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Autore: Lady Moonlight    04/02/2012    0 recensioni
“Sebastian.” lo chiamò. “Credo che dovresti fermarti. Non è una buona idea.” Clare si guardò attorno, quasi temendo che una guardia del palazzo potesse scoprirli da un momento all'altro. “È malsano.” aggiunse starnutendo. [...]
[...] “Sono i giardini reali.” ci tenne a sottolineare Clare per l'ennesima volta da quando aveva lasciato la sua stanza per seguire Sebastian in quella impresa. “Ci giocano i bambini, qui.” dichiarò esasperata.
“Non in questa zona.” puntualizzò Sebastian con una smorfia sul viso.
“Se Edward sapesse...”
“Non credo sia il caso di dirglielo.” le fece notare.
“Possiamo ancora fermarci.” obiettò Clare infreddolita.

Dal capitolo 4:
Sdraiata sotto le fronde verdeggianti di un castagno, giocava svogliatamente con alcune ciocche dei suoi capelli. Riccioli castani incorniciavano il suo giovane viso, conferendole un'aria sbarazzina.
Attorno a lei, sparpagliati un po' alla rinfusa, c'erano vecchi tomi ingialliti aperti e rivolti al cielo.

Missing Moments della serie "Contratto di Sangue"
Genere: Introspettivo, Sentimentale, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: Missing Moments, Raccolta | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Contratto di Sangue'
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I

Di tombe e giardini

 

 

 

 
Clare avrebbe gridato se solo la gola le lo avesse permesso. Tuttavia la febbre l'aveva indebolita e non aveva la forza per replicare adeguatamente a ciò che Sebastian aveva
osato fare.

