POV
EDWARD
“Alice,
smettila di saltare. Ma
cosa ti prende oggi?” Sono esasperato, mia sorella sarebbe
capace di render
pazzo un vampiro. Non capisco come suo marito sia ancora mentalmente
integro.
“Jasper,
ma tu sei sicuro di star
bene?” Mi guarda inarcando un sopracciglio.
“Cioè,
mentalmente sei in salute?
No, perché con una moglie del gen…” Non
riesco a finire la frase, che il mio
caro fratellino mi ha scaraventato fuori casa rompendo il vetro della
porta
finestra.
“Sia
io che mia moglie stiamo
perfettamente bene. Non offendere più il mio folletto, sono
stato chiaro?” Alzo
le mani in segno di resa, anche lui è impazzito.
“Si,
si chi te lo tocca il tuo
folletto.” Grugnisco qualcosa di incomprensibile anche per me
e torno in
salotto. Credo che Esme si arrabbierà molto appena
noterà il vetro rotto. Pazienza,
se la prenderà con Jazz.
“Ehi
bella gente, è tornato il
vampiro più bello del creato.” Guardo Emm con un
sopracciglio alzato, è
impazzito anche lui, anzi lui non ci è mai stato con il
cervello, credo che la
trasformazione gli abbia bruciato i pochi neuroni che aveva da umano.
Oh ecco,
rullo di tamburi è tornata anche miss mondo. Ma
perché non sono stati a caccia,
diciamo qualche secolo?
preoccuparti
ora sono tornato qui
da te.” Ora lo guardo con tutte e due le sopracciglia
aggrottate.
“Certo
Emm, stavo impazzendo
senza te e la tua dolce metà.” Forse non ha colto
la vena sarcastica dato che
mi sta calorosamente abbracciando.
Cosa è stato quel crac che ho sentito?
“Maledizione
Emm, mi hai rotto un
braccio.” Che dolore, ma chi ha detto che i vampiri sono
indistruttibili?
“Che
sarà mai.” E certo mica se
l’è
rotto lui.
“Oh
Rose, finalmente sei tornata.
Dobbiamo andare a fare shopping per il Ballo in maschera di
Carnevale.”
Guardiamo la nana, ma cosa le salta in mente?
“Alice,
amore quale Ballo?” Forse
anche suo marito si è accorto che è pazza. Tutta
la famiglia la fissa
incuriosita, cerco di leggerle il pensiero ma non ci riesco, pensa ad
altro. Nana
malefica.
“Oh
certo, voi non lo sapete. Tra
un’ora arriverà un emissario dei
Volturi.” Tutti sbarriamo gli occhi. I Volturi
rappresentano la nostra casata reale. Non abbiamo commesso alcun
crimine, perché
stanno arrivando? Dia pensieri di tutto sento agitazione e
preoccupazione.
“Cara,
puoi spiegarci meglio cosa
hai visto?” Eh si abbiamo dei poteri. Alice vede le decisioni
future, Jasper è
un empatico ed io leggo nel pensiero.
“Certo.
I Volturi quest’anno
daranno un Ballo in maschera per il Carnevale e inviteranno tutti i
vampiri a
palazzo. A momenti arriverà Demetri con l’invito.
La festa si terrà dopo
domani. Sono troppo eccitata. Mi piacciono tanto i balli. Inoltre i
nostri
vestiti saranno favolosi.” Sia lei che Rose hanno una luce
sinistra negli
occhi. Noi uomini rabbrividiamo, quella luce significa shopping
sfrenato, e una
elevata riduzione del nostro conto in banca. Per fortuna siamo
ricchissimi,
altrimenti con quelle due saremo sull’orlo del fallimento.
Dopo
circa un’ora arriva Demetri
e come già annunciato da Alice ci ha consegnato
l’invito. Ovviamente nessun
vampiro può rifiutare, sarebbe un affronto nei confronti dei
Volturi. Inoltre è
obbligatorio essere mascherati.
Ora
siamo tutti e sette nel più
grande centro commerciale di Seattle a comprare il vestito da
Carnevale. Ma dove
si è visto mai che i vampiri si vestono da Carnevale?
“Allora,
ci vestiremo a coppie.”
Inarco un sopracciglio verso mia sorella.
“Alice,
forse ti sei scordata che
io non sono una coppia. Vuoi per caso che mi travesta da
bebè e faccia il
neonato di mamma e papà?” Tutti scoppiano in una
risata fragorosa.
“Sciocchino,
certo che sarai una
coppia. Tutto a tempo debito.” Mi rifiuto di entrare nella
sua mente per due
motivi. Il primo è perché mi sono arreso nel
capirla, il secondo è che
sicuramente pensa ad altro e perciò non scoprirei mai cosa
ha in mente. Poi un
campanello di allarme si accende.
