppure, non so perchè, questo carme mi ricorda molto la Divina Commedia di Dante, probabilmente a causa delle opportune elisioni che tu hai sparso, così accuratamente, nelle pieghe delle tue parole profonde. Molte son le donne metaforiche e metafisiche di cui Michaelis è padrone o schiavo; e fra tutte, ammetto di avere una speciale predilezione per la sfrenata Tersicore, che tutto cattura e tutto incanta al suo passaggio. Splendido l'uso che hai fatto delle parole "sfrenata", "brama vogliosa" "squassa e scoppia", "schianta" e dell'aggettivo "urlante", che ancora una volta, in un continuo rinvio di senso e significati, rimandano a lenzuola umide e spostano l'azione dal piano meramente ideale al piano carnale. E' sublime il modo in cui scegli con cura le parole più intriganti ed occulte, per scatenare nella mente del lettore ben altre immagini, assai meno caste, ma altrettanto poetiche. In effetti, la danza è sempre stata associata al desiderio, e ciò non è segreto o mistero, per chi ha un animo sensibile; eppure hai voluto rendere ancor più palese l'amplesso psicologico che si scatena nella mente del demone, a partire dalla seconda strofa, ben più esplicita. Riesco a vedere la sensualità del nostro diavolo, che si dimena e si contorce, come un cobra incantato dal pungi*, al ritmo di una danza ancestrale ed innata in ogni uomo, che perde ancora una volta di contorni e colori. La danza è un modo come un altro, per Michaelis, per perdere contatto con il mondo e abbandonarsi al puro piacere che l'atto gli suscita.
*pungi: è il flauto etnico con cui si incantano i serpenti.

Unica osservazione: si dovrebbe dire "chapeau" non chapot XD ma sei perdonata. Anzi, scusami tu se ti faccio notare una simile sciocchezza.

Complimenti, mia adoVata.

Recensore Veterano
10/04/11, ore 13:31

Or sediamoci dunque. La danza a me è molto cara, è qualcosa di silenzioso e al contempo rumoroso. Sono cosi affascinata da questo brano...
Lo sono così tanto che non so più cosa dire, il che non va bene. Devo dirti che, come al solito, sei andata al centro del mio essere con ogni singola sillaba. Comprendo appieno l'amore di Michaelis per il ballo.... sarà che sono una ballerina? Ehehe.
Ora come ora posso dirti che il brano è molto, ma molto bello. Impressionante, oserei dire. Cos'è questo, se non l'incerto e dolce bacio dell'arte?
E qui ti saluto, Myrose.. un bacione!

Recensore Master
10/04/11, ore 01:06

In questo momento potrei anche sbagliarmi, o meglio, ricordarmi male, ma mi è parso di notare una differenza stilistica in questa tua fic (oltre all'uso dell'articolo 'l che se non sbaglio non è presente nella altre poesie). Questa poesia mi è sembrata molto più criptica rispetto alle altre (nota bene: io per criptica mi riferisco al linguaggio articolato e quindi ad uno stile che richiede un'attenzione maggiore da parte del lettore).
Ma passiamo al contenuto della poesia. Qui si parla di danza, e, come costante delle tue opere, essa è personificata da una donna, in questo caso Tersicore. Alcuni riferimenti erotici mi son parsi così evidenti da farmi pensare al comune detto con cui viene definito l'atto sessuale ovvero ' la danza più antica del mondo': era tua intenzione fare un simile riferimento o sono io che nella mia solita depravazione ho immaginato e pensato una cosa inesistente?
Mha, a te il compito di dissipare questo mio dubbio!
Spero che la prossima poesia non si faccia attendere così tanto e mi chiedo proprio quante piccole perle ancora produrrai (detta così può sembrare che ti sto definendo un'ostrica XD e mi rendo conto che non è una bella immagine)!