Quindi si strinse maggiormente la coperta sulle spalle ed osservò il vampiro gettare l'ennesimo mucchio di terra sulla tomba, che aveva pensato bene di scavare nel giardino.
"Quello che hai fatto...” tentò di dire, prima che un attacco di tosse la costringesse a sedersi nuovamente sulla sedia al suo fianco.
Sebastian si volse nella sua direzione, gli occhi due strati di argento liquido. Aveva un'espressione neutra, distante, come se ciò che aveva appena compiuto fosse un'azione all'insegna della normalità per lui.
Clare sospirò mentre l'attrezzo di metallo affondò nuovamente nel terreno umido di inizio settembre.
La Guardiana si domandò quante tombe doveva aver scavato il vampiro nella sua lunga vita da immortale.
"Centinaia.” bisbigliò lei sovrappensiero. Era certa, però, che una fossa per un cadavere così singolare non l'avesse mai creata.
"Sebastian.” lo chiamò. “Credo che dovresti fermarti. Non è una buona idea.” Clare si guardò attorno, quasi temendo che una guardia del palazzo potesse scoprirli da un momento all'altro. “È malsano.” aggiunse starnutendo.
"Tranquilla. Edward non farà rinchiudere la sua preziosa Guardiana solo perché ha voluto dare un addio dignitoso al suo compagno di avventure.”
"Sono i giardini reali.” ci tenne a sottolineare Clare per l'ennesima volta da quando aveva lasciato la sua stanza per seguire Sebastian in quella impresa. “Ci giocano i bambini, qui.” dichiarò esasperata.
"Non in questa zona.” puntualizzò Sebastian con una smorfia sul viso.
"Se Edward sapesse...”
"Non credo sia il caso di dirglielo.” le fece notare.
"Possiamo ancora fermarci.” obiettò Clare infreddolita. Aveva freddo e la testa aveva cominciato a giocarle brutti scherzi. Per un attimo aveva avuto l'illusione di vedere suo cugino Vincent girovagare nei cortili del palazzo.
"Ormai siamo qui, tanto vale concludere il lavoro.” ribatté il vampiro. “Smettila di lamentarti. L'unico che sta lavorando sono io.” Per evidenziare la cosa affondò il badile con più forza nel terreno.
"Continuo a credere che non sia una buona idea.” disse Clare che aveva spostato una mano sull'elsa di un pugnale. “Le guardie potrebbero arrivare da un momento all'altro per la ronda notturna.”
"Se non erro, le guardie di palazzo rispondono ai tuoi ordini.” intervenne Sebastian, gettandole di proposito della terra vicino ai piedi.
Clare lo gelò sul posto con lo sguardo. Fece qualche passo di lato ed osservò per un breve istante le stelle che brillavano luminose sopra le loro teste. Un giramento la colse alla sprovvista e fu costretta a sostenersi al tronco di un albero per non scivolare rovinosamente a terra. Aveva avuto l'impressione di vedere un astro illuminato da un'accecante luce verde, ma naturalmente non esistevano stelle di quel colore, almeno per quanto ne sapeva.
"Ed io rispondo al re.” fu la lapidaria risposta della Guardiana quando si fu ripresa.
Sebastian alzò le braccia al cielo e si voltò per guardarla. “Dimmi. Tu hai la vaga idea di quanti scheletri sono sepolti qui e sotto la città?” chiese infastidito. “Uno in più non farà differenza e nessuno verrà a saperlo.” Fece un gesto vago della mano per indicarle la zona incriminata.
"Tranne il giardiniere.” insistette Clare.
"Io credo, Clare, che il tuo problema sia quello di non riuscire a mantenere un segreto quando ci va di mezzo Edward o qualcosa che gli appartiene.” commentò.
"S-Sciocchezze.” balbettò la Guardiana con un lieve imbarazzo.
"Ah!” esclamò il vampiro, leccandosi le labbra come se stesse sul punto di fare uno spuntino. “Dunque ho ragione.” constatò di fronte alla reazione della ragazza.
"No.” tagliò corto lei, compiendo un giro completo della tomba. “Dovevi scavare una buca più profonda.” fece notare con una punta di acidità nella voce.
"Puoi farlo anche tu.”
"L'idea è stata tua.”
Il rintocco di una campana li fece sobbalzare entrambi. Clare annotò con un certo disappunto che nessuna guardia era ancora passata ad ispezionare la zona. L'indomani mattina si ripromise che avrebbe parlato con il capitano responsabile dei turni.
"Ancora non riesco a credere di averti seguito senza fare storie. Se mi avessi detto subito le tue intenzioni sarei rimasta a dormire.”
Sebastian annuì, un'azione meccanica che fece imbestialire maggiormente Clare.
La Guardiana intensificò la presa sul pugnale, nel vano tentativo di far sfumare la rabbia che stava accumulando.
"Questo tuo comportamento è sospettoso.” aggiunse, improvvisamente illuminata da un'idea che non aveva nulla di positivo. “Mi nascondi qualcosa, Sebastian?” sibilò, cercando di mantenere una postura stabile.
Il vampiro scosse immediatamente la testa, ma fu troppo veloce per non destare i dubbi di Clare. Aveva ricominciato a spalare la terra, ricoprendo il corpo dell'ignara vittima.
Fischiettò e in quel preciso istante il pugnale di Clare volò vicino al suo volto, conficcandosi nel terreno alle spalle di Sebastian. Un rivolo di sangue, scivolò sulla guancia del ragazzo che si limito a pulirsi con un dito e a leccarsi il liquido incriminato.
"Che cosa hai fatto al mio cavallo?” domandò la ragazza, digrignando i denti.
"Il cavallo di tua madre.” ci tenne a precisare Sebastian, indicando il corpo semicoperto di terra dell'animale.
"Sebastian?” utilizzò un tono imperioso, sebbene la sua gola protestasse per quello sforzo non necessario.
"Un piccolo incidente.” disse il vampiro, riprendendo a riempire la tomba con maggior velocità.
"Non ti sarai nutrito di lui!” esclamò indignata, mentre una smorfia di puro disgusto le deformava i lineamenti del volto.
Sebastian scosse la mano, altrettanto sconvolto. “Non dire assurdità.”
"Sebastian!” lo richiamò Clare. Ogni cosa in quel momento sembrò acquisire una logica. Il vampiro si sentiva in colpa per qualcosa che aveva fatto al cavallo e a causa di ciò aveva voluto dargli una sepoltura.
"Potrei averlo, indirettamente, spaventato.” confessò. “E a causa di questo lui potrebbe essere fuggito dalle stalle fino a raggiungere il crepaccio in cui lo abbiamo trovato.”
Clare spalancò la bocca. Come avrebbe dovuto reagire di fronte a quella rivelazione? All'improvviso desiderò non aver mai lanciato il pugnale. Fece dei respiri profondi, imponendosi di rimanere calma. Sì, doveva rimanere calma...
Stringendo i pugni si voltò per recarsi nella sua camera.