“Alice,
io non farò mai coppia
con Tanya. Te lo scordi. Mi fingo malato e non vengo.”
“Fratellone,
non ti farei mai una
cosa simile e poi i vampiri non si ammalano. Tranquillo, dopo questa
festa non
saprai come ringraziarmi, tanta sarà la tua
gratitudine.” Ora rabbrividisco, i
miei fratelli e mio padre mi danno pacche di comprensione sulle spalle.
Oddio mi
ha organizzato un appuntamento al buoi.
“Alice,
è un secolo che sono solo
e sto bene così. Poi lo sai che con il mio potere nessuna mi
interessa perché tutte
si fermano all’aspetto fisico o sono stupide.”
“Tranquillo,
questa volta è
diverso. Allora abbiamo già perso troppo tempo. Bene, mamma
e papà si
vestiranno da Romeo&Giulietta, io e Jazz ci vestiremo da
Giunone e Giove, mentre
Emm e Rose, si vestiranno da pecora e pastorello.” Tutti la
fissiamo
allucinati.
“Io…io
devo indossare una gonna?”
Chiede Jazz inorridito.
“I-io
d-da pe…co…ra?” Chiede Emm
allucinato.
“Ma
sono dei vestiti favolosi.”
Esclama Rose elettrizzata. Certo non è un uomo che mette una
gonna o si veste
da pecora. Però anche a me piacciono questi vestiti per i
miei fratelli. Ben vi
sta.
“Anche
io li trovo favolosi.” In
risposta i miei fratelli mi ringhiano contro.
“Alice,
per favore…” Piagnucolano
i due.
“Amore
se non vuoi vestirti da
Giove, farai shopping con me tutti i giorni per dieci anni.”
Ecco che Jazz
subito accetta.
“Emm
se non ti vestirai da
pecorella, anzi pecorone, non entrerai più in camera da
letto per dieci anni.”
Anche l’altro ha acconsentito.
“Bene,
dato che siamo tutti d’accordo
possiamo avviarci.” La blocco per un braccio.
“Non
hai dimenticato qualcosa o
meglio qualcuno?” Mi fissa pensierosa.
“No,
ci sono tutti.”
“Ed
io?” Ecco, ho sbagliato
domanda, non vedeva l’ora che gliela ponessi, quasi quasi
ritiro la domanda.
“Troppo
tardi fratellone. Tu ti
vestirai da vampiro.” Strabuzzo gli occhi.
“Non
è divertente. Io sono un
vampiro.”
“Oh
sciocchezze. Avrai il
mantello nero con l’interno rosso, uno smoking nero, i canini
e gli occhi
rossi. Ovviamente delle lentine che cambierai ogni due ore, dato che il
veleno
le scioglie. Credo che con gli occhi rossi sarai ancora più
sexy.”
“Io
non voglio essere sexy.”
“Vedremo
cosa diranno le altre
vampire.”
“Alice
non voglio degli ormoni
ambulanti che mi tampinano ovunque.”
“Stai
tranquillo, sarai troppo
impegnato a ringhiare per accorgerti degli ormoni ambulanti.”
E questo cosa
significa? Non faccio in tempo a chiederlo che è
già partita verso il negozio e
noi non dobbiamo far altro che seguirla.
“Dai
Ed, pensa ai tuoi fratelli. Tu
sei andato bene.” Ecco, questa è l’unica
consolazione. Urge una macchinetta
fotografica. Li prenderò in giro per secoli.
Dopo
tutto un pomeriggio di
shopping, finalmente torniamo a casa. È strano ma siamo
esausti, quelle due ci
distruggono quando le accompagniamo a fare shopping.
Mi
volto verso la mia famiglia. Solo
amore. A volte mi sento di troppo in mezzo alle tre coppie di perfetti
innamorati. A volte anche io sento la mancanza di una compagna che mi
ami e da
amare. Però fino ad ora non ho mai trovato nessuna, anche
perché con il mio
potere capisco subito cosa pensano di me e si fermano solo alle
apparenze. So di
essere bello, ma mai nessuna, umana o vampira ha suscitato in me alcun
interesse. Forse non troverò mai la mia compagna, forse
sarò solo per sempre. Per
sempre, un tempo molto lungo. Sospiro e mi volto verso la foresta.
Andrò a
caccia, così lascerò loro un po’ di
privacy, cosa che con il mio potere e gli
altri poteri è impossibile avere, ma almeno ci proviamo.
Ecco
il tanto atteso Ballo in
maschera. Siamo arrivati a palazzo questa mattina e dopo la calorosa
accoglienza da parte dei tre capi, siamo andati nelle nostre camere per
rilassarci. Certo ho dovuto schivare gli insistenti agguati di Tanya e
delle
altre vampire, ma sono arrivato sano e salvo in camera, o meglio in
camera dei
miei. Ho paura ad andare in camera mia, lì le vampire non si
farebbero scrupoli
ad entrare nude o semi nude, almeno qui sono al sicuro. Lo ammetto ho
paura,
avrei preferito restare a casa mia, solo, invece no, dovevo venire qui.