Kisses Lory
(Recensione modificata il 10/04/2011 - 01:07 am)

Recensore Junior
26/02/11, ore 01:34

Rieccomi di nuovo pronta a tuffarmi nel miele dorato che offri, questa volta entrano in gioco i fenomeni naturali come il sorgere e il tramontare del sole, e poi la luna...i riferimenti alla mitologia sono deliziosi: oltre che possedere un fascino tutto loro, illustrano alla perfezione una ricerca perpetua e al contempo impossibile, negata, una metafora del bambino che annega nel buio notturno, ma che comunque inseguirebbe volenteri la luce, nonostante affermi più volte il contrario. Le tue poesie sono deliziose, e per assaporarne il gusto nel migliore dei modi è necessario leggerle, rileggerle ancora, riflettere su quanto assorbito ed infine elaborare una propria conclusione. È la magia delle parole, della comunicazione...ma questo lo sanno fare tutti, no? La tua è arte. L'arte non si sceglie. Esiste.
Splendida come sempre.

Un'ultima cosa, i tuoi ringraziamenti mi rendono davvero felice, poter essere anche solo una scheggia d'ispirazione è qualcosa di meraviglioso. Grazie mille.

Recensore Veterano
19/02/11, ore 12:53

Wow. Affascinante, tutto, e riesci a farmi immaginare in ogni parola una sfumatura diversa del carattere di Sebastian. Io amo questa FanFic ._. Hai talento, pazienza, soprattutto, e passione. Cose non da poco, che unite creano.... questo. Non c'è un esatto termine, purtroppo ( o anche per fortuna! ), per definire ciò che hai scritto: è un accattivante mix di mitologia, testi religiosi e qualcos'altro che non saprei definire (di nuovo D:)! Sono felice di aver letto la tua fic, perchè non è solo bella, ma è anche dolce al "tocco". Affascinante, appunto, come il volo instabile d'un corvo affamato. Ti adoro! Bye bye chuu~

Recensore Veterano
19/02/11, ore 12:52

Wow. Affascinante, tutto, e riesci a farmi immaginare in ogni parola una sfumatura diversa del carattere di Sebastian. Io amo questa FanFic ._. Hai talento, pazienza, soprattutto, e passione. Cose non da poco, che unite creano.... questo. Non c'è un esatto termine, purtroppo ( o anche per fortuna! ), per definire ciò che hai scritto: è un accattivante mix di mitologia, testi religiosi e qualcos'altro che non saprei definire (di nuovo D:)! Sono felice di aver letto la tua fic, perchè non è solo bella, ma è anche dolce al "tocco". Affascinante, appunto, come il volo instabile d'un corvo affamato. Ti adoro! Bye bye chuu~

Recensore Master
19/02/11, ore 11:58

Questo nuovo componimento solletica la mia povera mente bacata :D! Più volte ho letto queste leggiadre righe, amandoti per aver citato la mia adorata Selene <3 Ebbene, non ci si può non perdere davanti al divario fra luce ed ombra che hai creato, definendo da un lato la realtà in cui alberga la serenità e dall'altra l'anima che mai più serena sarà. Il che, per l'appunto, presentandosi Ciel come un bambino, non risulta per nulla ovvio che egli non possa essere spensierato ma per la beffarda ovvietà delle circostanze l'hanno portato troppo presto a perdere la propria innocenza. Ritornando a Selene, poi, mi ha colpito questo collegamento fra ella ed il Conte: di fatto la luna mostra sempre e solo una sua faccia... Ne potrebbe dunque seguire che in verità Ciel mostri solo una sua faccia e difatti è così, in quanto egli nasconde il dolore che nutre e il desiderio di quella felicità che non può tornare. Forse ciò è beffardamente ovvio agli occhi del demone... Detto ciò mi eclisso con tanti bacini <3