 


Il suono provocato dai suoi passi rimbalzava lungo i pregiati corridoi del palazzo reale. Era sola, per fortuna. Sebastian non aveva osato seguirla, non nell'immediato comunque.
Fece per aprire la porta della sua camera, quando da una delle stanze adiacenti alla sua si fece strada verso di lei una ragazza che reggeva in mano una candela accesa.
"Virginia?” chiamò Clare, sorpresa di vedere la cameriera ancora alzata.
"Lady.” salutò lei con un rapido inchino.
accaduto qualcosa?” domandò la Guardiana.
La luce della candela proiettava inquietanti ombre sulla parete alle loro spalle.
"Lo stalliere riferisce che Tyor, il vostro cavallo, è tornato.”
Clare fece per replicare e spiegare a Virginia che l'animale era morto, ma si trattenne. Non era il caso di rivelare che nei giardini era sepolto il cadavere di un cavallo.
"Era sicuro che fosse Tyor?” chiese dubbiosa.
"Sì.” affermò la ragazza, torturandosi le mani. “Dice che nella criniera ha trovato una delle vostre armi. Era un...” ci pensò, pensierosa.
"Un pugnale?” tentò Clare, decisamente di cattivo umore.
"Sì, sì!” esclamò Virginia, quasi cinguettando. “Era un pugnale!”
"Ma davvero?” intervenne la Guardiana, furiosa. Con una certa dose di collera spalancò la porta della sua camera, chiudendosela violentemente alle spalle.
A chi apparteneva il cavallo che Sebastian aveva seppellito?
Furiosa gettò a terra la coperta che si era portata nei giardini e percorse nervosa il perimetro della sua stanza.
Lo sapeva. Sapeva che l'idea di Sebastian era pessima e lei l'aveva assecondato comunque! Si ripromise di fare un lungo discorso con il vampiro il giorno successivo.
"Il re non dovrà mai saperlo.” annunciò lapidaria. Non voleva nemmeno immaginare la reazione di Edward se avesse saputo che nel suo giardino era stato sepolto un cavallo, per di più sconosciuto. No, la cosa era già abbastanza imbarazzante senza che lui ne fosse informato.
Era una situazione così irreale che lei stessa sperò di poter dimenticare in fretta quell'evento increscioso. Perfino i personaggi degli affreschi, che adornavano la stanza, avrebbero riso di lei se avessero potuto.
"Sei un vampiro morto, Sebastian.” dichiarò prima di crollare in un sogno tormentato.

 


*** 
 


"Madre.” chiamò un bambino, afferrando i lembi di stoffa della donna che le stava di fronte.
"Cosa c'è, Edmund?” chiese chinandosi verso il figlio. Il bambino le indicò qualcosa in mezzo all'erba e lei si avvicinò per studiare meglio l'oggetto in questione. “È solo un ferro di cavallo.” spiegò con un sorriso.
Solo in un secondo momento, la donna si chiese il motivo per cui quell'arnese poco raffinato si trovasse nella zona dei giardini reali riservata all'aristocrazia.

 

 

 

OoOoOoOoOoOoOoOoOoOoOoOoO

 

 

 

Sorpresi di rivedermi? Sono tornata con una raccolta su vari personaggi di CS u.u
Sebastian e Clare mi sono mancati? Sì u.u A voi? Vi lascio il compito di rispondere u.u
Spero che questa prima one-shot vi abbia strappato un sorriso, per me è stato così^^
Note: Vi ricordo che il seguito di Contratto di Sangue-L'ombra del principio ha già avuto inizio e lo potete trovare: Qui.
Questo è un disegno realizzato da KumaCla che rappresenta Clare! Magnifico!!
Questa è una drabble realizzata da _BlackRose_ su Sebastian.
Questa è una raccolta realizzata _BlackRose_ su vari personaggi di CS.
*Gongola* Sono veramente felice di tutti questi splendidi regali!! :) A presto!
By Cleo^.^

Storie in corso:
Romatico

Pirates-L'ombra del tradimento
Opera National-Ricatto d'amore

Angeli&Demoni

Contratto di Sangue-La Guerra Celeste

Storie concluse:
Vampiri

Contratto di sangue-L'ombra del principio

Sovrannaturale

La rivincita delle acque  


 


 

   
 
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