Ma appena
prendo la nana la disintegro.
“Ricorda
che mi ringrazierai.”
E certo quando ti conviene mi parli con il
pensiero, altrimenti non mi fai capire nulla. Donna malefica. Mi
preparo anche
in camera dei miei genitori. Devo dire che mia madre è
bellissima. Ovviamente lei
e Carlisle non sono i nostri veri genitori, però li
consideriamo tali, così come
noi non siamo fratelli di sangue, ma ci consideriamo tali.
Arrivano
le 20:00 e tutti siamo
in camera di Alice e Jazz. io ancora non riesco a smettere di ridere
dopo aver
visto i miei fratelli. I miei genitori cercano di coprire le risate con
dei
colpi di tosse, ci riuscirebbero se solo i vampiri potessero tossire.
“Sono
felice di esser venuto,
solo per vedere voi due. Un attimo.” Veloce come un fulmine
esco la reflex
ancora chiusa e scatto una miriade di foto ai due bambocci. Loro mi
ringhiano
contro, ma io non li ascolto.
“Bene,
ragazzi ricomponetevi e
andiamo, siamo in ritardo di dieci minuti e non è educazione
far attendere
coloro che ci ospitano, soprattutto se sono i Volturi.”
Ancora ridendo mi avvio
verso la sala dei troni, che è diventata la sala da ballo
per questa sera.
Devo
dire che ci sono le maschere
più impensabili e ci sono proprio tutti i vampiri. Sono
stati allestiti due
buffet. Uno con sangue umano e l’altro con sangue animale.
“Mio
caro Edward, hai cambiato
dieta?” Mi chiede mellifluo Aro. Ti piacerebbe, come ti
piacerebbe avere me,
Alice e Jazz nella guardia.
“No
Aro, sono mascherato dal
classico vampiro che si trova nei libri e lì gli occhi sono
rossi. Ma sono solo
lentine colorate che cambierò ogni due ore, dato che il
veleno le scioglie.”
“Che
peccato. Divertitevi. Alice,
mia cara, è tutto come previsto?”
“Oh
certo Aro.”
“Sei
incantevole Alice, così come
la cara Esme e la bellissima Rosalie. Certo tuo marito e tuo fratello
sono
molto…come dire…originali, ma vedo che siete
vestiti in coppia, come richiesto.
Edward, spero troverai presto la persona che completa la tua
coppia.” Ho
capito, Aro e Alice hanno qualcosa in mente, e ovviamente entrambi
pensano ad
altro.
“Ora
scusate, ma tra un po’
arriva mia figlia.” Tutti lo guardiamo sorpresi.
“Oh
non fate quelle facce. Ho trovato
questa ragazza che era poco più di un batuffolo,
l’ho amata sin da subito e lei
ha amato me e i miei fratelli. L’ho cresciuta con i migliori
principi morali e
con la migliore educazione, poi all’età di 17 anni
ha avuto un incidente d’auto
e non ci ho pensato due volte a trasformarla. Non potevo perdere il mio
tesoro
più prezioso. Ovviamente non fa parte della Guardia, non
voglio che uccida
nessuno. Non siate sbalorditi anche io so amare. Ora scusatemi, vado a
chiamarla. Sapete è molto timida, ma Jane e Heidi le hanno
fatto indossare un
vestito poco consono al suo carattere e non vuole uscire dalla sua
camera. A dopo.”
Tutti siamo ancora sbalorditi, tranne la nana ovviamente. Mi nasconde
qualcosa.
“Fino
a che non la vedrò, non
crederò a nessuna delle parole che sono uscite dalla sua
bocca.” Sussurra
Emmett.
“Edducciooooo.”
Aituoooo. Ora sono
i miei fratelli che ridono. Per favore aiutatemi, Tanya, noooooo. Mi
volto
verso di lei con il mio miglior sorriso falso.
“Tanya…sei…sei…da
cosa sei
vestita o svestita?” Sembra una donna di strada.
“Ma
da spogliarellista
ovviamente.” Nessuno fiata.
“Certo,
come ho fatto a non
capirlo, solo tu potevi essere così originale. E dimmi il
palo dove l’hai
lasciato?” Oddio ma che battuta squallida che ho fatto, io
Edward Anthony Masen
Cullen, un gentiluomo che fa queste battute.
“Sciocchino.”
Ecco, lei è l’unica
a non aver capito il mio disgusto. Ovviamente diventa parte integrante
del mio
braccio.
Dopo
pochi minuti su tutta la
sala cade un silenzio assordante. Tutti si spostano creando un
passaggio al
centro. Avanzano due figure, una è Aro e
l’altra…l’altra è una dea.