Recensore Veterano
18/02/11, ore 18:17

Mmm... 18-1 fa 17. Coff, coff... *occhiataccia eloquente* Non mi soffermerò sul ritardo nell'aggiornamento, meglio andare oltre.
Comunque, beh, ormai sai quanto io ami i tuoi componimenti e ogni volta che ho il piacere di trovare un tuo aggiornamento, gongolo per ore ^^
Bellissima la metafora di Apollo, Selene e Eos. Selene che insegue Apollo, senza mai riuscire a raggiungerlo, invidiando Eos che a differenza sua, può raggiungere Apollo tutte le mattine.
Non so se ho capito il leitmotiv, ma comunque ci provo: beh, di certo la metafora non è messa a caso, così come anche la personificazione della Serenità deve avere un motivo; sembrerebbe quasi che Ciel persegua la serenità, senza poterla raggiungere, perché nel suo cuore "nero e desolato" non può attecchire, mentre Sebastian, essendo un demone, fiero di esserlo, ha già la serenità d'animo tra le sue caratteristiche essenziali. Sebastian si trova in una sorta di notte perenne, ma non desidera neanche inseguire il Sole; in questa notte trova la sua pace, mentre Ciel insegue la luce, senza poterla raggiungere, lasciando un forte senso di vuoto e di maggiore desolazione, una sorta di tentativo di rifuggire la solitudine dell'oscurità.
Poi magari ho sparato una marea di cavolate, non avendo una conoscenza approfondita di questi personaggi, però per quel poco che so, mi sembra che il ragionamento possa tornare... (Seee, come no?)
In ogni caso sei sempre bravissima, e anche se sembrerò ripetitiva, continuerò a ripetertelo all'infinito^^
Un bacione carissima,
dieci e lode come sempre^^
kiriku

Recensore Master
18/02/11, ore 16:11

Ma buongiorno (di nuovo) mia cara "rapitrice" di sogni ad occhi aperti. Come vedo, e con mio sommo piacere fra l'altro, non ti smentisci mai e la tua fantasia galoppa rapida, come purosangue indomabile, fra le pieghe porose della carta e il nero mare dell'inchiostro. Devo forse supporre che sia da attribuirsi al diritto commerciale questo libero sfogo di immaginazione? Se così fosse, ben venga. Hai creato ancora una volta un quadro di pensieri a dir poco meraviglioso! Sublime! Poi, tu sai quanto io adori quella precisa espressione di Omero, aurora dalle dita di rosa, e puoi ben immaginare quanto ritrovarla fra le tue poesie mi sia cosa gradita!
Passeggiando a Pimlico, eh? XD Si vede che io e te siam della stessa pasta: anche io sono rimasta affascinata dalle inusuali espressioni dell'autrice del Circo Maledetto!
Meraviglioso anche il richiamo all'infinita corsa di Selene e di Febo; e ti faccio anche i miei complimenti per aver messo in evidenza l'invidia di Selene per la più fortunata Eos. Io non sarei mai riuscita ad immaginare un verso del genere! Mi ha davvero stregato questa immagine!
Per il leitmotiv della poesia... Mh... Ho una teoria (che mi è stata suggerita dalla presenza della parola Serenità, scritta con la s maiuscola.)
Se non sbaglio, il nome Serena dovrebbe derivare da seir (sole) seirios (splendente) seras (luce) e quindi può essere proprio di chi manifesta una grande tranquillità di spirito; e cioè di chi è luminoso. Però, così come Selene non smette mai di rincorrere Febo, dunque, così come la notte non smette mai di rincorrere il sole, allo stesso modo Michaelis, come un'ombra, non può far altro che seguire Ciel, che è felice ed assolato... Però, a differenza di Selene, Michaelis un giorno otterrà ciò che desidera.

Dunque, il leitmotiv potrebbe essere la contrapposizione fra la notte e il giorno, o fra la luna e il sole.

Illuminami, ti prego! XD Voglio saperloooooo

Recensore Master
18/02/11, ore 13:17

E' una mia impressione o questa poesiola è più corta delle altre? Mha, forse... chissà...
Comunque, come sempre adoro l'inserimento dei miti greci all'interno di un qualunque scritto essendo io amanta della mitologia greca e per poco non ho avuto bisogno delle noticine per comprendere le similitudini che hai usato in questo scritto (ma solo per poco, alla fine sono andata a leggere comunque ^^""").
Lodevole il termine 'Passeggiare a Pimlico' usato nel linguaggio colloquiale dell'epoca, che denota una ricercatezza assolutamente non trascurabile in ciò che scrivi: non so se facesse già parte del bagaglio culturale o selo hai ricercato di proposito, ma in ogni caso è una piccola perla davvero notevole.
Bravissima come sempre!

