(Segnalazione indirizzata all'amministrazione per l'inserimento della storia tra le scelte) Segnalo per le scelte Down In A Hole, sperando possa essere considerata idonea e meritevole come io penso che sia.
TRAMA
La vicenda è ambientata a Londra, capitale, nel ventesimo secolo, delle subculture e della nascita delle nuove correnti musicali. La grande metropoli fa da sfondo alle vite dei tre personaggi principali, le cui vite s’intrecciano quando Agnes Dayle, la protagonista femminile, decide di trasferirsi nella capitale inglese.
Qui incontra Ian e Colin, due musicisti pronti a entrare nell’ambiguo mondo del business musicale.
La particolarità della storia si riscontra sicuramente nel prologo, un flash-forward ambientato in una torrida giornata londinese: in un ospedale si sta svolgendo una conferenza stampa, indetta dalla modella Agnes Dayle che annuncia la morte di Sutcliffe.
Cit. dal Prologo:
La giovane si sporse appena verso il microfono. Prese un respiro e disse quello che nessuno poteva nemmeno immaginare.
-Oggi Sutcliffe è morto-
Agnes osservò i volti sconosciuti davanti a lei, determinata a non far trapelare nessuna emozione. "Quando verranno a chiederti del nostro amore, un amore così lungo tu non darglielo in fretta." Un ingorgo di parole premeva sulle labbra serrate ma quella promessa, almeno quella, l'avrebbe mantenuta. Non avrebbe omesso nulla. Avrebbe parlato della grande passione che li aveva uniti, dell'abisso nero e profondo in cui era stato facile perdersi e di un legame, d'affetto e d'amore, l'unica luce che non sarebbe mai andata via.
Nonostante questo colpo di scena iniziale, dal capitolo successivo la storia segue una timeline lineare, lasciandoci per tutti i seguenti capitoli con il dubbio su chi, tra Colin e Ian, sia Sutcliffe. Infatti, per tutta la durata della storia questo particolare non sarà mai svelato.
Cit. dal Capitolo 2:
Seduta sulla panchina si stava gustando qualche pagina del suo nuovo romanzo, quando li vide. Sapeva di essere un'attenta osservatrice ma sapeva anche che quei due li avrebbe notati chiunque. Avevano un non so che di magnetico. Stupidamente per prima cosa provò un moto di invidia. Il suo sogno inconfessato era proprio quello: non passare mai inosservata. E le bastò una semplice occhiata per capire che a quei due non fregava proprio niente dell'effetto che facevano sul mondo intorno a loro.
Erano belli, in due modi molto diversi l'uno dall'altro. E in quel momento Agnes non era in grado di stabilire chi dei due lo fosse di più.
GENERE
Il racconto è inserito nel genere romantico. Di storie che narrano dell’amore tra due ragazzi ce ne sono tante, ma a mio parere, questa è una delle meglio riuscite.
Il lato romantico della storia si riscontra nel rapporto tra Ian e Agnes: un amore che nasce lento, in punta dei piedi e che esplode all’improvviso, nonostante il carattere chiuso di lui e le insicurezze di lei.
Cit. dal Capitolo 13:
-Ian, io non voglio cambiarti. Voglio te, così come sei- Gli disse con semplicità.
-Questa è una bugia, ingenua ma pur sempre una bugia. A un certo punto capirai di meritare di più e troverai qualcuno che ti merita davvero.-
-Non pretendere di sapere meglio di me quello che voglio.- Lo avvertì mentre arrabbiata si alzava dal letto e gli veniva incontro -Io non ti lascerò.-
-Non fare promesse che non sai se potrai mantenere- Le disse guardandola in quegli occhi blu screziati da ombre grigie.
-E' una promessa e la manterrò, se me ne darai la possibilità.-
-Tutto quello che vuoi, Agnes- mormorò lui.
Nonostante di storie romantiche ne esistano a milioni, questa ha la particolarità di non essere mai banale. Ogni rapporto interpersonale narrato cresce con i personaggi, si evolve con l’evolversi dei loro caratteri.
Niente è lasciato al caso, niente è forzato.
Sembra quasi di entrare nello schermo e vivere, attraverso la pelle di Agnes, i sentimenti forti che la scuotono, capitolo dopo capitolo.
GRAMMATICA
Dal punto di vista grammaticale, la storia non riscontra errori o lacune. Agnes usa una perfetta forma italiana e un linguaggio semplice e mai banale.
CARATTERIZZAZIONE DEI PERSONAGGI
La caratterizzazione dei personaggi è, senz’alcun dubbio, l’elemento che più mi sta facendo apprezzare la storia. È evidente, sin dal prologo, che ognuno dei tre protagonisti è destinato a un’evoluzione che compie, capitolo per capitolo, con cognizione di causa.