Una dea in
versione pantera. Oddio vorrei essere quella tutina nera aderente. Ma
cosa sto
pensando? Mamma mia quella deve essere la figlia di Aro. È
favolosa. Devo conoscerla
assolutamente. Un momento, ha gli occhi dorati.
“Avete
notato gli occhi?” Chiede
Jazz sorpreso.
“Si,
non si ciba di umani. È la
figlia di Aro. Isabella Volturi. Ehi Bella.” La dea si volta
e con lei una
cascata di boccoli color del cioccolato. La pelle nivea, il viso a
forma di
cuore, il labbro inferiore più pieno dell’altro,
un corpo sinuoso. È un meraviglia.
“Fratello
chiudi la bocca.”
Mi desto al pensiero di Jazz, mentre tutta la mia
famiglia ridacchia.
“Alice,
tesoro, la conosci?”
Chiede curioso mio padre.
“Certo,
è la mia migliore amica.”
Tutti la fissiamo sconvolti.
“Come
fai a conoscerla? Perché non
ci hai detto nulla di lei?” Chiedo io. Perché io
non la conosco?
“L’ho
conosciuta tre anni fa,
quando sono venuta con Rose a far visita ad Aro. Abbiamo subito legato
tutte e
tre, vero sorellina?”
“Giusto,
ma andiamo a salutarla.”
“Rose,
Alice finalmente ci
rivediamo.” Che voce, che melodia.
Provo
a leggerle io pensiero,
chissà cosa pensa? Orrore, non pensa. Aro mi vede e
sghignazza. Insieme si
avvicinano a noi.
“Edward,
non riuscirai mai a
leggerle nel pensiero, è uno scudo molto potente.”
“Papà.”
Sibila tra i denti.
“Tesoro,
ti presento Carlisle
Cullen e la sua famiglia. Allora lui è il mio amico
Carlisle, e lei sua moglie
Esme. Lei è mia figlia Isabella, ma preferisce esser
chiamata Bella.” Magari Bellissima,
non Bella, e sarebbe comunque riduttivo. Si stringono la mano e lei
sorride
dolcemente. Come è bella.
“È
un piacere conoscere l’uomo
che ha cambiato la mia esistenza. È grazie a lei che mi
nutro di animali. È un
piacere conoscere anche lei, signora Cullen.”
“Oh
tesoro, ti ringrazio per le
belle parole, ma chiamaci semplicemente Esme e Carlisle.” Lei
annuisce.
“Poi
Alice e Rose le conosci già.”
Si stringono in un mega abbraccio tutte e tre.
“Infine
loro sono…”
“Jasper
il marito di Alice ed
Emmett il marito di Rose, le due pazze mi hanno fatto una descrizione
dettagliata.
Molto piacere, io sono Bella.” Emm la stritola in un
abbraccio e Jasper le
stringe la mano in modo più tranquillo. Ecco resto solo io.
“Io
invece sono Tanya Denali.” Mi
sono dimenticata la cozza che vive sul mio braccio.
“Sparisci
cozza, vai dalla tua
famiglia o cerca un palo.” Agguerrita Rose, anzi bravissima.
Bella guarda mia
sorella aggrottando le sopracciglia e così tutti gli altri.
“Allora
resta solo il più piccolo
dei Cullen. Più piccolo per età umana, non per
età reale. Anche lui come te
dimostra 17 anni. Edward, lei è mia figlia Bella.”
Ci fissiamo finalmente negli
occhi. Non ci sono parole per descrivere la sua bellezza. Ci stringiamo
la mano
e finalmente l’ho sentita.
La
scossa.
“Eheheh il
vampiro, ha trovato la sua preda
preferita.”
Forse
il vestito scelto per
entrambi non è casuale.
Grazie
Alice, avevi ragione, non
so come ringraziarti.
Abiti:
Alice,
Jasper
(tra i tanti vestiti brutti è il meno brutto che ho trovato)
Rosalie,
Emmett
(anche qui tra i vestiti più orripilanti, questo
è il meno orripilante)
Mie storie in corso:
Forse non mi hai mai amata
Mie
storie concluse:
La principessa e il vampiro
http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=608067&i=1
Non voltarti indietro...o forse si:
http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=636841&i=1
Finalmente felici:
http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=611389&i=1
Mi sono innamorato di te:
http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=629341&i=1
Invito:
http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=605568&i=1
Uno scontro che ti cambia la
vita:
http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=507957&i=1
La mia pericolosa cantante:
http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=513009&i=1
Eternità:
http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=588699&i=1
L’amore va oltre il
tempo:
http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=573237&i=1
Ritrovare lei, ritrovare loro:
http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=565418&i=1
Questi personaggi non mi appartengono, sono di proprietà di S. Meyer.