Kisses Lory

Recensore Veterano
18/02/11, ore 10:40

L'armata con la quale Sebastian si dice di proteggere Ciel è quasi una condanna. Ma è un paradosso da solo che un Demone protegga qualcuno. E questo penso che sia il lato più affascinante dell'anime. Tu lo rendi benissimo e io sto leggendo questa storia, davvero volentieri.Qui poi, ti riferisci alla scena finale dell'anime, vero? "finchè pago non sarai di dolori e sazio di inganni artificiosi, finchè non ti abbandonerai su una panca marmorea, chiuso, ancor, nel mio abbraccio eterno"
Baci
DeathKid

Recensore Veterano
18/02/11, ore 10:37

Rinnovo ancora i complimenti al tuo stile. Sai cogliere appieno il valore e i sentimenti di questo anime/manga. Sai descrivere il punto di vista di Sebastian magnificamente e non vedo l'ora che arrivi un altro aggiornamento.
Baci
DeathKid

Recensore Veterano
18/02/11, ore 10:33

Il patto fra Sebastian e Ciel è davvero un Nodo Gordiano, cioè qualcosa d'indissolubile che si può sciogliere solo con l'annullamento della vita di colui che l'ha paattuito. Ho ben a mente il racconto e se non mi sbaglio, l'episodio del nodo, fu una dimostrazione di quanto Alessandro il Macedone fosse una personalità al di sopra delle altre. Qualcuno che osa. Qualcuno a cui non basta sapere "che le cose stanno in un modo". Lui voleva constatare con i propri occhi la realtà delle cose. Lui conosceva solo la parola vittoria. Sto divagando, scusami, Quì osserviamo una magnifica descrizione di Sebastian. Candido e puro ma la purezza è falsa. Mi fa venire in mente una track dell'anime "la Gardenia". - Bocca come fior di cesello, carnoso calice colmo d’assenzio - Hai ragione a tirare in ballo l'assenzio. Questo liquore velenoso che droga ... Le parole di Sebastian non possono che portare alla fine.
Baci e di nuovo complimenti.
DeathKid

Recensore Veterano
18/02/11, ore 10:26

Ok, questo componimento sfugge ad ogni mia logica comprensione. Ti seguo perché me ne sento come stregata. Ti rinnovo i miei complimenti per l'utilizzo di citazioni della letteratura italiana, elogiandone l'appropriato uso. Quando vado a leggere le tue note, ritrovo le mie conoscenze e penso: wow! E' un genio questo autore! La figura della "Madonna Fame" è un contrasto stupendo, ora che me l'hai spiegato con la nota. Sebastian ne ha una concezione quasi bestiale, descrivendola come quella carogna che ti perseguita costringendoti alle azioni più nefande. Che tu sia un demone o che tu sia un uomo, alla fame non interessa. In contrapposizione, ecco che tu mi citi lo Stil Novo e l'alta concezione della donna, accostata alla Vergine Celeste, ispirazione di bonta e rettitudine pee l'uomo. Tutto ciò è geniale.
Poi, beh, io mi sono innamorata di questa serie osservamdo il rapporto Sebastian/Ciel, vedendo il tormento di quest'ultimo e il suo legame contorto con Sebastian. La sua pedina sarà poi il suo carnefice e come tu dici: quando - ti succhierò le labbra, come un fanciullo lecchi il cucchiaio che, poco prima,
conteneva la deliziosa crema. - E' grottesco paragonare Sebastian a un innocente fanciullo che commette peccati di gola. Ma i bambini non sono essiri puri, sono solo privi di malizia.
Complimenti.
Baci
DeathKid

Recensore Veterano
18/02/11, ore 10:17

Sei decisamente ampollosa nel tuo modo di scrivere. Non è una critica, visto l'argomento cui tratti. Sono d'accordo con te circa la celebrazione di coloro che forti del proprio ego, osarono ribellarsi all'Ordine Celeste. Gli Angeli Caduti sono creature magnifiche pur riplendendo di una luce guasta, considerando la più alta concezione di "Luce". Conosco la ricerca greca del "Bello e Buono" però mi domando se il paragone non sia un po' azzardato. Dio, nella concezione Cristiana, è definito "Buono e Misericordioso" comunque, mi limito a porti l'osservazione sotto forma di domanda, non avendo un'ampia conoscenza della Bibbia. Perciò, gradirei che tu prendessi la mia osservazione con le molle. Il tuo lavoro mi ha conquistata, sul serio. E pensare che ho trovato questa storia casualmente!
Baci
DeathKid