Agnes arriva a Londra, scappando da una vita in cui non si sentiva a suo agio, e si ritrova in una situazione non semplice: sola, ospite nella casa di un’amica della madre e cameriera in un pub. La sua caratteristica principale, riscontrabile sin dal primo capitolo dopo il prologo, è senz’altro l’insicurezza. Un’insicurezza che la porta spesso a sentirsi da meno degli altri, di Ian soprattutto, ma che con l’andare avanti della storia si smusserà. Negli ultimi capitolo pubblicati, si nota una maturità nel personaggio, giunta attraverso un percorso lento e giustificato: da una parte, la sua insicurezza è ancora un ostacolo per certe cose; dall’altra, è finalmente sicura di quello che vuole e di quello che prova. Lo dimostra impegnandosi nel proprio lavoro e nel tirare fuori Ian dal muro con cui si è cinto per anni; prova della sua maturità è anche l’affetto che traspare dalla sua voglia di aiutare Colin, pur sapendo di non andare incontro a conseguenze piacevoli.
Il secondo personaggio, Ian, appare al lettore come un gigantesco punto interrogativo; enigmatico, schivo e scorbutico, a volte, sin dall’inizio, si trasforma nel perfetto uomo ideale (“Sei tutto tranne che invisibile, Agnes.” Cit. dal capitolo 4). La sua ambiguità, però, lascia Agnes perplessa e confusa. Un momento la aiuta nella ricerca della propria identità, il momento dopo la ignora, lasciandola in preda a dubbi e incertezze.
Il suo orgoglio e testardaggine, la diffidenza e la sfiducia, sono tratti caratterizzanti di Ian che forse è il personaggio che, durante tutta la storia, subisce meno cambiamenti, ma non per questo risulta meno credibile.
Infine, dunque, c’è Colin. Colin che all’inizio sembra un ragazzo spensierato e dolce, solare e inarrestabile nella sua positività. Colin che ha vissuto nella sua bolla fatta di auto-convincimenti, bullismo e rugby fino all’arrivo di Ian al college di Eton. Quando il rapporto tra i due ragazzi diventa amicale, Colin si lascia coinvolgere dall’amico nel suo progetto ed entra così a far parte dei Fifth Beatle. È un ragazzo che non sa cosa ama né come scoprirlo e si affida al suo amico, non volendo abbandonarlo né essere a sua volta abbandonato da lui (“Se Colin avesse detto no, Ian avrebbe seguito la sua strada e non si sarebbe più voltato indietro.” Cit. dal capitolo 10). Questa insicurezza lo porterà ad essere insoddisfatto della propria vita e delle proprie scelte e incapace di lasciarsi alle spalle l’amico e il gruppo per seguire il suo vero sogno. Si capisce, dalle parole che l’autrice usa magistralmente in modo tale da farti vivere i sentimenti di ognuno dei protagonisti, che il più fragile e insicuro, tra i tre ragazzi è lui.
TEMI
Sicuramente, uno dei temi fondamentali della storia è quello dell’amicizia.
Il rapporto tra Colin e Ian, sincero nonostante i problemi tra loro e quello tra Agnes e Colin; soprattutto l’affetto che lega questi due personaggi è, a mio avviso, molto bello. Un rapporto di fiducia completa e stima incondizionata, molto simile a quello di due fratelli.
Altro tema è quello amoroso che viene introdotto quando il rapporto tra Agnes e Ian cambia, trasformandosi in un amore travolgente.
Un tema che è sempre presente e in agguato, poi, è quello della morte. Il racconto della morte del bassista dei Beatles, quello del fratello di Ian e poi la morte di Sutcliffe, su cui si basa l’intera vicenda. Non si parla mai, dopo il prologo, di questo tema nello specifico, ma il lettore non lo dimentica mai; è sempre lì, a ricordare che, purtroppo, qualcuno morirà e si potrà fare niente per cambiarlo.
Altro filo conduttore della storia è anche la musica: concerti, canzoni cantate o ascoltate, musicisti fanno da sfondo alla storia dei protagonisti, intrecciandosi con maestria alle loro vite.
NOTE CONCLUSIVE
Down In A Hole conta finora quindici capitoli e pochi alla sua conclusione. È una di quelle storie che hanno la facoltà di tenere incollati i lettori allo schermo, con il fiato sospeso e mille dubbi: chi sarà Sutcliffe? Ian o Colin? Chi morirà tra di loro?
Il bello di Down In A Hole è il suo riuscire a non scadere nel banale, nonostante da esso non ci si possa aspettare grandi sorprese, dato che il finale è già stato svelato nel prologo.
AgnesDayle è una scrittrice che merita tanto: in meno di sei mesi ha dato vita ad una storia appassionante, curandone i più piccoli dettagli e riuscendo a emozionare i lettori e a farli immedesimare in tutti e tre i protagonisti.
Spero che accetterete questa storia tra le scelte del sito, perché è una delle più meritevoli che abbia letto negli ultimi tempi. Grazie dell’attenzione,
Elle. |